ORSI ITALIANI MAGAZINE


Il Trofeo

(Dodicesima e ultima Parte)

Un racconto di Maurorso

 

GIOVANNI: il Trofeo.

Qualcuno mi sta schiaffeggiando per farmi riprenderesono intontito, sdraiato, sento urla e fischi e frasi di incitamento verso i giocatori in campo. Riapro gli occhi e vedo il faccione baffuto del vichingo chino su di me, mi tiene la testa sollevata e mi sta dando degli schiaffetti: e' completamente nudo, sento la sua pelle contro la mia, anch'io sono nudo e legato ai polsi e alle caviglie delle cinghie; appena mi risveglio completamente il quadro e' chiaro.

Il camionista fa' un cenno d'assenso ad altri due uomini che mi stanno a fianco, due tipi grossi, anche loro nudi e coi cazzoni ciondoloni, i due aiutati dall'uomo mi tirano in piedi e mi bloccano mani e piedi, mi accorgo infatti di essere su un palco di legno a bordocampo, una struttura di ferro simile a una cornice grande quanto un uomo e' montata sulla pedana ed io ci sto in mezzo.

Protestare e' inutile

-Ma che cazzo state facendo???Io vi rovi-

Mi ficcano in bocca una palla di plastica fissata a due cinghie che mi legano dietro la nuca, cosi' non posso piu' fiatare.

Adesso sono in piedi rivolto al campo, le gambe allargate e fissate con cinghie ai due angoli inferiori della cornice, le braccia spalancate e tirate in alto fisse ai due angoli superiori e il mio uccello al vento. Mi agito ma i movimenti sono limitati e i due grossi maschi mi si mettono a lato.

La partita e' alle sue fasi finali, per quanto tempo ho perso conoscenza?

Sono in vantaggio i francesi, che superiori per tattica e prestanza fisica fanno manbassa di punti.

Ogni due minuti il gioco si ferma e riprende, ma non con le dinamiche tipiche del rugby: ad ogni ammucchiata sopra la palla quei corpi nudi cominciano a strofinarsi, le mani si intrufolano tra le chiappe dell'avversario, le bocche cercano cazzi gonfi da succhiare, le lingue umettano buchi accoglienti che presto vengono riempiti e l'arbitro, un tedesco dai capelli biondi a spazzola e dal pelo chiaro su un corpo muscoloso e ben nutrito da wurstel e crauti, indugia nel dare il fischio di ripresa del gioco avendo ai suoi piedi due uomini che gli stanno succhiando i ciglioni.

La partita riprende, i rispettivi allenatori urlano azioni o i nomi di chi deve correre da loro a soddisfarli per qualche minuto di bocca o di culo. Rocco adesso infatti viene montato da quella specie di gorillone che e' l'allenatore francese guarda verso di me e mi sorride mentre a fatica regge i colpi di reni che da dietro gli aprono il culo.

I corpi sudati si rincorrono, un ragazzo francese ha in mano la palla, il maschio e' scattante ma viene raggiunto e atterrato dalle mani degli italiani, mani grosse e calde di quattro uomini che lo bloccano e cominciano ad accarezzargli ogni parte del corpo, le mani palpano i pettorali, le chiappe tonde, le cosce e quando alle otto mani si sostituiscono quattro lingue vogliose su quel maschio in estasi la palla gli scivola dalle mani ed e' recuperata da un avversario.

In un angolo del campo Romano e' avvinghiato in un sessantanove con un palestrato come lui, due montagne di muscoli a confronto sembrano la stessa persona, messi su un fianco vedo la schiena dell'altro, il grosso collo taurino dall'alta rasatura dei capelli che si muove ritmicamente avanti e indietro sul cazzo di Romano e lo stesso movimento lo fanno le chiappone gonfie dal cui solco spunta un ciuffo di peli non sono piu' interessati alla partita ma si godono tra loro come due amanti... penso che forse quella troia ha trovato un suo pari.

La vittoria ormai e' certamente dei francesi e Pietro si avvicina al suo collega forse per decretare la fine dell'incontro, intanto il coatch continua a montare Rocco tenendolo dalle spalle e spingendolo con violenza verso il proprio corpo, sento persino il rumore delle chiappe sudate del ragazzo che sbattono contro il pube dello scimmione...

