ORSI ITALIANI MAGAZINE


OrsoLele (parte 2)

Un racconto di

GiocattoloXorsi (jtcrip@katamail.com)

 

 

Il week-end dopo il nostro primo approccio le nostre famiglie, io e Lele compresi, si apprestavano a una tranquilla e rilassante vacanzetta in montagna nella baita dei miei. Valigie pronte e tutti in macchina. Eravamo io, Lele e i suoi su una macchina e i miei con le valigie sull'altra. Il viaggio fu lento e noioso e l'atmosfera non era priva di un certo imbarazzo da parte mia, Lele invece sembrava sereno. Se ne stava tutto spaparanzato sul sedile posteriore e ogni tanto mi sorrideva. Arrivata alla mia casetta, posteggiammo le macchine ed entrammo. Ci mettemmo tutti a disfare i bagagli mentre Lele disse: 'Vado a fare un giretto in paese chissa' magari trovo un localino per stasera'. Alche' suo padre gli urlo': 'Pensi solo a quello, bravo ragazzo, stasera fighe e champagne?' e Lele che si era gia' allontanato gli rispose ridendo: 'Seghe e gazzosa pa', seghe e gazzosa' poi scomparve dietro il lato della casa. Dopo un oretta era gia' tutto sistemato. Lele torno' mentre ci stavano sedendo in sala.

Mio padre era intento ad accendere il camino: 'Ehi Franco' disse Lele sorridente 'guarda che vi ho trovato', mio padre si giro' verso di lui, Lele gli stava allungando la mano, nella sua mano c'erano quattro biglietti per una maratona di liscio. Poi Lele aggiunse: 'Ho pensato che, visto che siete degli appassionati e ve la menate sempre su chi e' il miglior ballerino, beh ecco qui, stasera deciderete, vi ho iscritti alla gara del paese. I nostri genitori furono entusiasti dell'idea e cominciarono i preparativi, appena fummo soli in salotto Lele mi guardo' e disse: 'Cosi' stiamo soli per un qualche oretta', solo udire quelle parole mi fece eccitare da matti, Lele se ne deve essere accorto perche' ha sorriso, si e' avvicinato, mi ha infilato un dito in bocca, spingendolo su e giu' poi ha aggiunto: 'stasera' e se ne andato a disfare la sua valigia. Tutto il resto del tempo e' stato un oblio interminabile, l'unico mio pensiero era rimanere solo con lui e finalmente i nostri genitori uscirono.

Li accompagno' Lele alla porta, chiuse subito a chiave poi mi raggiunse in sala, io ero sul tappeto davanti al fuoco ad aspettarlo, mi ero gia' spogliato per non perdere tempo. Lui completamente vestito sembrava ancora piu' massiccio di quello che era realmente, mi prese in braccio (io non peso molto) e si sedette con me addosso sul divano, imprigiono' il mio cazzo gia' duro tra le sue coscie e comincio' ad accarezzarmi il sedere 'Adesso fammi divertire un po', le carezze si fecero sempre piu' pesanti, adesso le sue mani aprivano le mie natiche e potevo sentire il suo grosso dito insalivato cercare il mio buchetto. Ci infilo' prima un dito, poi due, poi tre, ogni tanto con l'altra mano mi sculacciava con forza 'Mi piace di piu' il tuo culetto quando e' rosso e caldo mi sussurrava nell'orecchio mentre vibrava il colpo. Poi mi fece alzare, mi bacio' e sentii la sua lingua ruvida esplorare l'interno della mia bocca, mentre mi baciava le sue dita erano scivolate ancora nel mio sedere.

Abbasso' la zip e slaccio' il bottone 'inginocchiati' mi ordino', mi abbassai e sorrisi a quel rigonfiamento, lo ricordavo piu' piccolo. Il tessuto dei boxer era tiratissimo, Lele era arrapatissimo, si infilo' la mano nei boxer ed estrasse il suo cazzone, con la mano libera mi blocco' la testa e con l'altra mi spinse la cappella in gola, continuava a darmi il ritmo con la mano sinistra premuta sulla mia nuca e con la destra si masturbava. Poi quell'asta scivolo' via dalla mia bocca e Lele mi fece sdraiare sul divano, alzo' i miei piedi sopra le sue spalle e disse 'adesso ti faccio godere', mi sculaccio' ancora e poi spinse cosi' forte che sentii il bisogno di urlare, il mio sedere aveva già cominciato a pulsare e ad ogni colpo di reni mugolavo dal piacere, Lele guardava come mi contorcevo e mugolavo sotto di lui e questo lo faceva uscire di testa, i colpi erano sempre più veloci, sentivo quell' arnese gigantesco scavarmi il sedere e quasi senza accorgermi sborrai, il mio sperma si era spalmato sulle nostre pancie che si accarezzavano nel costante dondolio, poi ad un tratto Lele strabuzzò gli occhi e sborrò, era stata una scopata magnifica. Ci abbracciammo e lui disse 'Dammi dieci minuti e si ricomincia...'

GiocattoloXorsi
jtcrip@katamail.com


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