ORSI
ITALIANI MAGAZINE
ATTENZIONE
/ NOTICE
Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto
omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni
This page contains pictures of male nudity and a text with homoerotic
contents: it's intended for persons over 18
Desiderio
proibito - Sexy Shop
Un
racconto di mcs2
I
racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non
sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale
praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.
The stories published in this section may contain descriptions of
unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice
Safe Sex by using condoms.
Fine
luglio,
caldo.
Ad
un anno dal diploma liceale organizziamo una cena a casa di uno dei
compagni di classe, Mirco.
Mirco
è
stato mio compagno di classe solo in quinta, anno del diploma,
perché ripetente causa problemi famigliari dell'anno precedente.
Simpatico,
accentratore,
casinista.
Girava
voce
che il padre avesse un negozio di oggettistica erotica, un sexyshop
e tutti i compagni gli ronzavano intorno per scroccare qualche
giornaletto con foto di donnine nude a cosce palancate.
Io
no.
Io
ero ben consapevole dei miei gusti sessuali già da qualche anno e
avevo sperimentato in casa giocando con il mio lato “B” le emozioni
che ne derivavano ma il mio aspetto assolutamente maschile non aveva
fatto insospettire nessuno a scuola dei miei gusti per cui ero
riuscito a vivere quegli anni in apparente tranquillità.
Apparente
soltanto
perché dentro di me gli ormoni impazziti mi facevano desiderare
parecchi ragazzi dell'istituto e le mie seghe erano sempre più
spesso accompagnate da un oggetto ben inserito nel mio intestino.
Oggetto
che
man mano diventava sempre più grosso aumentando il mio piacere.
A
quasi vent'anni il mio orifizio era allenato ad una bella
dilatazione di alcuni centimetri, ma le prime esperienze con un
maschio in carne ed ossa erano iniziate solo l'estate precedente,
subito dopo il diploma mentre parecchi dei miei compagni già durante
gli anni del liceo avevano fidanzatine consenzienti...
Quindi,
venerdì
sera di fine luglio, caldo afoso soffocante indosso i miei jeans
scoloriti preferiti ed una camicia di lino blu ed entro alla festa
contento di rivedere qualche vecchio amico e pronto a raccontare del
primo anno di università.
Villetta
su
più piani con un discreto giardino stracolmo di persone che mangiano
e bevono, forse più bevono che mangiano in un bel clima rilassato.
Alcuni
adulti
sconosciuti e tra ex compagni solite battute sceme che man mano che
aumenta il bere aumenta di conseguenza la sana stupidità.
Discorsi
sulle
vacanze che quasi tutti avrebbero iniziato nei giorni successivi e
Mirco che racconta ad alta voce che il giorno successivo sarebbe
iniziato il suo viaggio in giro per l'Italia con la madre.
E
poi lui, Augusto, il padre di Mirco: maschio che ha da poco superato
i cinquantacinque anni, vestito uguale a me ma la sua camicia a
maniche lunghe rimboccate mostra avambracci forti e ricoperti di
pelo nero e dai bottoni lasciati aperti fino allo sterno esce una
gran quantità di pelo altrettanto nero e lungo con qualche filo
bianco, a cornice di questa visione celestiale due baffoni ricurvi
stile camionista anni '70.
Il
mio sguardo è rimasto folgorato e le mie pupille incollate a quel
ben-di-dio finché gironzolava tra gli ospiti in modo molto discreto.
Cerco
di
distrarmi parlando un po' in giro ma mi rendo conto che lo cerco
sempre con gli occhi.
Entro
in
casa cercando il bagno e vedo affisso un un angolo del corridoio un
calendario pubblicitario del suo negozio “Desiderio Proibito Sexy
Shop” e ne memorizzo immediatamente l'indirizzo e poi torno alla
festa.
Sarà
stato
l'alcool, sarà stato il caldo o sarà stata l'immagine di Augusto
fatto sta che trascorro le poche ore che separano dal mattino ad
occhi aperti steso sul mio letto.
Decido,
di
colpo, senza ripensamenti.
Mirco
è
partito e conseguentemente non potrà essere nel negozio del padre
anche se non so se ci lavoricchia o se non se ne occupa per nulla ma
è comunque un problema risolto.
Mi
lavo con cura anche dentro faticando a tenere a bada la mia erezione
che come uno spadino tende l'accappatoio.
