ORSI ITALIANI MAGAZINE
Un podista maturo
Un racconto di Bearish
Era estate e faceva molto caldo. Un caldo umido ed opprimente che durava da giorni e che faceva sudare anche se si rimaneva fermi. Non potendone piu', avevo deciso di uscire un po, in macchina per trovare sollievo.
Prima di uscire, dato che l'afa era particolarmente pesante, per rinfrescarmi avevo fatto una lunga doccia. Mi ero inoltre rasato i peli del pube per sudare meno.
Salgo in macchina e percorro la solita strada quando, ad un tratto, vedo fermo sul ciglio un uomo fra i cinquanta ed i sessanta, sudato e stanco, che fa l'autostop.
Era un bel tipo, alto circa 1,75, capelli corti grigi, un bel paio di gambe piuttosto pelose e muscolose e due braccia coperte da un bel pelo castano. Indossava una canottiera scura, dalla quale usciva un bel pelo grigio, non troppo folto.
Mi accosto al ciglio della strada, abbasso il finestrino e gli rivolgo la parola.
Mi dice - Ho corso troppo oggi e mi sono allontanato da casa. Sono molto stanco e sudato e, con questo caldo non me la sento di tornare a piedi. Mi daresti un passaggio, per piacere?
- Certo, da che parte vai?
- Vado verso il prossimo paese, abito a circa 7 chilometri da qui.
- Va bene, sali pure! E lo faccio salire in macchina.
Una volta a bordo, l'uomo inizia a chiacchierare del piu' e del meno, simpaticamente. Io continuo a guidare, ma durante un cambio marcia, mi cade l'occhio in mezzo alle sue gambe. Dai calzoncini corti scuri si intravedeva un bel pacco morbido, che sicuramente doveva contenere una meravigliosa sorpresa.
Dopo aver esitato un attimo con lo sguardo su tanta abbondanza, feci finta di niente e continuai a guidare.
Apparentemente, il mio occasionale passeggero non si era accorto di nulla.
Arrivati a destinazione mi dice:
- Ti ringrazio veramente tanto, non so proprio come avrei fatto senza il tuo passaggio. Come posso sdebitarmi?
- Niente, vai, lascia stare, l'ho fatto volentieri. Rispondo a malincuore, sapendo benissimo cosa in realta' mi sarebbe piaciuto.
- Va beh, dai, sali un attimo almeno a bere qualcosa di fresco, con questo caldo ci vuole!
- Ok, ma solo per un minuto, gli dico, e parcheggio la macchina mentre lui apre il portone.
Una volta in casa sua mi dice:
- Accomodati pure qui, io torno subito, vado a mettere nel cesto della biancheria sporca questa canottiera tutta sudata.
E se la leva davanti a me!
Aveva un torace bellissimo, con il pelo castano e bianco che gli incorniciava i capezzoli. Sulla pancia aveva la classica "lisca di pesce" all'altezza dell'ombelico. Una vera bellezza sudata! Si gira e mi lascia solo nella stanza, con mille pensieri in testa. Senza neppure toccarmi, sentivo gia' il liquido di preeiaculazione che saliva lungo il mio cazzo ancora mollo.
Tornato nella stanza dov'ero mi dice: - Sai, mi spiace, ma non ho molte cose da bere a casa: dell'acqua, dell'aranciata e della birra, niente altro. Sai, vivo solo e non ricevo spesso visite.
- Non fa nulla, rispondo, un po' di aranciata va benissimo.
- Sei sicuro di non volere niente altro? Mi chiede lui. - Voglio dire: sei sicuro che non ho altro per te che ti interessa? E, mentre lo dice, mi prende la mano e se la mette in mezzo alle gambe!
Che favola! Attraverso i calzoncini sottili sento il suo cazzo ancora a riposo, di dimensioni giuste, ed i suoi coglioni, morbidi e grossi. Mmmm, probabilmente pieni di sborra che non aspetta altro che di poter uscire da li'!
- Dai, su! Ho visto come ti era caduto l'occhio prima sulla mia attrezzatura: anche tu non sei male!
E detto questo, mi apre la camicia sul petto ed inizia a baciarmi i capezzoli.
Felice di tanta intraprendenza, comincio a massaggiargli il cazzo che inizia a diventare duro, mentre con l'altra mano gli accarezzo il pelo del petto, strizzandogli i capezzoli a turno.
- Aspetta, che voglio sentire il tuo sapore, prima! Mi tira giu' i pantaloni ed inizia a succhiarmi il cazzo, che nel frattempo era andato in erezione.
