ORSI ITALIANI MAGAZINE




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Non era proprio previsto che finisse così

Un racconto di mcs2


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


Non era proprio previsto che finisse così.

Nella ristrettissima compagnia di amici che avevo iniziato a frequentare al secondo anno di università era arrivata la moda di farsi qualche bicchiere in più, sempre un po' di più e sempre con la scusa che non faceva poi male tra una sigaretta e l'altra.

Così si era presa l'abitudine, soprattutto al sabato sera, di fermarsi in qualche luogo un po' appartato, fare girare una bottiglia bevendo a canna e poi raccontarsela fino a tardi ascoltando musica o andando in giro a non far niente di particolare.

Io faccio fatica a legare con i miei coetanei, in questo devo, anche se a fatica, ammettere che mia mamma ha ragione, ma mi adeguavo.

Una sera come tante altre mi ritrovai in macchina il bello della compagnia, Riccardo, il più fighetto, biondo e sempre vestito bene, in modo molto attillato; eravamo soli anche perché il resto della banda era rimasto a casa di un amico intenzionati a darci dentro tutta notte.

Riccardo invece dopo un po' mi aveva adocchiato e mi aveva proposto di andare a prendere una boccata d'aria fresca e magari cercare una panetteria aperta e prendere brioches calde.

Allettato dall'idea di stare solo con lui salii in macchina con ed andammo in giro per il quartiere.

Riccardo è biondino, capello un poco più lungo della media, mosso, ed ha una caratteristica per me super eccitante: dalla camicia aperta spunta un bel tappetino fitto fitto di peli castani e mossi come i capelli: il corpo peloso mi eccita più di ogni altra cosa!!

Facemmo un giro per due panetterie ma era ancora presto: avremo dovuto attendere almeno ancora un'ora.

Accendemmo la radio, lui una sigaretta ed iniziammo a chiacchierare come mai avevamo fatto prima: stavo proprio bene, bello rilassato.

Ad un certo punto Riccardo mi viene vicino e mi fa “Certo che ci starebbe proprio bene adesso una bella scopata eh?” e intanto che mi dice così mi appoggia la mano sulla gamba iniziando a strusciarmela.

All'inizio non sapevo come comportarmi, ho pensato che fosse solo un po' troppo brillo, ma quello insiste e sempre parlando che “Non c'è poi niente di male a farsi due carezze tra di noi” arriva sulla patta e mi accarezza a lungo, venendo ricambiato dal mio cazzo che si era drizzato al contatto.

Smise però quasi subito perché stava passando gente e si ritirò dalla sua parte. 

Appena soli di nuovo ricambiai le carezze, erano chiare le sue intenzioni ma io mai avrei immaginato che fosse gay anche lui!

Gli tirai giù la zip e glielo accarezzai senza tirarglielo fuori del tutto.

Ad un certo punto mi disse “Senti perché non andiamo un attimo a casa mia? I miei sono via per il fine settimana” Risposi di si che non c'era problema e così arrivammo davanti casa sua ed entrammo.

Bevemmo due birre poi mi disse “Perché non ci mettiamo a letto che stiamo più comodi” e così ci spogliammo rimanendo subito nudi.

Mi venne vicino e sorridendo mi baciò prima sul collo e poi adagio adagio arrivò fino alla mia bocca dove infilò avidamente la lingua. “Lo sapevo che sei gay anche tu e so anche che ti piace farti scopare” “come lo sai?” gli ho chiesto “Luca...è un mio amico...”

Brutto stronzo pensai subito di Luca che andava in giro parlando di me ma trovandomi Riccardo nudo accanto cambiai immediatamente idea ed anzi nelle mentre ringraziai Luca per questa occasione!!!

Dopo avermi baciato a lungo iniziò a scendere fino ad arrivare al mio cazzo che intanto era diventato bello duro e iniziò a succhiarmelo.

Ero in estasi, la cosa mi piaceva un casino, era bravissimo, forse troppo bravo e lo avvisai quasi subito che stavo per sborrare.

Smise di succhiarmelo e disse “Fallo tu adesso”

Mi venne una strana smania: poter fare sesso con Riccardo era un sogno che si stava realizzando!!

Iniziai a leccarlo dalla gola scendendo piano piano e godendomi tutto il suo bel corpo peloso: quello che avevo avuto la possibilità di intravedere soltanto attraverso l'apertura della camicia ora era completamente a mia disposizione: la gola era priva di barba solo per tre centimetri e poi iniziavano i peli del petto che lo ricoprivano interamente; i capezzoli piccoli e rosei erano due piccole isole nel mare di pelliccia che uniformemente ricopriva anche la pancia per poi infittirsi ancora di più formando il triangolo del pube; una striscia ancora più fitta e spessa partiva dallo sterno per congiungersi all'ombelico e poi scendere.

