ORSI ITALIANI MAGAZINE




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Le mutande dell'idraulico

Un racconto di Kumshot


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


E' mattina, saranno le sei, mi alzo per la solita pisciata mattutina, sono in piedi davanti al water mezzo rincoglionito con l'uccello in mano e... cazzo, cazzo, cazzo, il bagno è completamente allagato!

Guardo sotto il lavabo e vedo acqua uscire dal flessibile dell'acqua fredda.

Mi precipito a chiudere l'acqua e mi siedo sul cesso sconfortato.

E' il quattro di agosto, fa un caldo pazzesco e mi ritrovo senz'acqua in casa, senza neanche potere fare una doccia. Cazzo, cazzo, cazzo!

E poi dove lo trovo un idraulico che mi venga adesso adesso prima delle ferie?

Aspetto le otto, chiamo l'amministratore per farmi dare il numero di telefono dell'idraulico condominiale e speranzoso procedo subito a chiamarlo.

Mi risponde una signora, la moglie, che smorza subito i miei entusiasmi dicendo che il marito è fuori uso con il colpo della strega. Tuttavia se si tratta di una semplice riparazione potrebbe occuparsene il figlio, Andrea, apprendista idraulico ma molto in gamba. Me lo passa.

- Pronto, buongiorno sono Andrea, il figlio del vostro idraulico condominiale, mi può spiegare qual'è il problema?

- Buongiorno sono il sig. Rossi del terzo piano, sono disperato, si deve essere rotto il flessibile dell'acqua fredda sotto il lavandino del bagno e adesso per evitare di allagare casa ho dovuto chiudere il rubinetto centrale e sono quindi completamente senza acqua...

- Beh mi sembra che il guasto non dovrebbe essere di difficile soluzione, il problema è che oggi sono pieno di lavoro dovendo cercare di coprire gli impegni già presi da papà... facciamo così: se ce la faccio provo a passare da lei verso le 19, ma avrei da chiederle un piacere. Dato che stasera mi vedo con amici in una pizzeria della sua zona e non gliela farei a tornare a casa ad Arese per poi essere in pizzeria per le 20.30, le chiederei il favore, a lavoro finito, di farmi una doccia e di cambiarmi da lei. Lo so che è una richiesta alquanto insolita, ma questo è l'unico modo per venirle incontro.

Rispondo che non c'è nessunissimo problema e che anzi lo ringrazio per la sua disponibilità.

Sono le 19.20, quando già cominciavo a preoccuparmi, suonano al citofono. E' Andrea, l'idraulico.

L'ascensore arriva al piano, si apre la porta e compare un armadio di ragazzone di almeno 1 metro e novanta con una stazza che supera tranquillamente i 120 kg, un volto coperto da una folta barba nera...

Cerco di riprendere il controllo e accompagno l'idraulico in bagno.

Nonostante sia già fine pomeriggio fa ancora un caldo bestiale e vedere armeggiare questo gigante nello spazio angusto sotto il lavabo mi fa venire qualche senso di colpa.

Andrea è ora in ginocchio, smadonnando perchè non riesce a svitare un tubo, si piega in avanti... e, mirabile visione (siano benedetti i calzoni a vita bassa), i pantaloni si abbassano e viene fuori un buon dieci centimetri di spacco di culo. Un culo spettacolare, praticamente gli si è scoperta mezza chiappa...

Ahimè, il lavoro termina, Andrea si tira su e si ricompone, vorrei fare un applauso al suo spettacolare deretano, ma come promesso, lo lascio solo in bagno per farsi la doccia e cambiarsi.

Solo quando sento scorrere l'acqua, mi rendo conto di non avergli lasciato neanche una salvietta per asciugarsi. Ne recupero una al volo e dopo aver bussato entro per lasciargliela vicino alla doccia...

Rimango abbagliato: se il culo prometteva bene, il resto del suo corpo che si intravvede dai vetri della doccia mi lascia estasiato e me lo fa venire duro.

Il corpaccione del ragazzo è ricoperto da una folte pelliccia da cui emergono due magnifici capezzoloni rosa  e un cazzo notevole, anzi decisamente in erezione  .

Esco in fretta per non fare una figura di merda...

Finita la doccia, Andrea si cambia in bagno e scusandosi per la fretta, dopo aver raccolto gli attrezzi, dice che deve scappare perché è già in ritardo, non gli devo niente per la riparazione perché ha sostituito solo una guarnizione e che con la doccia che gli ho permesso di fare siamo pari...

L'ascensore scende, torno in bagno per sistemarlo quando vicino al bidet vedo un sacchetto con i suoi vestiti da lavoro che nella fretta di andare via si deve essere dimenticato.

Prendo il sacchetto, sono già eccitato al solo pensiero di annusare la sua maglietta sudata sotto le ascelle, ma sono ancora più fortunato perché quando la tiro fuori ecco che compaiono anche le sue mutande.

Sono ancora calde e bagnate di sudore.

Le giro al rovescio: sulla parte interna vedo vistose incrostazioni bianche di sperma essiccato e una vasta macchia gialla di piscio.

Le lecco avidamente assaporando l'acre sapore di sborra, inebriato in più dal forte odore di urina che impregna il tessuto.

Scorro col naso verso la zona che poco fa ospitava i suoi coglioni, il cotone è ancora umido del sudore e dall'odore del suo scroto.

Vado oltre, la zona posteriore dello slip ha degli sbafi marroni.

L'odore di merda quasi mi stordisce, mi sembra di avere il suo culo poggiato sul mio volto.

