ORSI ITALIANI MAGAZINE




ATTENZIONE / NOTICE

Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni

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Molto più di un suocero

Un racconto di Marco 84


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


PARTE 1

Un mercoledì sera, la mia ragazza decide di rimanere a mangiare dai suoi dopo aver trascorso una giornata in campagna.

Giusto per inquadrarli mia suocera ha 52 anni, una bella donna vispa dai capelli corti corti, un seno cadente ma su cui cade l'occhio, in carne ma non troppo, mio suocero già sulla 60ina passata, capelli bianchi, corpo da maschione ma con poco pelo.

Con mia suocera ho da sempre avuto un rapporto molto amichevole, chiacchieriamo spesso mentre con mio suocero giusto qualche parolina ogni tanto e in realtà ho sempre pensato di non piacergli più di tanto forse, ma magari era semplicemente poco espansivo.

Ritornando alla cena, arriviamo dai suoi, si parla del più e del meno, della scuola, di ciò che abbiamo fatto in giornata e così via... poi si apparecchia e si cena tranquillamente; finita la cena mio suocero, che era rientrato a casa poco prima di cena decide di andare in stanza a cambiarsi.

Qualche minuto dopo mia suocera, mentre puliva a terra, mi chiede di salire sù a farmi dare il telefono in carica nella stanza da letto da suo marito, allora mi dirigo verso la loro stanza la cui porta era appena socchiusa e senza inconsciamente apro senza bussare... e vedo mio suocero con solo degli slip addosso appena messi da cui fuoriscivano i peli pubici.

Lui lì per lì rimane con gli occho spalancati ma subito dopo se ne esce con "Eh ma la prossima volta bussa che altrimenti mi prende un colpo eh eh eh" con aria rilassata mentre io ero rosso come un peperoncino, cosa che non è passata inosservata...

- "In imbarazzo eh? Ma va... allora dicevi ? Il telefono di mia moglie? qui tieni", allungo leggermente la mano il che mi spinge a dover entrare in stanza e avvicinarmi a lui mentre il suo pacco anche se appena coperto da degli slip bianchi, era in bella vista.

Era una sensazione strana quella che provavo alla vista di mio suocero quasi nudo... ero eccitato inspiegabilmente e la pressione dentro le mie mutande lo dava a vedere e per una frazione di secondo lo sguardo di mio suocero, accompagnato da un sorriso quasi di presa in giro, ma non in negativo, si posò proprio in mezzo alle mie gambe.
- "Grazie!" In modo secco esco dalla stanza e porto il telefono a mia suocera senza dire alcuna parola pernil resto della serata se non per parlare con la mia ragazza.


PARTE 2
Dopo alcuni giorni, come ogni lunedì, andai a casa dei miei suoceri per pranzare lì e poi uscire con la mia ragazza.

Prima che andassi a casa loro, la mia ragazza mi disse che il pomeriggio non si faceva più nulla perchè avrebbe dovuto accompagnare sua madre ad una visita ma che se volevo potevo ugualmente mangiare da lei e aspettarla a casa anche se sarebbe mancata per alcune ore.

Decisi allora di andare comunque e verso mezzogiorno ero già lì; mangiamo e poi guardiamo un pò la tv... qualche ora dopo, intorno alle quattro e mezza, la mia ragazza e sua madre escono di casa per la visita prefissata e rimango a casa loro da solo con mio suocero.

In effetti ero in imbarazzo visto che parlavamo pochissimo ma poi lui decise di andarsi a lavare.

Mentre sento scendere l'acqua, non posso fare a meno di immaginarmelo nudo... anche se dentro di me, mi rimproveravo per questi pensieri sbagliati... dopotutto era il padre della ragazza che amo veramente, ma di mio, più qualcosa è impensabile o inaccettabile e più è eccitante.

Mentre mi dirigo verso la stanza della mia ragazza, noto che mio suocero aveva lasciato la porta socchiusa e dio... da quello spiraglio si vedeva il riflesso sullo specchio del corpo di mio suocero anche se di spalle; ho scrutato ogni centimetro del suo corpo tante volte mentre eravamo a mare in estate ma vederlo senza nulla fare la doccia era qualcosa che andava oltre perchè era lì, davanti a me, o meglio il suo riflesso e avrei tanto voluto spalancare la porta e guardarlo tutto.

