ORSI ITALIANI MAGAZINE




ATTENZIONE / NOTICE

Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni

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A nuoto con papà

Un racconto di Napobest


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


Avevo 15 anni, la mia vita scorreva tranquillamente, mattina scuola e pomeriggio la mia grande passione, la pallanuoto.

Ero nella squadra agonistica della mia città, un piccolo paese dell’hinterland napoletano.

Le mie giornata passavano così, tra lo studio e la piscina.

Nuotare mi faceva dimenticare di tutto, in acqua mi isolavo completamente dal mondo che mi circondava.

Un pomeriggio durante i miei soliti allenamenti, il coach ci comunicò che la nostra società aveva aderito all’annuale campagna di raccolti fondi contro il cancro e che a tal fine si era deciso di organizzare una partita benefica padri contro figli.

Con mio padre non avevo mai avuto problemi, ma era sempre fuori per lavoro, lavoro che spesso portava anche a casa, per cui i momenti che trascorrevamo insieme erano veramente pochi.

Durante la cena gli parlai dell’iniziativa della piscina e stranamente accettò, cominciando a prendermi in giro sul fatto che nonostante l’età ci avrebbe distrutto.

Arrivato il sabato della partita, mio padre mi chiese uno dei miei speedo avendo lui solo costumi boxer che l’avrebbero rallentato in acqua.

Glielo diedi e lo indossò a casa in modo da poterselo anche provare.

Una volta negli spogliatoi, lui avendo già il costume, posò le sue cose e si avviò a bordo vasca, io invece lo raggiungi successivamente.

Terminata la gara di nuoto precedente alla nostra partita, mentre montavano le porte e il necessario per poter iniziare, ci togliemmo gli accappatoi e facemmo tutti la doccia necessaria prima di entrare in acqua. Mio padre aveva un bel fisico, in quanto era sempre stato un atleta prima di nuoto e con l’età si teneva in forma in palestra.

Sotto la doccia le mie attenzioni però si concentrarono sulle sue forme ben messe in evidenza dal mio costume che era di una taglia inferiore alla sua e in particolare non avevo mai notato che aveva dei glutei perfetti.

Iniziammo la partita e i padri persero per ben 12 a 5 e mio padre dovette abbandonare le sue convinzioni e i suoi sogni di gloria, anche se in campo si comportò alla grande risultando marcatore di uno dei gol della sua squadra ed essendo essenziale in altre 2 occasioni.

Fatta la doccia a bordo campo ritornammo negli spogliatoi con indosso i nostri accappatoi.

Non avevo mai visto mio padre nudo, né io mi mostravo nudo da anni, per cui visto la vergogna che provavo, tolsi il costume e mi rivestii con indosso l’accappatoio e lo stesso, credo per lo stesso motivo, fece lui.

Una cosa però mi colpì e cioè che lo stesso pudore che avevamo io e mio padre molti non l’avevano, e tranquillamente padri e figli stavano nudi l’uno di fronte l’altro.

Da quel momento iniziai ad immaginare continuamente mio padre nudo, nella mia testa cominciavo a pensare che in fondo era normale, ero cresciuto, il mio corpo stava cambiando e lui era il mio punto di riferimento maschile, ma più il tempo passava e più mi rendevo conto che la mia non era semplice curiosità ma stava diventando un vero e proprio desiderio sessuale.

Purtroppo a parte le mie pippe mentali non ci fu più occasione di vederlo nudo se non al massimo in intimo.

Passarono 3 anni e durante l’estate dei miei 18 anni, mio padre partecipò ad un convegno a Trento.

Decisi di partire con lui visto che la scuola era chiusa.

Il convegno durò 5 giorni dal lunedì al venerdì e io passai le giornate visitando la città e facendo lunghe passeggiate nei sentieri vicini, mio padre invece era impegnato con i lavori congressuali.

Arrivato il venerdì, mio padre mi propose di passare lì anche il week end perché era rimasto colpito dalla tranquillità, dagli splendidi paesaggi del Trentino e voleva rilassarsi un altro paio di giorni, magari in uno dei numerosi centri benessere della zona. Io accettai e fortunatamente era disponibile una camera in un centro benessere vicino Merano.

Ci spostammo stesso in serata e una volta sistemati, ci riposammo in modo da svegliarci presto l’indomani.

La mattina effettivamente ci svegliammo presto e ne approfittammo per fare una passeggiata nel bosco e fare un bagno rinfrescante in un fiume della zona.

