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Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto
omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni
This page contains pictures of male nudity and a text with homoerotic
contents: it's intended for persons over 18
Omar
Un
racconto di mcs2
I
racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non
sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale
praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.
The stories published in this section may contain descriptions of
unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice
Safe Sex by using condoms.
Quando
la
mia azienda fu costretta ad una riduzione di personale mi trovai
nella categoria degli esuberi.
Senza
lavoro a quasi quarant'anni per un po' mi ha destabilizzato ma senza
fare drammi mi sono messo alla ricerca di una soluzione facendo
ricorso alle mie capacità e puntando su quello che mi viene meglio:
sono bravo a relazionarmi con le persone, prima, infatti, facevo il
venditore, e poi le mie passioni: amo cucinare e mi sono piuttosto
bravo...
Dopo
poco più di un mese di inattività contattai casualmente su uno dei
tanti “social” un mio vecchio compagno di scuola che con il nipote
gestiva una trattoria in una frazione a pochi chilometri dalla
città.
Breve
colloquio
e messa in prova, in fondo lo facevo più per ricominciare a lavorare
che per lo stipendio che seppur molto utile era di gran lunga più
basso rispetto al mio precedente.
Iniziai
un
mercoledì sera con pochi clienti, tanto per capire come muovermi.
Il
sabato
sera fu un delirio ma riuscii a cavarmela bene ed in poco tempo mi
sentivo di casa. Spesso mi chiedevano di aiutare anche in cucina e
non solo di servire ai tavoli.
Così
conobbi
Omar, il nipote del mio compagno di studi.
Ventisette
anni, stava prendendo in mano le redini dell'attività essendo molto
sveglio e bravo nel mestiere.
Carnagione olivastra ereditata dal padre calabrese e soprattutto dalla mamma di origini arabe, occhi nerissimi luccicanti, capelli riccioli un poco lunghi, non molto alto di statura ma bel fisico proporzionato e muscoloso e sorriso sempre pronto incorniciato da due labbra carnose che sembravano fatte apposta per baciare.
Ben
presto
instaurai un ottimo rapporto sia con l'altro cameriere sia,
soprattutto con Omar quando in cucina apprezzava le mie capacità e
la mia voglia di innovare tanto che qualche volta le mie ricette
furono proposte ai clienti con buon successo.
Ed
io ero sempre più attratto da lui.
Stavo
attendo a non sbilanciarmi mai e nessuno fece mai riferimento alle
reciproche vite private se non molto superficialmente.
L'altro
cameriere era sposato ed aveva due bimbi di pochi anni, il mio
compagno di figli ne aveva ben tre e già grandi.
Il
mese
di luglio si rivelò particolarmente caldo e la parte di sala
ristorante all'aperto era sempre presa d'assalto. Il mio stipendio
aumentò un poco con grande soddisfazione.
Io
ed
Omar sempre più spesso restavamo a chiudere il locale e riordinare e
pulire tutta la cucina perché “mai chiudere senza aver lavato e
disinfettato tutti gli attrezzi da lavoro”: regola d'oro alla quale
non si poteva in alcun modo trasgredire.
Al
primo
piano della trattoria c'erano tre stanze private, una era il
ripostiglio e deposito alimentare, una l'ufficio per la contabilità
e la terza con un divano letto ed un bagno perché spesso Omar
restava a dormire quando si faceva troppo tardi e non voleva tornare
a casa magari guidando con la nebbia.
Accadde
tutto
in modo tanto naturale quanto inaspettato.
Avevamo
riordinato
tutto e la stanchezza si faceva sentire, saranno state le due di
notte.
Finalmente faceva fresco. “Dai Marco, basta per oggi, pausa...BASTA!!” Omar aprì una bottiglia di vino bianco e con due bicchieri ci sedemmo al un tavolo, luci spente ad eccezione di quelle di servizio.
“Omar se mi fai bere non trovo la forza di tornare a casa” “Non ci tornare...resta a dormire qui, sopra abbiamo il divano letto” “E tu che fai?” “Io ti faccio compagnia” Il vino fresco al punto giusto era perfetto.
Scambiammo
poche parole sulla serata di lavoro appena conclusa e poi silenzio.
“Hai
fame?
