ORSI ITALIANI MAGAZINE
Il Trofeo
(Prima Parte)
Un racconto di Maurorso
Giovanni
-Giovanni sono preoccupata- Claudia al telefono sembra proprio agitata ed io non so che dirle per tranquillizzarla: -Ma dai Claudia sara' una fase passeggera, noi uomini a volte ci chiudiamo a riccio spesso per problemi sul lavoro, vedrai che Romano cambia appena si allenta la tensione con l' avvicinarsi delle ferie. Cazzo ci manca solo che metta su' un agenzia di consulenze matrimoniali, ma Claudia e' la sorella di mia moglie Shara e suo marito Romano gioca in squadra con me quindi sono il primo candidato della lista per fare l' investigatore della situazione.
-Lo spero tanto Giovanni- continua lei -anche se quando Romano torna dal cantiere non mi sembra particolarmente preoccupato, e' che non parla piu' con me e la sera esce in continuazione con la scusa dei vostri allenamenti e poi non facciamo piu' l'amore.
-Ok Claudia ci parlo io,senza fargli capire che mi hai chiamato e vediamo che problemi ha il maritino,va bene?-
-Grazie sei un tesoro Giovanni, un bacio.-
Che palle! Io queste situazioni non le sopporto ma anche Shara ci si mette dicendomi che noi uomini ci capiamo meglio (e chi vi capisce e' un mago, aggiunge) cosi' decido di parlare a Romano domani sera, dopo l' allenamento e gia' immagino che se non scopa piu' la moglie si sara' trovato un altra. Noi giochiamo entrambi in una squadra amatoriale di rugby ,un po' perche' avendo la stazza giusta e' uno sport fatto per i nostri fisici e un po' per staccare la spina due volte a settimana, poi la Domenica partecipiamo a un torneo interregionale. Mi ha introdotto proprio Romano nella squadra, io sono alto quasi 1,90 e ho un peso da pesi massimi, sono sempre stato cosi' fin da ragazzo, adesso poi alla gran massa muscolare vanno aggiunti i chili che un uomo prende dopo il matrimonio, ma ovviamente l' allenamento mi aiuta a non esplodere e rimango sempre un gran bel toro da monta, con tanta carne soda addosso.
Infatti mia moglie dice che sono il suo orsone, non a torto visto che oltre alla massa anche il pelo abbonda ricoprendomi per gran parte del corpo ed io mi sono sempre visto piu' come un boscaiolo canadese che un carabiniere in carriera, servo da anni lo Stato Italiano nell' arma dei Carabinieri e sono Tenente. Comunque per sentirmi come dicevo piu' boscaiolo ho lasciato che una bella barba mi ricoprisse le mascelle quadrate e scendesse giu' sul grosso collo fino al petto continuando nella boscaglia che lo ricopre, i capelli invece li tengo rasati a macchinetta mascherando la stempiatura.
Mi sono subito trovato bene coi ragazzi che giocano con me, e' nato un grande cameratismo e negli spogliatoi siamo dei ragazzini peggio che quando si era a scuola, la complicita' maschia che si crea nel gruppo serve a renderci piu' uniti e forti in campo.
Romano, che lavora come muratore in un cantiere edile, e' ben messo fisicamente non solo grazie ad un lavoro di fatica, spesso infatti agli allenamenti e' proprio distrutto ma poi riesce non so dove a trovare l' energia per buttarsi nella mischia, ma anche grazie alla sua passione per il bodybuilding. Lui e' piu' basso di me ma altrettanto grosso e lo chiamiamo Tyson, ha dei bicipiti paurosi con grosse vene gonfie, ovviamente ne va fiero e si e' pure fatto tatuare un serpente che con le sue spire avvolge il braccione. E un tipo sempre allegro ed e' un vero burlone, coi ragazzi scherza in continuazione ed e' per questo che mi sembra cosi' strano che in casa sia introverso e silenzioso. Quando sorride gli escono due fossette che gli rendono il viso ancor piu' simpatico, col pizzetto e gli occhi scuri come la pece, non so perche' ma d istinto e' un ragazzo che da subito mi e' entrato in simpatia.
La sera dell allenamento prima di uscire di casa ricevo un ennesima telefonata da Claudia.
