ORSI ITALIANI MAGAZINE


Il pescivendolo del mercato rionale (prima parte)

Un racconto di Kabir

 

Avevo preso l'abitudine di andare a comprare il pesce ad uno dei tanti mercati rionali della mia citta'.

Tra tanti pescivendoli ce ne era uno Pietro, un uomo meridionale molto attraente e virile. Poteva avere quanto me, una quarantina d'anni. Era al contrario di me, molto robusto e tarchiato e dalla sua camicia sbottonata si intravedeva una folta e lunga peluria nera. Le sue braccia erano grosse e pelosissime. Nel lavoro lo accompagnava di solito la moglie e quindi non avevo mai osato avvicinarmi alla sua bancarella.

Un mercoledi' passando al mercato capii che in quel giorno della settimana, lavorava da solo. E quindi mi avvicinai alla sua bancarella a comprare del pesce.

Con me fu molto gentile ed io ero molto eccitato a guardare il suo corpo. Quando pagai misi il denaro sulla sua calda mano. Mi venne una vampata di calore, quando sentii la sua mano ed istintivamente gli toccai la folta peluria del suo polso.

Lui sorrise e capi' che mi piaceva. Io allora con molta disinvoltura gli chiesi se avesse voglia di compagnia e di divertirsi con me.

Naturalmente Pietro accetto' e mi disse:< Il mio pesce, almeno quello non e' in vendita, ma lo posso dare a chi lo vuole!>.

Io scoppiai dalle risate ed anche lui.

Io gli spiegai che vivevo a tre quadre in avanti girando a sinistra e che lo aspettavo dopo che smontasse dal lavoro.

Fu molto puntuale ed io lo accolsi in casa.

Io ero molto contento ed eccitato nel vederlo e lui mi disse:<Purtroppo abbiamo poco tempo, possiamo fare una sveltina, la prossima volta ti prometto di rimanere di piu'>.

Io gli risposi:<Sono contento che sei venuto! Non preoccuparti perche' la prossima volta ci divertiremo molto di piu' assieme>.

Io dopo con la testa mi abbassai verso le sue gambe e lui si tolse i pantaloni. Dalle sue mutande si intravedeva un enorme pacco che quasi fuoriusciva, le sue gambe pelose scolpite dai muscoli e la sua pancia appena accentuata lo rendevano molto sexy.

Io quindi gli tolsi le mutande e cominciai a leccare il suo fantastico gelatone con l'intento di assaggiare la sua dolce crema. La sua grossa capocchia pulita aveva un buon odore di maschio, cosi' come la sua pelle, il che non mi dispiaceva affatto. Alla fine glielo presi tutto in bocca e cominciai a succhiarglielo e pomparlo.

Pietro allora comincio' a sospirare e a toccarmi la testa dicendomi:<Ma che bravo che sei! Si' cosi', succhialo! Mi fai godere.>

Ed io continuavo a succhiargli il suo bel gelatone con molto gusto

Pietro allora mentre mi accarezzava la testa mi disse:< Bello! Fammi venire in bocca!>

Ed io gli risposi:<Ma certo caro! Non aspetto altro. Hai un bel cazzo per giunta grosso e mi piacerebbe assaggiare la tua crema!>.

Mentre la mia bocca scivolava su e giu' lungo il suo gelatone, sentii fuoriuscire uno schizzo che mi riempi la bocca.

Allora Pietro grido':< Ah che goduria e che sollazzo, sei un esperto in bocchini! Mi fai morire dal piacere!>

Io continuai a pompargli l'uccello sino a che mi raggiunse un secondo fiotto piu' denso ed abbondante. Non sprecai nemmeno una goccia di quel prezioso succo di maschio, con avidita' lo mandai tutto giu'.

In quel mentre lui lancio' ancora un forte urlo, mentre quasi mi tirava i capelli e diceva: <Ah! E' troppo questo sollazzo per me mi fai morire dalla goduria!>.

Di fatti Pietro quasi tremava dal piacere che gli procuravo mentre mandavo tutto giu'.

Quando gli si ammoscio' allora finalmente lo tirai fuori dslla mia bocca.

Pietro allora mi disse: <Grazie! E' da molto tempo che non godevo cosi'>

E allora io gli chiesi: Ma tu non scopi con tua moglie?>.

