ORSI ITALIANI MAGAZINE


 

Luigi

Un racconto di Renato

 

Oramai erano due mesi che vivevo nel mini appartamento di Marco, era la sua seconda casa, lui abitava in provincia ma trascorreva almeno due/tre notti alla settimana in citta'. Quando si fermava a dormire da me, si dormiva poco e si scopava tanto. Il mio culo iniziava a non dolere piu' dopo le stupende cavalcate di Marco, anche se ogni tanto ancora bruciava.

Una sera ero in attesa di Marco quando ricevetti una telefonata, lui mi chiedeva di farmi trovare nudo, e depilato sull'uccello per le otto. Solo per quell'annuncio ero gia' in fregola, mi sono fatto una doccia, e mi sono rasato il poco pelo che avevo e nel frattempo fantasticavo su quello che mi voleva fare. Ogni volta era una scoperta nuova, ma una richiesta simile mi aveva colpito.

Puntuale alle otto e' squillato il campanello e aprendo la porta una sorpresa, Marco non era solo, con lui Luigi, 1,85 d'altezza, peso variabile fra i 130/140 Kg, barba baffi e un sorriso sulle labbra. Marco aveva portato cibo in abbondanza dal ristorante, quindi abbiamo iniziato a mangiare, io nudo e depilato, loro due tutto compiti.

Mentre alla fine del pasto io servivo il caffe' in tavola, Luigi mi ha preso la mano e nonostante la mia stazza mi ha preso in braccio come fossi un bambino, e ho bevuto il caffe' seduto sulle sue gambe. La sua barba mi sfiorava il collo facendomi solletico, fra me e Marco non c'erano state parole, ma capivo che dovevo lasciar fare e cosi' un dito di Luigi, un dito grosso ha iniziato a titillarmi lo sfintere, massaggiava tutto intorno al buchetto e ogni tanto faceva capolino nel culo, poi senza dire nulla mi ha fatto scivolare a terra in ginocchio si e' tolto i pantaloni e un uccello enorme si e' presentato alla mia vista. Intanto che Marco e Luigi parlavano e bevevano il digestivo io, sotto il tavolo ho iniziato a lavorare quella bestia, era grosso e lungo (poi l'abbiamo misurato e, la cappella aveva una circonferenza di 17 cm. alla base la circonferenza era di 18, la lunghezza era di 23 cm. un palo), non riuscivo a farlo entrare in bocca, e lavoravo soprattutto di lingua, gli leccavo i buchini sul glande, gli scendevo fino alle palle; quando lui mi ha sforzato la bocca facendomi un po di male, tutto la cappella e' riuscita ad entrare in bocca, sentivo alcune gocce di umore ma sapevo che ancora non era il momento e sforzandomi ho iniziato a far entrare un poco di piu' il cazzo in bocca.

La bocca oramai mi faceva male, ma il suo uccello ero dritto, duro sembrava un palo di cemento e a quel punto si sono spogliati completamente anche loro. Luigi era una montagna di pelo, era peloso da tutte le parti, non avevo mai visto un essere del genere, grande grosso peloso e con un cazzone enorme.

Iniziavo anche ad avere paura, perche' se avevo faticato a prenderlo in bocca non riuscivo a capacitarmi di come poteva fare ad entrarmi nel culo anche se ero abbastanza allenato con quello di Marco che si rispettava.

Luigi si e' sdraiato con l'uccello in resta e mentre io finivo di bagnarlo insalivandolo il piu' possibile Marco dietro di me faceva lo stesso lavoro con il mio culo, poi messomi a cavalcioni di Luigi ho iniziato aiutato da Marco a poggiare il cazzo di Luigi al mio culo.