Appena arriva Pietro, Romano gli prende in bocca il cazzo semimolle che si intosta all'istante e procede in una pompa al ritmo della scopata subita.

Il mio stupore che si era tramutato in rabbia per essere legato si va' ad evolvere in un eccitamento incontenibile e il mio tarello si alza piano, fino a indurirsi e sobbalzare da solo, col prepuzio che si e' ritirato quasi del tutto liberando la bella cappella lucida.

E' il piu' bel cazzo che abbia mai visto, lo so e ne vado fiero, e i due 'angeli custodi' al mio fianco lo adocchiano subito, uno anzi allunga una mano per tastarmelo ma credo sia loro proibito toccarmi, infatti la ritira subito appena il compagno lo guarda fisso e incazzato.

Guardandomi la minchia capisco perche' possa essere l'unico vero trofeo di quest'incontro e pensando che in fondo ci potrei rimediare bocche calde e buchi di culo palpitanti sorrido tra me e me ma e' un pensiero fuggevole, la posizione a braccia aperte a cui sono costretto mi indolenzisce i muscoli e polsi e caviglie mi fanno male, pur eccitato sono irrequieto e scocciato; appena ritorno alla realta' delle cose, sono un carabiniere cazzo non possono farmi questo, e' oltraggio all'arma intera!

Con la coda dell'occhio vedo il camionista che mi sta riprendendo con una telecamerama che cazzo vuole fare, un film di froci?

Il fischio di fine partita dell'arbitro mi distoglie dal vichingo, tutti corrono a bordocampo verso gli allenatori esultanti, be' gli italiani un po' meno visto che sono i perdenti ma il clima euforico e' generale, tutti si danno gran pacche sulle spalle ma soprattutto sui culi, alcuni abbracciati urlano, un gruppo di tre ragazzotti si sta baciando in bocca...

Pietro viene verso il palco, verso di me, ha un'andatura decisa e la nerchia venosa semi turgida gli penzola sbattendo sulle cosce come una pigra proboscide ancora lucida della saliva degli uomini che l'hanno assaggiata... sale con un piccolo balzo, il palco non e' molto alto, e mi da le spalle voltandosi rivolto alle squadre... i suoi glutei ampi e massicci sono come vellutati dal pelo scuro.

Si rivolge agli uomini urlando per farsi sentire:

-OK ragazzi buoni, silenzio per favore, cazzo! Annuncio ufficialmente che questo primo incontro di sexy-rugby e' stato vinto dalla squadra francese che passa di diritto il turno e tra una settimana affrontera' la squadra spagnola-

Quella sua schiena ampia e muscolosa, la vita un po' appesantita di un uomo nel fiore della maturita', le grosse cosce... devo dire che nella sua maschia possenza Pietro fisicamente mi assomiglia molto, e' come se mi guardassi allo specchio e non posso certo rifiutare quell'immagine che e' la mia... Quindi non riesco a provare schifo per l'uomo che ho davanti, non provo repulsione per lui, anzi e' una strana, nuova sensazione che mi fa' riflettere mentre Pietro continua il suo discorso.

Davanti al palco un mucchio di uomini nudi ci guardano soddisfatti, vedo teste rasate e corpi e cazzi sudati e mani che applaudono e bocche che urlano di gioia.

Gli spettatori sugli spalti scendono e invadono il campo anche loro, alcuni prima si spogliano definitivamente lasciando i vestiti sulle gradinate, altri invece vengono denudati dai giocatori stessi...

-Quindi- prosegue il coatch- che salgano sul palco i vincitori col loro allenatore per godersi il meritato trofeo!-

Un boato accompagna i maschi francesi che salgono e mi circondano

Alla parola TROFEO ho rivisto la mia foto su quel volantino e comincio ad agitarmi ma sono sempre legato e con questa cazzo di palla in bocca!

Pietro invita tra gli applausi i 'difensori' a dare inizio alla festa.

Non so che ruolo abbiano in questa squadra ma non mi dispiace... presto davanti e dietro di me uomini di ogni tipo si avvicinano e cominciano ad accarezzarmi ovunque.

