ORSI ITALIANI MAGAZINE


Quando un uomo sarebbe disposto a fare tutto per averti

Un racconto di Francorsetto

(ciccino80@hotmail.com)

 

Io 22 enne orsetto ho molti amici e tra questi vi e' un amico molto importante per me che e' il mio migliore amico; che tra l'altro ha un papa' davvero superbo un orso magnifico ma non credo che riusciro' mai a farci l'amore sembra troppo eterosessuale, ma non si sa mai!

Cmq torniamo a noi

Un giorno d'estate ero diretto da lui per fargli una improvvista e sulla porta del suo palazzo incontro il suo vicino di casa: persona molto carina. Sapete quei contadini orsi 50 enni pelosi dalle mani ruvide e tozze che parlano in dialetto, volgari e che bevono birra e vino a piu' non posso?!? Bhe' proprio uno di questi era il suo vicino. Lui Antonio era li' sulla porta che fumava una sigaretta. Era vestito con una canotta rossa che gli faceva trasparire le tette, gli appuntiti capezzoli ed il petto villoso e poi aveva un paio di pantaloncini e delle ciabatte. Quando lo vedo penso: ma guarda questo come si veste!!! Ma li' successe il patatrack! Io sapevo di destare interesse in lui, anke se era sposato e con figli, ma non mi permettevo di approcciarlo innanzitutto xke' era una persona volgare, dai modi rozzi, poi xke' avevo sentito in giro che era un tipo piuttosto autoritario e poi anke perche' ero vergine e timido e non avrei saputo cosa fare! Ma fu lui a prendersi me!

Scesi dalla makkina e mi apprestai ad entrare, lui mi sorrise, io ricambiai e mentre lo sfioravo per entrare nel palazzo, fece finta di perdere l'equilibrio e mi cadde addosso con la sigaretta accesa sulla mia tetta, proprio vicino al capezzolo!!! Che dolore!!! Esclamai: ma che cazzo fai!!! Lui subito mi disse con voce rozza e scorbutica: scusa non l'ho fatto di proposito!

La mia magliettina estiva si era bucata e si intravedeva un rossore sulla mia tetta. Allorche' subito mi dice: vieni con me in garage che ti disinfetto la ferita. Io gli rispondo: ma quale ferita e' solo un graffio! Lui mi prende per mano e mi dice: dai potrebbe prendere infezione! Mi porta in garage e mi fa sedere su una panca; mi mette le mani sulla pancia e mi sfila la maglietta. Mi dice: aspetta che prendo il disinfettante. Rovista in un cassetto e torna indietro senza disinfettante. Io lo gurdo e lui mi dice: non l'ho trovato ma sai che c'e'? Dicono che anke la saliva sia buona per disinfettare. Mi blocca le mani con le sue e mi mette la sua bocca sul mio capezzolo; il mio capezzolo e gran parte della mia tetta entrano nella sua bocca e sento la sua lingua giocare sfrenatamente con me. Non so cosa dire ma non faccio nulla. Lui si accorge che io ci sto e allora toglie una mano da sopra la mia e mi prende l'altra tetta. Me la stringe, ci fa su e giu' di continuo: sono in sua balia!!! Allora io gli metto affetuosamente la mano sulle nuca e spingo il suo viso verso il mio corpo. E' stato l'atto decisivo xke' in quel momento lui ha capito che poteva possedermi!

Intanto passava come un ossesso da una tetta all'altra, mordendomi sukkiandomi, giocandomi, insomma mi utilizzava. Ad un tratto si ferma mi guarda e si toglie la canotta! Wow! Peloso, scuro di pelle, con due enormi tette e una pancia da bevitore di birra. Si avvinghia a me e mi bacia. Io di istinto apro la bocca e lui mi entra dentro con la sua lingua enorme e cornosa. Sentivo il sapore della sua lingua: era alcool puzzava di birra ma mi piaceva e piu' spingeva e piu' sukkiavo. Avevano ragione le persone: era violento, spingeva con violenza e con ardore. Gli sukkiai la lingua a piu' non posso! Mentre mi limonava, le sue mani ricoprivano ogni centimetro del mio corpo, ero nudo e sentivo le sue mani calde e ruvide su tutto il corpo. Ad un tratto le sentii anke nel sedere, mi stava dilatando l'ano. Dopo circa in quarto d'ora si ferma e mi dice: sei vergine? Rispondo di si; sorride e fa: bene! Sara' ancora meglio per me! Ora ti fotto! Si abbassa i pantaloni, se lo scappella e si siede, mi prende la mani, mi porta su di lui e mi penetra. Avevo un tronco di un albero piantato nel sedere. Era enorme e largo! Emano un urlo impressionante e lui sorridendo dice: si, urla piu' urli e piu' mi ecciti urla, tanto nessuno te lo togliera' da dentro. Piu' spingeva e piu' lo sentivo dentro di me il suo uccello, lo sentivo quasi nello stomaco. Lui era andato, non capiva piu' niente, mi limonava, mi sukkiava, mi scopava, mi usava! Ogni sua spinta era sempre piu' forte, sempre piu' dentro, ansimavo e gli dicevo: non fermarti scopami fino all'ultima goccia di sborra che hai e lui continuava: prendilo, prendilo, lo so che lo vuoi!!! Facemmo l'amore per tanto tempo e poi gli pulii l'uccello facendogli un pompino mentre lui si rilassava e fumava. Poi parlammo e gli dissi che era stato il giorno piu' bello della mia vita e lui mi disse che quando volevo essere scopato lui era li' e potevo chiederglielo. Divenni la sua troietta e ogni volta che volevamo, mi scopava. Ma ragazzi credetemi: quando era nervoso ed incazzato ed aveva anke un po' bevuto era molto meglio; diventava un toro assatanato impossibile da fermare ed io non lo volevo fermare.


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