ORSI ITALIANI MAGAZINE
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over 18
La sociologia ursina di
mio zio
(settima e ultima parte - Una grande... festa a mio zio)
Un racconto di Orsanghelos
Io e Fede iniziamo a frequentare
insieme il preside e i suoi compagni gemelli, ebbene si' Jean e Jan era
i compagni di vita del nostro caro preside...
Mio padre e Daniel
parteciparono una volta ad un'orgia in casa di Alby, ma fu un casino
Alby aveva preparato la serata leather, ma quando i due gemelli videro
il cazzone di Daniel e quello di mio padre non ci videro piu',
lasciarono fruste e frustini e si gettarono su quell'abbondanza, quando
poi Daniel con la famosa pietra annullo' l'anestetizzante del suo
manganello i due gemelli partirono di testa, Alby si incazza come una
belva ed inizia a frustarli mentre si ingozzavano dei cazzi di tutti i
presenti.
Il preside non si diverti' molto, ma noi si': vedere
quei due cloni scopare con mio padre e Daniel era uno spettacolo
indimenticabile, noi per non fare gli stronzi con il padrone di casa ci
mettemmo a consolarlo facendo del nostro meglio, in fondo a me e Fede
iniziava a piacere quel bell'orsone peloso e grosso, e anche a lui
iniziavamo a piacere.
Terminata
la scopata, ci facciamo una bella doccia, ci rivestiamo e ci spostiamo
nel salone dove avevamo deciso di iniziare ad organizzare il piano per
castigare il nostro caro zio.
Organizziamo una presentazione del
libro dello zio in un famoso hotel ristorante della citta', con il
patrocinio dell'universita', presentazione ad invito, a numero chiuso
solo per persone di un certo livello - cosi' sarebbe stato riferito a
mio zio - alla quale il preside aveva invitato anche due case editrici
interessate al suo prossimo libro.
A mio zio sarebbe stato detto
che l'auditorium sarebbe stato composto da una certa classe borghese
altamente omofoba che aveva chiesto al preside questo incontro con il
professore per ringraziarlo per il lavoro di ricerca e analisi della
situazione dell'omosessualita' della provincia, non sapeva che invece
all'universita' erano arrivate una miriade di lettere di associazioni e
movimenti gay che volevano un incontro pubblico con lo scrittore, tutti
loro erano gli invitati a questa cena - presentazione del libro.
Ci
fu facile organizzare tutto all'insaputa di mio zio, perche' era stato
inviato dalla facolta' a rappresentare l'universita' ad un convegno
internazionale in Australia, sapendo che lui da sempre sognava di
andare a Sidney, il preside gli propose di approfittare per fermarsi 15
giorni dopo il convegno per fare una bella vacanza.
Con
l'interessato fuori dalle scatole, fu fantastico organizzare la
pseudo-presentazione, che vista, la ricaduta che aveva avuto sulla
stampa il sondaggio dello zietto, non ci fu difficile trasformare in
evento nazionale come appendice del gay pride.
Ci fu una grande mobilitazione di associazioni e movimenti gay, che volentieri patrocinarono il grande evento.
Per
fortuna il nostro zietto, non era esperto di Internet, anzi non sapeva
neanche usare il pc, altrimenti avrebbe visto sui vari portali e siti,
tutta la pubblicita' a questo che sta diventando l'evento nazionale,
stavamo preparandogli una specie di tribunale d'inquisizione.
La
data era stata fissata il giorno dopo del suo ritorno, gli dicemmo per
telefono che non sarebbe stato difficile per lui presenziare visto che
avrebbe dovuto presentare tranquillamente il suo libro e rispondere poi
alle domande dei giornalisti. Ormai l'evento era uscito dal patrocinio
dell'universita', essendo sponsorizzato direttamente dalle associazioni
gay e anche da alcuni movimenti per i diritti umani.
Cosi' venne il
grande giorno, organizzammo il convegno in una location spettacolare,
in un grande palazzo storico della nostra citta', con tanto di
traduzione simultanea per i giornalisti esteri.
I contatti con
mio zio erano stati tenuti dal preside e dai due gemelli che per
l'occasione erano diventati il segretario del preside, noi familiari e
conoscenti ci eravamo tenuti in disparte, mio zio non sapeva che
eravamo parte attiva nell'organizzazione.
Quella mattina era una
bella giornata, il convegno sarebbe iniziato alle 9 del mattino, con
due interventi per analizzare la situazione dell'omofobia in Italia e
in Europa, alle 11 era prevista la pseudo presentazione del
libro-sondaggio del Prof. Alfio Catafreni, il mio zio sociologo.
Il
preside lo mando' a prendere da Jan, che lo accompagno' direttamente in
sala facendolo passare dall'entrata di servizio, con la scusa di
risparmiare tempo evitando di imbattersi con la stampa che non vedeva
l'ora di fotografarlo e intervistarlo.