Io sì, un po'...” e mentre spariva in cucina per ritornare con un
piatto pieno io riempii nuovamente i bicchieri.
La
bottiglia
finì senza che ce ne accorgessimo.
“Dai
andiamo
sopra, ci facciamo una doccia”
Lo
seguii
a due passi di distanza su per le scale osservando il
suo
culo dannatamente sexy fasciati nel pantaloni bianchi e neri a
quadretti della divisa da cucina.
Nudo
entrò
in bagno lasciando i vestiti a terra.
Fu
più forte di me prendere la sua maglietta ed annusarla. Uscì con
solo l'asciugamano legato in vita.
Che
bello, che bel corpo. Il mio desiderio urlava.
Quando
a
mia volta entrai in camera era coricato sul divanoletto aperto con i
piedi a terra e la braccia allungate all'indietro e gli occhi
chiusi.
Mi
sedetti accanto a lui e la mia mano iniziò ad accarezzarlo.
Non
avevo
mai realizzato che fosse così peloso,
certo ne avevo avuto 'sentore' dato che le
braccia
erano ricoperte di peli neri per la loro intera lunghezza che
risalivano dentro alle maniche della maglietta ma il petto era una
foresta intricata.
La
sua
posizione abbandonata sul materasso lo rendeva così sensuale....che
fu impossibile per me trattenermi.
Aprì
gli occhi mentre la mia mano scorreva ripetutamente dal ventre al
petto “Quanto sei bello Omar” “Anche tu lo sei, mi hai sempre
eccitato” e la sua mano destra mi accarezzò la guancia.
Un
bacio e poi un altro e poi gli asciugamani che volano a terra.
“Lascia
fare
a me, vuoi?”
“Sì,
fai
tutto quello che vuoi, mi piace se decidi tu...”
Mi
butto
sul suo corpo ed assaporo in ogni centimetro di pelle partendo dalle
mani, le ascelle
che gli danno il solletico mentre il mio naso si perde tra il
cespuglio
che le riempie e poi la bocca il petto il ventre ed ingoio il suo
cazzo
che è decisamente sotto alla media ed un po' sottile ma non importa.
Istintivamente
allarga
le gambe e le alza offrendomi il buchetto.
Con
le ginocchia appoggiate al petto mi offre il suo corpo e la mia
lingua sembra impazzita ed entra nel suo buco per tutta la lunghezza
possibile.
Lo
faccio
girare e le sue
natiche sode e polpose mi mandano ai matti. Sono di una rotondità
perfetta e così come lo è il petto sono piene di peli che
nello
spacco formano una striscia nera spessa che si allarga ed ombreggia
la base alla schiena fino ai reni.
Alza
il
bacino, io con le mani divarico quelle due mezze
sfere
magnifiche e lecco,
lecco e mordo. Il suo buco mi appare aperto, largo e pulsante.
Con
altro
lavoro di lingua si apre ancora di più, è davvero molto aperto, ne
ha presi di cazzi questo bel ragazzo, senza dubbio ne ha presi e
anche tanti.
Appoggio la mia cappella e sono subito tutto dentro “Cazzo sììì che grosso...dai spingi, spingi scopami” mugola e mi incita da darci dentro forte più forte “Ahhhhhh che bello scopami ti prego non ti fermare scopami tutta la notte, ti prego” ed io lo scopo e spingo a tutta birra cercando di portare il pensiero altrove per durare il più possibile, per un po' ci riesco ma poi esplodo e lo riempio di infiniti schizzi che mi sconquassano e crollo sfinito sulla sua schiena.
“Sei
un toro, cazzo, che inculata...è stato bellissimo” Scosto i capelli
dal suo bel viso e lo bacio.
Adoro
le sue labbra umide e carnose. Sono stanchissimo dalla giornata di
lavoro e dalla scopata appena finita ma non voglio che tutto
termini, faccio del mio meglio e riprendo le forze.
Esco
da lui e coricati faccia a faccia mentre ancora lo bacio la mia mano
destra scivola lungo la schiena ed arriva al culo e lui agevola
l'introduzione delle dita.
“Hai
un
gran culo, un buco bello accogliente...”
