ORSI ITALIANI MAGAZINE



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La prima volta con il capo 

Racconto e disegni di Mabre


Parte 1
 
Erano 9 anni che lavoravo in questo ufficio ed ero innamorato pazzo del mio capo, che poi era anche il mio datore di lavoro nonche' proprietario della ditta.
Sposato con 2 figli e molto severo. Non gli avevo mai detto che ero gay, ma penso che lo sospettasse perche' mi guardava sempre con una certa malizia. Dopo tutti questi anni Carlo (il capo) mi chiese cosa avrei fatto la sera del prossimo venerdi'. «Non ho niente da fare, perche'?» «Ti vorrei invitare a cena, non con tutti i dipendenti ma da solo, perche' hai sempre lavorato bene e vorrei farti un regalo» «OK a che ora ?» risposi, lui mi disse che sarebbe venuto a prendermi alle 20.00, ma alla stazione del paese, perche' non c'era tempo di venire fuori fino da me. «Benissimo ti aspettero' all'uscita.»
Alle otto di sera di questo cosi' atteso venerdi' ero all'uscita della stazione tenendo bene sott' occhio i gabinetti del posto ed il via vai di giovani e meno giovani arrapati.
I giovani non mi erano mai interessati, piuttosto mi piacevano i signori di mezza eta', magari sposati. Non so, mi eccitava l'dea di ciucciargli il cazzo sapendo che lo mettevano in fica alla moglie.
Comunue sia non c'era niente di speciale, ed io aspettavo e aspettavo e aspettavo. Mi dicevo se entro un quarto d'ora non arriva me ne vado, mi ero scocciato di apettare Carlo, in effetti erano gia' le 20.30. Tutto ad un tratto, ecco che arriva con la sua bella Mercedes nera lucidata e in tiro, come lo ero io.
Si ferma davanti a me e mi fa segno di salire, ma strano non si accendeva la luce interiore della macchina e percio' essendo gia' autunno c'era buio e non si vedeva quasi niente. Salgo in macchina, faccio per salutarlo dandogli la mano e mi venne quasi un colpo, mi accorsi che Carlo stava vestito molto bene con camicia e giacca di pelle nera, ma sotto ?
Cazzo sotto era nudo non aveva i pantaloni e nemmeno le mutande, ed aveva per di piu' il suo cazzone che era in tiro, bello peloso e tosto. Mi stava per mancare l'aria e disse «dai dai fai presto che dobbiamo andare» non mi rimase neanche il tempo di mettermi la cintura che gia' era partito.
Gli chiesi «Ma Carlo cosa sta succedendo? ma che stai facendo, com'e' possibile» mi rispose sorridendo «Questo e' il regalo che volevo farti, ti piace no?» mentre io annuivo con la testa lui mi disse ancora «dai menamelo, lo puoi fare!» O dio mio non avrei mai osato pensare a una cosa cosi', lo presi io mano, era cosi' grosso che la mia mano non lo circondeva a pugno chiuso, insomma non ci stava nella mano, feci per prenderglielo in bocca e mi fermo', dicendo «no questo no»
Capii che non voleva, forse perche' era sposato e sapevo che adorava sua moglia e un amore pazzesco per i figli. Lasciai perdere e lo masturbai mentre lui si dirigeva sull'autostrada verso Zurigo. In effetti sto parlando di un paese della svizzera interna dove mi ero trasferito con i miei genitori tanti anna fa', io ho 35 anni e da un po' vivo da solo.
Sull'autostrada poco prima di arrivare in citta' mi sborro' nella mano, era stato eccitantissimo, ma io? io niente? non osavo chiederlo.
Mi disse che nella porta dentro l'apposito posto c'erano dei fazzoletti di carta, glielo pulii e misi tutto a posto, si fermo' sull'ultimo parcheggio e prese i pantaloni e le mutande di dietro e sanza occuparsi che ci fssero dei camionisti che guardavano si vesti' e riprese la guida uscendo alla prima uscita prima della citta'. Chiesi «dove andiamo?» «Lo vedrai» rispose, capii che con la cena non si faceva niente.
Si fermo' davanti ad un capannone in periferia nella zona industriale di Zurigo, a Schlieren, mi stupii e mi chiesi come mai conoscesse un posto cosi', mi disse che si trattava di un club e che mi sarebbe piaciuto, il club si chiamava «Rage» stetti al gioco ed entrammo.
Pago' l'entrata e quello alla cassa sorridendo disse «cosa volete, settore A, B o C… lui rispose sicuro «vogliamo il C» «C come cazzo»… salimmo al primo piano e passando dal settore A e B, capii che era un locale gay, nel settore A ballavano coppie maschili, nel settore B facevano Cruising e nel settore C ancora non avevo capito ma avevo l'intuizione che sarebbe stata una cosa strepitosa.
Ci apri' un tipo bono ma con la B maiuscola, ed era nudo, completamente nudo con solo le scarpe da tennis e dei calzini neri. Rimasi un po' di stucco vendendolo ma stetti al gioco. Ci diede in mano due sacchi della spazzatura, puliti naturalmente, e disse «eccovi il numero 31 e 32 per i vestiti. Ancora non avevo capito ma basto' neanche un minuto per capire che era un party gay di nudo.
Ci spogliammo in fretta e vidi per la prima volta Carlo nudo bello e peloso come piacevano a me, con un bigolo moscio ma da mozzafiato, il mio invece era gia' diventato durissimo, figurati dopo aver preso in mano il suo e averlo fatto sborrare, e chi ci stava piu' nella pelle.