Quando arrivo' notai che era
meravigliato della grane folla che era in sala, eravamo oltre 2000
persone, tra le quali fu facile nasconderci al suo sguardo.
Fu
presentato dal presidente nazionale dell'Arcigay, il quale sapendo
della nostra tresca, non si profuse i troppi convenevoli, fu
brevissimo, diede la parola al caro zio, buttandolo nella fossa dei
leoni.
Fu un vero spasso sentire la sua enfasi nel parlare, inizio'
con il ringraziare calorosamente i presenti della partecipazione e
dell'interessamento, ad un certo punto disse: 'non immaginavo che nella
mia citta' ci fosse cosi' tanta gente che avesse a cuore il degrado
morale della nostra societa', non avrei mai immaginato che cosi' tanta
gente volesse allearsi con me nella lotta contro la piaga sociale
dell'omosessualita'...
A queste parole ci fu una grande risata dalla
sala. Mio zio rimase turbato, ma continuo' il suo intervento
presentando il suo sondaggio e i suoi risultati sul piano sociologico.
Mentre mio zio parlava iniziarono ad entrare dall'ingresso dei relatori
alcune persone, mio zio inizio' a sbiancare quando si rese conto che
erano tutti gli omosessuali di cui lui analizza il comportamento nel
suo studio, erano il risultato del lavoro che avevamo fatto io e Fede.
Avevamo cercato di trovare tutti gli interessati e portarli li davanti a lui.
Una volta entrati si andarono a sedere nelle prime file che erano rimaste libere proprio per loro.
Mio
zio inizio' a perdere il filo del discorso, andando di palo in frasca,
prese allora la parola il moderatore illustrando a mio zio chi erano le
persone che erano entrate, lui taceva.
Iniziarono allora a
prendere la parola, dal posto con un radio-microfono, direttamente
coloro che erano da poco entrati in scena, e raccontarono quello che
era intercorso tra loro e il professore; avevamo scelto per far parlare
coloro che avevano avuto diversi rapporti con il caro zietto.
Iniziarono
a raccontare di come il caro professore, non si era limitato ad una
indagine sociologica ma aveva consumato atti sessuali con loro, di come
avesse continuato a frequentarli, di come manteneva i contatti loro,
delle sue frequentazioni nei locali gay, e sopratutto di come il caro
professore partecipasse in modo 'godereccio' a queste scopate
scientifiche.
Grandi risate in sala accompagnarono questi
interventi. Mio zio cercava di divincolarsi e allontanarsi, ma fu
costretto a restare perche' mancava l'ultimo intervento.
Prese la
parola Daniel, che racconto' che quello che c'era stato tra lui e il
professore non era stato solo sesso, ma una vera e propria relazione
sentimentale, e inizio' a leggere le lettere che il mio caro zietto gli
scriveva quando Daniel trascorreva dei periodi per lavoro all'estero,
parole inequivocabili d'amore e di passione.
Nelle lettere si
parlava di loro due come coppia, in una il caro prof programmava di
andare in Spagna per sposarsi con Daniel, 'visto che qui in Italia
questa morale retrograda ancora non accetta che il nostro amore diventi
una situazione di fatto, che abbia anche una ricaduta nella nostra vita
sociale...'
Mio zio era violaceo in viso, non cercava piu' di
andarsene era inerme, ma la botta finale fu quando Daniel disse: 'Io lo
amavo veramente, e tolleravo anche i suoi continui tradimenti, le sue
escursioni nei parcheggi e nei bar gay. Finche' incontrai una persona
che mi fece capire cosa fosse veramente l'amore (era mio padre) e
quando glielo dissi, lui monto' su tutte le furie, non voleva che lo
lasciassi... ma poi mi disse: 'va bene chiudiamo la nostra storia, ma
continuiamo a fare sesso insieme, io me ne andai e fu li che capii che
non era innamorato di me ma del mio cazzo di misure notevoli...'
Tutte
le checche della sala iniziarono a ridere e a ciarlare, qualcuno
inizio' a far passare in sala le misure di Daniel, tanto che una
persona dal fondo alzando la voce disse: 'Ma come hai fatto a sprecare
34 cm per un simile uomoooooo'
E continuarono a ridere. A
quel punto mio zio era distrutto, ma il moderatore non ebbe pieta' di
lui e diede la parola ai giornalisti che iniziarono a fare domande. Mio
zio non rispondeva, aveva lo sguardo perso nel vuoto. Dopo mezz'ora di
interventi-accuse, ai quali lui non rispose, il moderatore chiese di
accompagnare il professore a prendere qualcosa, e lo ringrazio' per
essere stato disponibile in quella che era stata una delle piu'
interessanti relazioni di omofobia smascherata, andando a confermare
che dietro i grandi omofobi si nascondono grandi frustrati o come nel
nostro caso grandi consumatori...
