ORSI ITALIANI MAGAZINE
ATTENZIONE
/ NOTICE
Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e'
pertanto riservata a persone maggiorenni
This page contains pictures of male
nudity and a text with homoerotic contents: it's intended for persons
over 18
Vacanza ursina (terza parte)
Un racconto di SlaveF
Definire la mia vacanza fantastica non rende esattamente l'idea di cosa sto provando e di come essa si sta sviluppando.
Ero
venuto in Sicilia per il sole, il mare e qualche scopata con degli orsi
pelosi, ma non mi sarei mai aspettato di vivere un'esperienza cosi'
travolgente.
Il mare e' davvero stupendo, la spiaggia e' molto
viva, ho fatto diverse conoscenze, ma non avrei mai pensato che il mio
padrone di casa fosse un amante cosi' focoso e un autentico porcellino.
Mi ha detto che lui e' preferibilmente attivo/versatile, ma quando
trova la persona giusta fa anche il passivo. Io gli dico che non ho
particolari preferenze, mi adatto a seconda della situazione e
dell'uomo con cui mi trovo.
Le giornate trascorrevano fra bagni in
mare, chiacchiere piu' o meno impegnate con i nuovi conoscenti, pranzi
e cene all'insegna della terra sarda, ma quando calava la sera quel
tempo apparteneva solo a me e a Riccardo.
Avrei voluto conoscere
qualche suo amico, vedere se sono altrettanto orsi come lui (cosa
difficile, ma sono di parte), magari fare un'orgia tutti insieme, ma
per il momento non se ne e' parlato, mi voleva tutto per se', e a me
non dispiaceva troppo.
Una sera di ritorno dall'ormai abituale
happy hour sulla spiaggia (che si trasformava quasi in una cena) gli
metto un braccio attorno alla vita e gli sussurro in un orecchio che
questa sera voglio che mi spacchi il culo con quel favoloso cazzo che
si ritrova.
Lui mi dice che e' la stessa idea che e' venuta a lui e che gli ho letto nel pensiero, e io sono gia' eccitato.
Si
accorge che ho gia' il cazzo duro e mi dopo un sorriso dei suoi (quando
mi sorride mi eccito tantissimo) e mi da una strizzata alla patta e mi
sussurra che se mi comporto bene mi dara' il suo culo, cosa che non ha
ancora fatto con nessuno (?) perche' lo sto facendo godere e provare
sensazioni come non provava da tempo.
Mi confida che da poco ha
chiuso una relazione con un altro orso siculo ed e' la prima volta che
si lascia andare completamente con un altro uomo. Mi sento onorato di
tanta fiducia.
Non vedo l'ora di essere in camera sua.
Quando
arriviamo a casa andiamo in quella che ormai e' la nostra alcova
ma invece di spogliarci subito gli propongo un'alternativa cioe' quella
che uno spoglia l'altro e comincia a toccarlo.
Comincio io e
allora infilo la testa sotto la sua maglietta e inizio a
leccargli il seno e la pancia mentre con le mani gli massaggio la
schiena. Sembra che gli piaccia perche' lo sento mandare gemiti di
piacere.
Tolgo la testa, gli sfilo la maglietta e passo ai pantaloncini.
Li
abbasso (non porta le mutande) di scatto perche' voglio vedere il suo
cazzo che e' gia' diventato di marmo e mi sembra piu' lungo. Con una
mano comincio a frizionarlo mentre con l'altra mi dirigo verso il culo
e gli infilo un dito nel buco.
Sento che e' molto eccitato, ha il
respiro un po' affannato. Mi ferma, mi rimette in piedi, mi stampa un
bacio sulla bocca e si fa largo con la lingua fino ad arrivarmi in
gola. Rimango un attimo senza fiato ma poi rispondo con altrettanta
foga.
Quando si stacca dalla mia bocca, quasi mi strappa la
maglietta nello sfilarmela dalla testa. Si avventa sul mio seno e non
solo lo succhia, ma mi da dei morsi strappandomi della grida che sono
anche di piacere.
Mi toglie i pantaloncini (anche io non porto
niente sotto) e inizia a menarmelo con tale forza che devo fermarlo
perche' mi sta facendo male. Sembra una furia. Senza tanti complimenti
mi butta sul letto e continua a leccarmi tutto.
La cosa mi fa piacere ma non riesco quasi a respirare.
Sento
il suo cazzo che preme contro le mie chiappe e allora capisco che e'
arrivato il momento. Lo stacco da me e comincio con l'alzare e
divaricare le gambe per accoglierlo meglio.
Riccardo non
chiede di meglio e dopo avermi infilato due dita nel culo per aiutarlo
a dilatarsi mi bacia le chiappe, si inumidisce la grossa cappella e si
predispone a montarmi.
Appoggia la cappella al buco e dopo una
piccola spinta per farla entrare inizia a stantuffare senza tante
cerimonie per farlo entrare tutto.
Era da un po' di tempo che non
lo prendevo nel culo per cui in un primo momento sentire un cazzo nel
culo mi provoca un po' di dolore ma quando e' riuscito a farsi strada,
il piacere ha raggiunto livelli fantastici.
