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In
            spiaggia ad agosto
          
Un
          racconto di Carlo Aless
        
I
            racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non
            sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale
            praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.
            
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            unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice
            Safe Sex by using condoms.
        
Parte prima
 Lo
          scorso agosto ero in vacanza al mare con la famiglia ed i soliti amici
          di famiglia, son figlio unico, mi annoiavo non poco.
Lo
          scorso agosto ero in vacanza al mare con la famiglia ed i soliti amici
          di famiglia, son figlio unico, mi annoiavo non poco.  Abbiamo
          salito le scale di casa sua a due scalini la volta per fare
          prima.
Abbiamo
          salito le scale di casa sua a due scalini la volta per fare
          prima. “Te
          lo apro in due sto culo da puttana che hai... ci staranno dentro due
          cazzi assieme” “hai un amico che voglia mettere anche il suo cazzo?”
          “sì certo! Anzi sai che faccio? Lo chiamo subito! Alzati che vado a
          telefonare” ho temuto di aver esagerato lasciandomi prendere
          dall'eccitazione ma la voglia di essere scopato era tanta e vedere
          Stefano così eccitato aumentava ancora di più il mio desiderio.
“Te
          lo apro in due sto culo da puttana che hai... ci staranno dentro due
          cazzi assieme” “hai un amico che voglia mettere anche il suo cazzo?”
          “sì certo! Anzi sai che faccio? Lo chiamo subito! Alzati che vado a
          telefonare” ho temuto di aver esagerato lasciandomi prendere
          dall'eccitazione ma la voglia di essere scopato era tanta e vedere
          Stefano così eccitato aumentava ancora di più il mio desiderio.  Stefano
          ha tolto le mani dal mio culo e Carlo mi ha afferrato per i fianchi
          iniziando un lento movimento che faceva uscire quasi completamente il
          suo lungo cazzo per poi infilarlo ancora fono in fondo. Il mio culo si
          stava abituando ed ha ricominciato a sbrodolare mentre Stefano è
          tornato a farsi succhiare il cazzo.
Stefano
          ha tolto le mani dal mio culo e Carlo mi ha afferrato per i fianchi
          iniziando un lento movimento che faceva uscire quasi completamente il
          suo lungo cazzo per poi infilarlo ancora fono in fondo. Il mio culo si
          stava abituando ed ha ricominciato a sbrodolare mentre Stefano è
          tornato a farsi succhiare il cazzo. 
      Parte
            seconda 
 Appena
arrivato
            in spiaggia mi tuffai in mare affinché l'acqua lavasse gli umori che
            colavano abbondanti dal mio buchetto ancora aperto, avevo goduto
            moltissimo ed ero stato tanto porcello.... ero molto soddisfatto di
            me!
Appena
arrivato
            in spiaggia mi tuffai in mare affinché l'acqua lavasse gli umori che
            colavano abbondanti dal mio buchetto ancora aperto, avevo goduto
            moltissimo ed ero stato tanto porcello.... ero molto soddisfatto di
            me!
Vidi Stefano coricato su un lettino, gli feci cenno con la mano e mi raggiunse. “ti è piaciuto farti aprire, eh?? ho visto che hai goduto come un porco eheheheheh hai un bel culo, mi piacciono i culi pelosi ed i buchetti belli rotti ma domani ti rompiamo ancora di più, ti piacerà vedrai” “cosa mi farete?” “tu cosa pensi??” “già oggi mi avete infilato le dita ed i due cazzi, domani... mi fistate?” “bravo ragazzo, hai subito capito, domani ti infiliamo la mano e vediamo quanto ti apri, ti va l'idea?” “sì sì mi va eccome!!” “allora fatti trovare in spiaggia al piccolo chiosco alle 9,30 puntuale che ci divertiamo”
Quella
sera
            trovai una scusa e non cenai quasi per nulla, presi dall'armadietto
            dei fermaci due capsule di lassativo e mi coricai. La notte dormii
            poco per l'eccitazione ed alle cinque e mezza grazie ai lassativi mi
            vuotai completamente. 
          
Entrai
            nella vasca e dopo aver svitato il telefono della doccia mi lavai
            molto profondamente infilandomi il tubo. 
          
Alle 9,30 puntuale come un orologio svizzero ero al chiosco a bere un caffè. Arrivò Stefano più bello che mai con un costume blu che faceva risaltare l'abbronzatura ed il pelo nero che così abbondantemente ricopriva il suo bel corpo.
“Andiamo”
mi
            disse sottovoce e si allontanò ed io lo seguii di pochi passi fuori
            dallo stabilimento. Di corsa con la sua auto a casa sua. Chiusa la
            porta alle nostre spalle non riuscii a trattenermi e lo baciai
            leccandogli anche la faccia “adoro sentire la tua barba ispida sulla
            lingua...” “che puttana che sei! Ed io adoro il tuo bel culo sodo”
            “sei bellissimo mi eccita da morire il tuo pelo” gli dissi mentre
            ormai senza più vergogna gli massaggiavo il cazzo da sopra il
            costume. 
          
