ORSI ITALIANI MAGAZINE
ATTENZIONE
/ NOTICE
Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e'
pertanto riservata a persone maggiorenni
This page contains pictures of male
nudity and a text with homoerotic contents: it's intended for persons
over 18
rossOrso
Un racconto di Francesco
La mia amica Francesca farebbe di tutto per vedermi felice, ed io per lei la stessa cosa.
Sara'
che ci conosciamo da tanti anni, sara' che la pensiamo sempre nella
stessa maniera, sara' che lei si chiama Francesca ed io Francesco e che
abbiamo un'affinita' elettiva…
Lo scorso fine settimana ha
invitato alcuni amici nella sua casa di campagna, poco fuori citta'
anche se sperduta sulla cima di una collina e con un giardino, un ex
giardino, ormai una giungla che la isola totalmente.
Mi aveva
detto di non mancare per nessun motivo perche' aveva una sorpresa per
me 'sai che ti voglio bene…' la cosa mi stuzzicava ma ero un po'
titubante, a volte e' un po' pazza…
Fatto sta che arrivo venerdi'
sera direttamente dall'ufficio con la borsa in auto con tutto il
necessario per il week-end. Ci sono tre auto nel cortile davanti casa,
una non l'ho mai vista, non e' dei nostri soliti amici.
Sento vociare sul retro, in quello che resta del bellissimo giardino che i suoi nonni tenevano molto curato.
La
tavola e' gia' pronta, ci sono candele accese in giro ovunque anche se
c'e' ancora il sole ed un gruppo di pazzi scatenati che si bagnano con
la canna dell'acqua e scherzano come dei ragazzini anche se abbiamo
tutti superato i trentacinque anni… ma a casa di Francesca si lasciano
i pensieri fuori dal cancello: e' questo il fascino di questa grande
casa piena di stanze e scale e ricordi.
In
pochi istanti sono gia' bagnato da capo a piedi, giacca e cravatta
comprese e li vorrei uccidere tutti subito i miei migliori amici…
mentre mi spoglio restando in boxer il mio sguardo viene rapito da
quello che deve essere il proprietario dell'auto sconosciuta che mi si
avvicina e si presenta: Gianluca e' bello da togliere il fiato, almeno
per i miei gusti, senza dubbio e' lui la sorpresa che mi ha preparato
Francesca.
Il
viso di Gianluca non e' certo da modello, gli darei al massimo un sette
nella scala da zero a dieci ma il corpo arriva tranquillamente a
quindici se non di piu': carnagione chiarissima, capelli corti biondo
rosso ed un spesso strato di pelo rosso che lo ricopre completamente:
un maschio stupendo, voce bassa, stretta di mano decisa mentre ci
presentiamo ed un sorriso quasi timido.
Francesca conosce bene i
miei gusti… un maschio perfetto non di quelli con le sopracciglia
rifatte, depilati, abbronzatissimi e sempre unti come delle seppie
pronte per la frittura… Gianluca e' perfetto.
Spero di non avere
un'erezione proprio ora che sono in mutande e bagnato… Immediatamente
gli propongo il mio sorriso migliore e divento piu' chiacchierone del
solito.
Francesca mi osserva da lontano e ci scambiamo un'occhiata
complice. Come faro' a ringraziarla? Gianluca sale in camera con me,
dice che Francesca ci ha sistemati in quella che era la sua cameretta
mentre tutti gli altri continuano a bagnarsi ed a scherzare in
giardino.
Sistemo la mia borsa e gioco subito la carta del disinvolto spogliandomi dei boxer bagnati ed andando in bagno per una doccia.
Continuiamo
a parlare mentre e' il turno della doccia per Gianluca che mi fa vedere
pero' solo le sue natiche mentre si cambia che sono bianchissime e
lisce, che affascinante bizzarria questa: pelosissimo ma praticamente
glabro sul culo!
Scopro cosi' che e' un collega di Francesca, che
ha trentasei anni e da uno vive da solo in un piccolo appartamento in
citta' dove si e' trasferito dalla provincia… ecco perche' non l'ho mai
visto prima.
La cena e' sempre uno spettacolo di colori, sapori e profumi.
Ridiamo molto, beviamo anche molto vino rosso.