-Ma cos e' questa storia della pizza dopo l allenamento Giovanni?-
-Quale pizza?- -Romano mi ha detto di non aspettarlo che torna tardi stasera perche' dovete andare in pizzeria, e' la quarta volta in un mese! Ma vi allenate o pensate solo a mangiare?-
Capisco subito la situazione, e' una palla che le ha raccontato il marito per far tardi, mai una volta siamo stati in pizzeria questo mese, ma ovviamente non lo dico a Claudia .
-Ah si' la pizza, senti stasera gli parlo e vediamo cosa mi racconta ok?- -Grazie Giovanni,buon allenamento.-
Arrivo al camposportivo fuori dal paese e negli spogliatoi Romano e' nudo che gironzola tra i ragazzi gia' pronti, e' sempre l' ultimo a cambiarsi e il primo a spogliarsi e questa cosa mi ha sempre irritato, questa sua voglia di mostrare il fisico e' da vero stronzo esibizionista.
-Ciao bestia, sei in ritardo come al solito.-Mi saluta con una forte pacca sulle spalle che grazie al cielo ho ampie e forti per attutire il colpo, le sue cosce sproporzionatamente grosse fanno sembrare il cazzo penzolante piccolo e perso tra quella massa muscolare per di piu' si e' tagliato corto il pelo del pube, ne approfitto per uno sfotto'.-Ti sei rasato come le fighe?-e gli pizzico una tetta,le mie grosse dita stringono forte quei capezzoli che ha turgidi e carnosi, lui non fa una piega, anzi sorride e giurerei che gli piace, lo guardo fisso negli occhi pensando che l idiota si sta facendo qualche fighetta tradendo la povera Claudia e aggiungo:-Abbiamo i capezzoli duri come il marmo eh?-
-Quando vedo te mi succede sempre maschione! E poi il pelo corto punge e aiuta a stimolare la figa quando la sbatto!-
I ragazzi nello spogliatoio ridono sonoramente ed io mi spoglio e comincio a cambiarmi ma con la coda dell occhio vedo mio cognato che si infila i pantaloncini nascondendo l' uccello che si era fatto barzotto. Quando mi alleno come molti preferisco mettermi il sospensorio, nel frattempo escono tutti in campo correndo e solo Romano mi aspetta, si avvicina da dietro e con la mano ben aperta proprio mentre ho un ginocchio sollevato per infilare i pantaloncini mi da' una pacca su una chiappa.
-Dai muoviti polentone che stasera ti faccio sudare! -Sento il palmo caldo sulla mia pelle e le dita forti e ruvide che come tenaglie stringono il mio gluteo peloso e per una frazione di secondo percepisco il polpastrello del suo dito indice sul mio tenero buco del culo!
Strano, penso,mi e' sembrato che il suo dito tastasse proprio volutamente il mio buchetto ma l attimo e' passato e Romano ha gia' raggiunto gli altri in campo.
-Giovanni ti presento Rocco, il nuovo acquisto,lo affiancherai per dargli tutte le dritte necessarie.-
E Pietro l' allenatore col suo vocione baritonale che mi distrae dal pensiero di Romano, mi volto e vedo l' uomo con a fianco un ragazzotto moro.
-Ciao Rocco.-Sorrido e stringo forte come e' mia abitudine la mano al giovane, sapevo che aveva chiesto di far parte della squadra e dopo un provino il nostro coach aveva deciso di prenderlo.
-Vedrai che ti troverai bene con noi.-Rocco e' arrivato dal sud da poco e lavora in un officina meccanica, come rugbista ha molto da imparare ma il nostro Pietro, alias Maciste per gli amici vista la stazza massiccia, ha deciso di tirarlo su' come si deve ed essendo un tipo testardo senz altro fara' del nuovo arrivato un ottimo giocatore. Infatti Pietro e' un allenatore con le contropalle, severo ed esigente, quanto ci fa sudare lo stronzo! E gode nel vederci distrutti ma lo fa con passione avendo giocato come professionista in gioventu',adesso coi capelli corti brizzolati e un fisico di tutto rispetto ci allena e ci fa amare il rugby.
Cacciato dall' esercito, sembra per il suo carattere rissoso, infatti ha una bella cicatrice sulla guancia destra, Pietro lavora da anni nella farmacia della moglie, ma col camice bianco portato aperto sul fitto pelo sale-pepe del petto nudo, i baffoni alla ussaro che folti gli scendono ai lati della bocca e le sopracciglia abbassate da cane mastino, come farmacista e' davvero improbabile!