Presi in bocca il suo bel cazzo roseo e di dimensioni medie per succhiarlo con una foga particolare.

Man mano che continuavo mi piaceva sempre di più sentire in bocca quel pezzo di carne e andai avanti un bel po' insistendo ancor di più a sentire i suoi gemiti di piacere.

Ad un certo punto mi fece smettere e accarezzandomi dappertutto pian piano mi fece mettere alla pecorina leccandomi il buchetto.

Arrivò con la lingua fra le natiche e poi nel buco del culo dove ne infilò la punta e poi continuava a leccarmelo girando la lingua in tondo.

Non capivo più niente, ero eccitato e mi piaceva un casino la sua lingua, sporgevo il culo in fuori per facilitargli la leccata che durò un bel pezzo.

Smise di leccare, appoggiò la cappella, che aveva bella grossa, al buco e dette una spinta poderosa: immagino che Luca gli abbia detto che il mio buchetto è largo ed accogliente perché mi infilzò di botto fino in fondo restando fermo piantato completamente.

Mi venne vicino dicendomi dolcemente “Ti ho fatto male, scusami” “Non mi hai fato male... mi stai facendo godere” e intanto mi accarezzava la schiena arrivando fino alle natiche.

Dolcemente iniziò a pomparmi chiedendomi ogni tanto se mi piaceva e più rispondevo di sì e più pompava in fretta, finché non lo sentii irrigidirsi e schizzare dentro un sacco di sborra calda.

Appena tirato fuori schizzò ancora due getti che mi colpirono il buco del culo che era diventato bello largo e il calore della sua sborra nel culo mi piaceva molto.

Mi infilò il dito medio sinistro intanto che con la destra mi segava facendomi godere ancor di più.

Continuando la sega infilò nel culo prima due dita e poi tre, sempre facendole scorrere dentro e fuori finché alla fine non venni con una mega schizzata sulle lenzuola.

Felici ci siamo coricati uno accanto all'altro. “Hai davvero un bel buchetto, sai? Caldo e bagnato...sono entrato facilmente” “Grazie, mi piace usare il culo, godo tantissimo” gli ho detto girandomi di lato per guardarlo in viso e con una mano gli ho accarezzato il petto che sudato ed ansimante stava riportando alla normalità il respiro.

La mano è scesa fino ad impugnare il suo cazzo ancora barzotto.

Sono sceso con la bocca e l'ho ingoiato per poi dedicarmi alle palle e poi scendere con la lingua lungo le gambe fino ad un piede e poi risalire dall'altra parte.

Riccardo godeva e gemeva irrigidendosi.

Quando la mia bocca è tornata ad altezza del suo inguine il membro svettava di nuovo durissimo. “Inculami di nuovo, vuoi?” “Certo ce voglio!”

Mi sono coricato sulla pancia e con le mani mi sono divaricato le natiche per mettere in mostra il mio buco largo di cui vado molto fiero; “Cazzo che bel bucone hai...” due colate di saliva ed è entrato.

Le sue dita incrociate alle mie per restare uniti saldamente mentre girando la testa gli ho baciato una guancia ispida e poi le lingue si sono trovate.

Si è mosso lentamente facendo uscire poco il suo pisello per poi spingerlo fino alla base contro al mio buchetto che bagnatissimo ed ancora più largo lo prendeva senza nessuna fatica e, per essere sinceri, non lo sentivo quasi muoversi.

I miei incontri con altri "amici di letto" che mi vedevano come unico passivo del gruppo mi avevano dilatato moltissimo lo sfintere che durante i momenti di piacere si apriva davvero tanto.

Riccardo è stato dolcissimo, ci siamo baciati per tutto il tempo, ha sborrato in me ed è rimasto ancora dentro fino a quando completamente mollo è scivolato fuori da solo.

“Non pensavo che fosse così bello stare con te, sai?” “Io non pensavo di poter avere una possibilità con te: sei così bello che ti ritenevo irraggiungibile” “Dai non mi prendere in giro...tu hai un culo fantastico ed hai uno sguardo furbetto che mi ha attirato subito”

“Però ho il pisello piccolo e come vedi sborro subito appena me lo toccano”

“A me non interessa nulla, io non lo prendo in culo e tu sei perfetto così come sei: hai un buco molto largo che è un piacere entrarci”

Ci siamo confidati la reciproca attrazione, ancora molti baci ed abbiamo dormito abbracciati tutta notte. .