ORSI ITALIANI MAGAZINE
L'ora di ginnastica
Un racconto di grassopassivo (grassopassivo@yahoo.it)
Avevo
16 anni frequentavo la 3° liceo, l'estate prima di quell'anno
scolastico avevo capito che mi piacevano i maschi e avevo avuto anche
le mie prime esperienze con dei mie vicini di casa (questa e' un'altra
storia).
Nel mio liceo, non so se si usa cosi ovunque, nell'ora di
educazione fisica la classe veniva separata: i maschi e le femmine la
facevamo separati e per ovviare all'esiguita' degli studenti venivamo
accoppiati a i ragazzi di un'altra classe, quell'anno ci unirono alla
3°A.
In quella classe c'era uno dei primi ragazzi di colore
che frequentavano le scuole superiori, adesso e' molto comune ma
all'epoca non erano tanti almeno qui in Sicilia.
Io non avevo mai
amato le ore di ginnastica, non ho e non avevo nemmeno allora un bel
fisico, sono sempre stato grassottello e sinceramente sono anche
abbastanza pigro, l'unica cosa che apprezzavo della ginnastica era
vedere i miei compagni in tuta, ad alcuni si notava per bene il pacco.
Per
il resto facevo passare quelle 2 orette di ginnastica settimanali
facendo il meno possibile, il primo quarto d'ora nello spogliatoio mi
cambiavo con molta lentezza e ne approfittavo per fumarmi una
sigaretta, poi raggiungevo gli altri e facevo il minimo indispensabile
degli esercizi che ordinava la prof per poi dileguarmi nuovamente
quando ci lasciava liberi a giocare, solo ogni tanto partecipavo quando
facevamo rugby ma solo perche' mi dava la possibilita' di contatti
molto stretti.
Quando si sceglieva il calcio io sparivo, andavo a cambiare e ringraziavo che erano passate quelle due orette.
Quell'anno invece fu diverso molto diverso, apprezzai appieno l'educazione fisica…
Il
ragazzo di colore che si chiamava Abed, stava sempre con un suo
compagno di classe di nome Marco: questo era il classico adolescente
spinellato e svogliato nonostante non avesse un fisico malaccio, anche
lui odiava la ginnastica e si trascinava dietro il suo amico.
Ci
ritrovavamo tutte e tre nello spogliatoio per la sigaretta prima di
iniziare e anche quando finivamo gli esercizi della prof in genere
tutte e tre ci ritrovavamo nuovamente a cambiarci e a fumare.
I
primi mesi ando' cosi', ero tranquillo che almeno non ero il solo pigro
del gruppo ma non immaginavo quello che sarebbe successo.
Un
giorno nelle ore di ginnastica come gia' era successo ci trovammo tutte
e 3 nello spogliatoio; non so il perche' di quello che avvenne, non ho
mai capito se avevano notato qualche mio sguardo verso i pacchi degli
altri o per gli ormoni impazziti o la goliardia e la spavalderia tipica
della adolescenza, ma fatto sta che avvenne con mio sommo godimento.
Marco,
mentre siamo tutte e tre intenti a fumare, mi dice: 'sai il mio amico
Abed ha un cazzo enorme, lo vuoi vedere?' io preso cosi' all'improvviso
avvampai in viso e dissi: 'no dai… e poi non sara' cosi enorme come
dici' al che rispose Abed: 'ho una minchia grossa e scommetto che e'
piu' grossa e lunga della tua' -io 'ma dai e poi cosa vuoi
scommettere?' -Abed 'se il mio e' piu' grosso ci seghi a me e a Marco'
-Io 'dai no… Marco non penso voglia essere segato' -Marco 'si, anzi se
entrambi l'abbiamo piu' lungo del tuo ci seghi e ti fai sborrare in
faccia'.
Ormai non potevo piu' tirarmi in dietro e poi sinceramente
la voglia di vedere i loro cazzi c'era. Era tardi, era passato troppo
tempo e dovevamo raggiungere gli altri quindi dissi: 'ok ragazzi
vediamo chi c'e' la piu' grosso e lungo, ma dopo, cosi' se perdo
abbiamo il tempo!'.
Non so se speravo che dimenticassero o invece
speravo che ricordassero, fatto sta che passata l'oretta che in genere
la prof si riservava per farci fare degli esercizi per le valutazioni,
mentre gli altri andarono a giocare a calcio noi tornammo nello
spogliatoio…
Beh Abed aveva un cazzo notevole 21 cm circonciso e
pure grosso, ma anche Marco non sfigurava, 19cm , un po' piu'
piccolo di circonferenza ma notevole pure il suo, io con i miei 16 cm
persi la sfida e quindi pagai pegno, mi sedetti sulla panca e loro
all'impiedi davanti a me inizio a segarli stringendo i loro cazzi, li
avevo davanti la faccia mentre le mie mani facevano su e giu' sulle
loro minchie fino a quando mi eruttarono in faccia dei caldi schizzi di
sborra che mi imbrattarono tutto.