Allora Pietro mi rispose:<Io e mia moglie ci siamo sposati da giovanissimi! Da quando ha avuto il terzo figlio ovvero sei anni fa scopiamo molto sporadicamente e male. A volte quando ha voglia ed e' girata di spalle a me, le piace farsi penetrare. In questa posizione si trova comoda e si lascia andare, ma non ci mette nessuna fantasia nel fare l'amore. Non mi fa i pompini, non vuole farsi leccare la fica e non le piace farsi scopare nel di dietro. Capisci che siamo come due amici? Io non sono molto contento con lei per quel che riguarda il sesso! Per il resto andiamo d'accordo ed e' una brava moglie!>

Io allora gli risposi: < Bene allora vorra' dire che con me farai tutte le cose che ti piace farti fare Io sono disponibile a soddisfare tutte le tue voglie!>.

Pietro allora rispose: < Bene si e' fatto tardi, devo andare. La prossima volta che vengo ho voglia di fare l'amore completo con te! Ti faresti chiavare?>

Io allora gli risposi:< Io ho una voglia matta di sentirti tutto dentro di me. Ti faro' godere dal piacere! Allora verrai domani sera?>

Pietro:< Si verro' verso le 18.30>.

Io:<Posso darti un bacio?>

Pietro:< Si', te lo sei meritato e te lo do prima io!>.

Pietro quindi usci' da casa mia.

La sera seguente lo aspettavo impazientemente. Per quella occasione mi ero purgato durante la giornata e mi ero lavato per bene . Mi ero pure messo dentro il mio buchetto della vaselina per facilitare le coseprima che lui venisse.

Avevo una voglia matta di farmi penetrare.

Fu puntuale a venire. Quando aprii la porta mi regalo' un sorriso! Lo feci subito entrare dentro ed accomodare sulla poltrona.

Poi mi avvicinai a lui e cominciai a toccargli le sue braccia pelose ed infine a sbottonargli la sua camicia. Mi piaceva leccare i suoi capezzoli e toccare il folto vello nero del suo petto!

Dopo gli dissi: < Baciami!>

Lui allora mi strinse con le sue forti braccia e mi diede la sua lingua ed io la mia. Sentivo l'odore fresco del suo sudore di maschio bruno. Eravamo eccitati tutti e due tanto che ci togliemmo i vestiti. Io subito mi abbassai in cerca del suo uccello. Cominciai a succhiarlo.

Pietro allora disse: <Si', leccalo e succhialo bene!>.

Io glielo bagnai per bene e dopo gli dissi: <Dai! Andiamo a letto, ho voglia di farmi sbattere!>.

Pietro allora mi rispose:<Si' non vedo l'ora di mettertelo tutto dentro nel culo!>.

Io mi distesi ed aprii le mie gambe e lui mi penetro' con ardore.

Io cominciai a gridare come una grande troia che godeva nel farsi fottere e lui eccitato mi chiavava tenendo le mie gambe per aria.

Mentre mi scopava gli toccavo la folta peluria del suo petto.

Nel massimo dell'eccitazione gli chiesi: <Dammi la tua lingua!>.

E lui mentre mi fotteva mi disse: Ma certo che te la do'!>.

Era bello sentire la sua calda e dolce lingua sulla mia mentre sentivo il suo grosso e duro attrezzo dentro di me!

Quella interminabile e vigorosa scopata duro' almeno una ventina di minuti.

Quando venne raggiungemmo l'orgasmo assieme ed entrambi gridavamo dal piacere.

Quando gli si affloscio', ci rilassammo sul letto.

Poi lui mi disse: <E' la prima volta che mi faccio un uomo e quindi che scopo nel culo! Devo dirti che mi piace moltissimo! E poi tu hai un bel culo con un buco stretto, la cosa mi fa godere molto!>.

Allora io gli risposi:<Devi vedere cosa si prova nel prenderlo! Una sensazione piacevole.>

Allora Pietro mi rispose:<Chissa' un giorno non molto lontano, forse quando comincera' a non tirarmi piu' provero' questa nuova esperienza!>.

(continua)



ORSI ITALIANI MAGAZINE

INDICE PRINCIPALE

MAIN INDEX