Dopo un pò che lo osservo sembra che lui se ne accorga o comunque il suo sguardo sembra posarsi sul mio attraverso il riflesso e d'impulso vado subito verso la camera della mia ragazza.
Poco dopo sento la sua voce dirmi "Giuseppe, non c'è tovaglia o asciugamano qui in bagno, mia moglie li ha dimenticati comprese le mutande , potresti prendermeli in stanza ?"

Al che io tremo al solo pensiero di doverglieli portare ma non aspetto secondo in più e mi dirigo verso la sua stanza da letto... prendo un asciugamano qualsiasi, poi apro il suo cassetto delle mutande e di istinto le porto al naso odorandole e alcune anche se non sporche erano quelle usate per casa che sapevano ancora di cazzo, il che mi ha eccitato.

Secondi dopo mi dirigo verso io bagno pensando che avrebbe semplicemente allungato la mano per prenderli e invece mi dice "poggiameli sul lavandino, grazie".

Voleva che entrassi… per lui non era un problema e d'altronde eravamo entrambi maschi, non c'era nulla di cui imbarazzarsi secondo il suo pensiero anche se, essendo il padre della mia ragazza era scontato trovarsi in imbarazzo.
Entro in un lampo e poggio le cose sul lavandino ma una volta voltatomi per uscire non poteva non cadermi l'occhio su di lui; era lì che mi guardava mentre l'acqua scorreva lungo il suo corpo e lungo il suo peloso cazzo... lui che i pochi peli che aveva, li aveva concentrati dove non batte il sole, sia bianchi che scuri; era piccolo ma per un attimo rimasi imbambolato a fissarlo e vedevo che più lo fissavo e più cresceva; lo avevo visto giorni prima in mutande ma adesso... adesso le cose erano cambiate.
- "Che c'è, mai visto un uomo nudo ? Ahaha" disse lui
- "Eh emh... no ce , no in realtà no, sono in imbarazzo"
- "Non esserlo... sono tuo suocero e anche se non abbiamo avuto mai molta confidenza, dovremmo iniziare ad averla credo"
In quelle parole ho fantasticato più e più doppi sensi e forse era davvero quello l'intento. Poi mi chiede:
- "Ti va di farti una doccia ? Sarai tutto sudato con sto caldo, spogliati su"
Io non credevo alle mie orecchie... nulla di male teoricamente, forse, ma dette da lui in quel momento mi sembravano inimmaginabili.

Lui esce dalla doccia tutto gocciolante e nudo... e si allunga per prendere l'asciugamo e le mutande ma nel mentre era molto vicino a me che ero rimasto lì immobile per una manciata di secondi... sento il suo viso accanto al mio mentre prende le cose, il suo petto bagnato che sbatte contro il mio braccio e il suo cazzo ad un passo dallo sfiorarmi. Si asciuga ed io con un "No no ma che, tranquillo". Esco dal bagno e vado a sedermi nel divano, cercando di nascondere il più possibile l'erezione sotto le mutande.

Dopo poco essere uscito dal bagno per andare nel divano in salotto, lo vedo spuntare completamente nudo davanti ai miei occhi per prendere il cellulare nel divano, si ferma a guardarlo qualche istante e nel mentre i miei occhi si posano nuovamente sul suo corpo, su quelle spalle larghe e liscie, quella pancia non tanto voluminosa ma importante e poi quel suo piccolo cazzo da moscio, che al solo scrivere e ripensandoci mi eccito ancora.
- "Giuseppe ami mia figlia?" mi chiese d'un tratto...
- "Beh ovvio, come mai questa domanda ?"
- "Volevo assicurarmi che oltre a piacerti il padre, ti piacesse veramente anche la figlia" sorridendo

Io colto alla sprovvista da quella frase, dico incredulo "C-come? In che senso?"
- " Vedo che non riesci a togliermi gli occhi di dosso da quando mi hai visto nudo... mi piace pensare che l'erezione sotto i tuoi pantaloni sia merito mio almeno"

Mentre dice queste parole si avvicina a me e mentre io ero seduto sul divano lui era davanti a me, in piedi con il suo cazzo a 5 cm dalla mia bocca...
Come di scatto gli afferro le chiappe e mi porto il suo cazzo dentro la mia bocca, dimenticando per un istante chi fosse...

Lui si trasse indietro subito e mi disse "questo non cambierà le cose tra te e mia figlia... sarà una cosa nostra" e subito mi afferra la testa e la riporta al suo cazzo.

