ORSI ITALIANI MAGAZINE


Il Trofeo

(Quarta Parte)

Un racconto di Maurorso

Romano - Una sorpresa

Stasera ho proprio voglia...come sempre! Racconto una palla a mia moglie e vado agli allenamenti, anche oggi faro' molto tardi visto che dopo la partita si mangia una pizza coi ragazzi... non so se l'ha bevuta ma non me ne frega niente!

Negli spogliatoi il clima sara' sempre allegro ed io amo stare in mezzo a maschi veri e anzi piu' li sento irraggiungibili e piu' mi fanno tirare l'uccello. Certo alcuni sono raggiungibilissimi giocando con me anche nella 'squadra dei manzi' ma stasera e' un normale allenamento e non tutti hanno assaggiato il mio bel culo.

Come quell'esemplare da esposizione di Giovanni, mio cognato, non gli tolgo mai gli occhi di dosso e farei qualsiasi cosa per averlo tra le mie cosce... E proprio stasera ho l'occasione di prenderlo un po' per il culo inventandomi una palla su di lui che propino al nuovo arrivato, Rocco.

Sono il primo come sempre, mi piace girare nudo tra quei bei maschi in calore e sono l'ultimo a mettersi la divisa. Non c'e' ancora nessuno e Pietro che mi aspetta mi dice di seguirlo alle docce prima che arrivino gli altri, mi deve dare una lezione...

-Ma che cazzo ho fatto stavolta?- Chiedo.

-Anche se non hai fatto nulla te la meriti perche' sei troia! Appoggia le braccia aperte al muro e tira in fuori il culo che ho qui' la racchetta pronta!- Mi metto in posizione sbuffando e la prima pacca risuona in tutti gli spogliatoi e mi scuote le chiappe.

-Ahia cazzo!-Urlo io ma in quell'istante una voce alle nostre spalle blocca il braccio sollevato a mezz'aria di Pietro.

-Scusate signor Pietro posso?-E' un torello meridionale, tarchiato e scuro di pelle, deve essere il nuovo arrivo di cui mi aveva accennato Pietro: Rocco.

A quanto pare l'allenatore, dopo averlo conosciuto in officina dove aveva portato la macchina a riparare e dove il giovane era appena stato assunto, aveva intuito che ne poteva fare un nuovo giocatore per la 'squadra dei manzi', infatti mi aveva detto che dovevamo lavorarcelo per bene.

-Ciao Rocco!-Lo saluta quasi allegro il nostro bestione per rendere normale la situazione un po' imbarazzante: io nudo a gambe aperte che mi prendo le pacche dal coach che indossa solo i pantaloncini corti della tuta...

-Vieni questo e' Romano, un giocatore della squadra che avendo saltato gli ultimi allenamenti stava per essere punito.-

Giro la faccia, sempre con le braccia spalancate al muro delle docce, e guardando il ragazzo con un sorriso accenno un saluto col capo ma non mi volto, non voglio che veda la mia erezione che si e' fatta ancor piu' evidente da quando e' entrato lui... basta che due occhi maschili mi guardino in situazioni eccitanti che vado subito su' di giri...

-Piacere sono Romano, scusa ma non posso stringerti la mano...-

-Certo che le vostre punizioni sono strane...-Osserva Rocco guardandomi le sferiche chiappe arrossate.

-Non ti preoccupare- interviene Pietro -e' un gioco goliardico tra noi, normalmente non punisco cosi' i giocatori, faccio fare solo flessioni ma con Romano e' diversoe poi lui ha un parente carabiniere che lo difende a dovere se esagero.-

Non capisco la battuta al momento ma piu' tardi ne scopriro' il senso, intanto l'allenatore accompagna Rocco agli spogliatoi per presentargli gli altri ragazzi che gia' si sentono arrivare.

Anch'io li raggiungo rimanendo sempre nudo, come dicevo mi piace mostrare il mio gran corpo e sentirmi addosso gli occhi di maschi curiosi o invidiosi o vogliosi...

