ORSI ITALIANI MAGAZINE


Straordinari

Un racconto di Gigio


Lavoro da qualche anno in un ufficio commerciale di Milano, e ho come Direttore Vendite un siciliano puro sangue che mi fa impazzire. Credo abbia sui 52 anni, non e' molto alto, sul metro e 67, una bellissima pancia con un corpo tozzo e cicciotto ma molto sodo, accompagnato da un culo da favola.

Purtroppo veste sempre in giacca e cravatta, e quindi le uniche parti del suo corpo nude che posso vedere sono le mani e la faccia, ed in estate anche le braccia.

Sara' forse per questo che le mie fantasie galoppano come cavalli selvaggi.

Un giorno stava uscendo dal suo ufficio e chiamandolo mi sono avvicinato per mostragli un ordine di un cliente di cui avevo bisogno della sua consulenza per evaderlo, e mentre lui leggeva il fax, io sbirciavo nel collo della sua camicia leggermente piu' aperto del solito per carpire qualcosa che mi potesse dare gioia.

E fu cosi che notai dei bellissimi peli neri e grigi spuntargli dal collo della camicia, erano foltissimi e carnosissimi e standogli cosi vicino potei sentire l'odore del suo corpo e del suo profumo.

Devio confessare che dopo quella visione, dovetti andare a masturbarmi per placare le mie voglie.

Ero sicuro che mai e poi mai le mie fantasie si sarebbero trasformate in realta', ma un bel giorno......

C'era parecchio lavoro, e mi dovetti fermare anche dopo l'orario per accontentare tutti i clienti che faxavano ordini a valanga. Lui, generalmente si ferma sempre piu' del dovuto, e quella sera ci trovammo in ufficio da soli.

Lo sentivo parlare al telefono e immaginavo le sue parole in un contesto sessuale, perche' anche la sua voce con quell'accento molto catanese mi dava alla testa.

All'improvviso sento che mi chiama nel suo ufficio, lascio il mio lavoro e vado a sentire cosa vuole.

Mi presento sulla porta e lui e' seduto alla scrivania senza ne giacca ne cravatta e con i primi tre bottoni della camicia aperti. Il mio sguardo cade subito sui suoi peli, e notai avvicinandomi che forse per distrazione o chissa' che, un bottone al centro della camicia era slacciato, permettendomi cosi di intravedere la pelle mista a pelo della sua meravigliosa pancia.

Mi fa sedere davanti a lui e mi chiede informazioni lavorative inerenti ad alcuni clienti, dopo di che si alza, aprire il suo archivio e mettendosi chinato verso di me, mi mostra alcuni documenti. A questo punto le nostre facce sono ad un centimetro di distanza, sento mentre mi spiega alcune pratiche il suo alito, per me inebriante. Vorrei prendergli la testa e mettergli la mia lingua in bocca, e mentre penso a tutto questo sento il mio membro indurirsi nei calzoni.

Ad un certo punto tra un documento e l'altro le nostre mani si toccano e noto che parlandomi, appoggia le sue mani sulle mie spalle, quasi a cercare un contatto piu' diretto e prolungato.

Il calore delle sue mani sulla mia maglietta, mi provoca un erezione completa, che temo addirittura possa essere visibile al suo sguardo.

Cosi per liberarmi un po' da quella situazione, lascio appositamente cadere una cartella piena di documenti e scusandomi mi chino sul pavimento per raccoglierli. Lui si china davanti a me per aiutarmi e a questo punto alzando la testa mi trovo la sua faccia davanti che mi guarda senza parlare, io lo guardo fisso negli occhi e vorrei gridargli "fallo....baciami" ma prima ancora di pensarlo sento le sue labbra contro le mie, non ci posso credere, l'uomo dei mie sogni e' gay..... non aspetto un solo attimo, allungo una mano dietro la sua testa e la spingo verso di me, poi estraggo la lingua ed entro con voracita' nella sua bocca. Mi sembra d'impazzire, ispeziono la sua bocca in ogni angolo e sento la sua lingua ruvida e carnosa fare la stessa cosa nella mia.

Dopo qualche minuto di baci appassionati, prendo l'iniziativa e lo faccio sdraiare sul pavimento con la pancia in su e comincio a spogliarlo. Parto dalle scarpe, poi le calze, i pantaloni e la camicia, non gli tolgo le mutande, perche' voglio immaginare quell'arnese ancora per un po'.

Lui si lascia fare tutto, e io quando lo vedo quasi completamente nudo, penso d'impazzire dal piacere.

Gli prendo in mano i piedi e comincio a leccare le dita belle cicciotte e pelose, proprio come e' lui, gliele lecco come se stessi facendo un pompino ai suoi piedi, e noto che a lui questo trattamento piace tantissimo. Nel frattempo, mentre maneggio i suoi piedi inizio a spogliarmi e rimango completamente nudo, con il mio uccello che sembra una clava.

Proseguo il mio leccare lungo le sue gambe belle carnose e piene di peli corvini, fino ad arrivare alle mutande che lasciano trasparire un enorme pacco.

A questo punto gliele sfilo e mi trovo davanti ad un bellissimo uccello, non lungo ma proprio come e' lui, carnosissimo e tozzo, con una cappella rosata e morbida. Il fusto e' molto largo e la pelle e' scurissima, tutto immerso in una foresta di peli nerissimi.

