ORSI ITALIANI MAGAZINE


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Riunione in inverno

Un racconto di Valerio


Sveglia alle 5, poi a casa di Michele e via per 350 chilometri, e' inverno, fa freddo, molto freddo, traffico, escluso l'ingresso in citta', quasi inesistente arrivo in orario.
Alle 18 siamo di nuovo in macchina per rientrare, e' gia' notte, fuori citta' comincia a nevicare, poco  ma di continuo. Dopo un ora di viaggio ad andatura ridotta la nevicata aumenta, ci avviciniamo agli Appennini, ora l'asfalto e' completamente bianco, noi viaggiamo comunque tranquilli, una 4x4 con gomme termiche nuove.
Purtroppo ci sono i soliti impreparati cominciamo a superare macchine di traverso che occupano a volte anche la carreggiata di sorpasso.
Pochi chilometri poi grande cartello illuminato uscita obbligatoria a T. Ci avviciniamo al paese, ora la bufera e' aumentata, la strada sta diventando difficile anche per la nostra macchina.
Tra due chilometri Hotel T.; ci si ferma, telefoniamo a casa e decidiamo di passare la notte qui. Domani si vedra'.
Arrivati alla reception constatiamo che molti hanno avuto la nostra stessa idea
Non ci sono piu' singole e' rimasta solo una matrimoniale
- Per me non ci sono problemi - dico subito. Poi l'addetto alla portineria ci assicura che il letto matrimoniale dopo cena verra separato in due letti singoli.
- Anche per me non ci sono problemi - Afferma Michele.
Saliamo in camera, non abbiamo bagali, non era previsto il pernotto.
Michele entra in bagno, io dopo di lui, veloce lavata di mani e scendiamo al ristorante. Non vogliamo rimanere senza cena.
Fuori nevica ancora, e' uno spettacolo bellissimo.
Anche il ristorante e' quasi tutto pieno, per evitare che la cucina vada in tilt, il cameriere ci propone la scelta solo tra due menu'.
Quando il cameriere comincia a portarci il vino e un piccolo antipasto con formaggi e salumi locali   scopriamo con piacere che siamo stati fortunati, ottimo il vino e altrettanto ottimo il mangiare.
La conversazione passa dal lavoro alle rispettive famiglie fino a scivolare immancabilmente sul calcio.
Vino rosso a cena, vin santo con dolcetti secchi, caffe' e grappino offerto dal ristoratore.
Fortuna che non dobbiamo guidare fino a domani perche' il tasso alcolico e' veramente alto.
Dopo aver sorseggiato un'altro bicchiere di vin santo al bar, la conversazione e' veramente sciolta sembriamo duo due vecchi amici che si possono raccontare di tutto. Ora seduti al bar annoiati di calcio, lavoro e varie si tocca anche il tasto sesso piccole debolezze e o fantasie.
Alle undici e mezza, dopo aver dato una breve occhiata fuori dall' Hotel dove la nevicata e' veramente importante, rientriamo in camera.
Nessuno ha diviso il letto in due.
Troppo indaffarati a ricevere gli ultimi ospiti, non proviamo neanche a telefonare per chiedere di venirci a cambiare le lenzuola.
- Chi dei due fara' la donna? - domanda Michele
- Un po' per uno - rispondo, non so se sono io a parlare oppure e' l'alcol in corpo.
Michele si spoglia -Vado a farmi una doccia forse mi si lava anche un po' di sbornia - dice.
In attesa do' un'occhiata alla televisione.
Poco dopo esce Michele con un telo bianco cinto in vita. Mai visto cosi', Michele ha il corpo completamente coperto da peli.
Faccio finta di non averlo notato, e' il mio turno anch'io mi spoglio, non ho nessun cambio decido di lavarmi le mutande per domani saranno asciutte.
Entro in doccia con il caldo e con il vapore mi si ripulisce anche il cervello.
Esco anchio con il telo, sembriamo due orsoni in una sauna.
Quando cerco di mettere le mie mutande lavate vicino al radiatore mi  accorgo che anche Michele ha avuto la stessa idea. Per domami saranno asciutte.
Entriamo nel letto come mamma ci ha fatti, ma a rispettosa distanza tra di noi.
Michele comincia uno zapping forsennato, poi forse per caso oppure no, arriva alla pay Tv scorre i titoli dei film disponibili arriva anche a quelli hard. Senza neanche chiedere accede allo spezzone di film 'gratis'
Dopo il minuto il sistema ci chiede di confermare il numero di camera per continuare la visione.