Mi sono depilato e anche il pube per ordine del coach e' quasi privo di peli, cosi' tutti i miei muscoli sono ben evidenti e alcuni sorrisetti complici, da parte dei ragazzi della 'squadra dei manzi' che oggi come me sono diciamo 'anonimi', mi danno un solletico al buco del culo...

Dopo un po' si avvicina Rocco con un bel sorriso dai denti immacolati:-Allora Giovanni, il tenente, e' tuo parente giusto?-

-Si' perche'? Hai bisogno di protezione dalla legge?-Rispondo ironico ma subito colgo l'interesse autentico del tipo per mio cognato... ecco perche' la battuta di Pietro... e' su Giovanni che bisogna puntare per circuire Rocco...

-In un certo senso mi farebbe comodo avere un amico carabiniere-

Approfitto e da vero stronzo gli racconto un palla:-Be' Giovanni ne fa molti di favori ma solo a chi sa essergli riconoscente.-

E lo lascio a bocca aperta ad aspettare un chiarimentopoi non so cosa mi salta in mente e gli dico:

-Vedi soprattutto ai ragazzi come te lui fa i favorise loro sono carini con lui!-

-Mi stai dicendo che tuo cognato e' frocio?-Mi interrompe stupito ed io me la rido sotto i baffi.

-Bisex direi, Giovanni e' sposato, ma i bei maschietti possono fargli fare qualsiasi cosa!-

Mi sento una vipera ma giuro che non mi sono mai divertito tanto... voglio vedere se questo furbetto ha il coraggio di farsi avanti con mio cognato ed ecco che arriva proprio lui... Giovanni.

Saluta tutti e si spoglia, e' splendido col suo minchione che a stento sta nelle mutande, ormai ne conosco ogni minimo dettaglio e sicuramente quando e' bello duro e' il cazzo piu' grosso che ci sia... ma purtroppo bello duro non gli e' venuto mai davanti a me, beata mia cognata!

So persino il numero di peli che ha intorno al buco del culo... sotto le docce glieli conto sempre quando e' chinato a strofinarsi i polpaccioni!

Mi avvicino e ci scambiamo le solite battutacce, ha notato che mi sono rasato il pube e fa lo spiritoso stringendomi un capezzolo... mmm se va avanti cosi' gli vengo addosso!Almeno so che gli occhi sul mio corpo ipertrofico ce li butta ogni tanto.

Mi vesto per nascondere l'erezione che quella strizzata mi ha procurato ma lui mi osserva con la coda dell'occhiosembra piu' attento del solito stasera.

Prima di correre fuori vedo quelle sue chiappone pelose a portata di mano mentre si infila il sospensorio e non posso resistere alla tentazione scherzando gli palpo il culo e volutamente oso sfiorare col polpastrello il suo buco vergine e morbido... e' un attimo ma lo sento palpitarepoi scappo via!

Gli allenamenti con la squadra "tradizionale" non sono molto divertenti ma io le mie palpate e sfregate sui corpi sudati dei compagni non me le perdo mai, Pietro e' severo e attento e Giovanni e' tampinato dal giovane Rocco.

Eh eh chissa' se il bel meridionale pur di avere la sua amicizia gli proporra' di fargli una pompa! Vorrei vedere la faccia allibita di mio cognato se dovesse accadere!

Dopo un po' torno all'attacco e scherzo con Giovanni sulle dimensioni del suo pene ma quel rompipalle di Pietro mi richiama a bordo-campo.

Mi avvicino e a voce bassa per non farmi sentire dagli altri gli chiedo: -Ma Signore cosa ho fatto?-

-Brutta vacca non credere che non ti veda tutte le volte stuzzicare Giovanni, quel maschio lo devi lasciare a me, so io come convincerlo adesso che mi sono accorto degli sguardi che ha lanciato al culo di Rocco, il nuovo arrivato. Magari abbiamo l'occasione di prendere due piccioni con una fava e portarli entrambi nelle 'squadra dei manzi'. Ma tu non ti impicciare,chiaro? E adesso seguimi negli spogliatoi!-.

Lo seguo sperando che questa volta la punizione sia piacevole, Pietro entrato negli spogliatoi, raccoglie un po' di mutande usate sparse qua e la' per terra e sulle panche ordinandomi di spogliarmi, poi mi spinge verso i cessi.

