ORSI ITALIANI MAGAZINE
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over 18
La sociologia ursina di
mio zio
(parte sesta - L'incontro pelle a pelle con il nuovo Rettore d'Universita')
Un racconto di Orsanghelos
Ma torniamo alla pubblicazione di mio zio.
Il
caro zietto non salvava nessuno, neanche me e Federico: c'era un
capitolo che parlava chiaramente di noi due, visto che era l'unico che
parlava anche delle rispettive famiglie che mio zio chiaramente
conosceva bene, ma mi stavo domandando: chissa' quanti altri se
avessero letto il libro si sarebbero riconosciuti e si infurierebbero!
Io
pero' ebbi un'idea: era inutile incazzarsi solamente, dovevamo
castigarlo alla grande o meglio sputtanarlo davanti al suo stesso
pubblico che tanto lo osannava, perche' dovete sapere che pochi giorni
dopo la pubblicazione dell'Universita', anche una editrice cattolica
chiese di pubblicare il libro con un altro lavoro di mio zio di qualche
anno fa, ancora piu' omofobo e accusatore.
Era troppo... andava fermato.
E
l'occasione ci fu servita su un piatto d'oro. Dopo soli venticinque
giorni dalla pubblicazione del libro di mio zio, il vecchio Preside di
Facolta', Parivini, ando' in pensione, e fu sostituito da un
cinquantenne 'molto enigmatico' disse mio zio a mio padre un giorno che
si incontrarono al bar sotto casa, si' un tipo molto strano, non gli
aveva mai rivolto la parola, e mio padre che sapeva chi fosse il tipo
in questione, gli rispose 'forse non gli starai simpatico, magari e'
gay ed e' risentito del tuo libro' e mio zio falso ed ipocrita: 'un
rettore gay nella nostra universita', non sia mai, non sarebbe
possibile, e' un socio-pedagogo con un mare di pubblicazioni in tutto
il mondo, non puo' essere gay, il ministero non lo avrebbe mai
nominato' e mio padre sghignazzando, hai ragione i gay stupidi e
stronzi non diventeranno mai presidi universitari, e finendo il caffe'
se ne ando'.
Dovete sapere che il nuovo preside di facolta' era un
vecchio compagno di studi di Daniel, e ci venne l'idea di coinvolgerlo
nel nostro piano di sputtanamento del caro zietto.
Da quando avevo
scoperto che mio padre era gay e che il suo amico era il suo compagno e
che quest'ultimo aveva frequentato Federico per alcuni mesi prima che
ci mettessimo insieme; il tutto filava a gonfie vele... da quella notte
del loro IV anniversario spesso scopavamo tutti e quattro insieme, ed
era bellissimo, l'amore di mio padre per me suo figlio, l'amore del suo
compagno per me figlio del suo compagno, l'amore del mio compagno per
me, per il suo suocero e per il consuocero, era un fiume sempre
in piena e non finiva mai di stupirci.
Come
vi stavo dicendo il nuovo preside di facolta' il prof. Albessiosti,
aveva studiato con Daniel e si conoscevano molto bene, anzi in modo
approfondito, il preside era gay, un uomo molto riservato e di quelli
non solo insospettabili, ma anche inattaccabili, uno di quelli che
sosteneva che e' meglio non confondere mai, i gusti sessuali con il
lavoro, sopratutto in un paese omofobo come l'Italia papalina, meglio
essere discreti e riservati, ma mai falsi ed ipocriti. Il suo motto
scherzoso con gli amici intimi era 'mai accusare gli etero apertamente
e in pubblico della loro arretratezza'.
Ma al prof. Albessiosti non
piacque molto il libro di mio zio e anche se non lo diede a vedere
subito, inizio' un opera di discredito nei confronti del mio caro
zietto, che faceva il galletto in universita'.
Fu a quel punto che
intuii la punizione che da tanto aspettavamo per il caro zietto
integerrimo difensore dei valori cristiani e dell'istituto cattolico
della 'vera famiglia' come la chiamava lui nel suo libruncolo.
Dovevamo
trovare il modo di avere dalla nostra parte il preside e chi meglio di
Daniel poteva aiutarci. In fondo io ero fuori da un bel pezzo
dalla facolta', e anche se Fede era un tecnico a tempo determinato nel
laboratorio di biologia dell'Universita', non poteva di certo
contattarlo noi.
