ORSI ITALIANI MAGAZINE




ATTENZIONE / NOTICE

Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni

This page contains pictures of male nudity and a text with homoerotic contents: it's intended for persons over 18






Mezzo bicchiere

Un racconto di Kumshot

Mio padre si chiama Antonio, è un ingegnere, un omone di 48 anni, alto due metri, 125 kg di stazza, una bella barba, fitto pelo su tutto il corpo, uno sguardo dolce da cucciolone: in breve, un bono spaziale. Ma anche con un'altra dote eccezionale più intima che ho scoperto soltanto recentemente...

Per fortuna alcuni dei suoi geni si sono trasferiti su di me, anch'io sono piuttosto alto e quanto a peso e pelo non sono da meno di mio padre.

Dopo la separazione di papà e mamma e il matrimonio di mio fratello maggiore, io e mio padre viviamo da soli in un grande appartamento in città.

Comunque tornando a mio padre, un paio di mesi fa dormivo della grande quando mi resi conto, di soprassalto, che la sveglia non aveva suonato: erano le dieci e avevo perso le prime lezioni della mattina in facoltà, mi buttai giù dal letto, aprii la porta della camera de letto per andare in bagno ma rimasi bloccato sulla soglia con la mascella cadente.

Dovete sapere, non so se volutamente o per casualità, che in casa nostra è stato messo uno specchio a tutta parete di fronte al bagno e l'inclinazione della parete fa sì che dalla porta della mia camera da letto si vede perfettamente tutto ciò che si svolge in bagno se la porta rimane aperta.

Per l'appunto, papà confidando di essere solo in casa, dato che normalmente in questo orario io sono già in Università, era in bagno con la porta spalancata mentre si asciugava dopo la doccia.

Non lo avevo mai visto completamente nudo, ora potevo finalmente ammirare il suo spettacolare culo coperto di pelo oltre a un magnifico cazzo di ragguardevoli dimensioni che oltretutto era anche barzotto per il fatto di averlo sfregato con il telo da bagno per asciugarlo.

Messo via l'asciugamano, invece di rivestirsi, con mia grande sorpresa papà comincia a titillarsi i capezzoli, a toccarsi il buco del culo per poi prendersi il cazzo in mano, adesso completamente duro, e iniziare a masturbarsi davanti allo specchio.

Di fronte a questa visione comincio a segarmi anch'io l'uccello, diventato di marmo per l'eccitazione.

E così in contemporanea e in un crescendo orgasmico veniamo insieme... ma la mia sborrata, che argino nella mano libera, è ben poca cosa di fronte alla raffica di copiosi e potenti getti che papà scarica nel lavandino del bagno: uno, due, tre, quatto, cinque, sei, sette, otto, gli schizzi di sperma sembrano non volere finire mai quando al nono schizzo suona il cellulare di mio padre.

Da quel che capto della conversazione ci deve essere una emergenza in cantiere, per cui mio padre, senza neanche sciacquarsi l'uccello, corre in camera a vestirsi per poi uscire di casa in fretta e furia.

Posso finalmente andare in bagno, dove dopo una breve pisciata faccio per lavarmi le mani ma rimango esterrefatto: uscendo di corsa papà non si deve essere reso conto di avere lasciato il lavandino tappato e con il fondo coperto da un dito di sperma.

Corro in cucina a prendere un bicchiere da vino e un cucchiaio per trasferire tutto quel ben di Dio dal lavandino al bicchiere che presto si ritrova a contenere un'impressionante quantità di sborra che bevo e assaporo avidamente fino all'ultima goccia.

Non avrei mai pensato un giorno di bere il nettare di papà e per l'eccitazione, e con l'intenso sapore del suo sperma in bocca, mi tiro un'altra sega...

Mi vesto e vado in Università dove incontro il mio amico del cuore Daniele: siamo praticamente cresciuti insieme, abbiamo sperimentato fra di noi le prime esperienze di sesso, siamo entrambi gay e non abbiamo segreti fra di noi. Con lui c'è anche Luigi che abbiamo conosciuto quest'anno in Facoltà, anche lui gay.

Pur essendoci anche Luigi, col quale ho meno confidenza, racconto con tutti i dettagli quanto mi è successo la mattina: Daniele che conosce mio padre e sa quant'è bono è quasi invidioso; Luigi incuriosito mi chiede se ho una sua foto. MI viene in mente di avere una foto di papà fatta questa estate al mare e gliela mostro.

Luigi vedendola ha un sussulto e dice di dovermi raccontare qualcosa che potrebbe non farmi piacere.

Incuriosito, gli dico di non preoccuparsi e di andare pure avanti a raccontare.

E' così che vengo a sapere che Luigi, assiduo frequentatore della sauna gay nel quartiere dove abito, vede mio padre lì praticamente tutti i sabato pomeriggio e che come terreno di caccia predilige la dark posta fra la sauna  e il bagno turco.

Proprio per le sue sborrate leggendarie è ormai conosciuto in sauna come "mezzo bicchiere", come del resto avevo avuto modo di verificare la mattina a casa...

La cosa mi lascia sbalordito ma finalmente capisco il motivo per il quale i miei si sono separati e sul quale erano stati sempre molto vaghi.

Quel sabato decido di andare anch'io in sauna per verificare il racconto e così dopo pranzo, mentre papà è in bagno, gli dico che sto uscendo e che ci vediamo per cena.