Dopo pranzo decidemmo di approfittare del centro benessere e quindi passammo un pomeriggio di relax nella spa.

Prima di risalire in camera decidemmo di provare la sauna ma gli addetti del centro ci spiegarono che in sauna era vietato il costume.

Tornati negli spogliatoi togliemmo entrambi il costume e con un asciugamano alla vita e l’accappatoio ci avvicinammo alla sauna.

Togliemmo l’accappatoio prima di entrare e una volta dentro la sorpresa, erano tutti nudi, l’asciugamano la utilizzavano solo per sedervisi sopra.

Una volta accomodati, io avevo mantenuto l’asciugano ma mio padre tranquillamente l’aprì e si dispose come gli altri.

Non ci potevo credere, inaspettatamente l’oggetto del mio desiderio era lì al mio fianco, un pene simile al mio ma leggermente più grosso, e la sua vista provocò in me un’erezione imminente.

Non potendo in quelle condizioni, togliere l’asciugamano, dissi a mio padre che uscivo perché non riuscivo a sopportare tutto quel calore.

Mi sentivo uno sciocco e speravo che mio padre non se ne fosse accorto.

Tornato in camera ci preparammo per la cena e mi disse che era stato un peccato che non riuscivo a tollerare la temperatura, lui si era sentito rigenerato e anzi il giorno seguente prima della partenza ne voleva fare un’altra.

Iniziai a pensare che era l’occasione della vita, questa volta dovevo tener a bada le mie emozioni e riuscir a rimanere in sauna sia per poter ammirare quello che sempre avevo desiderato, sia per trovare il coraggio di mostrarmi anch’io nudo a lui.

Il giorno seguente dopo una mattinata in piscina, mio padre mi disse che sarebbe andato a farsi una sauna e io risposi di voler ritentare, visto che volevo anch’io godere dell’effetto benefico che aveva provato lui.

Recatoci negli spogliatoi per toglierci il costume, dissi che dovevo andare in bagno e che l’avrei raggiunto dopo. In realtà ne approfittai per masturbarmi e evitare che avessi un’erezione una volta all’interno.

Così feci e dopo facendomi coraggio entrai all’interno della sauna, notai mio padre su una panca in alto, totalmente nudo e avvicinatomi a lui tolsi l’asciugamano dalla vita e mi sistemai totalmente nudo vicino a lui, facendo il finto tonto e guardando in alto.

Lui invece mi disse non ti vedevo nudo da quand’eri un bambino e ora sei diventano un uomo a tutti gli effetti.

Effettivamente non avevo niente da invidiare a lui. Appena l’aria si distese un po' tra noi, ne approfittai e lo ammirai riuscendo finalmente a realizzare il desiderio che mi accompagnava da anni.

Da quel momento però in me qualcosa cambiò non mi accontentavo di aver visto finalmente il suo pene ma avrei voluto possederlo e mi rendevo conto che stavolta questa cosa era impossibile, almeno fino all’anno seguente quando capitò qualcosa di inaspettato.

Mio padre cominciò a soffrire di schiena per le troppe ore passate al pc.

Enzo, il coach di nuoto della mia piscina e suo stretto amico, più volte lo aveva incitato ad iscriversi in modo da trarne giovamento anche per la schiena.

Con l’aumentare dei dolori, mio padre si convinse e si iscrisse al corso di nuoto che si svolgeva esattamente prima dei miei allenamenti di pallanuoto.

Una sera mio padre usciva dall’acqua e io entravo, ma nel bel mezzo dell’allenamento i miei occhialini si ruppero, il mio coach mi disse che potevo andarne a prenderne degli altri nel deposito della piscina.

Così feci uscii e entrai nel deposito, il quale era anche la stanza da cui si accedeva agli spogliatoi dei coach, la cui porta era chiusa.

Nel cercare gli occhialini sentivo dei rumori provenire proprio da lì, per cui mi avvicinai alla porta e mi abbassai per poter spiare dallo spioncino e sorpresa delle sorprese, all’interno c’erano Enzo e mio padre completamente nudi, ed Enzo stava succhiando l’uccello di mio padre, che potetti ammirare anche in erezione e decisamente più grande di come l’avevo sempre immaginato.

Purtroppo dovetti abbandonare quella dolce visione, ma ora qualcosa era cambiato dovevo trovare il modo di trovarmi al posto di Enzo e soddisfare tutte le mie voglie… ma questo ve lo racconterò nel prossimo racconto…

Se vi è piaciuto potete scrivermi a napobest@hotmail.com