Ci assicuriamo che mio zio venisse
accompagnato a casa e i due gemelli si resero disponibili per
sorvegliarlo. Ma il caro zio, una volta a casa riprendendosi dallo
chock, penso' di approfittare di contata compagnia, ma trovo' la
sorpresa, Jean e Jan avevano entrambe una cintura di castita' sistemata
a luopo da Alby, che non voleva rischiar di contaminare i suoi amati
compagni.
Il nostro caro zio, prese una forte dose di sonnifero e si
addormento' in un sonno profondo, la pseudo presentazione del libro e
il fuso orario dall'Australia lo fecero dormire per 20 ore.
Al
mattino erano usciti articoli su tutti i giornali, intere pagine
parlavano del nostro caro prof. Alcuni giornali dicevano ' un omofobo
dato in pasto ad un'arena di gay ' ' Professore univ. di sociologia
presenta uno studio contro l'omosessualita', ma viene smascherato: a
testimoniare i suoi patner gay'.
Ne era stata data notizia anche
su alcuni tg locali e nazionali, con tanto di foto o riprese della
presentazione, io e Massy registrammo tutto in un cd, e insieme ai
quotidiani portammo tutto davanti alla porta dell'appartamento di mio
Zio e dopo aver suonato ci nascondemmo.
Restammo nei paraggi della
casa di mio zio, sicuri che non sarebbe uscito, ma volevamo dargli
tempo di leggere il materiale che gli avevamo portato, il cd
sicuramente non poteva vederlo, visto che in casa non ha il pc, perche'
non sa usarlo.
Dopo mezz'ora entrammo in scena io e mio padre.
Suonammo al campanello, ma non ci rispose, attraverso gli sms avevamo
saputo da Jan, che era rimasto con mio zio, che si stava divorando i
giornali e che stavano vedendo il cd con il portatile di Jan, che si
era portato per passare il tempo.
A quel punto lo chiamammo da fuori
la porta, e sentendo le nostre voci ci apri'. Era irriconoscibile, in
boxer e canottiera - cavoli non era niente male fisicamente il caro
zietto - ma mio padre mi aveva proibito di mettere in atto la MIA
vendetta personale a casa di mio zio e di portare a compimento tutto il
piano fino in fondo, permettendo a tutti di avere la rivincita.
Una
volta entrati ci accorgemmo subito che era cambiato non negava di
essere gay, gli raccontammo che avevamo letto i giornali e che eravamo
rimasti male di cio' che era successo, e che il responsabile di tutto
era il preside, che come lo avevamo avvertito era gay e si era
risentito di trovare una pubblicazione omofoba patrocinata
dall'universita', cerco' Jan avendo intuito che anche i gemelli erano
complici del preside, ma Jan era sgattaiolato fuori dall'appartamento.
Ci
mettemmo a consolare mio zio, il quale non riusciva a trattenere le
lacrime e gli strepiti, era preoccupato della sua reputazione nella
citta', ma mio padre gli disse, con non poca soddisfazione: 'Alfio non
esagerare ora, tutta la citta' sapeva della tua omosessualita', tutti
hanno riso e chiacchierato quando te ne sei uscito con il tuo studio di
sociologia antigay, per cui ora hai fatto il tuo coming out nazionale,
vivi tranquillo la tua omosessualita''
Ma
lui non voleva accettare che tutti lo prendessero per un depravato.
Allora intervenni io: 'Zio ma e' quello che sei, e da quello che
riportano i giornali, ti piaceva pure e molto scopare... Accettalo, e
vedrai che per gli altri non sara' un problema, siamo in una grande
citta' nessuno stara' a guardare come vivi...' A quel punto aiutammo
mio zio a darsi una sistemata, perche' saremmo andati a mangiare
qualcosa in un ristorante in periferia, per farlo distrarre. Lui
accetto' di buon grado era un gran buongustaio e erano piu' di 24 ore
che non toccava cibo.
Lo aiutai personalmente a spogliarsi e farsi
la doccia, mio zio disse che ormai potevo vederlo nudo tanto tra gay
non ci sono problemi, e io abbassandogli i boxer potei notare il gran
bel culo peloso e glielo tastai e mi disse: 'Dai Massy ti prego
non umiliarmi ancor piu' di quanto sia stato umiliato, ora ci
mancherebbe che ci provi con questo vecchio di tuo zio, non riuscirei
mai fare sesso con te Massy, sei mio nipote, di la' c'e' mio fratello.'
Ed io ' Beh caro zietto,
sei un gran bel bocconcino e il fatto di avere 58 anni non significa
affatto che sei vecchio' e toccandogli il cazzo sorridendo gli dissi:'
In fondo da quello che ho saputo dalla stampa hai ancora un'intensa
vita sessuale... '
A quel punto entra mio padre e facciamo finta
di niente, mio zio non sa che suo fratello e' gay e che il suo attuale
compagno e' Daniel, che lo ha lasciato per mettersi con suo fratello.