- Che si fa?
- Se vuoi possiamo anche continuare - rispondo
Gli attori sono quattro ai bordi di una bella piscina e con maestria stanno scopando su due lettini vicini. Poi si passa ad una scena saffica i due attori si godono lo spettacolo giocando con il loro notevole cazzo duro.
Anche a Michele piace particolarmente la scena sento che si sta muovendo, non e' difficile capire che si sta lentamente masturbando.
Le scene si susseguono ritmiche e veramente eccitanti, anche se non riesco a capire l'improvviso arrivo di altri attori e attrici. Non e' importante, la sola cosa significativa e' che ho il cazzo veramente duro.
Michele - Mi sa che e' meglio spegnere altrimenti ci tocca, a turno, andare in bagno - .
Spengo la televisione, ma il cazzo resta in tiro, penso ad una scusa per andare in bagno a farmi un pugnetta liberatoria.
- L'ultima volta che ho dormito con un uomo e' stato durante la vacanza dopo il diploma - dice Michele
Anch'io ricordo la mi a prima vacanza dopo il diploma.
- Eravamo al mare in Grecia - parlo ad occhi chiusi per ricordare meglio - e' stato bellissimo.-
Michele mi sorprende senza nessun preavviso mi prende il cazzo e comincia una magica sega.
- hoooooo -
Voglio ricambiare comincio a toccarli i peli della pancia scendo a quelli pubici ed anch'io comincio a giocare con il suo cazzo.
Fa caldo abbasso le coperte e con calma mi avvicino a Michele comincio a baciargli i capezzoli scendo con la lingua tra i suoi peli ed arrivo alla capella comincio a leccarla lentamente, poi prendo l'intero cazzo in bocca e a fatica riesco a contenerlo tutto.
Mi stendo sopra di lui proponendogli un piacevole 69; mani, bocca e lingua stanno giocando con i genitali dell'altro.
Lascio lo scroto e dopo avere bagnato il mio dito arrivo lentamente ad accarezzare il suo buco contorniato da una selva di peli neri.
Per un attimo si irrigidisce poi mi lascia fare, non forzo lo accarezzo soltanto mi avvicino con la bocca ed inizio a leccarlo.
Dai rumori che emette sento che gli piace, continuo, il buco ed i peli attorno sono completamente bagnati dalla mia saliva ed ora entro con un dito.
Dopo averci giocato un po', Michele si sposta.
- Fammi provare a me, io non l'ho mai fatto -
Mi giro e per facilitargli il compito mi metto alla pecorina.
Lui timidamente comincia prima a baciami le chiappe, poi sempre lentamente mi lecca le palle e sale lentamente vicino al buco.
Ha un attimo di esitazione, ricomincia con le cosce ma e' attratto dal mio buco prima lo accarrezza con un dito poi rompe gli indugi e si butta con una bella lingua piatta e ruvida.
- Cazzo, sei bravissimo- dico tra vari lamenti.
Sembra che non abbia mai fatto altro nella vita che leccare con maestria buchi, la sua saliva cola e scende fino allo scroto e' veramnte bello.
Ora si alza e comincia a strusciare la cappella tra le mie chiappe bagnate.
La frizione mi piace, mi piace moltissimo, ma lo avverto che non lo voglio dentro.
Entrambi siamo super eccitati stiamo per scoppiare, mi giro per un nuovo e definitivo 69 comincio a succhiarlo con forza ed anche lui in preda all'eccittazione sembra che mi voglia mangiare il cazzo.
Poco dopo...
- Sto per venire - cosi' dicendo cerca di uscire dalla mia bocca, lo blocco continua il mio bocchino fino a che non mi esplode con una superba sborrata in bocca. Anche lui continua a ciucciarmi fino alla fine, lo avverto, non si scosta ed anchio gli riempio la bocca.
Con la bocca ancora sporca Michele scoppia in una risata liberatoria
- Cazzo non avevo mai fatto una cosa simile -
- E' stato bellissimo anche per me.-
 Andiamo entrambi in bagno per una veloce rinfrescata, lo aiuto ad asciugarsi la schiena, anche lui contraccambia soffermandosi particolarmente tra le mie natiche.
Rido compiaciuto.
- Che fai ci riprovi? -
-No, forse e' meglio se andiamo a dormire-
Di li a poco ronfiamo come due orsi in letargo.
La mattina dopo dalla finestra lo spettacolo e' bellissimo c'e' il sole, ma nel parcheggio si vede appena la nostra macchina coperta e attorniata da oltre sessanta centimetri di neve.
Mi vesto, le mutande sono asciutte.