Comunque e' uno tosto e crede in quello che fa e devo dire che tutti noi abbiamo una certa suggestione nei suoi confronti nonostante non siamo piu' dei pivelli come questo Rocco anch' io provo un certo fascino.
Il nuovo giocatore e' il classico giovane maschio mediterraneo, scuro di pelle, non molto alto ma con una abbondante muscolatura che lo rende un torello, capelli ricci neri tagliati cortissimi ,labbra carnose e sguardo furbo e il mio istinto di carabiniere me lo fa' subito inquadrare come un mezzo teppistello da strada.
Sembra che voglia far di tutto per farsi piacere da me e comincia a farmi un sacco di domande sugli allenamenti, sulle partite e ogni tanto ci butta qualche complimento sul mio fisico possente, ruffiano!
Lo aspetto mentre si cambia e parla a raffica, la pelle abbronzata fa risaltare due chiappe bianche, sode e tonde, deglutisco e, quando si china dandomi le spalle per infilarsi i calzoncini senza mutande, rimango incantato nel vedere il suo buchetto roseo e tenero nel solco profondo dai corti peletti e involontariamente ho un principio d' erezione.
Cazzo sono rincoglionito? Va be' che il buco e' buco e io sono spesso in calore ma grazie al cielo la figa non l' ho mai tradita! Mi obbligo a distogliere lo sguardo e andiamo in campo.
L' allenamento si svolge come sempre tra scontri anche pesanti e una sudata generale, urla, bestemmie e sconcezze gridate a squarciagola ma un uomo tra uomini si sente piu' libero di far emergere l' animale che riposa in lui.
Io inizialmente senza volerlo ma poi con attenzione crescente curo le mosse di Romano mentre Rocco mi sta sempre appiccicato. Mio cognato al solito e' un continuo scherzare e dare manate sul culo a tutti, e' il primo a lanciarsi nelle mischie, nelle montagne di corpi sudati che si creano sopra la palla, ormai tutto bagnato e sporco, come me d' altronde, ha i pantaloni appiccicati al pacco che lascia intravedere l' uccello curvo a destra. Nota il mio sguardo e si avvicina.
-Se mi stai guardando il pacco per prendermi le misure sappi che ho un bel 20 centimetri di cazzo!- Dice sorridendo ed e' buffo con il tergi sudore intorno alla fronte che mette piu' in evidenza le orecchiette a sventola ,in effetti forse per il grosso collo la testa sembra leggermente piccola, ma non si puo' voler male a uno con un sorriso cosi' coinvolgente -Anche se -continua lui-non potro' mai raggiungere i tuoi 30 centimetri purtroppo!-
Gia' io ho un cazzo da cavallo, cosi' dice Shara, ma in fondo e' proporzionato all omone che sono altrimenti se fosse nella media sembrerebbe piccolissimo.
-E quando me l' hai misurato tu?-chiedo io.
-Sotto la doccia, bello di mamma, non puoi nascondere la proboscide!-Rido anch io e penso che in fondo se tradisce quella palla di sua moglie forse fa bene e comunque sono cazzi suoi.
-Romano vieni qui'!-Pietro l' allenatore tuona da fondocampo, Romano cambia subito espressione e corre via.
Li vedo parlare, anzi parla l' uomo piu' anziano l' altro gli e' davanti a capo chino, poi si dirigono agli spogliatoi. Aspetto un po' ma sono impaziente, se Romano se ne va' me la fa sotto il naso ed io devo indagare, l' ho promesso, dopo poco vado anch' io verso gli spogliatoi, tanto tra un po' abbiamo finito di allenarci.
Dentro mi investe il forte odore di maschi e sudore a cui sono abituato, i due non ci sono ma dai bagni arrivano delle voci.
-La vuoi capire che devi ubbidire senza fare storie?-
-Si' Signore!-
-E la prossima volta non voglio vedere un pelo!-
Ma che cazzo succede? Pietro e' un mezzo igenista ma mi sembra che esageri e poi a me e agli altri ragazzi non ha mai detto di depilarci
-Apri bene porca puttana e succhia queste!-
Faccio per entrare ormai incuriosito, immagino che il despota del nostro allenatore stia punendo come a volte capite con stile militare il mio scapestrato cognato, ci abbiamo fatto l' abitudine ed e' quasi un gioco fare flessioni e via dicendo per temprare corpo e spirito, ma appena mi avvicino alla porta dei cessi alle mie spalle Rocco mi chiama:- Giovanni posso parlarti di una cosa?-
Che cazzo vuole adesso sto rompicoglioni ?