“Ahhh
sì
adoro farmi inculare...non farei altro per tutto il giorno...è lo
zio che mi ha insegnato...”
“Davvero?
Tuo
zio...?”
“Sì,
ormai
sono anni che mi scopa e mi ha fatto capire quanto mi piaccia avere
dentro qualcosa sempre di più grosso....”
“Aahahahahah
ma
sei un porcellino!”
“Ohhh
sì,
eccome, era tempo che gli dicevo che avevo voglia di provarti....che
il tuo bozzo nei pantaloni prometteva bene...ed infatti....”
“Guarda
..con
i tuoi discorsi me lo ha fatto ritornare duro, che dici di
completare l'opera con la bocca?”
Il
suo succhiare mi ha mandato in estasi, il miglior pompino della mia
vita.
“Voglio
il
tuo culo ancora”
“Scopami
guardandomi
in faccia, che mi piace”
La
stanchezza
sembrava sparita e l'ho montato con lentezza e profondità per durare
il più possibile.
Lui
teneva
gli occhi nei miei ma ogni tanto per il piacere autentico che
provava li chiudeva e con un sospiro ne chiedeva ancora ed ancora
“Scopami...così....che bello....mmmmm...tutto dentro...ti prego non
smettere.....”
Ho
fatto
del mio meglio e con un rantolo l'ho riempito nuovamente.
Penso
che
l'orgasmo mi abbia fatto addormentare all'istante perché non ricordo
più nulla, fino al mattino successivo.
Era
quasi
mezzogiorno quando una voce mi sveglia
“Qui
c'è
qualcuno che ha giocato a 'dove metto la salsiccia'...”
Lo
zio
di Omar era in piedi a guardarci
“Buongiorno..”
gli
dico
“Buongiorno
Marco,
hai ceduto alla tentazione? Omar era così desideroso...”
Omar
coricato
sopra al lenzuolo in tutto il suo splendore di giovane maschio mi
bacia e si posiziona a quattro zampe mostrando il culo allo zio
“Avevo ragione, sai zio, ha proprio un bel cazzone e mi ha aperto
alla grande”
Lo
zio si avvicina, allarga le natiche e gli infila un dito.
“Uhhmmhm
c'è
ancora umidità di sborra qui dentro, fatti una doccia che puzzi di
porcello e poi se Marco ha voglia ti scopiamo insieme prima di
iniziare a lavorare.”
“Certo
che
ne ha voglia!” e prendendomi per mano mi trascina in doccia con lui
Lo
zio è già nudo ed in tiro quando poco dopo torniamo in camera.
Ha
un grosso cazzo che curva alla sinistra come una grossa banana.
Omar
si
accuccia e lo ingoia per metà, di più sarebbe impossibile, poi passa
a succhiare il mio.
Sono
eccitato
al massimo anche se non mi aspettavo assolutamente nulla di tutto
quello che sta accadendo.
Scopiamo
Omar
in bocca ed in culo dandoci il cambio poi mentre è intento a
succhiarmi le palle lo zio inizia a stimolarlo con le dita fino ad
inserirne quattro.
“Ddddio
che
culo hai nipotino mio, ti ho proprio insegnato bene”
“Vieni
Marco,
adesso lo facciamo godere come gli piace.”
Eseguo
i
comandi ed io coricato con Omar che si siede sul mio cazzo vivo la
mia prima doppia
penetrazione dentro a quel culo peloso che
si
spalanca come una figa ed è bellissimo.
Il
torace
irsuto di Omar a contatto con il mio mentre non posso fare ameno di
baciarlo ed il grosso cazzo dello zio che lo sfonda e sfrega sul mio
mi procurano il più intenso orgasmo che abbia mai provato.
Lo
zio
risolve tutto abbastanza in fretta, si scarica e se ne va.
Io
resto
con Omar addosso e nonostante mi abbia dimostrato di essere un
porcellino affamato di sesso non posso fare ameno di baciarlo ed
accarezzarlo con tutta dolcezza di cui sono capace.
Gli
scosto i capelli dalla fronte e lo bacio incessantemente.
Per ora è sesso senza inibizioni, di tanto in tanto con lo zio che si unisce a noi, ma mi accorgo che avverto sempre con più forza il desiderio di chiedergli di venire a vivere con me.