ATTENZIONE
/ NOTICE
Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto
omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni
This page contains pictures of male nudity and a text with homoerotic
contents: it's intended for persons over 18
Milano
sottozero
Un
racconto di Mike Bas
I
racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non
sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale
praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.
The stories published in this section may contain descriptions of
unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice
Safe Sex by using condoms.
Milano sottozero, un freddo cane che nemmeno i famosi amici dell’uomo riuscirebbero a sopportare, ma chi me lo ha fatto fare a uscire di casa?” borbottai fra me e me mentre percorrevo le strade di Milano alla ricerca di negozi di giocattoli.
Scelsi la
prima
possibilità, quindi pagammo il nostro regalo e ci sedemmo al bar.
“Grazie
per aver accettato il mio invito Gianni” “Figurati
Michele”.
Attaccammo
discorso parlando delle nostre nipotine “La
mia Sara farà sei anni quest’anno” mi disse Gianni , “la mia
invece sette” e, come bravi zii le continuammo a vantare.
Arrivammo
poi in seguito a parlare delle nostre famiglie, lui di
origine calabrese mentre io di radici sarde, non poteva mancare il
lamentarci del nostro parentado che si riuniva di lì a pochi giorni.
Intanto
fantasticavo su come poteva essere meraviglioso tutto nudo e
mentre affrontavamo i vari discorsi, mi venne duro.
Era
piacevole la
sua compagnia e notai che nemmeno a lui dispiaceva la mia, infatti,
ad un certo punto della conversazione mi disse “Senti io abito qua
vicino, ti andrebbe di farmi compagnia nel tragitto?”, io in preda
all’euforia gli dissi “Assolutamente si!”.
Pagammo e
subito ci
ritrovammo in mezzo alla strada Milanese entrambi un po’ ritemprati
dal the caldo e quindi un po più coraggiosi nell’affrontare il
freddo milanese.
Arrivati al
portone del suo condominio mi propose:
“Ti andrebbe di salire per riscaldarti un po’? Ah mi raccomando,
non scandalizzarti per il probabile caos”, mi misi a ridere e
accettai le condizioni.
Arrivati al
suo appartamento, ci ritrovammo
nel suo divano, non feci in tempo a sedermici che mi ritrovai Gianni
vicino, molto vicino, tanto vicino che i nostri visi quasi si
sfioravano.
Scappò il
bacio, le nostre lingue erano vorticose e non
si fermavano minimamente.
Ci
esplorammo l’uno con l’altro
attraverso di esse, una sensazione magnifica “Se mi provoca questo
effetto solo con il bacio figurati se scopassimo” pensai.
Infoiati
ci spogliammo e io iniziai a mordicchiarli i capezzoli, contornati da
una folta peluria e da due pettorali belli sodi, quel petto era come
un invito a nozze per i miei istinti sessuali.
Passai poi a
liberare
la verga che stava facendo capolino dai pantaloni, una tale
magnificenza ursina mai mi era capitata, bello grosso e lungo non
potei che prenderlo in bocca per poterlo assaporare.
Un leggero
odore
di urina misto profumo avvolse le mie narici che mi portarono
inevitabilmente a godere ancora di più di quel membro.
Andai
su e
giù con foga per sentire fino in gola quel ben di Dio che si stava
piano piano ingrossando dentro la mia gola quando a un certo punto e
con un poco del mio disappunto mi fermò e mi disse “Non farmi
venire che voglio entrare dentro di te piccolo, seguimi a letto”.
Arrivati nel
lettone mi buttò in posizione prona e la sua lingua
avida di piacere inizio il suo percorso nel mio fondoschiena.
Quella
lingua mi fece godere tantissimo, penetrava il mio buchino con
maestria “che cosa mi dovevo aspettare da uno che mi bacia da Dio?”
Chiesi fra me e me e intanto godevo.
Iniziò ad infilare le sue dita, prima una, poi due e poi tre. Ero pronto accoglierlo, mi penetrò con tale forza che urlai più dallo stupore piuttosto che dal dolore, ma fu subito piacere.
Avere quel
senso di pienezza e di
piacere mi stava facendo abbandonare a lui.
Ero suo, ero
di Gianni, e
mentre rispondevo al ritmo del suo membro dentro di me, cambiammo
posizione, missionario. “Voglio vederti bene mentre godi Michele”
mi disse, rientrò dentro di me e ricominciarono le meravigliose
sensazioni.
Mi guardava
coi suoi occhi castani pieni di passione e
vogliosi ed io non facevo altro che godere.
Aumentò il
ritmo, eravamo
stretti l’uno contro l’altro in un abbraccio meraviglioso e venne
dentro di me, sentii il suo caldo seme pervadermi le viscere e venni
senza nemmeno toccarmi.
Alla fine rimanemmo abbracciati nel lettone mentre io pensavo: “Alla fine ho proprio fatto bene ad uscire di casa con quel freddo!”.