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Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto
omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni
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Sono
un uomo come te
Un
racconto di Danny
I
racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non
sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale
praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.
The stories published in this section may contain descriptions of
unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice
Safe Sex by using condoms.
'Io sono un uomo come te...'
Questa
e' la frase che mi rimarra' sempre impressa nella mente dopo aver
conosciuto don Leonardo, parroco da circa trentacinque anni nel
paesino di montagna dove ogni anno trascorro le ferie.
Sono
molti anni che ci conosciamo anche perche' ogni mese di luglio
trascorro in val Badia le mie vacanze e se riesco anche un bel weekend
dopo durante le feste natalizie.
Don
Leonardo e' un bellissimo uomo di origini tirolesi, alto, imponente,
con un bellissimo ed elegante pizzetto che fa da contorno al suo viso.
Si, questo pretone altoatesino e' il classico bear, molto villoso e dall'aspetto indubbiamente mascolino.
Ovviamente
a lui non ho mai detto nulla e ho sempre nascosto la mia ammirazione
per quest'uomo anche perche' portando la veste non mi sembra il caso
di espormi piu' di tanto.
La prima settimana di luglio c'e' la sagra del formaggio e tutti si danno da fare per rendere accogliente il paese. Persino i turisti piu' 'datati' come me collaborano affinche' la festa riesca bene.
A
tal proposito don Leonardo mi prega di passare da lui una mattina in
modo che possiamo organizzare il banchetto parrocchiale.
Il martedi' mi alzo di buon'ora e dopo essermi preparato e soprattutto dopo non essermi fatto mancare l'abbondante colazione mi reco alla Casa Parrocchiale.
Suono il campanello piu' volte ma a vuoto. Tra me penso che don Leonardo sia uscito magari per andare in chiesa. Decido di andarmene e passare piu' tardi.
A
un certo punto sento la porta aprirsi e la voce di don Leonardo che mi
invita a entrare.
Si
scusa
per non essere ancora pronto ma ha appena terminato la doccia.
In effetti e' ancora in accappatoio. Premuroso mette sul fuoco la caffettiera nonostante gli abbia detto di aver appena fatto colazione ma la sua gentilezza e premura nei miei confronti non mi lasciano spazio per un rifiuto.
- Intanto che attendiamo il caffe' vado a prepararmi e a vestirmi.
Non
so se e' solo una mia impressione o il fatto di avere davanti un
orsone di tutto rispetto ma avevo l'idea che don Leonardo mi guardasse
con attenzione particolare.
Ma no, cosa andavo a pensare, non poteva essere. E' che quando vedo un uomo di un certo 'calibro' le mie fantasie cominciano a frullare e magari mi
lascio trasportare dalle mie solite voglie.
Il
classico brontolio della caffettiera si fa sempre piu' intenso. Don
Leonardo ritorna di corsa e per mia grande sorpresa si presenta solo
con un paio di slip addosso.
Ho
un attimo di piacevole smarrimento: difficilmente ho visto in vita mia
un uomo tanto attraente tanto da avere un'inaspettata erezione.
Intanto che don Leonardo versa il caffe' noto che mi fissa la parte
alta dei pantaloni.
Molto probabilmente non si e' lasciato sfuggire il rigonfiamento sotto la mia tuta e nonostante cerco in tutti i modi di nasconderlo il suo sguardo non mi da tregua.
Non che non mi faccia piacere avere i suoi occhi puntati come dei riflettori sul mio pacco pero' quasi quasi la cosa mi imbarazza, dopo tutto e' il parroco del paese e ce l'ho proprio davanti a me con indosso un solo paio di mutande....
Don Leonardo mi versa il caffe' e questa volta non ci sono dubbi sulla sua distrazione nell'osservarmi, tant' e' vero che sbaglia clamorosamente mira e versa tutto il caffe' sul tavolo. Mi faccio 2 risate e gli dico:
- Attento don... deve guardare la tazzina per centrare giusto il buco altrimenti fa un disastro...
Di tutta risposta, lui mi dice
- Beh a dire il vero sono settimane che ho voglia di centrare un bel buco ma non ho mai occasione...
Cosi dicendo si toglie le mutande e mi mostra con fierezza il suo arnese. duro, durissimo, grosso, grossissimo, lungo, lunghissimo.
Non
ho parole. Quello che tiene tra le mani non e' un cazzo ma ha piu'
l'aspetto di un cannone. Gia' il pacco prometteva molto ma a vedere
una cosa del genere, sono rimasto davvero allibito.
Mai nella mia vita mi era capitato di vedere un simile cazzo.
Le
palle sono ben proporzionate, molto grosse e consistenti.
Sono
circondate da una folta peluria, ricciolina che e' la parte terminale
di una vera foresta che parte dal petto ben scolpito con 2 capezzoli
molto sviluppati per poi scendere in modo molto virile e maschio per
la prominente ma non esageratamente grossa pancia.
Insomma un orsone di tutto rispetto il nostro don Leonardo.