Ci
            spostammo subito sul letto in un frenetico 69 che vedeva lui sotto e
            me sopra che mi ingozzavo con il suo cazzone durissimo eccitato
            anche dal poter accarezzare le sue gambe folte mente il mio buchetto
            si apriva facilmente stimolato dalla sua lingua e dalle sue dita. 
          
Ci
            interruppe il suono del campanello. “E' Carlo, spostati che ora
            iniziamo a fare sul serio” Carlo mi trovò già con il buco bagnato ed
            un poco aperto e messo a pecorella eccitato e pronto a subire il mio
            destino. 
          
Si
            sono avvicinati e mentre Carlo indossava un guanto di lattice
            Stefano spalmava abbondante gel sul mio buchetto e con due dita lo
            faceva entrare in profondità “ora ti lubrifico bene anche dentro
            così scivola più facilmente” Sentii entrare il primo dito, o forse
            erano già due, poi il terzo, il quarto ed infine la spinta aumentò
            di vigore, respirai a fondo e cercai di rilassarmi il più possibile
            e mentre espiravo spingendo in fuori come se dovessi andare di corpo
            mi son sentito aprire a dismisura e la mano è entrata. 
          
 Bellissimo.
            “ecco puttanella, ti sei preso la mano intera, e senza urlare, sei
            bravo!” e poco dopo la sentii avanzare nella pancia lentamente,
            molto molto lentamente. Ero teso ed eccitato ma avvertivo poco
            dolore e soprattutto desideravo così tanto far bella figura che
            resistetti un po' più delle mie forze. Carlo si fermò quando iniziai
            a lamentarmi ad alta voce.
Bellissimo.
            “ecco puttanella, ti sei preso la mano intera, e senza urlare, sei
            bravo!” e poco dopo la sentii avanzare nella pancia lentamente,
            molto molto lentamente. Ero teso ed eccitato ma avvertivo poco
            dolore e soprattutto desideravo così tanto far bella figura che
            resistetti un po' più delle mie forze. Carlo si fermò quando iniziai
            a lamentarmi ad alta voce. 
          
Arretrò
            di un poco e rimase fermo per farmi abituare poi iniziò ad uscire
            per poi entrare ancora sempre molto lentamente e come il giorno
            prima il mio culo ha iniziato a sbrodare lubrificando in modo
            naturale consentendogli di aumentare la velocità. Godevo, godevo
            eccome! Il mio cazzo mezzo duro veniva masturbato da Stefano che con
            l'altra mano mi accarezzava la testa “bravo così... prendilo
            profondamente... lasciati aprire...” la velocità aumentò ancora un
            poco. 
          
Non
            so quanti centimetri oltre al polso riuscì a farmi entrare so solo
            che sborrai imbrattando la mano di Stefano che mi massaggiava anche
            le palle. “guarda che buco di culo gli è venuto” disse Carlo con
            tono soddisfatto togliendo completamente la mano “adesso sì che è
            davvero un bel buco rotto!” e la mise di nuovo dentro in profondità.
            
          
Ora
            entrava quasi con facilità ed io godevo e gemevo senza sosta. Il mio
            cazzo rimase mezzo duro anche dopo la sborrata per lo sfregamento
            contro la prostata che mi faceva impazzire. Poi avvenne
            l'irreparabile: il movimento cadenzato di Carlo aumentò il mio
            piacere a dismisura ed io iniziai a spingere il culo all'indietro
            per farmi infilzare ancora di più. 
          
“Stefano,
            ti prego voglio la tua mano dentro ora... ti prego... fistami tu
            adesso... ti prego...” 
          
I
            due amici si scambiarono il posto e Stefano infilò la mano “io non
            arrivo in profondità, mi piace di più allargare il buco al
            massimo...vediamo quanto ti apri ancora” ed in effetti la sua mano
            restava nella prima parte del mio intestino ma a differenza di Carlo
            la infilava e toglieva completamente ogni volta. “sei bravo...quanto
            mi piace il tuo culo...mmmmm.” 
          
Il
            mio sogno si stava avverando: quel bellissimo ragazzo al quale avevo
            dedicato decine di seghe fin dalla scorsa estate si stava divertendo
            scopandomi il culo ed era eccitato da me! Mi girai come potevo
            all'indietro cercando di guardarlo e gli chiesi di aumentare la
            velocità con cui infilava la mano “cazzo che troia che sei, ti
            adoro... ora ti rompo il culo come meriti” e dicendo questo percepii
            che quando toglieva la mano lasciava il pugno chiuso mentre prima le
            cinque dita restavano unite come un cuneo. “guarda come si apre e
            quanto gode a farsi sfondare questo piccolo porcello!” 
          
Carlo
            nel frattempo mi dava il suo cazzone da ciucciare come un biberon.
            “di più, Stefano, di più... spaccami il culo che mi piaceeee” non
            potevo credere di averlo detto ma era vero: stavo godendo come non
            mai. 
          
Riuscii
            a prendere il pugno anche in entrata alcune volte poi un orgasmo di
            proporzioni mai provate mi fece quasi svenire e non riuscii più a
            restare a pecorella ma mi accasciai di botto sul materasso. 
          
Il gioco di mano finì lì per quel giorno ma nonostante fossi allo stremo delle forze sentii chiaramente prima un cazzo e poi l'altro trovare sfogo nel mio culo ormai rotto.