Forti brividi attraversano tutto il mio grosso corpo e appena una decina di lingue cominciano a lisciare i miei peli l'eccitazione e' incontrollabile. Le lingue passano frenetiche sulle ascelle, sui capezzoli ciucciandoli come biberon, sul ventre e nell'ombelico, dal solco della schiena scendono ai glutei, li divaricano e il mio buco di culo sente il fresco contatto con lingue curiose di assaporare ogni parte di me, che goduria!

Poi uno ad uno dandosi il cambio questi giocatori mi si inginocchiano davanti e adorano l'idolo.

Il mio cazzo!

Lo scappellano con le labbra e lo ingoiano facendomi sentire la profondita' delle loro gole mentre altri succhiano i coglioni pesanti, io sono in estasi e vista la mia tranquillita' mi viene liberata la bocca dalla palla.

-Cazzo che bocche da pompinari-mi viene da dire mentre le leccate continuano, non posso ribellarmi, non voglio ribellarmi... voglio solo godere e mi vengono liberate anche le mani.

Subito afferro una delle teste che mi sta davanti al cazzo e scopo quella bocca aperta.

-Si' bello prendi tutto il cazzone di un vero maschio...-

Giu' in campo e' cominciata un'orgia incredibile, gli uomini stanno godendosi tra loro e si godono pure lo spettacolo sul palco di cui io sono il protagonista assoluto.

Ho la minchia piu' dura che mai e Pietro mi sussurra all'orecchio:

-Giovanni dicci quando stai per venire -Ma non finisce la frase che gia' urlo:

-Adesoooo vengo cazzo sborroooo!-

Non ne potevo piu' ed erutto ettolitri di sborra bianchissima, velocissimo Pietro scosta le labbra dell'uomo che e' davanti al getto del mio idrante di carne e avvicina una coppa dorata che si riempie per meta' del mio sperma, e' la classica coppa da trofeo rugbistico.

Poi meticolosamente l'allenatore mi prende con le dita la base dell'uccello e spreme fuori le ultime gocce di latte appoggiando la cappella all'orlo della coppa:

-Ecco fatto uomo, questo e' il tuo seme per noi, grazie.-

Quindi passa la coppa all' allenatore francese che la solleva tra gli applausi dei suoi ragazzi e infine ognuno ha diritto a un sorso della mia sborra.

I giocatori la assaporano con soddisfazione leccandosi le labbra e i baffi bianchi come di schiuma e c'e' pure chi ci ficca dentro la lingua per non sprecare nulla.

-Bene -prosegue Pietro - adesso e' il momento degli 'attaccanti'.Forza uomini dateci dentro!-

Io un po' frastornato dalla sborrata che mi ha prosciugato le palle non realizzo subito cosa sta succedendomi mettono una specie di cavalletto sotto la pancia e i due 'angeli custodi' di prima mi chinano a novanta tenendomi dalle braccia, io ho sempre le gambe divaricate e bloccate.

Cazzo ma cosi' ho proprio il culo in bella vista, non vorranno mica... Pietro si china sulle ginocchia davanti a me e mi guarda fisso negli occhi:

-Questo e' il momento che aspettavo con ansia, adesso capirai cosa vuol dire essere di un altro uomo-

Sorride e sento dietro di me i polpastrelli di due dita che mi allargano appena il buco, tutto accade velocemente e il tempo di pensare e di reagire e' inesistente qualcosa di viscoso e' colato sull'orifizio e la tenera punta di una cappella si e' gia' appoggiata alla mia carne vergine, poi

-Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo-

Ma pronto Pietro mi ha gia' chiuso la bocca con la grossa mano ed il mio e' solo un lamento soffocato.

Sento la presa di due forti mani sui miei fianchi e la spinta di un cazzo che mi scivola dentro il culo fino in fondo... aprendomi!

Dal mio buco parte un dolore che sale lungo la schiena e mi arriva al cervello e quando cominciano a scoparmi il dolore si rinnova ad ogni affondo.

Cristo ma non possono farlo! Non possono stuprare un maschio come me solo io posso... gia' tra rabbia e dolore per un attimo penso che anch'io ho sverginato degli uomini...