Faccio marcia in dietro e vado verso di lui mentre Pietro esce dai cessi, e' sudato e visibilmente irritato, tiene in una mano delle mutande usate tra cui vedo le mie, credo.
Fissa scuro in volto il nuovo arrivato e gli urla addosso:-Chi cazzo ti ha detto di smettere gli allenamenti? Vai a chiamare i ragazzi,tutti alle docce e poi tu ti fermi che facciamo due chiacchere!-
A volte mi chiedo chi si crede di essere sta montagna d' uomo,in fondo non siamo in caserma dove era solito comandare anni addietro. Mentre il ragazzo corre fuori io vado a spogliarmi e vedo che Romano passa sgattaiolando dai cessi alle docce gia' nudo (come sempre) ma non alza gli occhi ed e' rosso in volto.
Arrivano tutti gli altri, sporchi e affaticati ,ed e' il casino piu' totale: urla e confusione, corpi nudi accaldati che corrono sotto le docce comuni per rinfrescarsi, anch' io sono subito nudo e la sensazione del fresco marmo sotto i piedi e' un sollievo, mi ritrovo Rocco di fianco che quasi si struscia contro di me, ne sento l' odore un po' acre.
-Che volevi dirmi prima?-Gli chiedo mentre un getto fresco mi inonda l ampio petto e i peli incanalano l acqua verso il pube fino al mio uccellone che curvo e un poco gonfio sembra un idrante in funzione.-Sai e' che tu sei un carabiniere e adesso che siamo amici... -
Lo sapevo il ragazzetto ha dei problemi con la giustizia e vuole approfittare del cameratismo di squadra,la sua pelle abbronzata sembra ancor piu' scura tutta bagnata e il mio occhio ricade sulle cosce ben formate e dal pelo corto e nero che reggono un culo sferico,prominente, dalla pelle liscissima, senza un pelo in contrasto con le gambe... i miei glutei invece sono scuri di soffice lana di maschio, non avevo mai guardato il culo di un uomo con tanta attenzione e quando mi accorgo di cosa sto facendo e' troppo tardi, lui mi sta fissando il cazzo che si sta alzando inesorabilmente.
Che figura di merda! Sotto la doccia capita a tutti noi a volte di avere semi erezioni, e' normale , ma non voglio Rocco mi prenda per un culattone anche se in effetti gli fissavo il culo come se fosse quello di una figa... lo ammetto.
La miglior difesa e' l' attacco e per distoglierlo dalla mia minchia gonfia gli dico in malomodo:
-Senti adesso non ho tempo, devo scappare, ma comunque se vuoi favori da me... te li devi guadagnare! -Taglio corto e mi stupisco da solo di quello che ho detto,volevo dirgli che di favori non ne ho mai fatti a nessuno e invece... il peggio e' che non ho potuto evitare, vista la sua vicinanza , che per un attimo la mia cappella in crescita gli sfiorasse una coscia.
Lui rimane con un espressione da cucciolo voglioso e si passa la mano schiumosa di bagnoschiuma lungo la pancia oltre il riccio pelo pubico sull uccello un po' scappellato che sobbalza e si gonfia appena.
Che vuole fare eccitarmi? Non sara' mica un frocetto del cazzo che ha preso una svista su di me!
Devo muovermi , ho visto che Romano stranamente si e' gia' vestito, canotta e pantaloni lunghi della tuta,e si sta infilando le scarpe da tennis.
Ignoro Rocco e mi faccio largo con la mia stazza tra quei corpi bagnati dando qualche pacca su quei culi allenati e il mio batacchio torna a penzolarmi pesante sulle palle sempre piene riprendendo la sua comunque notevole dimensione a riposo.
Corro a vestirmi, non devo mollare mio cognato neanche un attimo, lui appena pronto scatta in piedi, saluta tutti e se ne va'.
Sono un fulmine anch' io ma non trovo le mie mutande... gia' ricordo che le aveva in mano Pietro ma non c e' tempo per cercarle, mi infilo i pantaloni e in un lampo sono fuori al parcheggio.
La golf di Romano parte ed io sulla mia cerco di cominciare l' inseguimento senza farmi notare, la mia esperienza professionale mi aiuta parecchio, il cognatino non se ne accorge e fila verso la sua avventura extraconiugale.