Il
mio sguardo si incrocia spesso con quello di Gianluca e ad un certo
punto con una scusa entro in cucina per aiutare Francesca e farmi dare
delle spiegazioni.
Il suo collega e' un bravo ragazzo con il quale
pranza quasi ogni giorno e dopo un po' di tempo le ha detto che cerca
un fidanzato, proprio cosi', senza mezze parole ma semplicemente
abbassando il tono di voce d'obbligo nei momenti di 'confidenze'.
Lei ha pensato a me.
Le
saro' eternamente grato. Tutti insieme sparecchiamo la tavola che e'
quasi l'una di notte, Gianluca e' diventato molto rosso in viso, penso
sia il vino ma scopro che e' stato il sole del pomeriggio al quale non
e' abituato.
Sono le due
di notte quando andiamo a dormire: sono rilassato, il vino fa sempre un
buon effetto in questi casi, e mi spoglio completamente. Gianluca
anche, mettendo in mostra un cazzo grosso, spesso e con il pube
foltissimo di pelo rosso che mi eccita da impazzire.
E'
davvero un bellissimo maschio, non solo di corpo ma anche di testa. Lo
guardo e faccio una battuta scema sul suo colore aragosta causato dal
sole mentre gli prendo dalle mani il flacone di crema ed inizio a
spalmagliela sulle spalle, sul collo e poi passo al petto ed i nostri
sguardi diventano seri mentre un sorriso un po' ebete si imprime sui
nostri visi.
Le mie mani scendono, lo toccano ovunque, fino ai piedi; lui ricambia accarezzandomi la testa e le spalle.
Quando mi rimetto in piedi lo bacio, ricambia con decisone e sorride.
Siamo
sul tetto e lo lecco, accarezzo il suo pelo, mi piace tantissimo. Lui
ricambia. Dice che gli piacciono i miei peli scuri ed il corpo
muscoloso.
Continuo a baciarlo, a leccarlo… si gira e si mette subito a pecora: capisco cosa vuole e sono d'accordissimo.
Gli slinguo il buco e gli mangio le natiche, infilo un dito, due, tre e lo scopo con quelle.
Gode.
Tanto.
Lo masturbo mentre gli allargo il buco e poi appoggio il mio cazzo ed entro, subito, di colpo fino in fondo.
Sospira, gode.
Lo cavalco a lungo a pelle. Mi sborra in mano e gli faccio leccare tutto.
Esegue
senza opporsi. Lo faccio mettere in ginocchio mentre continuo a
pomparlo e gli infilo la lingua in bocca facendogli girare il collo e
le nostre lingue si scambiamo la sua sborra, sento il suo sapore, mi
piace.
Si
muove su e giu' per farmi entrare fino in fondo, gode tanto. Gli
strizzo i capezzoli, si lamenta perche' la pelle scotta per il sole.
Faccio
piu' adagio. Lo lecco. Lo masturbo ancora e gli strizzo i coglioni, e'
sempre in tiro e sborra di nuovo e con le contrazioni del suo culo
sborro anch'io.
Mi vuole dentro di lui, non esco.
Gli
accarezzo il petto sudato, la pancia, torno a massaggiargli il cazzo
che e' ancora barzotto; gioco con i peli del pube: sono foltissimi, mi
piacciono tanto.
Stringe ritmicamente la natiche ed il mio cazzo torna duro.
Vogliamo godere ancora.
Esco da lui che si corica sulla schiena ed allarga le gambe per farmi entra di nuovo.
Mi
appoggio sulle braccia per spingere con piu' forza in mio cazzo
nel suo culo che si apre bene, ci guardiamo fissi negli occhi e le
nostre lingue esplorano la faccia, il naso, le orecchie.
Sborro di
nuovo mentre lo sego con forza strizzandogli letteralmente il cazzo e
mentre vengo lui spara in aria altri tre schizzi che ricadono
sulla sua pancia.
Gli spalmo la sborra tra i peli, mi eccita tanto
questa cosa e poi mi corico su di lui per mescolare i nostri sudori ed
i nostri umori e ci addormentiamo abbracciati.
Il sabato e
la domenica ci vedono parte del gruppo per tutto il giorno ma la notte
e' solo nostra. Domenica sera lo seguo con l'auto cosi' vedo dove
abita.
E' una strada che percorrero' molto spesso, ne sono certo, ne siamo certi.