Ho gli occhi sbarrati e respiro a fatica con quella mano sempre premuta, sono immobilizzato e non riesco a muovermi perche' la presa dei due bisonti ai lati si e' fatta piu' forte, cerco con tutte le mie forze di ribellarmi tendendo i muscoli ma senza risultato, sento tutto il mio corpo in fiamme ed il mio povero buco lo sento dilatato e pieno.

Spontaneamente delle lacrime cominciano a scendere e piango impotente... posso solo maledire chi mi sta stuprando.

Intanto Pietro parla e parla, all'inizio nemmeno lo sento concentrato come sono sul mio culo poi piano piano realizzo cosa dice :

-.quello che il tuo buco sta sentendo lo ha provato chi hai sverginato, lo stesso dolore, la stessa impotenza, la stessa rabbia; ricorda che avresti potuto ottenerli lo stesso quei culi con un po' di dolcezza, qualsiasi maschio se preso nel verso giusto si farebbe dilatare il culo ma tu hai voluto conquistare con la forza, piangi, piangi pure le tue lacrime di coccodrillo Giovanni, perche' saranno in tanti a farti il culo stanotte. Ho disposto dietro di te i maschi che ti apriranno il buco in base alla grossezza dei loro uccelli dal piu' piccolo fino alla circonferenza piu' grande, cosi' sarai aperto per bene alla fine, e sai quale cazzo sara' a scoparti per ultimo?-

Lo guardo impotente, credo che ormai sia il quarto uomo che mi sta facendo il culo, cazzo ed io che pensavo che il primo bastone che mi ha aperto fosse enorme, ho sentito grugnire e urlare di piacere chi mi possedeva, chi mi montava con vigore scuotendo il mio grosso corpo, dicendo oscenita' in un'altra lingua, dandomi forte pacche sulle chiappe tanto che le sento bruciare, alcuni prendendole a piene mani e allargandole al massimo per poter arrivare con il loro pube fino in fondo, sbattendomi i loro coglioni sudati contro i miei, si' di molti sentivo la punta del cazzo nella parte piu' profonda di me... e poi uno dopo l'altro sentivo i getti di sborra che mi riempivano e il liquido caldo che cominciava a colarmi tra le cosce.

Torno con la mente a Pietro, cosa diceva? L'ultimo cazzo che mi aprira'?

Sento che mi ha liberato la bocca dal palmo della sua manona, non urlo piu', non serve a niente adesso, lo so posso solo meditare la mia vendetta e poi il dolore e' cambiato, il buco si e' adattato ai vari calibri, io non lo stringo piu' e lascio che tutta quella sborra lo lubrifichi per bene per ricevere il prossimo uccello, l'ultimo uccello che mi aprira', ha detto Pietro, ma certo! Realizzo come un'illuminazione, sara' il suo!

Alzo gli occhi lucidi su di lui che si e' gia' rimesso in piedi, vorrei dirgli che e' un bastardo, apro la bocca ma subito l'uomo me la riempie del suo minchione.

-Non ti azzardare a mordere carabiniere, altrimenti ti arriva un pugno in testa che ti tramortisco!-

Tuona dall'alto Pietro, io ho la bocca spalancata e piena del suo cazzo, certo il suo e' pari solo al mio, e' il piu' grosso di tutti e forse anche per questo provo rispetto per quest'uomo, mio pari che vuole che lo spompini prima di scoparmi.

Ma il mio orgoglio non e' ancora domato, rimango immobile, non mordo, ma lo tengo in bocca cosi', sentendo sul palato e sulla lingua il sapore dell'allenatore che e' intenso e un po' salato, percependo tutta la durezza di quel bastone.

-Allora se non vuoi pompare ci penso io!-E bloccandomi la testa dalle orecchie comincia a muovere il bacino fottendomi la gola, cazzo mai avrei immaginato che sarei arrivato proprio io a succhiare un cazzo! No non lo accetto! E poi sverginato da un branco di orsi in calore!

-Giovanni Giovanni- continua Pietro -accetta la cosa e goditela invece di irrigidirti cosi'.