Imbocca l' autostrada, la sua troietta abitera' fuori citta', e dopo alcuni chilometri lo vedo entrare in un parcheggio per camion... lo seguo e mi metto dietro il tir davanti al quale si e' fermato lui... non c' e' nemmeno un lampione ma la luna quasi piena illumina bene il piazzale dove altri due bestioni sono parcheggiati sull' altro lato... dovra' pisciare(penso) e nel silenzio rotto solo da qualche macchina che sfreccia lungo l autostrada scendo dall' auto tenendomi ben nascosto.
Lui esce, si accende una sigaretta e si guarda intorno, sembra che i camionisti dormano, poi si sfila la canotta e la lancia nella macchina attraverso il finestrino aperto. Anche se fa molto caldo per essere Giugno sento puzza del suo solito esibizionismo, non vedo perche' togliersi la canottiera per una pisciata ma lui tranquillo si china, apre le lampo in fondo alle gambe dei pantaloni della tuta e se li sfila completamente rimanendo col solo sospensorio e le scarpe da ginnastica! Ma e' impazzito?
Se arriva una pattuglia e' fregato, ma poi cosa vuole fare lo spogliarello proprio qui'? Sono allibito ed agitato...
Romano a culo nudo, fumando tranquillamente, si porta al centro del parcheggio grattandosi una delle sue bianche chiappe muscolose e rotonde ed e' ben visibile il suo corpo ipertrofico, dalle spalle larghe e dal petto gonfio illuminato dalla luna, sembra essere totalmente a suo agio nudo ... in attesa...
Decido di intervenire, non puo' stare cosi' maledizione! Ma sento il portello di uno dei due camion opposti che si apre e richiude e vedo l' uomo che e' sceso in braghette corte e a petto nudo che si appoggia alla ruota anteriore del suo mezzo.
Rimane li a braccia conserte a guardare intensamente mio cognato che lo fissa a sua volta ... e' un tipo corpulento con la barba non fatta che gli ombreggia le mascelle quadrate, anche lui come me ha il petto nero nero di pelo e anche gli avambracci molto grossi ne sono ricoperti. Passano i secondi e l' uomo a gambe ben aperte sembra una statua immobile mentre mio cognato li' in mezzo si sfila anche il sospensorio e lo lascia cadere a terra... ma quanto troia e' quest uomo?
Romano porta il pollice della mano che non tiene la sigaretta alla bocca e comincia a ciucciarlo guardando fisso il camionista come se fosse un biberon... o un cazzo e infatti il suo uccello e' dritto e puntato verso il maschio che adesso sorride...Mi sembra di vedere un film porno e sono ammutolito...
L' uomo fa' un cenno col capo a Romano e poi abbassa la testa guardandosi il pacco, e' come un segnale, Romano si avvicina buttando la sigaretta, si inginocchia davanti al camionista e gli abbassa veloce i pantaloncini fino alle caviglie... il cazzo bello duro dell uomo sobbalza libero ma la visione di quella minchia dura pochi attimi, mio cognato l' ha gia' presa in bocca e comincia cosi un pompino da vero esperto, ricco di leccate e ingoiate... cazzo sento persino il rumore delle succhiate mentre l' uomo mugola e incita la puttana a ingozzarsi del suo bastone nodoso...
Romano e' un finocchio! E chi l avrebbe mai detto?
Ancora non potevo credere ai miei occhi eppure era li' nudo a fare un servizio che il camionista si stava godendo con le mani sui fianchi guardando in giu' quella testa di cazzo di mio cognato.
Ripenso agli allenamenti , allo spogliatoio, ai suoi atteggiamenti, alle palpate e mi do dell ingenuo per non averlo capito prima... eppure lui e' cosi' maschio, non e' una checca come sono quelli li'... i froci... gia' ma la sua voglia di esibire il suo fisico da bodybuilder nascondeva il desiderio di far eccitare gli altri uomini, e' evidente!... e adesso che gli dico a sua moglie?
Sono cosi' concentrato a guardare quei due che non mi accorgo che il proprietario del camion dietro cui mi nascondo e' sceso e notandomi si e' avvicinato.
-Si stanno divertendo he?- Sobbalzo e me lo trovo di fianco che guarda anche lui lo spettacolo di quella troia di mio cognato, ha la camicia smanicata aperta su un folto pelo biondo, infatti sembra un vichingo... alto quanto me, dai baffoni che gli coprono il labbro superiore biondi come i capelli stempiati e cortissimi, ha la classica corporatura del guerriero nordico ben messo e che adora la birra, un po' rosso in viso forse per l eccitazione, ha una vena pulsante sul collo taurino.