Era troppo grosso e non riuscivo a calarmi, Marco mi tranquillizzava e mi succhiava il cazzetto, che dalla paura non riusciva a indurirsi, ero quasi paralizzato. Era una situazione comica ma per me drammatica. Luigi sdraiato che mi incitava ad abbassarmi e prendere il suo cazzo in culo, Marco che mi spompinava e nel frattempo mi allargava con le mani il piu' possibile il culo, ed io che sentivo la cappella di Luigi all'imboccatura del mio culo che non riuscivo ad abbassarmi, quando ad un tratto Luigi mi ha preso le mani e mi ha dato uno strattone verso il basso tanto che il suo cazzo e' entrato tutto in un colpo nel mio culo. Ho urlato di dolore, era insopportabile nonostante le carezze di Marco, che faceva di tutto per calmarmi. Poi per evitare che io continuassi a urlare per il dolore mi ha baciato con voga, mi ha infilato la lingua nella bocca e ha iniziato a cercarmi trasmettendomi tutto il suo amore.

Passati parecchi secondi che a me erano sembrati un'eternita', il dolore iniziale si era calmato, e quell'asta piantata nelle mie viscere, che mi rompeva in due, cominciava a darmi sensazioni di piacere, ma non osavo ancora a muovermi.

Luigi a quel punto ha preteso che io mi sfilassi il cazzo e mi mettessi a ginocchioni, cosa che ho fatto, con dispiacere, perche' la fuoriuscita del suo uccello mi ha provocato un brivido di piacere, che comunque e' subito ripreso perche' in quella posizione Luigi me lo ha di nuovo infilato, questa volta con minor fatica e ha iniziato lentamente ma costantemente un movimento va e vieni che iniziava ad eccitarmi.

Marco allora mi ha messo il suo cazzo in bocca e io ho iniziato a lavorarlo. 23 cm di cazzo nel culo, 21 cm. in bocca, ero in paradiso.

Luigi oramai andava avanti indietro che era un piacere, ogni tanto riusciva anche a sfilarmelo completamente per poi piantarmelo tutto dentro fino ai testicoli, quando Marco si e' trovato con il suo cazzo pronto, si e' messo alle spalle di Luigi e a secco lo ha inculato.

Io davanti con il cazzo di Luigi nel culo che a sua volta veniva inculato da Marco, questa era l'immagine che lo specchio mi rifletteva. Il mio cazzetto a quel punto si e' messo a sborrare, senza bisogno di essere aiutato. Godevo, ero una troia per il mio uomo, e piu' il cazzo di Marco scandagliava il culo di Luigi, piu' Luigi dava colpi terribili al mio culo che iniziava a scoreggiare ogni qual volta il cazzo usciva. E quando Marco ha sborrato Luigi al massimo del godimento mi ha riversato nelle viscere un litro di sborra. Non capivo piu' nulla e urlava, ma urlavo di piacere, la sborra mi usciva dal culo insieme a un po di cacca il piacere era davvero tanto che sono riuscito a sborrare un'altra volta.

Usciti tute due sono andato sotto la doccia, il culo era ancora aperto, e iniziava a dolermi, stavo mettendomi a letto quando e' rientrato Marco, il mio uomo.

Mi ha ringraziato per la serata, e io nonostante il dolore volevo essere ancora suo, il culo era stato cosi violentemente aperto che non c'e' stato nessuno sforzo da parte di Marco per accontentarmi ancora una volta, mi ha girato sul fianco e me lo ha infilato di nuovo. Al mattino mi sono svegliato e il cazzo di Marco era ancora nel mio culo, molle, non sapevo come ringraziarlo e gli ho detto;<<pisciami dentro, voglio essere tutto per te!>>. Un'ondata di calore e' entrata nella mia pancia gia' piena di sperma. Era un clistere ma lo facevo per il mio uomo, dal culo mi fuoriusciva tutto, e sono andato in bagno, mentre ero sul water che scaricavo tutto, mi sono reso conto di una cosa bellissima, sapevo perfettamente che la mia vita era nuova e chissa' quante emozioni ancora mi riservava. Grazie CAZZO.


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