ORSI ITALIANI MAGAZINE




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Padri e vizi

Un racconto di Danny


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


Da ormai sette anni vivo a Roma. Non è stato facile ambientarsi subito in una città come Roma.

Bella fin che si vuole ma essendo abituato a vivere in un paesino di provincia nella mia bella Sicilia, per me i primi mesi sono stati traumatici.

Per fortuna ho l’appoggio del mio compagno Gianni di cui mi sono perdutamente innamorato frequentandolo in chat per parecchi mesi.

Da qui alla decisione di andare a vivere nella capitale con lui è stata breve anche perché arrivato a 27 anni senza un lavoro non me la sentivo di pesare ancora sui miei genitori.

Ho tentato la carriera religiosa, più per bisogno che per convinzione o fede ma anche in questo caso ho fatto un buco nell’acqua. L’ordine religioso in cui ero è molto famoso e stimato in tutto il mondo.

Purtroppo devo dire che l’ambiente non è il massimo della vita. Di giorno si lavorava e pregava molto, la sera invece…. Beh si avete capito…

Alcuni superiori se ne approfittavano della nostra giovane età e di notte venivano nelle nostre camere, dicevano loro, per metterci alla prova.

Ci veniva richiesta ogni sorte di prestazione sessuale.

All’inizio non è stato difficile cedere alla tentazione anche perché sinceramente l’idea di poter fare sesso con un adulto mi ha sempre attirato e poi alla mia età le pulsioni sono veramente molto difficili da controllare.

Molto spesso per astinenza ci si ritrovava la mattina con le mutandine e il letto completamente bagnato dai nostri incontrollabili orgasmi notturni.

In particolare i più insistenti erano Padre Damiano e Padre Simone, entrambi sessantenni.

Nulla da dire sulla loro fisicità, bellissimi uomini stile bear, barba ben curata uno, baffoni l’altro. Corporatura massiccia e muscolosa, veramente ben fatti e devo dire tutto sommato pure simpatici.

La prima volta che ho visto Padre Damiano nudo mi sono veramente spaventato nel senso che mai avrei immaginato che un uomo potesse avere un sesso di certe dimensioni.

La prima volta si è presentato in camera mia dopo un paio di settimane che ero arrivato. Con la banale scusa di parlarmi del servizio lavanderia mi diede un paio dei suoi slip da mettere nella cesta dei panni da lavare.

In seguito mi mostrò quelli che indossava dicendomi che dovevano diventare puliti e immacolati come quelli.

Cominciai a sospettare qualcosa anche perché lo slip di Padre Damiano non era un capo classico ma molto sexy, che mettevano in risalto le sue forme.

Pelosissimo in tutto il corpo, padre Damiano aveva un uccello di circa 27/28 cm, molto grosso alla base e con una cappella di tutto rispetto.

Mi chiese di mostragli il mio slip e appena abbassai i pantaloni, mi fece degli apprezzamenti che non mi aspettavo.

Incominciò a toccarmi delicatamente e una volta notato la mia forte erezione non esitò a prendere in bocca il mio arnese.

Ricordo che mi fece un pompino da rimanere senza respiro. Pretese il cambio e sinceramente davanti a una mazza simile non riuscii a resistere alla tentazione e cominciai a spompinarlo alla grande.

La cosa andò avanti per parecchi giorni fino a che padre Damiano mi chiese sempre di più. Devo dire che sentire in culo il suo cazzo, mi ha fatto sentire veramente una troia.

Un dolore lancinante all’inizio ma poi il mio sfintere si è subito abituato a un asta del genere.

Anche a Padre Damiano piaceva molto prenderlo in culo e il sesso era la sua vera ragione di vità.

Una sera mi confidò che avrebbe voluto che fosse sempre a mia disposizione, voleva che lo degradassi come uomo, voleva che diventasse il mio wc personale addirittura.

La notte veniva nella mia cella con il suo tablet e ci vedavamo film gay s/m estremi prima di coricarci.

La sua perversione non aveva davvero limiti e fu per questo che presi la decisione di andarmene definitivamente.