In fondo anche tu come tutti noi a tuo modo hai scoperto di godere del corpo degli uomini, anche prima sei venuto e ti e' piaciuto non negarlo. Ti sto solo obbligando a capire che il tuo corpo puo' provare altre sensazioni, che tu gli negavi per stupidi pregiudizi Cazzo lo faccio per te Giovanni!-

Dietro l'ennesimo maschio mi sta trombando, adesso il massaggio al mio buco e' quasi piacevole se lo rilasso, il cazzo affonda bene e si ritira pieno della sborra dei compagni per poi riaffondare. Strano come mi basti non arrabbiarmi e concentrarmi sul corpo per provare piacere ma come posso ammetterlo che sto godendo di nuovo? Impossibile! Eppure la' sotto il mio uccello si sta risvegliando.

-Non pensare di stare subendo del male,c ome quello che comunque tu hai fatto agli altri, ma pensa di stare godendo del cazzo di un uomo come te e pensa che se sei ben disposto il tuo cazzo potra' sempre godere di un culo... o il tuo culo di un cazzo-

Non so perche' ma automaticamente comincio a leccare l'uccello di Pietro, piano all'inizio poi quasi curioso di passare la mia lingua a conoscere tutta quell'asta ricca di vene, lui si ferma e lascia che sia io a pompare e a succhiare il cappellone, e se avesse ragione lui?

Se solo cosi' potessi godere veramente?

-Bravo Giovanni cominci a capire, succhialo e senti quanto e' grosso, prova il piacere di assaporarlo di sentire con la lingua come e' fatto un cazzo uguale al tuo-

Gia' uguale al mio uccello che adesso e' durissimo e mi sbatte su e giu' contro la pancia ad ogni colpo che ricevo nel culo, in fondo quest'uomo e' l'unico di cui provo davvero rispetto e ammirazione, e' il mio specchio, sono io.

Tutte le volte che il mio naso finisce contro il suo pube peloso sento il suo odore forte il suo pube? Ma allora riesco ad ingoiarlo tutto fino in fondo? Ma come e' possibile un cazzo cosi' grande tutto in gola?

Se arrivo a tanto e' perche' mi piace?

Non lo avrei mai creduto ma lo sto facendo, sto spompinando come se lo avessi sempre fatto senza ingozzarmi, soffocarmi, ma allora e' questo bastone duro che mi piace, e' quest'uomo...

-Ascolta Giovanni ti prometto una cosa, non pensavo fosse possibile perche' ero davvero incazzato con te ma non so, mi sono accorto che tutti gli uomini hanno un lato buono, anche gli stronzi come te e il tuo 'lato buono' mi piace un sacco! Sei cambiato ai miei occhi velocemente e adesso che mi succhi cosi' non ti lascerei piu'!-

Io aumento il ritmo per fargli capire che sono d'accordo, che ci provo gusto

-Allora mio bel carabiniere se mi darai il culo spontaneamente io ti prometto che ti daro' il mio!

Si' Giovanni sarai tu a sverginarmi!-

Non credo alle mie orecchie!

Pietro mi offre il suo culo vergine?

Comincio a provare un affetto mai provato per nessuno, un senso di rispetto e ammirazione, di lealta' tutta virile.

Dietro hanno finito di scoparmi gli uomini della squadra francese, i vincitori, manca solo lui e sento la sborra uscire a fiotti dal mio buco e colare lungo le cosce, non posso trattenerla perche' appena provo a stringere le chiappe subito dopo ho voglia di rilassarle e lasciare il buco aperto e libero, Pietro mi sfila dalla bocca l' uccello che gronda la mia saliva ed io alzo lo sguardo e gli chiedo:

-Di' a questi due di lasciarmi andare-E faccio cenno ai due maschioni che ancora mi bloccano le braccia e loro ubbidiscono.

Mi sollevo dal cavalletto a fatica, la schiena mi duole un poco e mi massaggio la zona lombare inarcandomi, appena in piedi spingo in fuori il mio buco allargato e fiumi di sborra ne fuoriescono, cazzo se ero pieno di sperma!

Un silenzio irreale ci circonda, i giocatori nudi distesi sull'erba insieme ai tifosi hanno gli sguardi rivolti verso il palco, verso di me, aspettano che avvenga qualcosa.