Bermuda
leggeri
e magliettina altrettanto sottile, due caffè, occhiali da sole e
mentre rintoccano le campane del mezzogiorno trilla il campanello
d'ingresso del negozio.
Tre
clienti, due uomini sulla trentina ed un vecchio porco con lo
sguardo allucinato che osserva i DVD.
Entro
con
circospezione, è la prima volta che metto piede in un sexyshop e mi
guardo intorno.
Gironzolo
tra
gli scaffali mentre Augusto molto compito batte gli scontrini ed
insacchetta in buste ovviamente anonime gli acquisti.
Resto
fermo
ad osservare il reparto dei dildos pensando a quanti oggetti di casa
mia sono entrati nel mio budello da quando avevo quindici anni
sorridendo tra me e me.
“Posso
aiutarti?”
Respiro
per
darmi coraggio “Stavo guardando uno di questi ma non so quale
scegliere”
“Questi
sono
morbidi e realistici, altri sono a forma cilindrica con solo la
punta arrotondata, ecco questi qui vibrano anche...” mi risponde con
tono professionale.
“Forse
mi
serve qualcosa di più grande”
“Per
iniziare
è meglio non esagerare...”
“Ecco,
forse
questo plug va bene, vediamo… alla base ha diametro di otto
centimetri… ahhhh è gonfiabile ed arriva addirittura a dodici
centimetri, questo va bene!”
Mi
guarda sorpreso “Sei sicuro? È un oggetto impegnativo, stai attento
a non farti male”
“Adesso
riesco
a prendere un diametro di sei con facilità, volevo aumentare un po',
non tanto la profondità quanto la larghezza...” e lascio la frase a
metà...
“Ma
tu ieri sera eri a casa mia?”
“Sì,
sono
uno dei compagni di Mirco ma non gli dica nulla per cortesia...”
“Eri
vestito
come me ieri sera, è corretto?”
“Sì”
i
battiti cardiaci aumentano: lui mi ha notato, tra tutti quanti mi ha
notato...
“Vieni
che
ti faccio un super sconto e ti omaggio di qualcosa”
Alla
cassa
mi riempie una busta di non so quali gadget e mi presenta un conto
ridicolo
“Grazie...”
“Stai
attento
e soprattutto divertiti, e stai tranquillo che chi entra nel mio
negozio al di fuori di esso è uno sconosciuto, Mirco non saprà
nulla”
“Grazie
davvero”
“E
se ti servisse una mano per inserire i giocattoli chiamami ché sarò
ben felice di aiutarti” mi dice con un sorriso sornione di chi
capisce le cose senza bisogno di spiegazioni e ne ha viste di tutti
i colori.
Mi
butto, o adesso o non avrò mai il coraggio di telefonargli.
“Se
mi aiuta mi fa davvero un grosso piacere...”
“Aspetta
che
devo chiudere...”
Siamo
chiusi
dentro al negozio, le vetrine oscurate e le serrande abbassate
creano una luminosità diffusa e soffusa.
Gli racconto a ruota libera di cosa mi piace di quanto mi eccita
inserire oggetti nel mio culetto e che man mano sono arrivato ad una
dilatazione di sei centimetri di diametro.
“Vuoi
provare
subito il nuovo plug? Quello nel sacchetto portalo a casa nella
confezione, se vuoi te ne faccio provare uno di quelli in
esposizione, vieni, mettiamoci qui di lato”
Improvvisamente
non
ho più imbarazzo di nulla.
Poso
il
sacchetto e mi spoglio restando nudo davanti a lui con il cazzo già
duro.
“Lei
non
si spoglia?”
Mi
guarda, sorride compiaciuto.
E'
sufficiente che si levi la camicia perché un nuovo fiotto si sangue
mi irrori il cazzo.
Lui
nudo è una visione celestiale; peli ovunque folti e lunghi ed un
cazzo bello grosso che ancora mollo è già ben più grande del mio
duro.
“Oltre
ad
aprirti il culo cos'altro ti piace?”
“Gli
uomini
pelosi...”
“Vieni
mettiti
a quattro zampe su questo tappeto, al resto penso tutto io, prendo
qualche oggetto per iniziare piano piano”
Obbedisco
ed
inarco la schiena.
Le
sue dita mi ungono il buco sapientemente e scivolano dentro con
calma uno, due, tre
“Ti
apri con facilità, non pensare a nulla, rilassati e pensa solo a
godere, ok?”