Ma presto saro' tutto svelato per il mio caro zietto...
Mio zio era
preoccupato che qualcuno lo vedesse, per questo lo tranquillizzammo che
avevamo chiesto di aprire il ristorante di un nostro conoscente, che
stavo chiuso per lavori di ristrutturazione al locale e che avrebbe
preparato un bel pranzo solo per noi.
Era cosi' infatti avevamo
riservato il locale solo per noi, ma era il finale dello sputtanamento
e castigatura del caro zietto e avevamo deciso di fare le cose alla
grande.
Arrivammo e c'era sulla porta Fede ad aspettarci, avevo
detto a mio zio che lo avevo invitato per farglielo conoscere come mio
compagno ufficiale. Fede ci disse che era gia' stato dentro e che era
tutto pronto, il nostro amico ristoratore si scusava per non poter
essere presente ma ci aveva preparato una saletta dove non c'erano
lavori in corso.
Entrammo e Fede ci fece accomodare in una saletta
molto carina, non c'erano pareti ma solo dei tendaggi rossi, luci
soffuse, un tavolo al centro e addossati alle tende dei divani 'molto
comodi'. Ci accomodammo al tavolo e iniziammo a parlare, quando arriva
il cameriere.
Era Alby che indossava solo un grembiule rosso con
uno spacco sul davanti che metteva in mostra il suo cazzo con un
bellissimo cock ring tempestato di brillanti, sotto era completamente
nudo. ' Se i signori sono pronti faccio portare l'antipasto'.
Mio
zio resto' choccato da quell'apparizione, mio padre gli mise la mano
sulla spalla e disse: 'Alfio stai tranquillo abbiamo preparato una
festa in tuo onore... ora mangia.'
Alby sbatte le mani e
arrivarono Jan e Jean completamente vestiti di pelle con solo il cazzo
in vista, si avvicinarono e iniziarono a spogliare mio zio, il quale
era imbambolato e si fece fare tutto...
Una volta nudo lo portano
su un divanetto e lo incularono a turno, poi lo riportarono al tavolo,
mio zio ci trovo' completamente nudi a tavola. Iniziammo a mangiare
l'antipasto, che mio zio gradi' molto: erano delle tartine a forma di
cazzo con panna che usciva dalla punta.
Fu poi il momento del
secondo, arrivo' un altro cameriere anche lui completamente nudo con il
grembiule con lo spacco davanti, era Leonardo, uno dei gay
'intervistati' da mio zio, il quale entrando disse: ' Caro prof. fai
vedere ai signori la tua arte di gran spompinatore!!!'
E
avvicinandosi a mio zio gli infilo' il cazzo in bocca, era un bel cazzo
lungo e non molto largo, con due palle pendenti incredibilmente grandi
e pelose.
Mio zio a quel punto non fece i complimenti scanso' la
sedia e si diede da fare, ma restammo esterefatti, dopo due brevi
pompate ingoio' tutto il cazzo e le palle, era incredibile, per fare
questo avevo sentito ci voleva una tecnica particolare.
Mio zio
era veramente un professionista. La scena ci eccito' da morire, tanto
che mio padre si alzo' e mi mise in bocca il suo cazzone.
A quel
punto mio zio smise di spompinare Leo, e ci guardo' scandalizzato: ' Ma
che fate, ma siete impazziti Massy ma con tuo padre e' un incesto... Ma
cazzo caro fratellone, hai un cazzo che e' una meraviglia, uno dei
cazzi piu' grandi che abbia mai visto'
E mio padre a quel punto si
stacco' da me e ando' verso la tenda e rientro' con Daniel totalmente
nudo e rivolgendosi al fratello: 'Caro fratello ti presento il mio
compagno, 4 anni fa ti lascio' per mettersi con me... e sono 4 anni che
siamo insieme e da pochi mesi sono riuscito anche a prendermelo tutto
nel mio culo.'
Il mio caro zietto era ancora una volta
imbambolato. Allora intervenne Daniel: 'Caro Alfio quando hai
detto di questo cazzone (e prese in mano il cazzo di mio padre) che era
uno dei cazzi piu' grandi che avessi mai visto, avrai sicuramente
pensato al mio cazzone come il piu' grande e ricordo come ti piacesse,
in fondo come ti ho detto oggi al convegno tu eri innamorato non di me
ma solo del mio cazzone.'