Capito
il momento e senza farmelo dire mi spoglio completamente e mi fiondo
avidamente con la mia bocca su quell' uccellone venoso e pulsante,
fatico a 'divorarlo' ma cerco di spalancare la bocca al massimo per
poter far entrare piu' cazzo possibile.
Don
Leonardo si aiuta con le sue manone e prende la mia testa
spingendomela verso di lui in modo da far entrare il suo cazzo il piu'
possibile.
Mi
prende le mani e se le porta ai capezzoli. Vuole che glieli stringo.
Sono
turgidi e molto ben sviluppati. Non faccio fatica a prenderli.
Glieli
tiro, glieli strapazzo per bene. Con il pollice e l’indice faccio
forza e glieli giro come se fossero in una morsa.
Don Leonardo sembra apprezzare il lavoro, prova sofferenza e piacere allo stesso tempo.
Sento
i suoi gemiti sempre piu' forte e con voce sommessa mi dice che mai
nessuno lo aveva fatto godere in quel modo.
La
mia bocca e' gravida del suo precum gustoso e con un intenso sapore di
maschio. Mi aiuto con le mani e delicatamente stringo quelle 2 belle
grosse e pesantissime pallone.
La cappella e' sempre piu' gonfia quasi faccio fatica a contenere tutto quel sesso in cerca di piacere.
I
suoi stantuffi si fanno sempre piu' decisi e sento la mia bocca
inondarsi completamente.
Non contento mi gira e dopo avermi allargato per bene con le sue manone, lecca il mio culo gia' ben aperto e con molta dovizia affonda il suo dito nel mio buchetto quasi fosse di burro.
Provo una senzazione indescrivibile. Mi lascio andare completamente e non aspetto altro che essere penetrato dal quell'ariete gia' pronto e pulsante.
Lo
sento che spinge sulla mia natica destra. Il dito e' quasi
completamente fuori, don Leonardo sputa sul mio buchetto, mi prende
per i fianchi, mi bacia appassionatamente e con un colpo deciso mi
appioppa tutto il suo cazzo in un colpo.
Sono
strapieno, in poco tempo don Leonardo riesce ad adattare il suo enorme
uccello alla mia caverna e mi stantuffa in profondita' regalandomi un
piacere da sballo.
Mi
sento completamente suo, sono pesseduto dalla forza del suo essere
maschio.
A
ogni colpo dalla sua mano parte una sculacciata, prima su una e poi
sull'altra natica regalandomi brividi di godimento intenso.
Improvvisamente sento il cazzo di don Leonardo uscire e una volta rilassato comincio a schizzare tutti i miei umori anali sopra la sua bocca.
Riprende
a leccarmi il culo e poi da il via a una nuova inculata con forza,
quasi volesse entrare completamente in me.
Finalmente
sento la sua asta gonfiarsi sempre piu', sento che sta per esplodere e
come se fossero anni di astinenza, mi riempie l'intestino di calda
crema.
Penso
di non aver mai avuto tanto sperma in culo come questa volta.
Appena fuori, don Leonardo pretende che gli ripulisca tutto con la bocca e intanto il mio culo erutta come fosse l'Etna tutta la sborra presa.
Sensazione sublime, ma la voglia e' ancora tanta. Chiedo a don Leonardo di offrirmi il suo culo. Bello. Imponente, molto grosso, muscoloso, peloso.
Non faccio fatica ad allargaglielo anche perche' noto che al suo interno ha un dildo di dimensioni pazzesche,
Mi
dice che da circa 10 anni se lo infila la mattina e se lo toglie alla
sera.
Ormai
non puo' piu' farne a meno, e' parte integrante di se. Il bisogno
costante di avere un cazzo dentro di se e' talmente grande che
purtroppo non potendo soddisfare le sue voglie come vorrebbe ha dovuto
ricorrere a questo espediente.
Con
2 colpi da maestro, don Leonardo si sfila l'oggetto in modo autonomo.
Il
suo culo e' davvero un cratere.
Prima
di essere inculato vuole che lo fisti. Mi infilo un guanto di lattice,
un po' di lubrificante e in poco tempo riesco a infilargli tutto il
braccio sino al gomito.
Don Leonardo senza nemmeno toccarsi ha di nuovo un potente orgasmo schizzando da tutte le parti per quasi un minuto.
Gli sfilo il braccio e subito ne approfitto del culo ben aperto per svuotare la vescica con un'abbondantissima pisciata dentro di lui.
Don
Leonardo si dimena e si contorce dal godimento.
Stringe
con i pugni il suo cuscino.
Ha
la pancia piena, stracolma e ha bisogno di svuotarsi completamente.
Con le mani gli premo leggermente il ventre turgido e gonfio e dopo pochi secondi mi sento una doccia calda sul mio cazzo che fuoriesce
in
maniera violenta dal culo del don.
Faccio in tempo a girargli la faccia e a fargli bere e assaggiare tutto il mio nettare.
Sfiaccati
ci addormentiamo abbracciati per una mezzoretta.
Solo il rintocco delle campane del mezzogiorno ci risvegliano. Un saluto affrettato ma con la promessa di passare ancora momenti di sublime piacere.
'Io sono un uomo come te... ' e recupereremo il tempo perduto.