“Ok”
Sento
che
appoggia qualcosa di gomma al mio ano e scivola dentro senza nessuna
fatica, lo muove e mi scopa il culo con movimenti sempre più veloci
facendomi gemere di piacere assoluto.
Lo
sfila e ne inserisce un altro più grosso che comunque si fa strada
senza intoppi; lo tiene dentro e infila anche il primo, adesso sento
stirare lo sfintere, con due cazzi finti la sensazione è bella
intensa e piacevole.
“C'è
ancora
spazio qui dentro sai?” ed un suo dito si unisce ai due giocattoli
“Ohhhh
sììì
che bello...” sospiro godutissimo
“Ti
piace eh? Sei proprio elastico, giovane e già tanto aperto, bene”
Mi
scopa alternando vari oggetti e poi arriva il gemello del mio plug.
Lo infila e lo spinge fino a quando il mio ano fa resistenza, toglie
infila spinge.
“Lo
appoggio a terra e tu siediti sopra e spingi da solo”
Eseguo
con
movimenti che ben conosco perché son quelli che ho sempre fatto a
casa.
Il
lubrificante professionale ha una qualità non paragonabile con la
crema da mani che ho usato finora e sento che entra, mi scivola
dentro ben bene e con poco sforzo sparisce al mio interno.
“Sei
molto
bravo, resta fermo così, abituati agli otto centimetri”
Il
mio cazzo si è smociato, lui mi accarezza le palle, il petto liscio,
mi strizza i capezzoli e scende sul mio cazzetto.
In piedi mi sovrasta totalmente, la sue erezione adesso è evidente.
No serve parlare, apro la bocca e succhio la cappella che
generosamente mi offre, spinge un poco ma senza forzare, lascia che
sia io a succhiare e leccare la sua asta durissima e le sue palle
sudate.
Sfrega
la
cappella sulle mie guance lasciando un filo di bava come se ci fosse
passata una lumaca mentre con la testa reclinata all'indietro i miei
occhi sono beatamente pieni della visione del suo corpo.
“Tienilo
dentro
e mettiti di nuovo a quattro zampe”
Mi
giro in posizione inarcando la schiena più di prima, gli offro il
mio culo.
Afferra
la
pompetta ed inizia a far entrare aria una premuta e si ferma, preme
e si ferma.
Sento l'ano che si stira e cede colpo dopo colpo.
Va avanti un po', poi aziona la valvola e lo sgonfia completamente
per ricominciare e gonfiarlo
“Ommioddio
è
bellissimo”
“Godi
piccolo, godi che t'insegno io a sfondarti sto culetto”
Fa
questo gioco parecchie volte poi lo estrae gonfio e lo rinfila con
il diametro maggiorato, toglie e mette e mi scopa con quello.
Vedo
che
lo appoggia a terra, si posiziona ed il suo cazzo mi entra con una
unica spinta sino a sentire i peli pubici contro al mio ano.
“Un
cazzo vero è meglio di quelli finti, no? Certo non ti dilata come il
plug ma vedrei che godi lo stesso… heheheheh scopare un maschietto a
pecorina mi è sempre piaciuto”
“Ohhh
sì
è molto meglio il suo cazzone”
Il
lavoro fatto finora con i giocattoli mi ha dilatato tanto che il suo
gran cazzone lo sento scorrere senza attrito, è caldo e duro e mi
piace da impazzire sentire i suo pube sbattermi contro.
Mi
afferra alle spalle e spinge come un treno senza sosta fino a
schizzarmi dentro con un grugnito di soddisfazione tra i miei gemiti
di estasi.
Resta
dentro
per godersi fino all'ultimo il mio culetto mentre il cazzo smorza la
sua tensione e scivola fuori.
In
piedi ancora nudi lo abbraccio e sfrego il viso sul suo petto tra il
suo pelo.
“Grazie,
grazie
di tutto”
“E'
stato un piacere piccolo, quando vuoi ripetiamo”
Non
voglio staccarmi da quell'abbraccio, resterei così per sempre mentre
gli sbaciucchio il torace.
“Io
stasera non ho impegni...”
“Allora
vieni
da me alle 20,30 vedrai che qualcosa di bello lo facciamo”
Alle
20,20
son già parcheggiato davanti a casa sua.