A quel punto mio zio si alzo' in piedi e
disse: 'Bene miei cari vedo che avete organizzato una bella orgia di
famiglia, allora cosa aspettiamo diamoci dentro, mi sono rotto le palle
con queste cazzo di maschere e velamenti, si sono frocio e mi piace il
cazzo, mi piace da morire, da oggi voglio vivere la mia omosessualita'
alla luce del sole e voglio godermi la vita, chiamate il sig. Preside
che voglio comunicargli le mie dimissioni. Me ne vado in pensione e mi
godo la vita'
Entra Alby completamente nudo con un cazzo in
erezione, con i suoi pettorali scolpiti e pelosi: 'Beh caro
prof... sono felice delle tue dimissioni, cosi' mi togli
dall'imbarazzo di licenziarti, la stampa sta subissando l'universita'
di lettere, fax e e-mail, chiedendo le tue dimissioni, sono proprio
felice cosi' farai una bellissima figura... Ti dimetti dicendo a tutti
che sei omosessuale'
Mio zio abbraccio' il preside e disse: ' Bene
continuiamo a mangiare allora...' Ed io: 'Beh caro zietto dovrai
accontentarti di altra carne...' e con un telecomando aprii le tende
che facevano da parete.
Ai nostri occhi apparve l'intero
ristorante attrezzato a mega salone da orgia, nel salone tutti gli
amici di mio zio, quelli che durante la presentazione del libro lo
avevano sputtanato, c'erano divani, letti, panche da ginecoloco, sling,
eravamo oltre 50 persone, tutti nudi.
Mio zio se ne usci': 'Si
questa e' una festa, grazie...' Ed io: ' Beh caro zietto, non credo
proprio che dirai la stessa cosa domani quando uscirai da qui...'
Arrivarono i gemelli e altri 3 energumeni tutti muscoli e pelo, lo
portarono sulla sling al centro della sala.
Lo legarono polsi e
caviglie e gli misero un casco di pelle sulla testa, con una palla che
gli entrava in bocca impedendogli di gridare...
Una volta
bloccato, mi avvicinai a mio zio e gli dissi: 'Questa non sara' la tua
festa, ma la nostra festa, ci hai umiliato, facendoci passare per
immorali, pervertiti, sessuomani e via dicendo... ora sentirai cosa
sanno fare le cavie per i tuoi studi del cazzo.'
Mio zio si
divincolava... 'Saro' io ad aprire le danze caro il mio zietto... ma
non sara' come tu pensi... Tu sarai qui a guardare e poi decideremo noi
come punirti e sara' una punizione che ti cambiera' la vita.'
Invitai tutti a mettersi in cerchio e prendere in mano il cazzo del
proprio vicino e farlo diventare duro...
Iniziammo
questa sega di gruppo e quando eravamo tutti in tiro, dissi che tutti
si potevano accomodare a fare sesso nel salone, sarebbero intervenuti
sul caro professore a tempo opportuno.
'Ora inizio io con il mio compagno con un bel 69... buon divertimento...'
L'orgia
ando' avanti per molto tempo cercavamo di scopare il piu' possibile
davanti a mio zio, ma avevamo dato una regola: nessuno poteva venire
prima di aver scopato con mio zio e la sborra dove essere versato
dentro o fuori di lui.
Mio
zio era un gran figo li' in quella situazione. Come gia' dissi
all'inizio era un vero orsetto, intorno ad un metro e settantacinque,
tutto ricoperto di bella peluria bionda non troppo lunga, una pancetta
da stringere in mano, due bei capezzoli avviati all'uso, due gambotte
massiccie e muscolose, un bel cazzo, ma nulla di particolare, ma il
vero spettacolo era il suo culo, quel culo che avevo sempre agognato da
adolescente quando andavamo insieme al mare, quel culo che si era
mantenuto perfettamente in forma: tondo e abbondante, muscoloso e tutto
rivestito di peli, era il momento di farlo mio... Era il trofeo di un
lungo lavoro di preparazione. Allora oramai eccitatissimi, chiesi a
tutti un momento di attenzione.
'Amici, e' ora di passare a
consumare il maiale che abbiamo posto a cuocere in mazzo alla sala,
gentilmente toglietegli la maschera, e ora zio avrai la bocca libera,
ma non per gridare perche' se inizi a urlare, non perche' ci possa
sentire qualcuno, siamo isolatissimi e il ristorante e' solo per noi,
e' solo che ci da fastidio sentire un frocio che urla, per cui cerca di
godere con la bocca altrimenti Jan e Jean sono autorizzati a riempirti
la bocca con un bel dildo, fateglielo vedere...'
Si avvicinarono i
gemelli con un cazzo di gomma dura era non lungo ma molto largo,
avrebbe fatto benissimo da tappo nella bocca di mio zio.
'Ed ora
inizieremo a farti la festa, e per iniziare saro' io a sfondarti... per
tutte le volte che in questi anni mi hai fatto sentire una merda...'
