ORSI ITALIANI MAGAZINE
Pomeriggio bollente in sauna
Un racconto di Gerasim
Agosto in una grande citta'. Che noia! Non sapendo che cazzo fare e avendo una grandissima voglia di minchia, quel venerdi' pomeriggio decisi di andare all'***, vecchia sauna non troppo pulita ma abitata da un sacco di paparini bonazzi e vogliosi.
Detto fatto, mi vesto (poco) e mi reco nel luogo. Gia' nello spogliatoio incontro Mauro, un daddy che avevo conosciuto un paio di anni fa proprio qui e che - oltre a quella lontata occasione - mi ha gia' scopato un'altra volta anche a casa sua. Non e' molto alto, non e' bellissimo, ha poco pelo e un paio di baffetti ancora neri, ma e' possessore di una nerchia di grande interesse: larga soprattutto alla base, lunga, sempre dura. Un pezzo da vero intenditore. Vederlo all'entrata del locale mi allarga il cuore; oltre che il buco del culo, s'intende.
Giusto il tempo di una doccetta veloce e poi incominciano i giochi hard. Mauro mi conduce nello camerino, mi suca brevemente il cazzo e poi inizia a leccarmi il buco. Cazzo, che bravo. La sua lingua si muove veloce, entra ed esce, gira in tondo, picchietta con la punta e lecca stando piatta. Un artista.
Poi, mi lecca il culo col suo cazzo: bagnato, ben scappellato, lo frega su e giu' sul mio sfintere sempre piu' voglioso come se fosse una linguona bene addestrata. Sono in paradiso.
La penetrazione e' veloce: la sua minchia e' grossa, ma il mio buco ormai e' sfondato. Quasi senza accorgermene sento le palle contro il culo: sono suo, mi sta fottendo. Sono felice, appoggio i gomiti sul lettino per agevolare l'inculata. La scopata dura una buona mezz'ora durante la quale Mauro sussurra oscenita' con la vice roca: 'Che bello sentire il cazzo nel tuo culetto da troia ti rompo tutto senti quant'e' grande'. In effetti dargli il culo e' stupendo: quel gran pezzo di stallone e' bravo anche a fottere, sa alternare il ritmo veloce e frenetico con pause a sorpresa durante le quali spinge il cazzo fino in fondo, poi esce quasi tutto, rientra velocissimo, poi ancora ruota il bacino facendo toccare tutte le pareti dell'intestino dal suo arnese rovente. Fantastico!
'Ho bisogno di una pausa' dice a un certo punto. Ci credo! Ben contento di interrompere, mi metto dritto e lo slinguo mentre sfila la minchia dal mio culo rotto.
Altra doccia e breve giro davanti al video (orrendo, con due ragazzini che si sbocchinano con aria annoiata) quando vedo lui, un daddy alto e forte, con molto pelo - accuratamente accorciato - sia sul petto sia sulla schiena e soprattutto un pizzetto bianchissimo, molto attraente, che incornicia una bocca stupenda dai denti forti e regolari. Uno sballo: mi sembra di essere il protagonista di un video porno americano. Mi decido: non posso perdermi un pezzo da novanta cosi', faro' la puttana persino piu' del solito pur di conquistarlo. Il maschio va nella stanza buia: perfetto, si sta intrappolando da solo. Con una serie di manovre molto abili - bisogna fare attenzione a non essere invadenti, ma occorre pur sempre far capire le proprie intenzioni - gli faccio capire quanto mi piace: alterno dolci strette di mano a baci sui capezzoli, toccate di cazzo, carezze tra i peli del petto; e lui ricambia strizzandomi i glutei. E' attivo, perfetto! Mauro mi raggiunge nel corridoio oscuro: ora sorge un problema, a lui piacciono i ragazzi magri e lisci come me, detesta i paparini. Come fare? Gli espongo la situazione e uso un tono particolarmente accorato.
Ci sta: accetta di fare sesso a tre in un camerino. Woof!
