ORSI ITALIANI MAGAZINE


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Un giorno di lavoro come tanti altri

Un racconto di Pierallo


Un giorno di lavoro come tanti altri, inizia alle 6:00 del mattino, e un po' assonnato, mi reco al lavoro, entro nello spogliatoio, metto la divisa del ruolo, e finalmente in reparto.
La mattinata si svolge regolarmente senza colpi di scena, senza troppe eccessive difficolta', una classica giornata tranquilla.
Fino a che verso le 11:00, arriva lui, un gran bel maschio, uno di quelli che non passano inosservati, capelli lunghi, maglietta aderente, che lascia intravvedere una bellissima pancia, e il pelo che esce dal colletto, occhi marroni, le guance sode, con la barba folta rasata eccetto sotto il labbro inferiore, i denti perfetti bianchi in quel sorriso cosi' maschio,  in quel momento un turbinio di sensazioni, e ormoni imbizzarriti, porta anche un bel paio di jeans,  che fanno intravvedere benissimo le sue gambe muscolose, anche le braccia pare che lo siano ma senza certezza, indossava un giubbotto nero di pelle con il colletto ricoperto di pelo sintetico, il che gli dava ancora piu' senso si maschio.
Si reca verso di me, cerca il padre, mentre mi parla io sono su venere, completamente altrove, gli occhi fissati su quel bel pezzo di uomo, si ferma nel discorso e mi fa:
Ehi? Scusi tutto bene?
Io :- si tutto ok, scusi ero un po' distratto
Lui:- mi puo' indicare la stanza 156?
Io penso come sei perfetto, cazzo quanto bel pelo che hai la' sotto, peccato la maglietta e intanto lo accompagno verso la stanza di degenza, ha un modo cosi' maschio nel camminare, nel porsi, che mi manda in estasi.
Ormai in camera, lo annuncio al paziente, ma non riesco a smettere di mangiarmelo con gli occhi, mi chiede informazioni ma la mia mente e' su di lui, che lo bacia, lo spoglia.
Mi ripete le domande, io perso in quel laborio di parole e immagini proiettate dalla mia mente, gli rispondo  cavoli anziche' mele.
Lui: -Scusi, ma sta bene?
Io:- si….no…. in effetti, mi scusi, vado a chiamarle un altro collega perche' non mi sto affatto sentendo bene.
in realta' qualcosa in me non sta bene; moscio non stava bene! Stavo per avere un'erezione fortissima.
Lui: -ok grazie!
Mamma mia! in quel momento mi sarei seppellito in un mare si sabbia e terra, ero eccitato, non sapevo come fare per rimediare alla situazione. Poiche' altri colleghi in quel momento non c'erano.
Cosi' ripresi la situazione e ragione soprattutto quest'ultima, in mano e inizia a parlare a ruota libera sulle richieste di 'Adone'.
Come e' perfetto!!! Che maschio!!!!
Finito il turno me ne ritorno a casa, sperando di rivederlo nei giorni successivi.
E come non detto e ne' pensato, il giorno dopo era dal padre, mi saluta porgendomi la mano e strizzandomi l'occhio, il suo fare mi fa arrossire, stavolta indossava jeans ma rotti sulle cosce, che fanno intravvedere il pelo delle gambe,  non indossa piu' il giubbotto di pelle, ma una maglietta rossa fuoco a mezza manica, che fanno vedere un bellissimo paio di braccia muscolose e pelose.
Ricambio il saluto  e mi inizia a fare i complimenti per l lavoro svolto e la premura investita verso il padre, nei giorni seguenti i miei colleghi quando lui e' in reparto, mi chiamano perche' il bell' 'Adone' mi vuole parlare, prima di tutto sulle condizioni del padre, poi le chiacchere spaziano a momenti, su quando sono in servizio, sulla difficolta' che ha lui da quando suo padre e' ricoverato, a quello che ha fatto sabato sera o la sera precedente.
Cosi' ormai come  di routine entro in camera in un giorno qualsiasi, lui e' li' cominciano le solite chiacchere e nel mentre me ne sto per  andare ad un certo punto, mi pone una domanda molto personale:
scusa… senti…. Tra quanto smonti?
Io:- tra un ora?
Lui:- ok io vado che ho un impegno, lascio mio padre nelle tue mani allora, mi sorride e mi fa un occhiolino.
Io:- ok, se si fida cosi' tanto, va bene, buona giornata!