Mi
stavo avvicinando a mio zio e lui inizio': 'Ti prego Massy, non lo
fare, sono tuo zio, no ti prego non lo fare, non e' morale' Ed
io: 'Non e' morale, e quando andavi a battere al parcheggio del Gatto
Nero, e ti facevi sfondare da tutti i camionisti che erano li', quando
andavi a farti pisciare addosso nei bagni pubblici della stazione,
quando chiamavi Rolando e ti facevi cagare addosso e poi ti spalmavi
addosso la merda, e quando ti sei fatto inculare per tre ore di
continuo da Giorgio pagandolo un milione per ogni ora che riusciva a
incularti, quando con la scusa di provare cosa si sentiva sei andato a
casa di Marco con catene e fruste e lo hai costretto a farlo... questo
e' morale... (e orami in piena erezione) tieni il cazzo del tuo caro
nipotino frocio... sentilo...'
E mio zio: ' Massy no ti
pregooooooo... ahah ah mmm cazzo cosi' mi fai male... no Massy fai
piano.' Ed io: ' Sentilo... ti faccio male e quando prenderai tutti i
cazzi che sono qui cosa farai? E dopo di me ti inculera' papa'' 'No mio
fratello no, non lo potete fare... ah come spingi Massy... ti prego
smetti... ahahahahh mmmmm che cazzooooooo, bastaaaaaaa....' Si
avvicino' Fede e mi disse all'orecchio: 'Massy amore sei favoloso, mi
stai facendo morire, sono felice di vederti cosi' eccitato, mi stai
facendo fare una figura splendida, mi ha detto ora Sebastian che ho un
vero uomo come compagno'
Io lo baciai e gli dissi: 'Preparati
amore che ora appena lo tolgo ti scopo sul petto dello zio... Papa' sei
pronto a scoparti questo gran porco di tuo fratello?' ' Non aspetto
altro Massy, aspetta che mi avvicino che appena lo togli tu lo infilo
io, non dobbiamo dargli tregua al culo di questo maiale..'
Mio
padre s' avvicino' e io tolsi il mio cazzo duro e lui lo infilo' tutto
di getto, mio zio urlo' dal dolore... Piangeva per la vergogna... io mi
sedetti sulla sua pancia e invitai Fede a sedersi sul mio cazzo, mio
zio davanti alla sua faccia aveva il culo di Federico che veniva
chiavato dal mio cazzo, forse fu questo che ruppe l'ultima inibizione
di mio zio, perche' ad un certo punto disse: ' Si fratellone sfondami,
inculami che voglio sentirlo fino in fondo, lo sapevo da sempre che
avevi un cazzo grosso, ti ho visto una volta mentre ti spompinava un
ragazzo in un parcheggio, ma non ce l'ho fatta ad avvicinarmi, da
sempre avrei voluto essere sfondato da te... si ahhaahhaha che favola
di cazzo'
Ma mio padre disse: ' Non devi godere, devi soffire...
Alby infilagli il tuo cazzo in gola.... e voi Jan e Jean attaccate le
pinze alle sue palle... ' ' No le pinze n... ' Ma ammutoli' trovandosi
Alby che lo scopava selavaggiamente in bocca...
A quel punto mio padre mi disse: 'Massy fra poco vengo ma voglio che prima sia tu a sborrargli in bocca... sei pronto...'
Io
che non ce la facevo piu' a resistere, dissi di si, Alby tolse il cazzo
dalla bocca di mio Zio e togliendo il cazzo dal culo di Fede, lo puntai
verso mio zio: Ah si sborro, tieni zio e tutta per te, ma non riuscivo
a vederlo a quel punto sentii una bocca sul mio cazzo e mio padre
disse: 'Alfio sei un maiale, bevi la sborra di tuo nipote, si pulisci
tutto... ed ora la mia...'
Mio padre si mise dietro la testa di
suo fratello e tirandolo a se gli infilo' il cazzo duro
all'inverosimile in bocca e inizio' a sborrare, la bocca di mio
zio era aperta, e si vedeva la sborra che la riempiva, un po' riusci ad
ingoiarla, ma la posizione non era delle migliori per ingoiare tutta
quella sborra e usci' dalla bocca scolando sulla faccia sul collo.
Iniziarono
poi ad incularsi mio zio a turno tutti, era uno spettacolo vederlo
cosi' sciolto e disinibito, godeva, e a quel punto capii che il mio
rancore stava svanendo, era in fondo un gran porco che si era liberato
e che come me amava il sesso tra uomini, per questo mi avvicinai al suo
orecchio e gli dissi:' Zio ora che ti ho perdonato, sarai il mio zietto
preferito, vorrei scioglierti, ma mi prometti che non scappi?'
E
mio zio: 'Massy grazie, lo so che sono stato uno stronzo... ahhhaahhh
hahahha che favola il cazzo di Lamberto, me lo ricordo cappella grossa
e cazzo fino... si Massy sono stato uno stronzo, e ti chiedo scusa...
anzi ti ringrazio per avermi aiutato a liberarmi, mi hai reso un uomo
diverso.. un frocio come te.. sono fiero di te... se mi sleghi non solo
non scappero'... anche perche' voglio ancora godere... ma ti faro' un
regalo che da tempo avevo in mente di provare...