Mi calo le sue mutande sulla faccia, ho l'uccello durissimo, inizio a tirarmi una sega, ma sono talmente travolto dagli odori di quello slip che vengo dopo pochi secondi inondando il lavandino di sperma.

Mentre lavo il lavabo, suona un cellulare: non è il mio perché la suoneria è diversa, e in effetti sul mobile vicino alla doccia è poggiato un cellulare.

Deve averlo dimenticato l'idraulico e visto che la suoneria continua a suonare insistente decido di rispondere.

E' Andrea che dice di chiamare dal cellulare di un suo amico, risollevato all'idea che il cellulare sia rimasto in casa mia e che non lo abbia perso per strada. Gli dico che col caldo che fa, sicuramente  non andrò a dormire prima di mezzanotte e che quindi, finita la cena in pizzeria può tranquillamente passare a riprendersi il cellulare.

sono le dodici passate, il caldo è ancora asfissiante, giro per casa in mutande cercando un po' di refrigerio. Andrea ancora non si è visto, forse a questo punto passerà domani, decido di farmi una doccia prima di andare a letto.

Ma mentre sto per entrare in doccia suonano al citofono. E' Andrea, che ridacchia e biascica come se fosse ubriaco...

Prendo il suo cellulare e il sacchetto con la roba sporca (come avrei voluto tenermi le sue mutande!) e lo aspetto sulla soglia di casa. Non ho una maglietta sotto mano e rimango in mutande.

Quando esce dall'ascensore, l'impressione iniziale è confermata, barcolla, mi viene incontro e... mi si butta addosso baciandomi sulla bocca.

Rimango basito, ma le sue intenzioni sono inequivocabili, mi tira giù le mutande, si inginocchia maldestramente e mi succhia il cazzo già duro...

Riesco a chiudere la porta di casa e lo trascino in camera da letto.

Non capisco più niente, questo assalto inaspettato (ma forte inconsciamente sperato) mi ha messo un'eccitazione spasmodica.

Lui si spoglia, lo spingo sul letto e lo ribalto a pancia in giù e comincio a leccarli il culo.

Le natiche sono coperte di pelo e il buco del culo, nonostante la doccia serale ha ancora un sentore di merda.

Lo penetro con la lingua, poi con uno, due, tre dita e infine gli caccio in culo il mio cazzo ormai di marmo con una spinta unica.

Andrea urla di dolore, ma io sono troppo infoiato, continuo a scoparlo sempre più brutalmente.

Lui è grosso e cerca di svincolarsi dalla mia presa ma con i miei oltre 100 kg di peso lo tengo bloccato sul letto mentre lo trapano con foga.

Vengo con un urlo bestiale, riversandogli non so quanta sborra.

Esausto, esco dal suo culo con l'uccello ancora grondante sperma e faccio per stendermi sul letto con l'idea di spompinare Andrea per farlo venire.

Evidentemente però lui ha ben altre intenzioni, perché con una mossa improvvisa e una forza inaspettata mi ribalta a pancia in giù sul letto e mi tiene bloccato con tutto il suo peso.

Sento che sputa, la sua mano umida mi lubrifica il buco del culo e senza alcun preliminare mi sfonda il culo col suo cazzone in un'unica massacrante spinta.

Urlo di dolore, lo prego di smettere perché non l'ho mai preso in culo ma lui incurante continua a fottermi urlandomi nell'orecchio:

- Piangi troia, piangi pure ma non avrò pietà di te visto come mi hai rotto il culo prima. Adesso ti faccio vedere io come si sgorga una tubatura intasata di merda...

Continua a incularmi rabbioso, premendo con la mano la mia testa sul cuscino e trivellandomi con colpi di cazzo che mi sembra arrivino in gola.

Entra ed esce dal mio culo emettendo rantoli bestiali, mi schiaffeggia le natiche, mi insulta, mi scopa implacabile finché caccia un grugnito mentre sento il suo cazzo che si indurisce e si espande nel mio culo devastandolo definitivamente e riempendolo di getti di sborra che sembrano non finire mai.

Si accascia sulla mia schiena, col suo cazzo ancora nel mio culo, il suo corpo massiccio aderisce al mio, grondiamo sudore ma ciò nonostante rimaniamo così, esausti e appagati da questa scopata bestiale.

Dalla finestra aperta arriva il suono di una televisione accesa e ridendo ci rendiamo conto di aver trasmesso in diretta la nostra scopata a tutto il vicinato...

Iniziamo a parlare, gli confesso il mio stupore per il suo attacco sfrontato di stanotte quando è entrato in casa.

Lui mi risponde che aveva visto come lo guardavo mentre era sotto la doccia e che a cena aveva bevuto per avere il coraggio di mettermi più tardi le mani addosso, dato che temeva che io non avrei fatto alcun approccio.

Quando poi mi ha visto in mutande sulla soglia della porta non ha capito più niente...

Confessa che queste scopate violente sono le sue preferite, anche se il culo ancora gli brucia per la chiavata. Rispondo che anch'io, nonostante il mio culo vergine sfondato e dolorante, ho goduto come una troia, come non mi era mai capitato prima.

Sudati e sporchi di sperma e altra materia organica, andiamo in bagno a farci una doccia.

Entriamo insieme dentro il box, inizio a insaponargli l'uccello sporco di merda, la cappella si indurisce, l'asta si allunga ed ecco che il suo cazzo torna in una stupefacente erezione.

Gli fa compagnia il mio uccello duro e sciabolante, le lingue si incrociano nelle nostre bocche, le barbe diventano un tutt'uno, mentre le mani cominciano a percorrere i nostri corpi pelosi e massicci sotto l'acqua che ci scorre addosso...

Stanotte temo che non si dormirà molto!