Il turno finisce, mi reco verso il parcheggio, sono in procinto di aprire la macchina e sento un finestrino che si abbassa e rivolgendosi a me:
-ehi! Bello! Finito di lavorare?
-scusi ma …..
Cazzo era lui il bellissimo maschione!
Lui:- ti disturba il fatto che ti sia venuto a prendere per farci un giro, mi sembra d'obbligo sdebitarmi con te per le attenzioni e le cure che rivolgi  a mio padre.
Io:- non mescolo mai il lavoro con la vita privata!
Lui:- dai tranquillo, Sali dai un giro e ti riaccompagno, qui.
Io:- guardi che non mi deve ringraziare, perche' per quello che faccio c'e' uno stipendio.
Lui:- Sali, ci facciamo un giro … e non dire di no perche' non lo accetto!
Cosi' costretto, accetto.
Iniziamo a parlare del piu' e del meno.
Appena salito in macchina noto la sua mano grande forte con i peli che si intravedono dal polso, la guardo estasiato
Lui:- e' interessate la mia mano?.
Io:- si, no.
I nostri sguardi si incrociano e  siamo gia' abbracciati.
Le nostre bocche si uniscono, le mani di ognuno sono a scoprire il corpo dell'altro, sento da sotto la maglia  le sue  mani sul mio petto, sui
mei capezzoli ormai l'eccitazione e' alle stelle.
Lo bacio sul collo, le mie mani sono su di lui, ma…
Aspetta fermati, qui in pubblico e' meglio di no!
:-ops, si', hai ragione scusami
Cosi' ci ricomponiamo e raggiungiamo casa sua.
Apre la porta, che faccio chiudere dietro di me, e ci piombiamo addosso in un batter d'occhio, via le maglie, i pantaloni e l'intimo, siamo
l'uno davanti all'altro, nudi, il suo corpo e' meraviglioso, peloso, un vero orso, i suoi capelli lunghi scendono sul suo  corpo, non c'e' nulla di flaccido in lui, e' davvero un Adone.
Ci avviciniamo, ci baciamo, metto la mia mano sul suo petto, lo accarezzo sento il suo folto pelo tra le mie dita, il suo profumo di vero uomo mi inebria, lo bacio in bocca sul collo, gli succhio i capezzoli, sento i suoi peli sulle labbra,  bacio la sua pancia.
Ora lui mi scivola dietro le spalle mi abbraccia, posso sentire le suo forti braccia  che mi stringono, sento il suo sesso che e' appoggiato tra le mie chiappe, sento il suo respiro sul mio collo, che mi bacia.
Mi fa stendere, lui dalle gambe sale verso il mio cazzo lo prende in mano me lo inizia a segare, ma si ferma, continua a salire lungo al mio corpo, mi mette il suo grosso peloso cazzo duro in bocca.
Posso vedere e sentire tutto il corpo, godiamo, gli sgrilletto i capezzoli.
Mi prende e mi rigira mi lecca il culo e mentre lo fa mi munge l'uccello, mi accarezzala schiena sono in suo potere.
Sento qualcosa puntare  sul mio buco, e' caldo, grosso,  siii! Si sta facendo strada dentro di me, sento che spinge, sto impazzendo, spingo indietro per facilitargli l'ingresso, mi e' dentro, cazzo che male, ma poco dopo il dolore e' diventato piacere,  mi mette le mane sui fianchi mi afferrano con forza e inizia a scoparmi sempre piu' forte, ansimiamo, cazzo se sa scopare!!! Ci sa davvero fare, e glielo dico.
E' davvero uno schianto di Uomo.
I suoi capelli mi solleticano la schiena, e' cosi' eccitante, dalla posizione a novanta mi fa alzare la schiena mi sgrilletta i capezzoli li tira li solletica e li strizza, mi prende in mano l'uccello, e mentre mi scopa mi sega, a ogni suo colpo, ogni sua spinta  dentro di me con il suo grossissimo cazzo e' un atto di sega sul mio uccello, sento il suo pelo il suo sudore, il calore del suo corpo, ogni gemito suo lo faccio mio e godo come non mai, ormai sono all'apice, il suo uccello dentro di me lo sento piu' grosso e duro, il suo respiro si fa sempre piu' pesante e  piu' passionale, mi stringe sempre piu' forte sento il suo sperma dentro di me.
Lui:- adesso tocca a te non mi fermero' senza che tu sia venuto!

Spinge sempre piu' forte con quel cazzo che non da cenno di mancamento, ormai mi stimola perfettamente il culo e la prostata, sento che sto impazzendo.
Si ferma.
Adesso ti faccio impazzire come dico io, ci stai?
Se pensi di essere scarso in questo credimi, che non e' cosi'!
Continua a scoparmi, il suo uccello non ha fatto una piega, e' un vero stallone, ormai all'apice del piacere, mi metto le mani in testa preso da un raptus di piacere passionale, lui afferra le mia braccia e me le blocca, mentre mi scopa mi sega alternando alla cura del cazzo ai capezzoli, mi sgrilletta, ansimo, urlo dal piacere, mi da piccoli morsi sul collo e sulle spalle.
Ci sono, ci sono, vengo!!! vengo!!!
Leva l'uccello dal mio culo e lo appoggia sulla mia schiena e insieme veniamo copiosamente, io sulla sua mano e sul suo meraviglioso polso peloso e lui abbondantemente mi bagna tutta la schiena.
Prende la sua mano piena di del mio sperma, raccoglie il suo dalla mia schiena e porta la mano sulla mia bocca avvicina anche la sua e ci baciamo con il nostro seme.
Ci abbracciamo dandoci appuntamento per le volta successiva.

Pierallo


Per qualsiasi consiglio, commento, opinione, contattare Pierallo.  g.lande@hotmail.it  


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