La sua cappella gonfia come un fungo mi chiedeva solo di essere assaggiata, e cosi dopo averla leccata come se fosse un cono gelato, ho preso tutto il suo uccello dentro la mia bocca, tutta la sua asta rigida e nervosa lasciandola indurire ancora di piu' nella mia bocca calda e desiderosa di contenerla. Succhiando e leccando a piu' non posso, scendendo fino alle sue palle grosse e pelose per poi tornare a riprendere in bocca quel meraviglioso pennone.

Ad un certo punto, lui si dimena e gode, mettendomi le mani sulla mia testa ed accarezzandola con una dolcezza che mi faceva ancor piu' eccitare e con quella voce da siciliano verace, mi dice che sta per venire. Io inizio a spompinarlo con ancora piu' passione, e quando lo sento al limite, inizio a masturbarlo per farlo schizzare come una fontana sui peli della sua pancia e del torace. E' cosi tanto lo sperma che esce che sembra non finire mai, lui gode come un pazzo ed io con una mano lo masturbo e con l'altra gli stringo le palle e gli passo un dito dentro l'ano.

Appena lo vedo sfinito e pieno del suo sperma, mi metto dritto sulle ginocchia in mezzo alle sue gambe e puntando il mio uccello verso la sua pancia, inizio a masturbarmi per reinondarlo un'altra volta, mischiando il mio seme con il suo.

Faccio un getto che sembra una bottiglia di spumante al cenone di mezzanotte , il mio sperma finisce sulla sua pancia e sul suo torace schizzando qualche goccia anche sulla sua faccia, io appoggio la mia cappella sul suo pene e la strofino quasi per pulirla anche sulle sue palle, allungo le mani sulla sua pancia piena di sperma e accarezzandogliela, mischio il mio seme ed il suo in un unico liquido, poi mi sdraio sopra di lui ed inizio di nuovo a baciarlo.

A questo punto lui mi prende la testa con le sue mani, e mi dice scopami, ti voglio dentro di me.

Alza le sue gambe, offrendomi il suo culo senza battere ciglio, io scivolo affondando la faccia nei peli del suo torace, incontro i suoi capezzoli rigidi e rossi come due ciliegie, ed inizio a succhiarglieli facendoglieli diventare duri come il cicciotto di un bambino. Poi proseguo lungo la pancia fino al suo ombellico, lo lecco un po' e riscendo fino alle sue parti intime, e dopo aver ridato una leccata al pene ed alle palle, vado con la lingua a lubrificare quel bel buco che aspetta solo di essere invaso.

Il suo culo e pieno di peli, con la lingua penetro nel suo buco assaporando quel dolce sapore acre che mi pervade naso e bocca, mi devo aiutare un po' con le dita per dilatarlo bene, anche se noto che non e' vergine, quindi non sara' difficile renderlo penetrabile. Le labbra del suo culo, si aprono come un fiore ad ogni passaggio della mia lingua e lui mi supplica di possederlo. Io non lo ascolto e continuo a giocare con il suo ano, mi eccita il fatto di sentirlo implorare e gemere sotto i colpi della mia lingua.

Dopo qualche minuto di lubrificazione anale, torno sopra di lui ed alzandogli le gambe sopra le mie spalle vado con il mio uccello verso quella tana tanto vogliosa di sesso. Ormai e' aperta come una finestra spalancata dal vento, e come pensavo, entro senza troppo faticare. A quel punto, lui diventa una cagna in calore, mi stringe a se gemendo come non mai, allunga le mani sulle mie natiche ed accompagna con delle energiche spinte il mio uccello avanti ed indietro.

A questo punto, mi stendo completamente su di lui e mentre lo monto con impeto selvaggio, lo bacio e lo palpo in tutte le parti del corpo possibili, gli prendo in bocca i capezzoli, affondo la faccia nei peli del petto per poi tornare in quella bocca che chiede solo di essere baciata.

I nostri corpi si avvinghiano uno all'altro gemendo e godendo allo stato puro, le mie mani e le sue mani vanno da per tutto, sento il calore del suo corpo sotto di me che si muove come in una danza sfrenata che ci porta entrambi allo stesso piacere, lui riesce ad infilarmi un dito nel culo ed una mano in bocca. mentre il mio uccello martella incessantemente il suo buco senza un attimo di pausa, lecco le dita della sua mano riempiendole di saliva, lui porta la mano vicino alla sua bocca ed entrambi la succhiamo e mordicchiamo come due cani che stanno dividendo lo stesso osso.

Sento il suo uccello gonfio di passione venire tra la mia pancia e la sua e lui gridare di piacere, lo lascio sfogare fino all'ultimo ansimo, dopo di che tolgo il mio cazzo dal suo culo e con un scatto felino mi arrampico fino alla sua bocca, glielo metto dentro e dopo qualche secondo gli riempio faccia e bocca di sperma, lui succhia e lecca il mio bastone ed io passo la mia cappella sul suo viso come un pennello sulla tela di un pittore.

Sfiniti, sudici e sudati come due scaricatori di porto, ci dirigiamo infine verso il bagno piu' vicino per darci una ripulita, senza pero' prima esserci passati ancora la lingua tra una bocca e l'altra, promettendoci altre giornate di straordinari.