Mi avvicinai alla sua bocca e lo baciai appassionatamente....
Lo
sciogliemmo e si getto' subito sul cazzone di Daniel e inizio' a
spompinarlo... Daniel gli disse: ' Eccolo il mio spompinatore preferito
mi sono mancati i tuoi pompini, fai vedere a tuo nipote e a tuo
fratello cosa riesci a fare con la tua bocca al mio cazzone!!!'
Non
avrei mai creduto se me lo avessero raccontato, mio zio inizio' ad
ingoiare il cazzo di Daniel un poco alla volta e con calma nel giro di
un minuto era tutto dentro, era incredibile sul suo collo si vedeva la
forma del cazzone di Daniel. Mio zio procedeva ora ad una pompa
spettacolare. Avevamo installato delle telecamere in tutti gli angoli
della sala, a quel punto dissi: 'Caro zio, avrai un ricordo di questo
momento, delle telecamere stanno riprendendo tutto e il preside ci ha
promesso che convochera' tutti i tuoi alunni per proiettarlo in aula
magna... ' Grande risata di tutti, ma tutti stavano scopando e ogni
tanto arrivava qualcuno a sborrare addosso a mio zio.
Tutta quella
sborra su quel bellissimo pelo era invitante, e non seppi resistere e
mentre lui continuava il super pompino a Daniel io iniziai a leccarlo e
chiesi che anche io volevo essere ricoperto di sborra.
Era stupendo
Fede quando mi vide cosi' eccitato mi mise a novanta gradi e inizio' a
sfondarmi... Sebastian a sua volta inculava mio zio, i due gemelli si
misero a leccarmi i piedi, altri due maschioni, mi sborrarono addosso
un mare di sperma caldo. Io ero al settimo celo e volli fare una cosa
che da quando avevo visto mio zio nudo avevo desiderato.
Mi alzai
e dissi allo zio: ' Zio inculami fammi tuo... voglio il tuo cazzo ti
pregooooo... ' Non se lo fece ripetere due volte mi mise sulla sling,
inizio' a leccarmi il culo e poi alzandomi mi disse: 'Lo avrai capito
io sono prevalentemente passivo, mi piace il cazzo in ogni modo, ma da
tempo sognavo di avere il tuo culo, sei il primo culo che mi scopo
Massy, ed e' giusto che sia il mio nipotone preferito ad averlo in
culo....'
Mi scopo' con forza, era fantastico era diventato un
vero maschio, quel cazzo lo sentivo fino alla prostata, si avvicino'
Daniel e mi mise il cazzo in bocca e mio Zio mi disse: ' Apri bene la
bocca, rilassa i muscoli della gola, fai finta di ciucciare un cono,
Daniel introducilo piano, ecco cosi', io intanto ti scopo questo
splendido culo... che fortuna Fede che hai ad avere un cosi' bel culo
tutti i giorni per te... ecco bravo Massy rilassa la gola e' dentro
meta' ora chiudi gli occhi e via... eccolo e' tutto dentro... non
agitarti respira a fondo con il naso, non devi aver paura non ti
soffoca, basta che lo vuoi togliere e Daniel lo toglie...'
Era
fantastico, sentivo quel pezzo di carne incredibile tutto in gola
arrivava all'esofago e iniziai a pompare, quando Daniel mi disse che
stava sborrando: ' Rilassati ciccio, che ora sentirai un caldo
incredibile nello stomaco e le contrazioni della sborrata sulla gola
vedrai ti piacera'...' E fu cosi' iniziai a godere come un porco...
stavo sborrando anche io e il mio corpo tremavaaaaaaa... Pian piano
Daniel si tolse dalla mia bocca, ci fu un applauso, tutti erano intorno
a me, e Sebastian mi disse: ' Devi insegnarlo anche a me ho sempre
sognato di ingoiare tutto il cazzone di Daniel...'
Ed io spossato
e felice: 'Ok ragazzi faro' un corso di gola profonda, e avremo Daniel
come collaudatore' E mio padre: 'Calma tesoro, o facciamo una societa'
e mi dai la parte o niente da fare...' E Daniel: ' Tranquilli ce n'e'
per tutti....' . Bevemmo qualcosa di fresco e pensavamo che fosse
giunta l'ora di alzare le tende, ma mio zio mi si avvicino': ' Caro
nipotone, dove credi di andare ti devo dare ancora il mio regalo.
Vieni... ' Ci avvicinammo al tavolone di pelle e mi disse: 'Ho sempre
sognato di essere fistato, ma non ci sono mai riuscito, ho fatto tanti
tentativi, ma non ce l'ho mai fatta, stasera voglio che sia tu a
sfondarmi per bene il culo, prima fammelo aprire da Daniel pero'...'