Pietro mi si avvicina, e' alto come me, mi fissa intensamente e ne sento il respiro caldo ed ha uno sguardo buono i nostri cazzi si sfiorano, infatti la mia bega e' lunga e dura e la mia cappella e' appoggiata alla sua, perche' nascondere l'evidenza? Perche' fingere?

Mi lascio andare completamente per la prima volta in vita mia, allungo un braccio e prendo alla nuca l'uomo spingendo il suo viso verso il mio e ...lo bacio.

Per la prima volta bacio un altro uomo ,vorticosa la mia lingua cerca la sua e le mie labbra sentono la sua dura barba, lo bacio e mi piace, non mi staccherei piu' da quella bocca maschia, vorrei che ci fossimo solo noi e lui mi abbraccia forte.

Anch'io cingo quell'uomo forte, quei muscoli, quella pelle sudata, i peli dei nostri petti si intrecciano, i nostri cazzi si incontrano.

Poi lo scosto dolcemente e sorrido finalmentemi porto le mani sulle chiappe e piego leggermente le ginocchia per tirare in fuori per bene il culo, le divarico bene e metto a nudo il buco ancora non sazio di maschio :-Avanti Pietro prendimi, dai!-

Anche lui sorride paterno, mi schiocca un altro piccolo bacio prendendomi le guance con una mano e poi mi gira intorno arrivando a cio' che desidera .

Socchiudo gli occhi appena sento la sua cappella al buco poi lentamente me lo fa sentire centimetro dopo centimetro entrare in me dolcemente.

Io butto in dietro la testa e mi godo quel cazzo che mi allarga totalmente, che mi riempie come si deve e spingo il culo verso di lui e Pietro arrivato in fondo mi abbraccia il petto e mi bacia il collo cominciando a scoparmi-Mi piaci Giovanni mi piaci da morire...-

E affonda la fava dalla grossa circonferenza massaggiandomi le tette... io lo ricevo volentieri, anzi mi prendo tra le mani le chiappe sudate e le divarico al massimo e mi godo quei polpastrelli ruvidi sui miei capezzoli...

-Mmmmm senti che bei capezzoloni gonfi che hai...te li mangerei!-Mi sussurra in un orecchio.

-Prima fammi tuo Pietro, lascia l'impronta del tuo cazzo nel mio buco...uuuhh si'i'i'...voglio che sia largo solo per te...-

-Bravo Giovanni, il mio bel toro , anch'io voglio che tu sia mio e solo mio, che tutte le volte che ne sentirai l'esigenza tu chiami solo me...intesi? Ti puoi fare tutti i maschi che vuoi ma il tuo culo e' mia proprieta', intesi carabiniere?-

Nel frattempo i due bestioni che prima mi immobilizzavano si sono inginocchiati davanti a me e mi stanno leccando la minchia e le palle con ingordigia...

-Si' Pietro, adesso che so cosa vuol dire farsi fare il culo voglio che solo tu possa trombarmi col tuo cazzone... uuuhhh cazzo come mi sento pieno...-

-Ti andrebbe di bere la sborra del tuo allenatore? Sto quasi per venire Giovanni...-

Sorrido e faccio un cenno col capo, allora lui si sfila veloce e mi dice di distendermi di schiena sulle assi del palco...poi mi si mette a gambe aperte sulla faccia, i grossi piedi ai lati del collo e si china sulle ginocchia finche' sento il suo culo sul petto, poi con una mano impugna alla base l'uccello e con l'altra dietro la mia nuca mi solleva la testa...le mie labbra gli sfiorano la cappella.

-Apri la bocca e bevi, uomo.-

Apro e vedo che il primo getto e' lunghissimo, erutta forte e la sborra finisce diretta in fondo alla gola...deglutisco veloce e subito dopo un altro getto e un altro ancora, deglutisco ancora e riapro per ricevere tre getti brevi... cazzo quanta sborra questo maschio?

Deglutisco ormai tutte le mie papille assaporano quelle crema corposa e profumata... ne voglio ancora... Pietro spreme alla base il cazzo e fa uscire dal filetto ancora un bel po' di sborra che sta volta ciuccio via con la lingua...che bevuta!