Una volta dentro io mi calo subito i pantaloni e lui da dietro, chinandomi la testa con una mano pesante, sfrega il suo bestione ancora nelle mutande contro il mio buco:-E questi peli? Non sei capace di raderti a dovere?-

La sua mano piena di odorosi indumenti intimi mi invade la faccia ed io annuso forte l'odore del cazzo dei miei compagni.

-Succhia bene queste...-

Apro la bocca ma improvvisamente alla porta d'ingresso la voce di Rocco che chiama Giovanni ci blocca entrambi.

I due devono essere appena entrati negli spogliatoi, Pietro esce subito dai cessi e sbraita incazzato al ragazzo di tornare in campo e di chiamare gli altri, io mi fiondo alle docce e con la coda dell'occhio noto l'espressione stupita di Giovanni li' in piedi di fronte alla porta ma mi chiedo come mai e' venuto a spiarci?

Mi lavo piu' in fretta del solito notando comunque quanto Rocco stia attaccato a mio cognato anche mentre si lavano, nudi sotto le docce sono intenti a discutere e giurerei anzi che sono mezzi eccitati, i loro cazzotti barzotti si sfiorano quasi... ma me ne voglio andare veloce a trombare al parcheggio quindi saluto tutti e scappo via.

La serata e' calda e illuminata dalla luna, percorro veloce un pezzo di autostrada e via tra i camion addormentati nella piazzola di sosta.

Scendo dalla macchina, mi accendo una sigaretta per rilassarmi e mi spoglio lentamente, liberando il corpo e la mente come faccio sempre quando arrivo qui' perche' i camionisti possano godere della vista del mio corpo senza imbarazzo e se vogliono dormire che facciano pure...

Vado verso il centro del piazzale col solo sospensorio addosso e gia' il primo uomo in calore scende dal mezzo e si appoggia alla ruota a gambe aperte. Un bel maschione a petto nudo e nero di pelo mi fissa mentre la sua bega cresce nei calzoncini, io mi libero dell'ultimo indumento e faccio un po' la troia ciucciandomi un dito... so come eccitare il maschio... basta un suo cenno e sono gia' in ginocchio ad assaporare un cazzo caldo e profumato...

E' un gioco a cui mai mi stanco dopo un po' che sto pompando un camion ci illumina mentre lucido di saliva l'uccello dell'uomo affonda ancora nella mia gola e un secondo camionista si ferma proprio davanti a noi, scende e si avvicina.

Da dietro mi stringe forte i fianchi per sollevarmi dalla mia posizione inginocchiata e portare all'altezza della sua lingua il mio culo comincia cosi' a leccare il buco che sfondera' di li' a poco e ci mette tutta la passione che solo un gran leccatore di figa sa metterci succhiando e infilando la punta del linguone il piu' possibile in profondita'...

Non ho visto in faccia il tipo sceso dal mezzo, perche' non ho staccato la bocca dal cazzo che ho davanti, ma non importa basta che sia un uomo vero.

La scopata comincia e il camionista dietro di me e' infoiato da morire, gli affondi sono veloci e potenti, ed io mi allargo felice e porto l'uomo che ho di fronte a scaricare i coglioni nella mia gola...bevo avido. Adesso si' che posso concentrarmi solo sul cazzo che ho in culo, mi appoggio a braccia aperte al camion e mi lascio trombare a fondo.

Il primo maschio che ho fatto venire e che si era allontanato ritorna tra me e l'uomo pelato che continua a montarmi, e' completamente ubriaco di birra, urla oscenita' e si mette dietro cercando di infilarmi nel buco del culo anche il collo della sua bottiglia! Cazzo che coglione!

Poi non appagato del giochetto mi ritorna davanti e mi solleva il viso prendendomi per i capelli, vedo che mi indirizza l'uccello semiduro verso la faccia e gia' immagino cosa ne uscira' ma, in quell'istante, sento qualcuno che grida.