Riccardo mi monta in maniera sapiente, alternando il ritmo e io mi muovevo in sintonia con lui.
Quando
finalmente mi ha rotto il culo ha lanciato un grido sia di male che di
piacere ma lo pregavo di continuare perche' ero troppo arrapato e lui
con me.
Sentire tutto il suo cazzo dentro di me e le palle che sbattevano contro le chiappe mi faceva godere in maniera esagerata.
Ad un certo punto toglie il cazzo dal culo, mi mette su un fianco e ricomincia a montarmi senza perdere un colpo.
Lo sento ansimare sopra di me e la cosa mi compiace.
Probabilmente
si sente piu' comodo montarmi di schiena, cosi' mi cambia di nuovo
posizione e l'inculata migliore della mia vita continua.
Per
aumentare la goduria, mentre mi penetra mi prende per i fianchi e
accelera il ritmo e ogni tanto, quando e' dentro tutto, mi bacia sul
collo e sulla schiena.
Non ho parole per definire quanto stia godendo!!!
Ad
un certo punto sento che il suo respiro che accelera. Significa che sta
per venirmi nel culo, cosi' cerco di sistemarmi meglio per favorirlo e
quando mi sborra dentro un getto incredibile di sperma mi inonda le
chiappe.
Riccardo continua a montare fino a quando smette di
sborrare e poi sudato e stanco si accascia sopra di me mentre il suo
cazzo esce dal mio culo e si ferma fra le mie natiche. Io lo accolgo
fra le mie braccia e con le mani gli accarezzo la pelle sudata.
Restiamo
abbracciati uno sopra l'altro per alcuni minuti per riprendere fiato
poi ci sdraiamo vicini e per un poco ci addormentiamo.
Dopo
un po' mi sveglio e mi ritrovo con le gambe accavallate a quelle di
Riccardo. Lo sveglio e dopo una reciproca palpatina alla merce gli
ricordo che adesso tocca a me incularlo.
Pero'
prima voglio leccargli il buco del culo per farlo godere di piu' e in
aggiunta gli infilo due dita nel buchino per farlo allargare di piu'.
Mi inumidisco la cappella sputandoci sopra, avvicino il cazzo al buchino e appoggio la cappella all'entrata.
Lo
faccio entrare un pochino e poi comincio a montate Riccardo alternando
il ritmo. In questo modo il cazzo si fa strada nel culo senza che gli
procuri troppo dolore. Ma non e' il caso.
Siamo talmente allupati che io sto godendo tantissimo e Riccardo non si lamenta ma anzi lancia gemiti di godimento puro.
Vorrei
metterlo su un fianco anche io, ma Riccardo mi dice che va bene cosi',
che preferisce essere inculato in questo modo. Io continuo a montarlo
con foga ma alternando la scopata per non sborrare subito.
Ogni
tanto mi fermo tiro fuori il cazzo e gli lecco il culo, le palle, il
cazzo per poi rimetterlo dentro e continuare la montata.
Mi sembra
di non capire niente e quando non riesco piu' a trattenermi lancio un
grido e gli riempio il buco del culo del mio sperma che in maggior
parte gli cola fra le gambe.
Io continuo scoparlo fino a
quando ce la faccio, poi mi appoggio sulla sua schiena e rimango in
quella posizione a riprendere fiato.
Il cazzo esce dal culo di Riccardo e si ferma moscio tra le sue chiappe.
Siamo
entrambi sudati, stanchi ma felici. Ci sdraiamo nuovamente sul letto
per riposarci fino a quando decidiamo di farci una doccia per pulirci e
allora l'acqua calda risveglia i nostri sensi, ma non andiamo oltre
qualche bacio con la lingua e qualche palpatina dove capita.
Abbiamo dato abbastanza per questa sera.
Gli
faccio notare che le lenzuola sono fradice del nostro sperma e che
sarebbe il caso di cambiarle. Lo facciamo assieme. Questa
ginnastica sessuale ci fa venire appetito e allora andiamo in cucina
per mangiare qualcosa.
Siamo completamente nudi (quando siamo soli lo siamo sempre). Sediamo uno di fronte all'altro.
Durante
il pasto gli rilancio l'idea di conoscere qualche suo amico che ho gia'
visto ma con i quali ho scambiato poche parole (e che sia alla sua
altezza in quanto a essere orso, gli dico) e con uno dei suoi sorrisi
che mi fanno subito diventare duro il cazzo mi dice che ci sta
pensando, ma di non avere troppa fretta perche' vuole scegliere tipi
che mi piacciano.
Gli dico che non credo sia possibile trovarne di
altrettanto favolosi, e lui mi ringrazia baciandomi sul collo dove mi
lascia un piccolo succhiotto. Rigoverniamo la cucina e visto che
abbastanza tardi invece di rimanere in salotto a guardare la
televisione e addormentarci arriviamo alla conclusione che sia meglio
ritornare in camera per dormire. Quando siamo sdraiati sul letto ci
scambiamo un ultimo bacio e tenendoci abbracciati ci consegniamo a
Morfeo.
Fine terza parte
SlaveF
Per contatti e suggerimenti: franco.prestini @libero.it
ORSI ITALIANI