Daniel ci aveva provato a lanciare l'esca, ma il
preside aveva mollato, dicendo che accusandolo in modo ufficiale si
sarebbe dovuto esporre e si sa che l'ambiente universitario e' poco
aperto in fatto di omofobia. Per cui dovevamo trovare un'altro sistema,
ma il preside doveva essere pur sempre una pedina importante da
muovere.
Io non lo avevo mai visto, e neanche Fede, che durante il
suo insediamento era a casa per un periodo di malattia da una brutta
caduta da cavallo.
Ma quando rientro' dopo un mese al lavoro,
tornato a casa, mi disse: 'Massy, ho visto il preside, quasi svengo...
e' strafigo!!!!!! Hai presente il commesso della merceria all'angolo
che ci piace tanto? Beh e' il suo gemello, solo che e' vestito
divinamente, con un completo Missoni.... Ma che stronzo Daniel non ce
lo ha neanche detto che era un bell'uomo il preside!!! Massy,
l'ho invitato a cena per la prossima settimana, perche' parlando mi ha
detto che non conosce molta gente e che a volte la sera non sa che
fare.... ti dispiace ciccio se l'ho fatto senza dirtelo?' ed io 'Ma
scherzi Fede, mi sarebbe dispiaciuto il contrario se non lo avessi
invitato perche' volevi prima chiedermi il consenso... ma gli hai detto
che hai un compagno?' 'Si certo, anche se non so se ha capito bene,
forse crede un compagno con cui divido l'appartamento...
Ma meglio
almeno non si fa scrupoli e viene tranquillo... ciccio se ci sta ce lo
facciamo la sera stessa della cena.. che dici' ' Che dico? che siamo
due maiali patentati... aahahhahaha... ma se e' il clone del commesso
della merceria, certo che se ci sta ce lo facciamo mica ce lo facciamo
scappare... magari e' veramente il gemello e ci presenta anche il
fratello... aahahahhahah... ma non diciamo nulla a Daniel che e'
meglio...
Arriva il fatidico giorno della cena a casa di Massy e Fede.
Decidono
per una cena fredda, e' estate e non solo non gli va di mettersi in
cucina tra i fornelli, ma pensano sia meglio restare leggeri per un
probabile dopo cena.
Il preside Alessiosti suona il campanello e
va ad aprire la porta Fede che lo aveva invitato, il preside aveva in
mano un bellissimo mazzo di fiori colorati, molto grande.
Fede
presenta Massy come suo amico con cui divideva l'appartamento, il
preside dona i fiori a Massy dicendogli di metterli subito in un vaso
con dell'acqua perche' li aveva acquistati gia' da alcune ore ed era un
peccato che si ammosciassero subito.
Massy prende i fiori e li
poggia su di un piano vicino al divano e va a prendere il vaso che
riempie di acqua in cucina, intanto parlano dell'Universita', Massy gli
racconta della sua laurea e cose del genere, mentre scarta i fiori vede
qualcosa di strano all'interno del mazzo, toglie i fiori e trova i
magnifico fallo in ceramica con dei fiori dipinti sopra, esterefatto lo
tiene in mano e senza dire nulla lo mostra a Fede.
Si mettono a
ridere e il preside gli dice: 'Non sapevo cosa regalarvi e visto che
Daniel vi avra' parlato di me ed io informandomi ho saputo tutto di voi
ho voluto regalarvi il calco del mio cazzo, che un mio amico artista ha
realizzato e dipinto in vari modi...' E rivolgendosi a Fede : 'Caro il
mio ricercatore, sei l'unico dell'universita' ad avere il calco del
cazzo del preside... ahahahahha' E Massy: 'Caro preside, grazie e
congratulazione per la notevole dote' E il preside:' Beh visto che mi
conoscete nell'intimo (continuando a ridere) possiamo darci anche del
tu... io mi chiamo Alberto Maria, ma i miei amici mi chiamano Alby...
Beh vi sarete domandati come mai un cazzo cosi' fino e lungo... beh
come vi ho detto e' il calco reale del mio uccello... e devo dire che
mi da molte soddisfazioni... ahahahaha' E senza pensarci su', si
slaccia i pantaloni e visto che sotto non aveva nulla tira fuori
l'arnese gia' erettissimo e lo mostra ai suoi ospiti.