Parte 2

Entrati nel club settore C, ci spogliammo per poi andare a vedere nelle stanze cosa ci aspettava, Carlo mi teneva stretto al braccio come se non mi volesse lasciare mai piu'.
Nella prima stanza c'era una panca da lavoro, una sedia da parrucchiere un lettino con manette e una gabbia come una prigione con le sbarre.
Sulla panca un tipo che stava leccando il culo ad un'altro, molto ecitante, un terzo spompinava quello sulla sedia da parrucchiere ed il terzo inculava tra le sbarre quello nella gabbia.
C'era un divano di pelle nera dove altri 3 si masturbavano guardando la scena, io non c'e' la facevo piu', anche perche' guardando Carlo mi arrapavo sempre di piu' per la sua bella barba, oh quanto sarebbe stato favoloso lasciarmi leccare da lui, farmi fare un pompino, non osavo neanche pensarlo visto che mi disse in macchina che non potevo prenderglielo in bocca.
Andammo nella seconda stanza. Li c'erano 2 vasche da bagno in una uno sdraiato e quattro uomini cChe gli pisciavano adosso, la scena mi disgustava un po', ma nello stesso tempo ecitante a vedere come godeva quello nella vasca, nella terza stanza non c'era nessuno, ma essendo piastrellata in ogni angolo e anche il soffitto mi immaginiai cosa ci facessero li dentro, dissi a Carlo «Dai usciamo non mi piace qui'» In un'altra stanza c'erano 2 sling ma anche li non c'era nessuno, in un altra un enorme letto ricoperto di latex, due copie si stavano spompinando a vicenda, poi c'erano due bagni WC, entrai in uno e vidi il water pieno di paettume, percio' non si poteva andare in bagno ma solo sederci sopra, entrare a scopare o fare altro, e nella parete un grande buco tipo «Glory Hole»; guardai e vidi nell' altro WC una coppia che si inchiappettava.
 Eccitatissimo mi misi a masturbarmi, Carlo mi fermo' e mi disse perche' sprecare una cosa cosi', dissi «smettila non c'e'la faccio piu', tu sei venuto in macchina io ce l'ho ancora duro anzi durissimo, e se non vengo scoppio» mi prese per mano mi tiro' nella cabina singola mi scaravento' sul lettino e inizio' a baciarmi in bocca con la lingua, io ero ormai andato in tilt.
Mi permise di leccarlo e spompinarlo, finche lui mi lecco' per bene il mio buco e mi inflio' il suo cazzo, mi scopo' per almeno 20 minuti senza fermarsi mai, io gia' non ce la facevo piu', ma mi venne dentro pompando tutta la sua sborra nel mio didietro.
Rimase almeno per 2 o 3 minuti nel mio culo finche' il suo cazzo si affloscio' e ci coricammo abbracciati per riposarci. Dopo una bella doccia facciamo un po' di crusing, e mi disse «bene adesso ognuno di noi va da solo, e vede un po' cosa c`e' in giro.»
Mi incuriosiva la situazione, ma invece di andarmene per i fatti miei spiavo Carlo per vedere cosa facesse.
Lo vidi entrare nella sala delle sling e si sdraio', subito un'altro dietro inizio' a leccarlo per bene, e dopo gli infilo' il suo cazzone e scopo' Carlo come un forsennato, urlavano di goduria, ed io eccitatissimo di nuovo mi masturbavo, cazzo come avrei voluto essere io a scoparlo. Venni contemporaneamente insieme a loro due, e uscii di fretta dalla stanza. Feci finta di niente e mi sedetti sul divano a guardare gli altri ma nella mente avevo sempre Carlo.
Si erano fatte ormai le 02.00 Carlo mi raggiunse e mi chiede «vuoi stare ancora o andiamo via?» gli dissi che potevamo anche andarcene tanto lui aveva sborrato gia' 3 volte io due.
