ORSI ITALIANI MAGAZINE
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/ NOTICE
Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e'
pertanto riservata a persone maggiorenni
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nudity and a text with homoerotic contents: it's intended for persons
over 18
L'orso gentile (parte prima)
Un racconto di Aldo
Gianni
aveva ripreso ad andare in piscina regolarmente per riportare la
propria forma fisica ai livelli del precedente anno, il massimo
raggiunto di cui si era inorgoglito e che effettivamente gli aveva dato
un giovamento generale. Tre sere a settimana dedicava due-tre ore
al nuoto.
Aveva notato nella corsia adiacente alla sua un ragazzo
di circa la sua eta', trent'anni, che lo eccitava molto: il tipico orso
con tanto di barba e folto pelo nero sparso in modo uniforme su tutto
il corpo, bello massiccio e sodo.
Lo aveva osservato durante il
nuoto e non lo aveva perso di vista negli spogliatoi, sotto la doccia e
poi durante il cambio d'abiti e fino all'uscita. Era un poco piu' basso
di lui di statura, forse raggiungeva i 170 cm ma per Gianni era una
cosa positiva: immaginava di stare in piedi dietro di lui e di potergli
mordicchiare il collo, preliminare che lo eccitava moltissimo…. quindi
la differenza di statura di quei pochi centimetri era perfetta. Non
riusciva a non guardare quel corpo tonico, morbido e cosi' peloso
sentendosi ipnotizzato da quel maschio.
Il viso simpatico ed un sorriso dolce con denti bianchissimi incorniciato in una barba folta e bel curata lo aveva stregato.
Voleva
scoprire tutto su quel ragazzo, se fosse fidanzato (non portava la
fede, quindi niente moglie, almeno questo era gia' buono…) cosa gli
piacesse, abitazione, interessi, amicizie e tutto il resto.
Lo
vedeva arrivare da solo, scambiare poche parole ma sempre con il
sorriso, nuotare con passione con bracciate regolari e sinuose e poi
uscire dalla vasca, doccia e via da solo.
Una sera fece un
azzardo: mentre era sotto la doccia gli prese il costume e lo nascose
nella propria borsa, poi ando' anche lui sotto la doccia ed osservo'
per l'ennesima volta quel culo sodo e pelosissimo, la schiena larga
anch'essa nera di pelo che si andava infoltendo sulle spalle ed il
cazzo di media lunghezza ma bello spesso sbucare da una foresta di pelo
pubico.
Fu costretto a voltargli le spalle per non avere un'erezione completa.
Quando
torno' negli spogliatoi il suo orso era gia' uscito. Cosi' consegno' il
costume che aveva 'preso in prestito' al bancone dell'ingresso dicendo
che lo aveva trovato a terra e si avvio' a casa dove come consuetudine
si addormento' dopo essersi masturbato pensando a quel magnifico
ragazzo.
Gianni era biondo, occhi nocciola/verdi, praticamente
glabro, bel viso, fisico tonico ed aveva una smodata passione per gli
orsi. La sera successiva fu proprio il suo orso a cercarlo
ringraziandolo per il costume e cosi' iniziarono a parlare: era anche
simpatico, un poco timido ma bastava un piccolo incoraggiamento per far
uscire il suo lato solare e divertente.
Gianni propose di cenare
assieme dopo il nuoto e durante tutta la sera non riusci' a staccare
gli occhi dai suoi cosi' profondi e scuri che brillavano come se
al loro interno ci fosse una fiamma e dentro ai quali si perse.
Nel
parcheggio, avviandosi alle proprie auto, si fermarono un istante
'spero di non rovinare tutto… ho visto come mi guardi, l'ho notato piu'
di una volta e...' 'non rovini nulla…hai visto bene… spero io di non
averti messo in imbarazzo…' e proseguirono la serata a casa di Gianni. Sul divano ancora due chiacchiere con un'altra birra per sciogliere la
tensione e poi le labbra si sfiorarono, il respiro dell'uno divenne il
respiro dell'altro ed un bacio caldo, dolce, lungo e profondo li uni'
per molti minuti, poi la passione ebbe il sopravvento ed in un attimo
furono nudi sul divano, poi sul tappeto ed infine si trasferirono sul
letto.
Gianni perse la testa per quel maschio meraviglioso che si
lasciava baciare, leccare, toccare il ogni posto, impazzi'
letteralmente dal piacere facendo un godurioso 69 mentre tra le sue
dita sentiva scorrere la folta peluria che ricopriva quel corpo caldo e
sensuale che aveva sotto di se'.
Non resistette molto e gli
sborro' in bocca ricevendo a sua volta lo sperma di Mirko, si baciarono
ancora mescolando i propri sapori e poi Gianni lo volle dentro di se'.