- Fantastico, che buono! Mi sta leccando lievemente, da vero esperto, prima da una parte, poi dall'altra, poi la cappella ed infine lo prende tutto in bocca.
Mugolo di piacere, mentre le mie mani sono posate sulle sue spalle e seguono i movimenti della sua testa.
- Ora che ti ho lubrificato per bene, mio bello stallone, chiavami! E, un bel po' che non mi faccio montare come si deve ed ho un bel po' di sborra che non aspetta altro che di venire fuori!
E si gira offrendomi il suo buco del culo, circondato da una leggera peluria.
Avevo voglia di chiavarlo, di venire dentro di lui. Mi faceva impazzire e mi stava offrendo il suo buco con la voglia matta di chi non aspetta altro che un bel cazzo dentro.
Entrai subito, senza prepotenza ma con decisione ed iniziai a muovermi.
Inizio' a mugolare di piacere, mentre con le mani gli toccavo i capezzoli.
Ad un certo punto, mi fermo' e disse: - Va bene, mi piace, ma cosi' non basta ancora: devi chiavarmi e masturbarmi! Voglio inondarmi della mia e della tua sborra!
Detto questo si sfila dal mio cazzo e si gira sul tavolo della cucina a pancia in su. - Forza, fottimi e fammi venire!
Con il mio cazzo sempre piu' duro lo ripenetro mentre le sue gambe pelose si posano sulle mie spalle. Con le mani prendo ad accarezzargli i coglioni ed a masturbarlo.
Il suo cazzo era diventato duro, mentre i suoi coglioni erano grossi e turgidi. Anche il suo scroto era depilato, cosi' che masturbandolo potevo toccargli bene la pelle.
- Mmmm siii cosi', ficcamelo dentro tutto e fammi godere! grida, ed io attacco a masturbarlo ancora piu' forte.
Ad un certo punto, dopo oltre dieci minuti di trattamento, mugolando mi dice: - Vengo, sborro, non ne posso piu'!
Sento le sue contrazioni anali farsi sempre piu' ritmiche ed il suo cazzo pulsare sempre piu' forte: ci siamo, anche i coglioni sono sempre piu' turgidi e gli sollecito solo la sua enorme cappella, con le dita ad anello.
Non si trattiene piu' e sborra copiosamente, con il mio cazzo duro nel culo. Quattro, cinque fiotti di sperma caldo gli bagnano i peli del petto e della pancia e mentre viene urla di piacere.
Quando ha finito, con il suo cazzo ancora semirigido, gli spalmo tutta la sua sborra sul pelo del petto e gli dico: - Ora tocca a me!
- Fai quello che devi, caro! Ed apre ancora di piu' le sue gambe pelose.
Tiro fuori il mio cazzo dal suo culo ed inizio a masturbarmi su di lui con la mano sporca della sua sborra.
Godo, godo come mai prima ed il mio cazzo e' rigidissimo, i miei coglioni pronti a schizzare fuori tutto lo sperma che ho dentro.
Per godere ancora di piu', poso i miei coglioni sui suoi, continuando a masturbarmi, ed ho la sensazione bellissima dei quattro testicoli che si toccano e si muovono all'unisono, mentre lui continua a spalmarsi la sua sborra sul petto.
- Aspetta, che ti do una mano io! mi dice ed afferra il mio cazzo con la sua mano umida di seme. Inizia a masturbarmi sempre piu' forte, con esperienza, mentre muove lentamente i suoi coglioni contro i miei.
Non ne posso piu', il mio cazzo e' gia' completamente sporco del suo sperma, lecco i suoi polpacci pelosi mentre lui accelera il ritmo della sua mano. Gli tocco nuovamente il petto bagnato, mentre lui finisce il servizio di mano.
Vengo abbondantemente con tre, quattro, cinque schizzi che arrivano fino al suo collo. Una goduta lunga, profonda, con i coglioni che toccano i suoi e la mia faccia circondata dal pelo delle sue gambe.
Il nostro seme si mescola sul suo petto e le nostre mani si toccano.
Sfnito, mi sdraio sopra di lui, e sento i nostri corpi pelosi a contatto, bagnati dallo sperma di entrambi.
Ci scambiamo un lungo bacio con la lingua.
- Che bella chiavata! Mi dice.
- Ne facciamo un,altra?
Passiamo tutto il pomeriggio a chiavare, provando diverse posizioni anche sotto la doccia. Alla fine tutta la sborra era venuta fuori.
- Torna presto a trovarmi, mi raccomando!
- Tutte le volte che vuoi, rispondo.
Faccio spesso quella strada e vado spesso a trovare il mio podista preferito!
Bearish