Suona il suo cellulare.
-Ciao Mara-
...
-Si, qui ora c'e' il sole, e a casa com'e'? -
...
-Non so quando partiremo se subito dopo colazione, oppure piu' tardi ti faro' sapere-
...
-Anch'io, ciao-
Clik

Scendiamo a fare la colazione, non una parola su quello che e' successo la sera prima, siamo due integerrimi colleghi che hanno dormito assieme.

Il proprietario del Hotel ci avverte che ha gia' preso accordi con la stradale che ci chiamera' appena la strada sara' completamente libera, sara' questione al massimo di due o tre ore.
Dopo aver fatto colazione usciamo a pulire intorno alla nostra macchina con una pala prestata dall'albergo.
Rientriamo in hotel parlando di nuovo del lavoro della riunione non un accenno alla notte passata assieme.
- Prima di affrontare il viaggio ho voglia di stendermi, vado in camera-
- Ti seguo anch'io - dice Michele
Entrati tolgo solo la camicia e mi stendo sul letto vestito.
Michele entra in bagno.
La colazione e' stata ottima, chiudo gli occhi e quasi mi appisolo. Sento che il letto si muove.
Michele completamente nudo si avvicina con la testa al mio pacco.
Fingo il pisolino e lui con maestria mi apre i pantaloni, mi abbassa le mutande e comincia a leccarmi il cazzo che in un attimo diventa duro.
Questa volta e' il mio telefono a squillare.
- Ciao Katy. -
- Come e' andato il pernotto a T.-
- Benissimo qui la neve e' tanta, ma ora c'e' il sole -
Michele non smette neanche un attimo nel suo gioco.
- Fammi sapere quando ripartite e a che ora ritornate...  ho voglia di vederti ...  ho molto voglia! -
- Anch'io Katy, anch'io.
- ciao a fra poco.
- ciao-
Clik

Appena chiuso il telefono
 -potevi fermarti per un attimo, non riuscivo a parlare-
Cerco con le mani di toccagli le chiappe pelose mi giro un po' e riesco ad accarezzare le grosse palle.
Squilla il telefono dell'Hotel.
Rispondo io
- Mi scusi, ha appena telefonata la sdradale, la strada e' completamente libera fino al passo ed oltre le auto con catene e gomme termiche possono proseguire.
- grazie -
Clik
- Era la portineria,  ... la strada e' libera, ... noi con la nostra 4x4 possimao ripartire ... che si fa? -
Non finosco neanche la frase che Michele e' gia' quasi vestito.
Mi alzi anchio richiudo i pantaloni.
Ultima occhiata alla stanza se abbiamo lasciato qualcosa, cellulare, carica batteria, cartella documenti. Paghiamo in portineria e usciamo dal pacheggio fino alla statale. La strada non e' completamente libera, ma aveva ragione la stradale, con la nostra macchina non ci sono problemi.
Durante il viaggio non una parola su quando e' successo la sera prima o su quello che stava per succedere questa mattina.
Entrambi telefoniamo a casa, tra due massimo tre ore saremo a casa.
Il viaggio e' diventato anche piacevole, scendiamo il passo la neve diminuisce e possimao anche aumentare la velocita'.
Arriviamo a casa di Michele poco prima delle docici.
Scende soliti saluti,
- Ci si vede domani in ufficio -
- ciao - rispondo
Sto per ripartire, Michele si gira mi fa abbassare il finestrino
- la finireno un'altra volta... -  entra velocemente in casa

Valerio


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