'Se
non vi dispiace mi metto nudo, adoro mangiare nudo, penserete che sono
un megalomane e maleducato, ma cari ragazzi a 48 anni sono stanco dei
formalismi e delle buone maniere, per cui se vi va spogliatevi anche
voi, cosi' mangiamo comodi e ci conosciamo meglio... tranquilli non vi
salto addosso, ho troppa fame per fare sesso e poi siete troppo giovani
per me... aahahahah'
La risata la diceva lunga, infatti mentre
Massy e Fede si stavano togliendo i loro indumenti, Alby si accosto a
loro e inizio' ad accarezzare le loro belle forme, facendo loro i
complimenti per i loro bei corpi. Ma furono solo carezze andarono a
mettersi a tavola e iniziarono a parlare del piu' e del meno finche'
l'argomento ando' sullo Zio di Massy.
Alby era indignato della
pubblicazione, lui no era un militante gay, niente politica, niente
Pride, ma non accettava una tale manifestazione pubblica di omofobia,
per di piu' suffragata da uno pseudo sondaggio sociologico.
Nel
parlare dello Zio, Massy espose al preside la sua intenzione di
castigare il caro Zio, raccontandogli nei particolari le varie
informazioni sulla sua omosessualita', sul fatto che molti sapessero
che la sua omofobia era nient'altro un non voler ammettere con gli
altri che fosse gay e cosi' via...
La cena termino' e Massy disse
che non avevano preparato il dolce, ma che se il preside voleva
potevano servigli qualcosa di caldo direttamente dalle loro nerchie
eccitate.
Alby si alzo' e mostro' il suo lungo e sottile uccello
perfettamente in tiro e disse: 'Ci speravo che il mio regalo vi facesse
questo effetto, ma non vorrei mangiarlo qui il vostro dolce...
Rivestiamoci
e andiamo a casa mia. Io abito a 100 m da qui, e vorrei farvi vedere
come ho sistemato casa mia, nel frattempo chiamo due persone.'Si
apparto' e chiamo' qualcuno al telefono, mentre tutti si rivestirono.
Lungo
il breve percorso che divideva le loro due abitazioni, Alby spiego' a
Fede che solo dopo aver visto sullo stradario dove si trovasse la via
che gli aveva dato per recarsi a casa loro per cena si era reso conto
del fatto che abitassero nello stesso isolato e che aveva voluto
mantenerlo segreto per fargli una sorpresa.
Arrivano in 5 minuti
nell'appartamento di Alby, una mansarda al decimo piano con l'ascensore
che arrivava direttamente nell'appartamento, appena la porta si apri'
si trovarono di fronte due sconosciuti vestiti di tutto punto di pelle
nera, con il viso completamente rivestito di pelle, si vedevano solo
gli occhi blu e la bocca carnosa, sembravano due cloni, stessa altezza
stessa corporatura, stessi occhi, erano incredibilmente identici,
glieli presento' si chiamavano Jean e Jan.
I due senza parlare
iniziarono a spogliare Massy e Fede, li portarono in una camera dove
erano degli enormi armadi, li aprirono, erano pieni di attrezzature di
pelle e cerniere di varie fatture e stili, in quel momento entro' anche
Alby completamente nudo e gli disse:'Spero che non vi abbia sconvolto
con il mio 'guardaroba', volevo invitarmi a condividere la mia
passione.
Ve
la sentite di provare qualche abito? State tranquilli, nessuno vi
leghera', io odio la violenza, per me la sessualita' e' divertimento e
piacere, il dolore, la sofferenza, il sadomaso, sono banditi in casa
mia e nella mia vita, mi eccita solo indossare e vedere indossati
indumenti di pelle e cose simili...'
Si accorse che Massy teneva
in mano delle fruste, e le guardava in modo perplesso:'Hai ragione
Massy, ma stai tranquillo sono solo per coreografia... '
Ed Alby
prendendola una in mano la impugno e la passo' delicatamente sul corpo
di Jan facendola scivolare sul suo culo, neanche uno schiocco: ' Jean e
Jan vorrebbero essere anche frustati con decisione, ma io non ci
riesco... Se voi correte potrete farlo, ma mai a sangue mi raccomando e
mai con troppa violenza, a me non piace farlo e neanche che si faccia
in mia presenza.
