ORSI ITALIANI MAGAZINE


Il mio vicino di casa (prima parte)

Un racconto di Kabir

                                                                
Avevo appena ricevuto lo sfratto dal padrone di casa con ordine di sgombero immediato, perche' non gli pagavo l'affitto da diversi mesi. Da quando era morta mia madre non avevo piu' le risorse finanziarie per mantenere gli studi e la casa perche' facevo dei lavori saltuari che mi permettevano di coprire in parte le spese degli studi e della casa.

Il giorno nel quale sarebbero venuti i carabinieri me lo aspettavo ed era arrivato all'improvviso, prendendomi alla sprovvista.
Il mio vicino dirimpettaio Marco, un uomo di 45 anni single, mi venne incontro offrendomi ospitalita' a casa sua, visto che da anni viveva da solo. Non si era mai voluto sposare ed era rimasto scapolo, nonostante forse un uomo attraente e molto virile.

Mi busso' alla porta e mi chiese di entrare.
Lo feci entrare dentro casa e mi disse: < Riccardo, conosco bene la tua situazione, perche' l'ho vissuta anch'io a suo tempo. Solo che io me la posso cavare meglio di te, perche' la casa e' mia ed ho uno stipendio fisso anche se magro. Tu hai l'Universita' da terminare ed in piu' non puoi coprirti tutte le spese. Io ti posso ospitare a patto che mi aiuti in casa con le faccende domestiche e se mi aiuti solo a pagare le bollette. Tutto qui. Ti va bene? Del resto ti conosco da quando sei piccolo e sei come un giovane fratello per me!>

Io gli risposi: Marco! Ti ringrazio, non ho molte alternative. Ti posso dare una mano d'aiuto a tenere pulita ed ordinata la casa e a cucinare. Per fortuna mia madre mi ha insegnato diverse cose. Per il resto con cio' che guadagno ti posso venire incontro alle spese della casa.
Allora Marco mi aggiunse: < Ho una stanza piccola dove potrai stare, studiare e mettere le tue cose. L'unica cosa che il letto e' scomodo ed ho bisogno di cambiarlo, quindi dovrai aspettare un po', prima che ne prenda uno nuovo a meno che metti il tuo vecchio letto.
Io gli risposi: < Il mio e' un letto da una piazza e mezza e se la stanza e' piccola non ci sta per niente bene!>.

Marco allora mi disse: < Se no ti trovi bene sul letto, se ti va puoi venire a dormire sul mio letto grande perche' e' comodo e capiente>.
Va bene! Gli risposi.
<Allora ti aspetto. Vieni da me!>

Io mi spostai da lui nello stesso giorno. Era un sabato e lui lavorava tutta la giornata. In casa sua c'era un gran disordine e cominciai e rimetterla a posto. La pulii e lavai come si deve e misi a tutta la sua roba sporca in lavatrice. Infine misi ad asciugare la roba e la stirai non appena fu asciutta.
Avevo speso tutta la giornata a rimettere in ordine la sua casa e a mettere le mie cose nella mia stanza. Avevo preparato pure una pasta al forno con le polpette e besciamella.

Quando Marco ritorno' trovo tutto pulito e quando vide la tavola gia' pronta con la pasta al forno sul tavolo mi disse: < Sembra un miracolo! Finalmente questa dimora comincia ad avere un aspetto di vera casa! Sei stato bravo! >
Mi diede una pacca sulla spalla e poi mi disse scherzando: < Sei da sposare, sei bravissimo!>.
Subito dopo mi venne spontaneo abbracciarlo e lui comincio' ad accarezzarmi.

Io cominciai ad eccitarmi e a provare piacere nel farmi toccare, poi lo baciai sulla guancia e lui mi diede la sua bocca e dopo la lingua.
Mi lasciai andare. Ero tutto eccitato, sentivo il mio membro inturgidirsi ed anche il suo che strusciava sul mio.

Provai un forte senso di vergogna, tanto che quella violenta eccitazione fisica si tramuto' in un'ebbrezza che mi faceva venire la pelle d'oca. Mi lasciai andare a lui sotto le sue braccia di maschio forte e maturo e la sua lingua sulla mia.

Ci trovammo stesi sul letto io sotto di lui mentre sentivo il suo caldo e robusto corpo sul mio, la sua lingua sulla mia ed il suo grosso membro puntato su di me e che cercava di penetrarmi. E fu cosi', alla fine sentii la sua grossa e calda cappella dopo averla appoggiata, spingerla con impeto dentro di me sino a sentire tutto il suo membro aprirmi il culo.

Era la seconda volta che qualcuno mi scopava ma questa volta sentivo un piacere indescrivibile. Cominciai ben presto a sospirare mentre Marco cominciava a lanciare dei vigorosi colpi dentro di me.
Io urlavo e sospiravo dal piacere. Quando infine mi venne dentro riempiendomi col suo caldo latte avevo ormai raggiunto il massimo del piacere assieme a lui.

Lui allora mi disse: <Riccardo! Ho sempre sognato che un giorno ti avrei scopato!Era da molto che non chiavavo. Mi sei sempre piaciuto molto ed hai un bel culetto che ha voglia di essere sfondato ed aperto come si deve!>. Ed io a lui:<Marco che gran chiavatore che sei! Mi piace sentirti dentro! Mi piacerebbe farlo in tutte le posizioni con te!> E Marco: <Stai pur certo che ti sistemo io come si deve e quel tuo bel buco ben presto te lo finiro' di rompere>.

Si alzo' ben presto per andarsi a lavare. Io rimasi nel letto. Mi sentivo ancora dentro il suo grosso membro e la sua calda sborrata. Poi torno' sul letto.


Marco era molto peloso e robusto  dappertutto, insomma un maschione dal fisico possente aveva un folto pelo nero ed un membro grosso in circonferenza, era inoltre un esperto scopatore.

Io mi riavvicini a lui e lo baciai, ci stringemmo. Io ce l'avevo duro. Lui sorrise e me lo prese in mano dicendomi:<Adesso ti faccio venire!>.

Me lo prese in bocca sino a che gli sborrai dentro. Lui infine la sputo' fuori in un fazzolettino di carta.
 
(continua)





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