Lui sorride con quel viso maschio , la barba incolta e quella cicatrice sulla grossa mascella e poi lo avvicina al mio :- Guarda - dice ­ hai la barba sporca di sborra...- Io automaticamente tiro fuori la lingua e cerco di leccarla via, ma non ce la faccio, e Pietro con un gesto altruista mi mostra il suo linguone carnoso, lo passa ben aperto sui peli della mia barba e raccoglie le gocce del suo sperma ancora caldo, poi mi ficca la lingua in bocca perche' io possa assaporare quel nettare prezioso.

Lo adoro...pensavo di essere attratto da giovani culetti ma invece quello che provo per quest'uomo cosi' simile a me e' unico... gli ciuccio la lingua e sussurro :-Mi piaci Pietro, mi piaci da morire...-

Ci comportiamo come se ci fossimo solo noi e non sono per niente imbarazzato ad avere decine di occhi puntati addosso o quasi perche' tanti giocatori stanno continuando a godersi l'un l'altro, vedo i miei compagni tentare con urla e risate di fare un trenino di corpi che si inculano... Romano davanti alla fila sta urlano :-In carrozza!- E dietro gli altri cercano di aprirsi il culo...

-Adesso e' il momento di darti quello che ti ho promesso... e bada che non l'ho mai dato a nessuno ma cazzo Giovanni, voglio che tu capisca che lo faccio per te perche' tu adesso sei mio...-

-Sono pronto Pietro...ma cosi' a secco?-

-Hai ragione.-E cosi' dicendo si alza in piedi, si sposta un po' in avanti e poi si richina su di me mettendomi il culo in faccia.

-Lecca!- Mi ordina.

Sono un po' preso alla sprovvista e titubante gli prendo i glutei fitti di pelo con le mani e li allargo, la sensazione della peluria sui polpastrelli e' soffice, vedo un bel buchetto, stretto e carnoso...caspita riuscira' a prendere il mio tarello?

-Tira fuori quella lingua dai...lecca il culo di un vero uomo, hai detto che ti piaccio allora devi volere tutto di me...-

Si' e' vero, devo fargli vedere che non sono un bugiardo, il profumo di culo che mi entra nelle narici mi stordisce, mi sale al cervello e mi annebbia la vista, aumentano le palpitazioni e tiro fuori la lingua automaticamente e lecco... lecco per bene il pelo tutto attorno e la tenera rosellina di carne, ci infilo la punta e assaporo il gusto del culo del mio allenatore...mmmmm...

Rimarrei con quel culo in faccia per ore... ma Pietro e' pronto, si scosta e si mette a gambe aperte stavolta sui miei fianchi, poi si china puntando il mio cazzo al culo e mi guarda fisso, i muscoli del grosso collo tesi, i pettorali gonfi come dopo una seduta in palestra, le pieghe della pancia cosi' accovacciato scure di pelo.

-Lo faccio per te...- Mi dice e lascia che tutto il suo peso spinga ad aprire il buco mentre si siede sul mio bastone... io non muovo un muscolo e lo guardo... appena la mia cappella gli spacca il buchetto entrando lui senza togliere i suoi occhi dai miei apre la bocca e urla, urla a squarcia gola :

-HHHHAAAAAAAAAA!!!!!! CAZZO e' entrata la cappella!!!-

Ha il viso sudato e un' espressione di dolore ma anche di maschia determinazione, tiene sempre la bocca semi aperta per fare grossi sospiri, fermo com'e' col culo aperto... si sta adattando al mio calibro, gli occhi un po' strizzati per il dolore ma non distoglie il suo sguardo.

Quando si sente pronto mi urla :-LO FACCIO PER TEEEE HHHHAAAAAHHHH!!!! PORCATROIAAAAA!!!!!-

E si lascia sedere totalmente sul mio uccello che scivola veloce fino alla base.

-E' dentro Giovanni, e' dentro tutto...adesso anche io sono tutto tuo...-

Una lacrima gli scende sulla guancia in un'espressione dolcissima, io mi tiro su con la schiena e lo abbraccio e lo bacio, bacio tutto quel viso che si sta rilassando sentendo l'anello del suo buco stingere forte il mio bigolo che dritto e duro e' ben impiantato dentro di lui.