Un' altra doccia per lavarci per bene il sudore delle scopate, prima lui pero' ando' negli spogliatoi e prese il suo sacco con i vestiti che era depositato al bar, in modo che nessuno potesse rubare qualche cosa, devo dire molto organizzati, comunque.
C`erano anche degli armadietti e ci si poteva mettere un lucchetto ma quello dovevi portartelo da casa.
Prese una piccola bottiglietta con dentro dello shampoo, mi disse «devo prendere quello di casa, altrimenti mia moglie se ne accorge se profumo diverso».
Cazzo pero' che raffinato, ha pensato proprio a tutto, mi viene il dubbio che sia sempre stato cosi', e quel cretino aspetta nove anni per farsi sotto, che spreco.
In auto mi disse, «io ho un po' di fame», io dissi «anch'io, ma dove vuoi andare a quest'ora?» « Ma, sull'autostrada c'e' aperto 24 ore, e si puo' mangiare una pizza oppure un panino, non e' un granche ma almeno per avere qualche cosa nello stomaco, va bene » gli dissi « io vorrei un'altra cosa nello stomaco » lui capi' e si fermo' nell'ultimo parcheggio al buio, si slaccio' i pantaloni e tiro' fuori di nuovo il suo cazzo che spompinai con piacere; venne quasi subito come me masturbandomi e ingoiai tutto il suo succo.
Una pizza, una bibita e si erano fatte le 03.30. «Ma tua moglie non ti dice niente se arrivi cosi' tardi?» «No, non dice niente, ho detto che poteva farsi tardissimo perche' ho detto che andavamo in Germania a fare un giro»… ah pero', pensai.
Arrivati quasi a casa si fermo' nel parcheggio del boschetto prima di casa mia e mi disse «io ti saluto qui', perche' sotto casa tua c'e' troppa luce e ci vedono».
Mi prese nelle braccia, mi bacio' ed io in estasi quasi svenivo, sentii in quell' abbraccio e quel bacio qualche cosa di piu' che del sesso, sentii un' attrazione verso quella persona indescrivibile, avevo di nuovo il cazzo duro… se ne accorse si slaccio' i pantaloni e si giro' dicendomi, «bene ed ora scopami, scopami forte voglio sentirti dentro di me» « ????? » cosa mi stava succedendo, presi il mio capo con 15 anni piu' dei miei, lo scopai come mai avevo scopato qualcuno e venni dentro di lui gridando come un forsennato, un orgasmo incredibile.
Ho dormito quasi tutto il fine settimana, ero troppo sfinito da questo venerdi' notte. Il lunedi' andai al lavoro con i miei sentimenti un po' sotto sopra, avevo paura di come avrebbe reagito Carlo. Niente di niente, non disse nulla e rimase silenzioso tutto il giorno, e anche nei mesi successivi rimase indifferente.
Non sopportando la situazione mi licenziai e mi trovai un altro posto di lavoro. Circa 6 mesi dopo la mia uscita dalla sua ditta lui mi aveva detto che gli dispiaceva, ma che capiva il perche'  mi fossi licenziato. Incontrai un mio vecchio amico: «allora ti sei scopato Carlo, il tuo capo?» « ma chi te lo ha detto?» «e' stato lui stesso a dirmelo» « si mi dispiace aver dovuto lasciare la Ditta, ma me n' ero innamorato pazzamente, e la situazione era insopportabile, non avrebbe mai lasciato sua moglie » « si » disse questo  mio amico, «mi ha anche detto che e' stato meglio cosi', perche' anche lui si era innamorato di te»… mi vennero le lacrime agli occhi… ma Carlo non l'ho mai piu' visto.


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