Io non so per quale motivo e
nemmeno preso da cosa tirai fuori la lingua e leccai quella che mi era
arrivata sulle labbra.' Bravo Peppuzzo' - esclamo' Marco -'te piace la
sborra!'.
Io non dissi nulla mi andai a lavare e gli dissi 'ho perso ed ho pagato spero che vi sia piaciuto'.
Uscii
dallo spogliatoio e tornai in classe eccitato da impazzire. Passo'
quella settimana e sinceramente aspettavo con ansia l'arrivo dell'ora
di ginnastica, ci ritrovammo di nuovo soli nello spogliatoio. 'Beh se
volevi, potevi berla direttamente dalla fonte la nostra sborra' disse
Abed ed io -'ragazzi che dite'- Marco 'dai che ti e' piaciuta se vuoi
ne abbiamo ancora da dartene' - io, per non passare da finocchio ma
desiderando tanto assaggiare quei due bei cazzi dissi: 'facciamo cosi',
facciamo la conta chi esce accetta di fare quello che gli altri due
vogliono'.
Accettarono, il risultato della conta era scontato:
uscii io ma rinviammo a dopo, ci ritrovammo dopo i soliti
esercizi nello spogliatoio e mi dissero' adesso devi succhiarci i
nostri cazzi'.
Fu cosi che prima spompinai Marco e poi Abed bevendo
tutto, gustai ogni singola goccia del loro sperma. Per un paio di mesi
fu cosi' che alternativamente spompinavo uno o l'altro o entrambi
durante l'ora di ginnastica, non avevamo bisogno della conta tanto
ormai avevano capito che mi piaceva il cazzo.
Dopo le vacanze di
natale ci ritrovammo e riprendemmo le nostre ore di 'ginnastica' un
giorno Abed piu' arrapato del solito mi disse che voleva provare ad
incularmi.
Io
sinceramente avevo voglia di sentire il suo cazzo in culo ma non me la
sentivo di farlo nello spogliatoio: sapevo che eravamo degli
incoscienti, poteva sempre succedere che venisse qualcuno e mentre
ricomporsi da un pompino era facile da un'inculata mi sembrava piu'
rischioso!
Gli dissi che gli avrei dato il culo se sapeva qualche
posto dove andare per stare tranquilli, cosi' il pomeriggio mi diede
appuntamento vicino scuola. C'era anche Marco, andammo a casa sua, i
genitori erano separati e viveva con il padre che si ritirava la sera
dopo le 20 quindi potevamo stare tranquilli.
Fu cosi che mi scoparono entrambi.
Nella
stanza di Marco sul suo letto inizio a spompinarli e a leccare le loro
cappelle poi Marco ando' in cucina e prese una bottiglia di olio se ne
passo' un po' tra le dita e inizio' a allargarmi il buco prima con il
medio poi infilo' un altro dito e riusci' a farne entrare tre mentre io
mi prendevo cura del cazzo di Abed con la mia bocca.
Mi fece mettere
a pecorina e appoggio' la cappella contro il mio buchetto e spinse
dentro: ero dilatato dalle sue dita e non sentii molto dolore anzi mi
piaceva sentirlo dentro, mi scopava con un certa foga sentivo le sue
palle sbattere contro le mie chiappe.
Dopo 10 minuti che avevo il suo cazzo dentro, Abed gli disse 'dai che voglio scoparmelo pure io'.
Usci' e si diedero il cambio, Abed si posiziono' dietro e con un colpo deciso mi infilo i suoi 21 cm tutti dentro.
Sentii
la differenza dei due cazzi, mi faceva male inizialmente ma dopo
qualche minuti il mio culo si abituo' a questa nuova dilatazione e
godetti nel sentirlo dentro che spingeva a fondo, si fermava e tirava
fuori tutto il suo cazzo per tornare ad infilarlo spingendo sempre fino
in fondo.
Marco mi mise il suo cazzo in bocca e mentre l'amico mi
scopava il culo lui mi scopava la bocca senti la sua sborra inondarmi
la gola e scendere giu'; la ingoiai tutta.
Ancora Abed si dava da
fare nel mio culo, dopo altri 5 minuti di scopata sentii che aumentava
il ritmo per poi stringermi le spalle con le sue mani, e fermarsi.
Sentii
che mi riempi' il culo di sborra. Io ormai ero al massimo
dell'eccitazione e senza nemmeno toccarmi venni copiosamente. Passo'
cosi' quel meraviglioso pomeriggio di sesso e durante tutto
quell'inverno ce ne furono altri.
Purtroppo con la fine della scuola
le cose cambiarono e non ci vedemmo piu' ma se ripenso a quell'anno mi
eccito ancora da impazzire.
p.s per commenti scrivete a grassopassivo@yahoo.it
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