Con una manona si stringe il pacco voluminoso dei calzoni e ad ogni forte strizzata il bicipite tatuato si gonfia ,io mi riprendo e decido di stare al gioco fingendo, voglio assolutamente informazioni e dico:
-Gia' sembra che il tipo in ginocchio sia proprio bravo.-
-Si' lo conosco e' una vera zoccola, lo becco spesso qui' di notte circondato a volte da quattro o cinque uomini che se lo fanno... -E non potendosi piu' trattenere sfodera la minchia cominciando a segarsi senza badare a me, ha un cazzo di tutto rispetto, dalla cappella grossa e gia' lucida di seme.
Ma allora conosce Romano (penso), devo saperne di piu'!
Lui mi guarda un attimo con un sorriso complice e fissandomi in mezzo alle gambe dice:-Dai riscaldati anche tu che poi andiamo a trombarlo!-
Che situazione del cazzo! Che faccio?
Devo imitarlo e mi massaggio anch io un po' l' uccello, non sono del tutto in tiro perche' sono decisamente agitato ma mi concentro e a sorpresa la prima immagine che mi passa per la testa sono le tonde chiappe di Rocco viste sotto la doccia poco prima... .mi si rizza all istante!
Senza mutande con i pantaloni della tuta tirati al massimo dalla mia bestia dura sono quasi ridicolo, cosi' la libero abbassando l elastico .
-Pero' hai un gran siluro- commenta il vichingo -vedrai che a quello piacera', lui li vuole belli grossi come il tuo e il mio,lo so bene io.-
Glielo guardo ancora e stavolta sembra che coli sborra, un filo quasi continuo gli scende dal buchetto del cappellone ed ha creato gia' una pozza per terra ai suoi piedi, il mio invece e' al massimo della durezza, strano non sto pensando nemmeno a una figa eppure... Il mio e' un cazzo da esposizione e ne vado fiero, ti riempie bene la mano e le vene grosse lo rendono un bastone nodoso,un manganello con cui punire i cattivi...
-Ma senti quel tizio lo conosci bene? Sai come si chiama e da dove arriva?-
Devo sapere fino a che punto quel cretino si e' sputtanato e se puo' arrivare ad essere coinvolta la famiglia, nel frattempo mi masturbo piano guardando al di la' del piazzale la testa di mio cognato che va' avanti e in dietro sull uccello del camionista.
Cerco di non pensare al fatto che mi sono eccitato pensando al culo di un uomo... visti dall esterno io e il nordico sembriamo due amici che stanno pisciando uno in fianco all altro ma non e' cosi'... e nonostante la situazione assurda non sono affatto imbarazzato nell' avere l uccello di fuori ma direi che sono incazzato, dalla rabbia lo soffocherei io Romano con il mio cazzo!
Il mio nuovo amico mi dice che sa che il frocio gioca a rugby e sa anche dove... ma sembra mi nasconda qualcosa. Nel frattempo arriva un altro camion nel parcheggio, i fari alti illuminano appieno mio cognato che prosegue nella sua pompa indifferente, si ferma in mezzo al piazzale a pochi metri dai due lascindo le luci di posizione accese.
Io inizialmente agitato dai fari improvvisi mi tiro su i calzoni e vado a nascondermi verso il lato in ombra del tir ma il vichingo con un sorriso di scherno mi dice : - Ma dove vai? E solo un collega, seguimi che adesso viene il bello con Romano il frocione.-
E si porta dal retro sul lato del suo mezzo che guarda verso il piazzale in piena luce lunare, poi si tira giu' i pantaloni ai piedi fino a sfilarli, ha polpacci enormi e dorati dalla peluria bionda, flette leggermente le ginocchia e apre le gambe come se avesse due meloni al posto delle palle, comincia cosi' a masturbarsi con foga.
Ma allora conosce anche il nome di Romano! Devo andare fino in fondo a questa faccenda, ci manca solo che Romano sputtani indirettamente anche me!