Realizzando lentamente quello che stavo facendo rimasi scioccato nel constatare che stavo effettivamente facendo non solo il mio primo pompino ma anche ad un uomo adulto che peraltro era mio suocero, cosa ancor più grave; rabbia, vergogna, disgusto verso me stesso mi passava per la testa ma non riuscivo a smettere... era come se una parte di me voleva a tutti i costi fare quel che stava facendo, violare una sorta di leggi e darr sfogo a un completo animale.

La mia testa faceva avanti e indietro, la mia faccia sbatteva forte contro la sua pancia tonda e umida, la sua mano stringeva forte i miei capelli e mi spongeva violentemente a prenderlo tutto in bocca e per un istante non respiravo nemmeno; quel cazzo piccolo ed eccitante era diventato un bel cazzo di 16 cm.

Dopo una decina di minuti lo tirai nel divano, gli dissi di spogliarmi e così fece... lo fece lentamente e arrivato alle mie mutande inizia a baciarle lungo tutto il mio cazzo, infila la mano da sotto e mi tocca le palle ... le voleva...voleva vedermi nudo e finalmente mi spogliai tutto davanti a lui e mi ci coricai sopra; volevo sentirlo sotto di me, volevo stringere il suo corpo, abbracciarlo, sentire il suo petto umido incollato al mio, cazzo contro cazzo, pelo contro pelo e lingua contro lingua... inizio a baciarlo con passione e sento le sue mani toccarmi tutto per poi afferrarmi dal culo e allargandolo mi infila il suo cazzo in erezione... aveva messo il preservativo e neanche me ne ero reso conto distratto da tutto...

Mi fece malissimo, era duro e grosso e quella era la prima volta che facevo sesso anale...
-"Dimmi se è troppo" mi disse
- "Sì lo è, ma continua... non voglio altro" gli dissi quasi in lacrime, ma quello non era un dolore comune, era uno di quelli che mi eccitava ancora di più, uno di quelli che vorresti non provare più oer poi desiderarlo il doppio...

"Mi fai male, ma continua, sbattimi!" urlo.
D'un tratto mentre capivo poco dal mix di sensazioni, vedo il suo volto cambiare, le sue mani stringere forte le mie spalle e improvvisamente tutto si ferma... sento una sensazione strana , sento caldo e realizzo che era venuto dentro di me e questa sensazione non la dimenticherò mai.

"Non mi basta..." dico quasi presuntuosamente ..
Lui capisce al volo e si mette a pancia sotto... mi avvicino le gambe, prendo un preservativo ma mi ferma... "ho fatto un clistere e inoltre non c'è da preoccuparsi se pensi altro...fidati", lascio perdere il preservativo e sì… inizio ad entrare, lentamente mi faccio strada tra quei peli bianchi e finalmente sono dentro completamente; non c'è paragone, che sia la vagina della mia ragazza o che sia il culo di suo padre, pelle a pelle è tutta un'altra storia e inizio a spingere.... lo sbatto sempre più forte e nel mentre vedo che si sega... "Fammi girare" e in pochi secondi mi ritrovo tutto il suo corpo sudato, con un cazzo nuovamente in erezione e lui a gambe aperte pronto a farmi rientrare.

Continuammo per una ventina di minuti... "Sto venendo… cazzo sto venendo si... si… dio… aaah" e questa volta lo inondo io del mio seme caldo... senza pensarci due volte e senza pensare a dove era stato, si gira e me lo prende in bocca e inizia a succhiarmelo... fa male da morire dopo essere venuto ma era ancora eccitato e non avevo voglia di smettere... me lo succhia pieno di sperma e dopo mi succhia le palle, sento la sua lingua scendere e da un momento all'altro mi fa alzare e sedere sulla sua faccia.... inutile dire che ritrovarmi la sua lingua a leccarmi l'ano era qualcosa di indescrivibile.

Finito il tutto ci sediamo sul divano uno accanto all'altro, stanchi morti e io come uno sciocco... lo imploro di non dire nulla a sua figlia, come se a rimetterci non fosse anche lui, che mi risponde "Sei fuori ? Questa cosa rimane tra noi, mia moglie e mia figlia non possono scoprirlo, ma saremo bravi a mantenere il segreto"... nelle sue parole avevo scovato al voglia di ripetere quel che era successo e anche se non ne abbiamo parlato... bastavano i nostri corpi a confermare che quella non sarebbe stata l'ultima volta.