E
Daniel rivolgendosi a mio padre: ' Ti avevo promesso che non glielo
avrei dato in culo a questo porcone, ma ora? Me lo permetti amore?' '
Certo cucciolo - disse mio padre dolcemente - anzi ti vado a prendere
la pietra che toglie l'effetto anestetizzante, e' stato veramente bravo
mio fratello e si merita 36 cm reali in culo...'
E mio zio che non
sapeva dell'esistenza della pietra, si alzo' di scatto e disse: 'Cosa,
toglie l'effetto anestetizzante? No, Daniel, non ce la faccio a
prenderlo senza... e poi 36?' E gli spiegammo tutto. A quel punto feci
cio' che non avrei mai pensato di fare, chiesi io a Daniel di essere
sfondato con il cazzo da 36 cm... Gli dissi di legarmi alla sling e
chiesi a Fede di starmi vicino ed ad un orecchio gli dissi:'Amore ora
me lo faccio mettere io, vedrai poi riusciro' a convincere papa' a
fartelo provare anche a te' ma non avevo finito di parlare a Fede che
sentiti il cazzone di Daniel entrare, mi aveva detto che era meglio
prenderlo subito tutto... e cosi' fece mi sfondo' di botto, io iniziaii
ad urlare, un dolere mi sali' alla testa, mi sentiiiiiiiii.... svenni
dal dolore... mi risvegliai con Daniel piantato nel mio intestino che
mi scopava con delicatezza... iniziai a sentire un calore meraviglioso
nelle mie viscere, il mio culo era pieno... a quel punto iniziai a
godere, come un forsennato...
Mi sentivo un porco patentato...
godevo di quella trave di carne africana in corpo... erano minuti di
godimento pazzesco, chiamai Fede e gli dissi facendomi sentire da
tutti: 'Amore questa sera hai visto cosa sono veramente, un maiale
affamato di sborra e cazzi, sei ancora convinto di volermi come tuo
compagno?' E lui: 'Ciccio, io l'ho sempre saputo chi eri, perche' mi
hai aperto il tuo cuore, ed e' li che ho conosciuto il vero Massy, io
ti amo con tutto me stesso, stasera mi hai dato momenti di altissimo
godimento vedendoti godere cosi' e fare tutte queste maialate, ho
goduto perche' sapevo che eri mio...'
Si avvicino' e mi bacio' in
bocca e io gli dissi: 'Amore grazie, si sono tuo e voglio esserlo
sempre fino in fondo, per questo voglio farti un regalo... Daniel ti
prego promettimi che me lo rifarai sentire il tuo cazzone - e
Daniel fece si con la testa - ora pero' toglilo...'
Lo tolse pian
piano e sentii scivolare via una parte di me, sentii il vuoto nel mio
corpo... ma fu bellissimo vedere quel cazzone che mi aveva riempito. Mi
misi sulla sling a pancia all'aria e dissi a Fede: 'Amore, ecco il mio
regalo, voglio che mi fisti. Prendi il barattolo del burro americano e
mettimi la tua manona pelosa dentro il mio culo aperto...'
Federico
in un attimo arrivo' con il barattolone e inizio' a spalmarmi tutto il
culo e pian piano inizio' ad entrare, il braccio di Federico era grosso
per lo sport che faceva, ma mi sentivo aperto dal cazzone nero di
Daniel... Inizio' ad entrare con le dita, tre, poi quattro poi cinque e
poi meta' pugno e poi sentii un forte dolore era entrata tutta la mano,
si fermo' mi bacio' in bocca e mi disse di rilassarmi che i muscoli si
sarebbero abituati, e fu cosi' pian paino il dolore che sembra che mi
stessero lacerando il culo, scomparve, e iniziai a sentire la
mano che muoveva le dita dentro di me, fu qualcosa che non avrei mai
pensato, Fede lo sapevo che lo aveva rifatto altre volte e che sapeva
dove andare a toccare... ebbi un orgasmo irruento, un esplosione, urlai
dal piacere e mentre stavo urlando fede mi tolse la mano e ci infilo'
il cazzo e mi sborro' in culo... ero in paradiso.
Mio padre si
avvicino' e mi bacio', dicendomi che era orgoglioso di avere un maschio
cosi' porco e libero in famiglia e che era giusto che godessi anche io,
in fondo me lo meritavo avevo faticato mesi per organizzare tutto
e mi disse: ' In fondo da tempo te lo volevo dire caro Massy, ho
sempre saputo che eri un vero porco, e che eri il degno erede di me
e tuo zio Alfio.....'
Cari amici, e' stata una
lunga attesa lo so, ma spero che ne sia valsa la pena... Scrivetemi e
ditemi che ne pensate... Commenti e suggerimenti a
carlo.canalis@gmail.com
Orsanghelos