Esco anch io alla vista di tutti, sperando che gli altri intenti a godere non si voltino a guardare da questa parte, mi affianco al vichingo, lui mi guarda complice e di nuovo mi concentro per eccitarmi... ci impiego un attimo, stranamente mi basta guardare il camionista appena arrivato... un maschio pelato e nerboruto,dalla faccia quasi incazzata, che scende con un balzo e appena gli scarponi toccano terra si sfila la canottiera bianchissima sulla pelle scura, cazzo ma sti camionisti potrebbero tutti giocare in squadra con me (penso ) visti i corpi in carne, mentre l' uomo a passi decisi si avvicina ai due sfilando dalla gamba dei calzoncini l' uccello lungo e duro come un manganello.
-Ma sai anche dove abita? -Indago con indifferenza guardandolo e mi calo anch io i pantaloni fino in fondo per sembrare piu' complice. -Come sei curioso ..perche' lo vuoi andare a trovare a casa?-
Il pelato intanto ha sollevato il culo di mio cognato da dietro mettendolo a novanta mentre lui continua il suo lavoro di bocca, l' uomo si china sulle ginocchia e vedo la testa lucida che brilla alla luna agitarsi davanti a quelle chiappone... gli sta leccando il buco del culo, cazzo!
Non riesco ad immaginare cosa puo' provare adesso Romano ma senz altro e' una bella sensazione e stringo d' istinto il mio buchetto. Il mio vicino mi vede con la bocca semi aperta e lo sguardo libidinoso e mangia la foglia, io ho l' uccello stretto nel pugno e mi sego piu' in fretta
-Piacerebbe anche a te farti leccare il buco del culo vero? -Lo guardo, si sta strizzando un capezzolo con la mano libera, sono come drogato da tutto il sesso che mi circonda e rispondo: -Be' adesso che il mio buco e' sudato una bella passata di lingua gli farebbe solo bene... -E rigiro la testa vedendo che adesso il pelato si e' alzato in piedi e con un colpo deciso di reni infilza il culo del mio parente finocchio che sembra non fare una piega e si gode il cazzone aggrappandosi con le mani ai fianchi del camionista che ha davanti.
Succede tutto in un lampo... mentre io inebetito rivedo nella mia mente il culo di Rocco e mi vedo infilzarlo col mio minchione, il vichingo mi viene dietro, si abbassa, mi prende le chiappe con le grosse mani e le allarga con forza, poi comincia a passare la lingua umida e ruvida sul mio tenero buchetto accontentando il mio desiderio...
Sento che liscia i peli per bene e che passa su tutto il solco il suo linguone e io vedo le stelle... non mi muovo e anzi quando lui appoggia aperta una mano sulla mia schiena e spinge in basso io mi piego appoggiando le mani sulle mie cosce flettendomi per aprirmi di piu' al godimento di quella favolosa lingua umida e fresca.
-Troia bevi tutta la sborra vengoooo !!!-
Il camionista sta riempiendo la bocca di Romano del suo seme caldo e il suo urlo squarcia il silenzio della notte.
La sensazione mai provata prima di una bocca che mi ciuccia il buco mi lascia senza fiato, ho il cazzo talmente gonfio e duro da farmi male, devo venire anch io al piu' presto... e dalla mia bocca un ordine deciso per il mio leccaculo esce spontaneo:
-Adesso vieni qui' davanti e spalanca la bocca che ti infilo il cazzo!-
Il vichingo afferra al volo ed e' subito in ginocchio di fronte a me, allarga bene le ganasce e tira fuori tutta la lingua... attende... attende che gli infili la minchia ed io non lo faccio aspettare. Scivola per meta' in gola all uomo il mio bastone sproporzionato allargandogli le mascelle al massimo, vedo che per lo sforzo strizza gli occhi ma non si sottrae e io spingo ancora piu' a fondo... i baffi dai peli duri mi solleticano la pelle tesa e sensibile dell' asta, l 'umido rifugio di quella bocca mi fa impazzire, mia moglie non e' mai riuscita a ingoiare di piu' della cappella... quest uomo grande e grosso puo' farcela, anzi deve farcela, se lo vuole lo deve volere tutto!
Gli prendo la testa bionda tra le mani e la blocco senza possibilita' di un solo movimento, affondo il mio tarello d' asino fino a sentire sulle mie palle molli il mento dalla barba pungente del bestione.
Lui comincia ad agitarsi, per quanto abbia rilassato la gola quello che ha in bocca e' un uccello extralarge, tenta di distaccarsi prendendomi i fianchi ma io con forza non lo mollo, il mio carattere dominante emerge prorompente e premo di piu' il suo faccione contro il mio pube.