Il
cazzo di Mirko entro' senza difficolta' e la scopata fu in un costante
crescendo di forza e passione facendo vivere ad entrambi un grande
piacere.
Quando gli riempi' l'intestino si lascio' cadere sul
materasso con braccia e gambe larghe a pancia sotto e Gianni ne
approfitto' per assaporarlo nuovamente facendo scorre la propria lingua
su tutto il corpo partendo dai piedi, risalendo le gambe,
solleticandogli il retro delle ginocchia, mangiando letteralmente le
morbide natiche soffici di pelo ed andando a cercare il buco quasi
nascosto e foltissimo per poi risalire lungo la spina dorsale e
spostando le labbra ai lati dove i peli non lasciavano molto spazio
alla pelle scoperta e poi sulle spalle per restare a mordere il collo
carnoso e profumato dal lieve strato di sudore appena prodotto ed i
lobi delle orecchie e le guance coperte di barba.
Lo fece girare e
ricomincio' dal basso, lungo le gambe soffermandosi sui grossi
testicoli che prese in bocca uno alla volta, piu' volte ciascuno
beandosi all'ascolto dei gemiti che suscitava in Mirko e sul cazzo che
torno' subito attivo e che torturo' dolcemente con la lingua che
percorse l'intera circonferenza della cappella per poi baciarla e
succhiarla ed ingoiarla il piu' possibile... per poi salire sul ventre
e concentrare le proprie attenzioni per alcuni muniti sui capezzoli
belli turgidi senza perdere occasione di giocare con i peli tirandoli
leggermente con le labbra e baciando e leccando tutto quanto e,
soprattutto, mordendolo leggermente, senza fargli male, ma quando il
desiderio era cosi' forte baciare e leccare erano poco: lo avrebbe
mangiato con la stessa foga con cui si addenta un panino gustoso ed
imbottito dopo una giornata di lavoro mentre lo stomaco brontola e
reclama di essere riempito.
Le lingue si incrociarono di nuovo in un umido bacio sensualissimo.
Si
sedette sul cazzo impalandosi con un sospiro di autentico piacere per
entrambi ed inizio' a muovere il bacino lentamente per assaporare ogni
minima sensazione e far godere di nuovo il suo orso.
Mirko gli
accarezzava il petto liscio, pizzicava i capezzoli rosei e piccoli per
poi salire al viso, alle labbra che si dischiusero per succhiare una ad
una le dita carnose e tenere. 'come sei liscio, mi piaci tanto...
muoviti cosi'... cosi'... mi fai morire...' 'tu sei bellissimo,
davvero. Ti ho desiderato tanto in queste settimane... non sai come
sono felice che tu sia qui!'
Poi Mirko inizio' a scoparlo con piu'
decisione mentre Gianni teneva appoggiate le mani sui pettorali e lo
guardava con autentica libidine e desiderio reso ancora piu' intenso
dallo sfregamento dei propri testicoli e cazzo sul ventre sodo di
Mirko; quando un nuovo orgasmo li colse all'unisono raggiunsero la
postazione piu' vicina al Paradiso e si addormentarono l'uno sopra
l'altro con lo sperma di Gianni che fungeva da collante sui loro
ventri.
Quando Gianni si veglio' era ancora buio, la notte era a
meta', e si strinse nuovamente al suo maschio appoggiando la testa sul
petto per sentire il battito regolare e tranquillo ed il respiro
costante di chi dorme appagato, cingendolo con un braccio.
Lo
svegliarono le carezze sulla testa di Mirko che gli scompigliavano i
capelli biondi che portava un poco piu' lunghi della media degli uomini
e gli conferivano un aspetto piu' giovane dei suoi 31 anni.
Il
sole gia' filtrava dalle tapparelle. Gianni appoggio' il naso nella
piega sensualissima del collo dove la barba di Mirko si trasformava in
peli del petto e gli chiese di restare ancora un po'.
Entrambi chiamarono in ufficio per prendersi mezza giornata.
Sotto
la doccia non staccarono le mani l'uno dal corpo dell'altro per poi
tornare sul letto e ricominciare a fare sesso con piu' passione.
Le
lingue percorsero di nuovo tutta le pelle e si inserirono negli orifizi
per poi essere sostitute dai rispettivi cazzi e poi dalle dita e qui si
confidarono il piacere per il fist ed in un 69 di estremo ed autentico
piacere i cazzi vennero succhiati mentre una mano, scivolosa di
lubrificante, violava con delicata decisione l'ano dell'altro.
Fu
una mattinata di autentico, puro piacere dove le remore e la timidezza
persero definitivamente la battaglia con il desiderio e la gioia.
Fecero una colazione/pranzo restando nudi per riempirsi gli occhi l'uno
dell'immagine dell'altro e poi si salutarono. Il pomeriggio sarebbe
trascorso in fretta ed una nuova notte li attendava impaziente.
continua...
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