Sono un esteta del cuoio e pelle...' Jan mostro'
a Massy e Fede degli indumenti scelsero lo stesso tipo che stava
indossando Alby, quando si accorso che i pantaloni in pelle di Alby
avevano fra le gambe un lungo fodero di pelle dove Alby adagio' il suo
uccello semieretto.
Vistosi osservato: 'Mi piace il cazzo a
contatto con la pelle, e poi la pelle morbida effettua come un
massaggio...' Se vi piacera' potremo farlo applicare anche sui vostri
abiti, ho un amico sarto che sa fare dei lavori di fino... Una volta
vestiti si spostarono in un'altra stanza, era la stanza del sesso disse
Alby ' perche' non amo solo vestirmi di pelle miei cari... ' Jean e Jan
iniziarono ad avvicinarsi a Massy e Fede vedendoli impacciati in quella
nuova situazione.
Iniziarono dei giochi mai provati, tutta una
serie di leccamenti e baci su quegli indumenti di pelle, i due erano
dei veri esperti, ma ad un certo punto si era fatta notte fonda e Alby
volle concludere la serata, dicendo che lo avrebbero rifatto con piu'
calma, come avvenne veramente.
Fece
spogliare Jean e Jan e una volta nudi potemmo costatare che erano due
gocce d'acqua, due splendidi gemelli intorno ai 35 anni, ma vagamente
assomigliavano ad Alby, il quale sentendosi scoperto disse: 'Ebbene si
sono i miei splendidi cugini gemelli inglesi, ci siamo conosciuti
alcuni anni fa in un club lather e da li' e' nata la nostra storia
d'amore a tre, Jean e' direttore di Banca qui in citta', Jan e'
architetto a Milano, siamo tutti degli insospettabili fuori di queste
mura.
Ma Mentre parlava Jean e Jan gli si erano avvicinati con due
splendidi uccelli in piena erezione e gli dissero all'unisono: 'Ora fai
vedere ai tuoi amici come sei troia Alby...' Jaen si sdraio' a terra e
Alby senza tanti complimenti si impalo' sul suo cazzo, Jan si avvicino'
e introdusse anche il suo cazzo nel culo aperto di Alby che guardandoci
disse: ' Che fate li impalati dai avvicinatevi e fatemi assaggiare i
vostri cazzi e' l'ora del dolce che non mi avete offerto a casa vostra'
Massy e Fede si avvicinarono e mentre i due gemelli lo scopavano
energicamente Alby prese i loro cazzi tutte e due in bocca e inizio' un
pompino da professionista...
Ci volle poco per arrivare
all'orgasmo la situazione era veramente eccitante. Iniziarono i due
gemelli che sfilando i loro cazzi iniziarono a sborrare sul corpo
peloso di Alby e poi Massy e Fede gli ricoprirono prima il viso e poi
gli diedero l'ultima parte direttamente in bocca...
Alby era
ricoperto di sborra e vide Fede che lo fissava: ' Fede cos'hai da
guardare?' E Fede gli disse:' Sara' stupendo da domani incontrarti per
l'universita' e doverti dare del lei con tutta la formalita' del tuo
ruolo, ma dentro di me non potro' non pensare a questa scena... e
pensarti ricoperto di sborra calda...' ed Alby si mise a ridere: ' Ma
se Massy non sara' geloso potrai venirmi a trovare nel mio studio...
sto organizzando una piccola orgia universitaria con i professori,
forse non lo sai ma tra i tuoi colleghi ci sono molti come noi, due ce
li siamo gia' scopati vero cari gemelli?...'
Tutti risero e ci
ritrovammo in un bellissimo bagno spazioso nella grande doccia a
lavarci e giocare ancora... era sorprendente l'uguaglianza tra i due
gemelli, c'era una cosa che li distingueva Jan aveva il cazzo
circonciso e Jean no. Scoprii piu' tardi che era l'unico modo per
distinguerli... Ahahahhaha. Ci salutammo e ci ripromettemmo di vederci
al piu' presto anche con Daniel e mio padre per un incontro pelle a
pelle, ma sopratutto per mettere a punto il modo di castigare il mio
caro zietto.
(continua)
Orsanghelos
per commenti e suggerimenti carlo.canalis@gmail.com