L uomo si ribella con la bocca piena del cazzo piu' grosso che abbia mai preso in vita sua... ne sono certo... ma i miei muscoli sono tesi , alzo la testa e vedo che ora Romano dopo la bevuta di sperma e' quasi dritto in piedi con le braccia aperte appoggiate al camion, dietro il pelato lo monta senza sosta , si sente sbattere il corpo sudato sulle chiappe di mio cognato che mugola come una cagna in calore.
-Si' prendilo tutto il cazzo del tuo uomo mia bella troietta!-Grida lo scopatore.
Il primo camionista che si era allontanato torna con una bottiglia di birra in mano, beve sorsate bagnandosi il collo e la foresta di pelo nero del petto, vedo brillare la birra alla luna. E' nudo, si e' sfilato i pantaloncini e la bella bega ricurva semidura perde ancora delle gocce del nettare di cui Romano si e' dissetato... si avvicina al collega che ululando sta allargando il buco del palestrato e ridendo forte lo incita :-Dai ,dai spacca in due quel culo rotto, adesso vediamo quanti cazzi puo' prendere!-
Cosi' dicendo si china dietro il pelato che ha allargato bene le gambe, porta la testa sotto le sue palle per vedere meglio e mentre questo continua a trombare come un toro in calore cerca di infilare da sotto il collo della bottiglia nel buco del culo aperto e gia' pieno di cazzo di Romano.
-Haaaaa!!!!-Si lamenta la troia che sente sforzare e poi aprirsi di piu' allargata sul davanti dei miei pantaloni lasciando una macchia scura... il suo gran culo da un cazzo di carne e uno di vetro.
-Nooo e' troppo cosi' mi rovinate!-
Io... vengo!
Guardo in basso il mio spompinatore vichingo e vengo con quattro getti potenti che scaricano litri di sborra riempiendolo a tal punto che gli esce persino dal naso... sono un fiume in piena... godo per la prima volta in vita mia nella bocca di un altro uomo...e mi piace! Appena gli libero la testa questo si butta seduto per terra e tira un sospiro enorme... lo stavo soffocando di cazzo e sborra!
Comincia a tossire e a bestemmiare:-Sei matto porca puttana?-
Ma io adesso che ho goduto devo andarmene al piu' presto prima di essere riconosciuto da mio cognato, mi tiro su' i calzoni veloce e mi volto ma il bisonte mi afferra per una caviglia:-Dove credi di andare stronzo! Adesso tocca a me godere!-
Io lo scanso con una pedata :-Vaffanculo!- E corro alla macchina senza voltarmi ... ma prima di chiudere la portiera sento il gigante biondo che rialzandosi da terra mi grida a squarcia gola:-Questa me la paghi bastardo di un carabiniere!-
Nell'udire quelle parole mi va' il sangue alla testa dalla rabbia, quell' animale conosce anche me!
Metto in moto e sfreccio via da quel posto di froci, facendo leva sul mio rispetto della legge per non investire il camionista che si scansa agitando il pugno...
Uscendo passo di fianco al trio in azione, adesso mentre l' instancabile pelato in un bagno di sudore continua a trivellare il culo di Romano il camionista mezzo ubriaco gli e' di fronte e gli tiene sollevata la testa prendendo i corti capelli con una mano mentre con l' altra indirizza alla base la sua proboscide semimolle verso la faccia.
Dopo poco un getto di piscio caldo parte e si spande sul viso del rugbista, gli sta lavando proprio tutta la faccia scrollando la canna dal giallo flusso via via piu' forte... dalle labbra semiaperte l'uomo sposta il bigolo sulla testa, bagnandosi la mano, e poi scende di nuovo ridendo e ordinandogli di bere...
L' ultima immagine che ho e' quel gran porco di mio cognato che tira fuori la lingua e si disseta... il suo corpo muscoloso, i bicipiti tesi, la schiena inarcata che cola sudore e piscio d uomo, non lo avrei mai creduto possibile...
Esco in autostrada e corro come un pazzo pensando a quello che ho visto, a quello che ho fatto e provato, alla sborrata liberatoria in quella gola, ma soprattutto pensando all' ultima frase di quell uomo che sapeva tutto, non solo di Romano ma anche di me!
Quell' uomo potrebbe rovinarmi devo fare qualcosa... devo pensare a un piano... e mi accorgo che una macchia di sperma si e' allargata sulla patta dei miei pantaloni...
(continua...)
Maurorso