E' una voce che arriva dall'altra parte del parcheggio e le parole mi sorprendono:

-Questa me la paghi stronzo di un carabiniere!-

Faccio appena in tempo a vedere nel piazzale illuminato dalla luna un uomo che corre... ma e'... mio cognato Giovanni !

Non e' possibile eppure e' lui , anche la macchina e' la sua, lo vedo salire e portarsi all'uscita ma mentre mi sta passando accanto la piscia del camionista mi lava la faccia obbligandomi a chiudere gli occhi.

Comunque cio' che ho visto basta a sconvolgermi non poco.

Sono agitato, voglio capire cosa cazzo e' successo... Intanto l'ubriaco si e' calmato e se la ride seduto per terra, io per finirla al piu' presto stringo bene il buco cosi' il pelato dopo pochi colpi mi sborra in culo bestemmiando.

Lascio i due uomini e ritorno alla mia auto, li' vicino Erik, il camionista che aveva urlato prima, mi aspetta rosso in viso, ha ancora i pantaloni abbassati e il cazzo gli penzola semiduro.

Erik e' una mia vecchia conoscenza, mi ha montato spesso in passato.

-Ciao amico perche' non sei venuto a divertirti?-Gli chiedo.

-Perche' un carabiniere di merda mi ha trattenuto!-

-E chi cazzo era?-

-Non so, so solo che una volta una pattuglia mi ha fermato e c'era pure lui sull'auto. Io ho una memoria di ferro e l'ho riconosciuto ma lui no... Quello stronzo si e' fatto leccare il culo e mi e' venuto in gola senza nemmeno contraccambiare-

Bene cosi' Erik non conosceva affatto Giovanni, lo aveva solo visto in divisa, ma la sorpresa di sapere che mio cognato era li' a farsi spompinare mentre mi guardava scopare mi rende quasi euforico chissa' se ci e' capitato per caso o anche lui frequenta di nascosto questi posti... Adesso posso finalmente sperare di poterlo godere come sognavo

Intanto il vichingo si avvicina e il bigolo che sta crescendo mi sfiora la pelle, devo consolarlo povero cocco:

-Dai che te ne fotte di quello stronzo? Adesso ci sono qui' io per ciucciare il tuo bel wurstel-

Mi chino e ingoio la sua cappella grossa come una susina... l'uomo si rilassa e si gode la pompa, ma io pur succhiando con maestria, come ho imparato a fare pompino dopo pompino, ho la mente altrove penso a Giovanni, l'etero incorruttibile, e gia' me lo vedo in squadra con noi a incularsi i ragazzi...

Devo dirlo a Pietro! E mentre penso di chiamare subito il coach al cellulare l'improvviso getto di sborra del vichingo mi coglie di sorpresa...

Bene per stasera puo' bastare, corro anch'io in macchina ma cazzo... il cellulare e' scarico.

Meglio andare di filata al primo autogrill e sfreccio via dal parcheggio seduto in macchina nudo com'ero, ho lasciato pure il mio sospensorio nel piazzale ma quando sono agitato non mi so controllare...

 

-Pronto Pietro? Sono Romano,ho una bella notizia da darti.-

-Cosa cazzo c'e', hai visto che ore sono?-

-Si' scusa ma non posso aspettareStanotte ho visto Giovanni farsi fare un pompino da un camionista in un parcheggio!-

-Spiegati meglio mi sembra una casualita' troppo fortuita-

-Be' a dire il vero credo mi abbia seguito lui in questo parcheggio, poi io mi sono messo a giocare con un paio di autisti e lui godendosi la scena si e' fatto spompinarepoi e' scappato via come un razzo.-

-Bene benebella notizia! Il nostro Tenente si e' improvvisato detective e ti ha seguito...non e' che te l'ha messo dietro tua moglie?-

-Quella puttana!-

-No tutt'altro, la puttana sei tu! E lei non puo' certo rimanere sposata a un uomo che non la tromba!