Naturalmente a torto o a ragione, non raccontai a nessuno quello che succedeva là dentro. L’ho confidato solo a qualche amico sicuro anche se ha fatica sono stato creduto.

A Roma, con Gianni, sono riuscito a cambiare vita.

E’ stato difficile dimenticare tutto. Ora non credo più nella Chiesa come istituzione e addirittura ho cambiato religione o meglio filosofia di vita.

Lasciato alle spalle questo capitolo, mi sono buttato a capofitto nella ricerca di un lavoro che non è mai arrivato nonostante la mia disponibilità a qualsiasi tipo di attività.

Mi iscrivo a matematica, ho sempre avuto molta passione per questa materia. Tento questo passo, tanto ormai anche i tempi di crisi non certo favoriscono la ricerca di un’occupazione.

Passo tre anni bellissimi anche se lo studio mi richiede sacrifici e impegno costanti. Conosco tanta gente e compagni davvero meravigliosi. L’estate o le ferie natalizie e pasquali le passo in Sicilia dai miei.

Nulla è cambiato nella mia bella terra ma ho trovato dei cambiamenti in mio padre. Una sorpresa inaspettata, non so ancora dire se una considerarla bella o meno.

Con la scusa di andare a controllare le coltivazioni che abbiamo a circa un paio di km di distanza da casa, lui e Antonio, un bel ragazzone moro di 30 anni nostro amico da sempre passano tutto il pomeriggio assieme.

La cosa mi sembra molto strana in quanto mio padre ha 65 anni ed è poco probabile un’amicizia, chiamiamola “disinteressata” tra i due, se non fosse solo per la differenza di età tra i due.

Mio padre poi è ancora un uomo molto attraente e prestante, bel fisico da orso, pizzetto ben curato, folta peluria su tutto il corpo, glutei sodi e tondi da fare invidia a un ventenne, gambe davvero molto muscolose e ben tornite.

Insomma quello che definirei un “Marcantonio” e anche io, se non fosse il fatto che è mio padre, ci avrei fatto un pensierino.

Ne ho parlato anche a mia mamma ma sorridendo mi dice che è tutta contenta che papà non vada al campo da solo così stà meno in pensiero e poi è Antonio è un ragazzo di compagnia, solare, allegro, simpatico.

Tra me e me ho pure pensato che è anche un “gran bel pezzo di…. “.

A dire il vero non mi lascia indifferente e il mio pisello ha sempre un sussulto di gioia quando lo vedo.

Con il caldo che fa è pure sempre vestito in modo abbastanza succinto e questo permette alle sue straordinarie forme di mettersi in evidenza.

So che non sono cose da fare ma un pomeriggio decido di andare al campo a vedere se quei due ce la raccontano giusta.

Un po’ mi vergogno di quello che sto per fare ma il dubbio che ho mi sta letteralmente martellando.

E se davvero mio padre avesse una relazione di sesso con Antonio? Come avrei reagito? Approverei veramente? Sarei veramente felice?

Arrivato al campo, vedo le bici di mio padre e di Antonio ma loro non ci sono.

Penso subito siano andati a fare un giro o a rilassarsi da qualche parte all’ombra. Più avanti abbiamo una sorta di casetta per gli attrezzi che mio padre costruì qualche anno fa e che avevamo come deposito per i vari utensili.

Stavo per entrare quando sento delle voci all’interno e da una fessura sull’angolo sinistro guardo chi c’è dentro.

Rimango a bocca aperta! Quello che pensavo è proprio quello che accade realmente.

Mio padre è appoggiato a una seggiolina completamente nudo e Antonio, anche lui come mamma lo fece è dietro di lui intento a leccargli il culo.

Uno spettacolo che mi eccita veramente molto.

Finalmente ho la certezza di quello che la mia mente paventava da tempo.

Sotto i colpi di Antonio vedo che mio padre sta godendo alla grande, ansima molto e incita Antonio a continuare e a affondare di più ancora il suo cazzo.

Antonio ha veramente un gran bel cazzo, non tanto per la lunghezza (anche se notevole, sicuramente oltre i 20 cm) ma per la larghezza che raggiunge quella di una lattina di Coca Cola.