Molto emozionato mi reco in uno stanzino con i due maschioni e li' comincia il sesso bollente: Mauro riprende esattamente dove aveva lasciato, e cioe' mi infila in un colpo solo il suo randello ancora non perfettamente duro in culo: io carezzo l'altro uomo - che mi dice di chiamarsi Antonio - con tutta la passione di cui sono capace. Alla fine lo aiuto a togliersi l'asciugamano dalla vita e a scoprire il suo membro, ancora molle ma molto interessante: non lunghissimo, grosso, con un bel prepuzio carnoso, emana profumo di pulito e di virilita'. No resisto: lo prendo in bocca, scappellandolo con le labbra. Mmmmmh, che buono.
Ora sono nella mia posizione preferita: a novanta gradi, con un maschio che mi fotte il culo e uno che mi scopa in bocca. La cosa dura a lungo e il membro di Antonio prende vigore sotto i sapienti colpi della mia boccuccia; Mauro dal canto suo non smentisce la fama della sua forza e continua a incularmi senza pieta'. Proprio lui ha l'idea: vedendo che Antonio ama guardare il muscoloso fondo della mia schiena, dove tra le chiappe s'intravvede il cazzo di Muro che entra nel mio buco, pensa che anche Antonio abbia voglia di fottermi. E' cosi': il mio culo sodo gli fa gola e ha voglia di penetrarmi. 'Prendilo tu', dice brevemente Mauro all'altro maschio: e mi porge come se fossi una cosa. Entra un cazzo, subito sostituito da un altro. Mi sento troia puttana bagascia vacca.
Antonio mi afferra saldamente per i fianchi e comincia a pistonarmi: dio che sballo. Sono sempre appoggiato con i gomiti sul lettino, anzi mi abbasso ancora di piu', mi sdraio con il petto completamente sul materasso, allargo le cosce e mi godo la bellezza del momento. Le gambe di Antonio sono aderenti alle mie, posso sentire il pelo del suo pube contro la fossa dei glutei, le palle mi rimbalzano contro lo sfintere dilatato. Mauro da sotto mi masturba il cazzo durissimo: passa la mano ruvida direttamente sulla cappella bagnata e mi da' un grande piacere.
I due si cambiano di posto di nuovo: ormai la mia caverna calda e umida non oppone piu' nessuna resistenza ai loro cazzi eccitati. Al terzo cambio decido di mutare anche la mia posizione: mi sdraio sulla schiena e offro ad Antonio le mie cosce spalancate: il mio culo e' largo e accogliente quanto una fichetta. Da questa posizione lo posso ammirare meglio: i pettorali grossi e un po' pendenti sobbalzano a ogni colpo di inculata, il sudore gli imperla la fronte e il collo, mi guarda in modo osceno e terribilmente arrapante. Allargo ancora piu' le cosce e le porto indietro quanto piu' posso, in modo da offrire a tuti lo spettacolo del cazzone del toro che va su e giu' nel mio culo. Mauro allora mi ciuccia i capezzoli, mi slingua in bocca, continua a massaggiarmi la cappella
Ma anche questo momento finisce, Mauro mi torna in culo mentre Antonio guarda da dietro la scena. Ora vorrei venire io, ma soprattutto vorrei vedere sborrare i due manzi: Antonio comincia a segarsi e viene piuttosto in fretta, senza un gemito. Finita la sborrata, mette un dito nel mio culo, gia' spalancato dal membro di Mauro, dilatandolo ancora di piu'. Sto impazzendo
Allora prendo in mano il mio cazzo, mi masturbo furiosamente, Mauro mi aiuta bloccandosi denro di me e spingendo la minchia in profondita', fino ai coglioni ci baciamo con le lingue unite dalla saliva. Sborro, sborro, sborro una fontana di crema mi inzuppa il petto, il mio sfintere si chiude ritmicamente attorno al membro di Mauro dandogli stimolazioni molto forti e piacevoli. La sborrata dura a lungo, Antonio mi spalma il liquido attorno all'ombelico e ai capezzoli
Mauro esce dal mio culo ormai sfatto: 'ma tu non vieni?' gli chiedo stupito 'No, non oggi. Tengo la sborra per la prossima occasione' dice sorridendo.
Spero che la prossima occasione sia presto: vi raccontero'.
Gerasim