Corro in sauna e mi rinchiudo nella dark, appendendo prima di entrare il mio telo di spugna a uno dei ganci fuori della porta. L'ambiente è totalmente buio ma quando si apre la porta la sagoma di chi è entra è chiaramente distinguibile sulla soglia.

Aspetto speranzoso circa un'oretta mentre diverse mani mi spalpazzano nel buio, quando finalmente la porta si apre e compare la sagoma di papà che con la sua mole da gigante è riconoscibilissima.

I miei occhi si sono ormai abituati al buio e percepisco l'avanzare di mio padre nel buio della dark: è ormai accanto a me e comincio ad accarezzare il suo corpo nudo, i suoi glutei pelosi, sodi e muscolosi.

La mano mi trema per l'emozione, adesso si gira e sento che le sue mani corrono sul mio corpo, per lui quello di un ignoto frequentatore della sauna, le sue labbra si avvicinano alle mie e mentre la sua mano destra mi afferra il cazzo già duro, la sinistra palpa il mio culo, la sua lingua si fa largo nella mia bocca.

Poco dopo mi dice di succhiargli il cazzo, mi inchino, faccio fatica riesco a prenderglielo in bocca.

Sento che gode per il mio pompino (modestia a parte ci so fare!) ma dopo qualche minuto mi fa rialzare e mi gira di schiena, faccia al muro  col suo cazzo umido della mia saliva che punta il buco del mio culo: è questione di un attimo e spingendomi contro la parete della dark mi ficca tutto il suo uccello dentro fino alle palle: Il dolore è lancinante e mi scappa un urlo di dolore, ma lui mi copre la bocca con la mano e continua a trivellarmi il culo con una foga bestiale. Sento il suo corpo peloso che sbatte contro il mio, il suo respiro e i suoi sussurri osceni sulla mia nuca, le sue mani che stringono il mio corpo.

Non devo attendere molto prima di sentirmi inondato dal famoso mezzo bicchiere di sperma che il mio culo non riesce a trattenere appieno e che sento fluire lungo le cosce.

Papà si allontana, ignaro di avere appeno scopato suo figlio, io sono invece ancora stravolto ma anche eccitatissimo per avere il culo pieno della sborra di mio padre. L'idea di toccarlo, baciarlo, fare sesso con lui è sempre stato un mio segreto desiderio che non osavo ammettere neanche con me stesso. Ho il cazzo ancora durissimo, ci pensa qualcuno che non vedo a farmi venire con la sua bocca ma la mia testa è sempre a quello che è appena avvenuto.

Aspetto ancora un po' per uscire, poi guardandomi intorno per evitare mio padre corro a rivestirmi e a abbandonare in fretta la sauna. Per fortuna non sono lontano da casa perchè sento che quanto mi ha riversato  papà in culo comiincia ad agire come un clistere.

La sera io e papà ci vediamo per cena e riesco comunque ad avere un atteggiamento rilassato anche se non posso più guardare a mio padre come avevo fatto fino a ieri: sento ancora le porcate che mi sussurrava all'orecchio mentre mi fotteva nella dark, il contatto del suo corpo sul mio, il bruciore di culo per aver preso il suo cazzo imponente in un' unica lacerante spinta.

Passano i giorni e il mio pensiero è sempre alla sauna, non vedo l'ora di tornarvi. Finalmente arriva sabato e subito dopo pranzo mi ritrovo nella dark.

Come speravo dopo poco compare mio padre sulla soglia, viene verso di me, mi tocca, deve aver riconosciuto l'uomo che ha scopato la settimana precedente perchè inizia a baciarmi con passione. Le nostre nerchie sono già dure e s'incrociano come due sciabole.

Questa volta sono io a prendere l'iniziativa: faccio girare mio padre, mi abbasso dietro di lui e metto la faccia in mezzo alle sue chiappe pelose, sento l'eccitante afrore del suo culo, comincio a penetrare il suo buco facendomi largo con la lingua in mezzo ai peli mentre la mia mano lo masturba.

Mi tiro su, mi sputo sul cazzo e gli ricambio il favore di sabato scorso inculandolo a sorpresa senza alcun riguardo, in un unico violento affondo.

Questa volta è lui a gridare di dolore, mi dice di smetterla, ma sono abbastanza grosso per tenerlo inchiodato al muro mentre lo fotto. La sua resistenza si affivolisce e inizia a gemere, questa volta di piacere. Continuo a segarlo con la mano, vorrei esplodere dentro di lui ma aspetto di sentire che anche papà stia per sborrare per venire insieme a lui e riempirgli il culo col mio sperma.

Ci salutiamo con un bacio, lui esce io rimango dentro stordito a godermi la realizzazione di questo mio altro sogno segreto.

Anche questa volta riesco a uscire dalla sauna senza incontrare mio padre.

E' stata l'ultima volta che io e papà abbiamo fatto sesso insieme, lui non ha mai saputo di avere scopato suo figlio nè tanto meno di averlo preso in culo da me.

E' un segreto che mi porto dentro, un desiderio realizzato; adesso mi basta l'odore delle sue mutande sporche, che prelevo dal cestone della biancheria da lavare, per eccitarmi, masturbarmi e rivivere le sensazione dei nostri incontri in sauna.

Sono trascorsi due mesi, papà ha avuto il coraggio di parlarmi della sua omosessualità e adesso in casa siamo in tre: io, mio padre e il suo compagno Luca, un orso spettacolare grande e grosso come lui.

Ieri c'è stata l'unione civile di papà e Luca, io ero uno dei testimoni, orgoglioso della mia nuova famiglia e dei miei due papà orsi.


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.