Penso subito che se mio padre gode cosi tanto ad avere quella bestia nel suo culo, inevitabilmente deve essere davvero sfondato.

Cambiano posizione.

Antonio si siede e mio padre fa altrettanto ma sul suo cazzo che senza tregua lo stantuffa come un vero pistone. Nel frattempo Antonio masturba mio papà.

Anche il suo uccello è davvero notevole e si vede che è già molto bagnato dall’eccitazione.

Da quello che sento Antonio riesce a far raggiungere un copioso orgasmo anale a mio padre e infatti sento che ansima molto biascicando parole di piacere.

Sono eccitatissimo, anche il mio slip è completamente bagnato dai miei umori e guardandomi attorno per essere sicuro che non ci sia nessuno, abbasso i pantaloni e inizio a segarmi.

Papà si stacca dal cazzo di Antonio e gli chiede di offrirgli il culo. Senza esitare Antonio appoggia le mani sulla sedia e inarca la schiena, mostrando a mio padre un culo davvero superbo.

Mio padre non rimane indifferente a tanta grazia e dopo avergli sapientemente lubrificato il buchetto con la sua lingua, gli affonda senza problemi la sua mazza già grondonante.

Sul viso di Antonio si legge la felicità fatta uomo, si vede che non aspettava altro.

D’altra parte sembra proprio che mio padre anche con il culo di un maschio ci sappia veramente fare.

Si sente persino il rumore delle sue grosse palle che schioccano sulle natiche di Antonio aumentando in loro, ma anche in me, l’adrenalina.

Non so cosa fare effettivamente. Avrei una grande voglia di partecipare… ma questo significherebbe espormi troppo.

Il mio cazzo è diventato durissimo come una roccia, mi sento scoppiare, la situazione mi sta sfuggendo di mano.

Decido di entrare e vaffanculo tutto, vaffanculo la reazione che può avere mio padre nel vedermi, vaffanculo cosa penserà Antonio di me.

Rimango spiazzato, appena mio padre e Antonio mi vedono si mettono a ridere e il mio vecchio mi dice con molta soddisfazione che mi stavano aspettando.

Sapevano già da anni delle mie inclinazioni e mio padre si era accorto di come lo guardavo quando mi capitava di vederlo uscire dalla doccia o comunque solo in slip.

Non perdiamo tempo, ormai siamo tutti e tre all’apice e i nostri cazzi stanno per esplodere.

Non mi lascio certo scappare l’occasione e prima l’uno poi l’altro, si fanno leccare i loro buchetti ancora grondanti. I

l culo di mio padre è veramente eccezionale.

Mi fa impazzire la folta peluria che ricopre abbondantemente il buchetto già dilatato dalla mazza di Antonio.

Anche io contribuisco ad allargarglielo e con un colpo deciso lo penetro fino quasi fargli arrivare la mia cappella in gola.

Antonio si stacca dalla bocca di mio padre e mi fa assaggiare il suo uccello nel mio culo voglioso che non aspettava altro.

Mio padre sente che ormai sto venendo, la mia cappella si è ingrossata ulteriormente.

Si stacca velocemente e spalanca la bocca davanti al mio cazzo che come un vulcano erutta tutta la panna nella sua gola.

Nel frattempo sento il mio intestino riempirsi: anche Antonio non è riuscito a trattenere il suo nettare per altro tempo.

Ho il culo in fiamme ma il piacere che sento ancora in me è indescrivibile.

Mio padre pulisce bene le nostre cappelle con la sua bocca ancora piena del mio godimento.

Anche il suo uccello inizia a sparare fiotti violentissimi e abbondanti di sborra calda che finiscono inevitabilmente sui nostri corpi.

Finalmente ho chiarito molte cose ma a casa le cose non sono cambiate e neppure il rapporto con mio padre, tutto come nulla fosse successo.

Certamente qualche scappatella ce la concediamo ma sempre in compagnia di Antonio, non so ancora se solo con mio padre potrebbe funzionare.


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