Io la mia l'accontento... quando e' il momento. Comunque l'importante e' che il nostro amico che credevamo inafferrabile e' invece afferrabilissimo...dal cazzo!-

-E adesso che facciamo?-

-Tu non fai niente capito? Io faro' in modo di usare la troietta di Rocco, che ancora non sa quanto gli piace il cazzo, per adescare Giovanni...comunque ci penso io, tu fai finta di niente, siamo intesi???-

-Va' bene capo! Buonanotte.-

-Ciao.-

Avevo fretta di dirglielo... gia' talmente fretta che mi ritrovo nudo nella cabina telefonica esterna dell'autogrill, fortunatamente deserto, chiappe e uccello al vento.

Devo stare attento a quello che faccio... sono cosi' abituato a spogliarmi ovunque da non realizzare quando e' meglio evitare di farlo.

Ho appena riagganciato la cornetta che il rombo potente di una moto mi fa' voltare di scatto, vedo per un attimo il faro che mi illumina chiuso in cabina per poi allontanarsi e avvicinarsi alla struttura semibuia dell'autogrill... non ho il tempo di coprirmi o almeno nascondermi ma il momento e' gia' passato.

Esco dalla cabina, mi avvicino alla mia auto e prendo i pantaloni della tuta... un po' di decenza ci vuole dopotutto... una volta infilati mi avvicino alla moto che priva del suo centauro e' come un cavallo parcheggiato in attesa di biada.

L'uomo che c'era sopra deve essere andato ai cessi... chissa' se mi ha visto prima... con la mano sfioro la sella di pelle ancora calda del culo di chi ci stava seduto ma potente una voce maschia e autoritaria alle mie spalle mi fa' sobbalzare :-Ti piace la mia moto vero?-

Mi volto, l'uomo e' completamente vestito di pelle, guanti compresi, e il casco nero calato sul viso lo fa' sembrare un astronauta della notte... chissa' quale volto si nasconde dietro la visiera...-Allora non rispondi? Vuoi salirci per caso? Forza provala...-

-Si'- dico io - e' una gran bella moto.-E accenno a cavalcarla.

-Fermo! Non cosi'! Togliti i pantaloni prima e rimani come ti ho visto in cabina... nudo! La mia moto vuole solo il contatto con la pelle diculo-

Rimango un attimo a guardare la figura in nero poi con la sicurezza di cui sono capace mi sfilo le braghe davanti a lui e cavalco la moto facendo un piccolo salto...

-Bravo cosi'... senti sulla pelle delle chiappe e delle cosce la pelle della sella? Ti piace?-

-Non ero mai salito nudo su una moto e'...eccitante...-Mi chino tenendo il manubrio e spingo in dietro il culo sentendo le palle scivolare sul sedile...

-Apri bene le cosce...riesci a far appoggiare alla sella il tuo buco di culo?-

-Ci provo...-E mi prendo le natiche con le mani allargandole per bene...e appena la tenera carne del mio buchetto sfondato tocca il sedile un brivido mi sale dalla spina dorsale e non riesco a trattenere un mugolio di piacere...

-Ti piace vero? Lo sapevo...Anch'io quando salgo nudo sulla mia moto mi eccito da morire...e vedo che anche il tuo uccello e' d'accordo...-

Infatti ho una vistosa erezione... l'asta del mio cazzo e' lunga distesa su quella sella e con voce tremante invito il motociclista a raggiungermi:

-Perche' non sali anche tu?-

-Se vieni a farti un giro con me... ti va'?-

-Ok ma dove?-

-Adesso tu mi segui con la macchina alla prossima uscita, parcheggi e poi sali in moto che ti porto in giro a provare il brivido della velocita' del mio bolide...-

-Quale bolide... quello che hai tra le gambe?- Sorrido ironico.

-Anche quello... ma a una condizione, quando scendi dall'auto per salire sulla moto devi essere cosi' come sei adesso... completamente nudo... altrimenti se ti vedo scendere coi pantaloni io parto e ti mollo li'. Intesi?-

Guardo la lucida visiera dietro cui potrebbe esserci chiunque... e' una sfida e io accetto!

Scendo dal mezzo, raccolgo i pantaloni della tuta e mi dirigo verso l'auto, nel frattempo sento il rombo potente dell'accensione e il centauro parte.

(continua...)

Maurorso