-Stenditi ­ mi dice ­ e' ora che me lo allarghi...-

Mi rimetto giu' e lui si china su di me, mette le ginocchia a terra e le gambe lungo i miei fianchi cosi' puo' muoversi e...comincia lentamente a montarsi da solo sollevando appena il culo per far scorrere l'asta fino alla cappella e poi riaffondando piano.

-Hhuuuu... non e' facile...-Si lamenta.

-Vai tranquillo...-Gli dico ­ Abbiamo tutto il tempo, muoviti piano sul mio cazzo finche' non ti senti dilatato, poi vedrai che quando ti senti abbastanza largo ti verra' spontaneo di aumentare il ritmo e di affondare di piu'...te lo dico per esperienza personale! -Sorrido, cazzo sorrido per la prima volta pensando che anch'io poco prima ho provato un cazzo in culo e mi e' piaciuto...

Lui fa come gli ho detto e acquista piu' sicurezza infatti lo sento piu' dilatato, il suo buco non stringe piu' come prima ...

-Vieni qui !- Gli dico prendendogli la testa tra le mani e portandola al mio petto :

-Volevi i miei capezzoli da ciucciare, eccoli succhiali come quelli della mamma, vedrai che ti rilassi...-

Quella montagna di muscoli, quell'uomo fatto dalle tempie argentate, come un poppante apre la bocca e prende tra le labbra una bella porzione del mio pettorale nero di pelo, poi succhia il capezzolo duro che spunta turgido e ciuccia e ciuccia mentre gli accarezzo la nuca rasata e lui con movimenti sicuri si prende il mio uccellone da cima a fondo.

Il ritmo e' sempre piu' veloce e adesso anche lui infoiato mi mordicchia i capezzoli dandomi i brividi... poi mi prende i polsi e mi solleva le braccia spingendole a terra lasciando scoperte le ascelle... un profumo di sudore sale e lui ci affonda il naso in quell'incavo e comincia a leccare... godo da matti mentre lui si scopa veloce... il suo linguone liscia bene il pelo e poi passa alla mia bocca...

-Dimmi quando stai per venire Giovanni che anche io ti voglio bere...-

-Si' Pietro si'...vai cosi' bravo...ci sono quasi...-

L'uomo allora si raddrizza sulla schiena e si sfila la minchia che lo ha sverginato, poi si volta e si mette alla pecorina su di me prendendo con le due mani il mio cazzo alla base...mi ritrovo sul naso le sue palle molli e pesanti, il suo cannone di carne non e' duro ma sempre gonfio e penzola curvo ma sono attratto dalla vista di quel buco...cazzo e' diverso da prima, adesso e' bello largo e bagnato, lo prendo con due dita e si dischiude facilmente mostrandomi una tana buia e accogliente... non posso che infilarci la lingua e venire... venire come un maiale con getti potenti e copiosi di sperma.

Pietro e' pronto e al primo schizzo e' gia' con la bocca spalancata, anzi si infila il cazzo in gola per bere direttamente a canna... Come e' caldo questo suo buco e gustoso... lui mi succhia via tutto prosciugandomi....

Che nottata incredibile, quante cose ho imparato, ho imparato il perdono e ho imparato a godere veramente.

Il video che il camionista stava girando non serve piu', almeno non serve per ricattarmi visto che non ho nessuna intenzione di vendicarmi, semmai rimarra' come ricordo della mia prima volta con un cazzo in culo.

Ormai so cosa fare, so come godere e so anche che secondo le regole dovro' andare anch'io in Francia ad assistere alla prossima partita, tra i vincitori e la squadra spagnola, la successiva della graduatoria, e so che devo farlo perche' io sono Il Trofeo e andro' in dono al prossimo vincitore. Sempre che Pietro lo voglia.

Ma adesso non ci penso, voglio il mio allenatore, ci abbracciamo forte, sudati, stanchi ma felici...

D'ora in poi voglio solo godermi questo culo e questo cazzo...

D'ora in poi voglio solo godermi il mio UOMO!

Maurorso

(Fine)