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omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni
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Lezioni
di lingua
Un
racconto di Danny
I
racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non
sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale
praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.
The stories published in this section may contain descriptions of
unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice
Safe Sex by using condoms.
Oggi
devo sfatare un mito: il lunedì non sempre è un giorno funesto. Ogni
tanto può riservare qualche bella sorpresa.
Da un paio d’anni insegno
matematica in un Istituto Tecnico Industriale e devo dire che mi trovo
molto bene. I ragazzi sono molto motivati e specialmente nella mia
materia prestano molta attenzione in classe e soprattutto si mostrano
entusiasti.
Specialmente con quelli del quinto anno che passano davvero molte ore con me si è stabilito un bellissimo rapporto e devo dire che riesco sempre ad approfondire il programma e, nonostante sia abbastanza severo nei giudizi, con me nessuno ha l’insufficienza! E queste sono soddisfazioni per un insegnante.
Come sono soddisfazioni è trovarmi in sala professori il nuovo collega di lingua tedesca.
Anche con lui si è
stabilito da subito un bellissimo rapporto.
Forse perché, trovandosi in
difficoltà con la montagna di libri che aveva, gli ho subito dato una
mano a metterli in ordine.
Scopro pure che Friedrich,
come si può già intuire dal nome è “madre lingua”. Iniziamo a parlare
così del più e del meno giusto per conoscerci.
Nato da madre tedesca e papà siciliano, Heinz ha vissuto fino a 26 anni in Germania e poi si è stabilito a Roma, città che ama e nella quale ha sempre desiderato viverci:
“Sai Dan, non che in Germania stessi male ma vuoi mettere Roma ? Tutt’altra storia e poi vuoi mettere gli uo… ehhmmm le persone ? Non c’è differenza a livello di calore umano…”
Non so se ho capito male io
(deformazione “sessuale” ?) oppure le mie orecchie hanno inteso bene
ma mi pare di aver sentito troncare la parola “uomini” e poi si è
corretto con “persone”… mmmhhh buon segno…
Devo dire poi che Friedrich
ha tutte le caratteristiche fisiche del padre siciliano: piccoletto,
capelli ricci nerissimi che fanno risaltare il colore blu intenso dei
suoi occhi, un bellissimo pizzetto curato nei dettagli.
La corporatura è comunque
molto soda con una pancia di tutto rispetto e dal jeans si può
scorgere un popò con forme e consistenza di tutto rispetto.
Beh dai, l’avete capito: il nuovo collega mi piace e come ho detto prima, se le mi orecchie hanno ben udito… beh c’è proprio da farci un pensierino. Suona la campanella, io ho lezione in quinta A mentre Friedrich mi chiede dove si trova la III A nella quale ha 2 ore di lezione. Gli indico la classe e gli do appuntamento in sala prof fra 2 ore, al termine delle lezioni.
Con i miei ragazzi le due
ore volano, oggi ho interrogato e… chissà perché sono stato anche un
po’ più altino nei giudizi oltre che, mea culpa, non molto attento a
ciò che mi dicevano.
Comunque ho dato 3 otto e
un sette e mezzo, cosa che ha fatto felice i miei studenti.
Però in tutta onestà se lo meritano. Sinceramente pensavo a Friedrich… mi chiedevo le mosse che potevo fare per stabilire con lui un contatto più “intimo”. In sala insegnanti ritrovo friedrich che mi aspetta. Gli chiedo com’è andata la prima lezione con i raga del terzo anno:
“Si tutto bene, mi sembrano molto attenti e comunque sono già a un buon livello di tedesco”
“Beh si, è molto probabile, finora hanno avuto una bravissima insegnante che però ora si è trasferita”
Già ho notato anche nella conversazione sono molto sicuri e non commettono errori grammaticali. Senti, ti va di andare a mangiarci qualcosa fuori noi due ?”
“Si si, anzi Ja, Ja… e me lo chiedi? Lasciamo pure qua le nostre cose, poi nel pomeriggio io ho altre 2 ore di lezione.”
“Si pure io oggi finisco alle sedici”.
Al termine delle lezioni Chiedo a Friedrich se vuole un passaggio, a pranzo ho scoperto che abita in una via parallela a dove abito io. Bingooooo !!! Non mi sarà difficile approcciare qualcosa di più…
Arrivati Friedrich scende dall’auto e mi chiede che programmi avessi per la serata e poi mi chiede: “
“Oh scusa, magari sono inopportuno… non ti ho chiesto, sei sposato? Convivi ?”
“Ma noooooo Friedrich, che dici ? Ti pare che io sia uno legato ? “
E scoppiamo in una fragorosa risata. Invito Friedrich a cenare da me. Ho giusto il tempo per fare bella figura in cucina.
“Grazie Dan, ci vengo volentieri, così passiamo la serata insieme, sai, mi sei proprio simpatico e …”
“…eeeee ? Cosa mi devi dire di altro ? “
“No nulla, intendevo dire che sei simpatico e mi fa piacere passare la serata con un amico e collega”.
Penso e ripenso, rimugino, mi arrovello e penso di nuovo. Friedrich mi sembra voglia osare delle avances ma poi si tira indietro. Stasera dovrò pensare io a smuoverlo.
Friedrich si presenta alle
19:30, puntualissimo .
Appena apro la porta
sfoggia il suo bellissimo sorriso.
Beh
devo dire che è proprio bello. Indossa una polo rosa aperta e… che
spettacolo tutta la folta peluria che fa capolino dalla maglia.
Inoltre per la serata ha scelto dei pantaloni bianchi …o dovrei dire
trasparenti.
Oddio, si vede praticamente
tutto sotto. Riesco a scorgere un paio di slip arancioni e a dire il
vero mi sale la pressione.
Friedrich ha un rigonfiamento tra le gambe davvero notevole. Non gli stacco gli occhi di dosso. Lui sembra accorgersene, sorride e mi dice:
“Che c’è Dan? Sembra che abbia visto un fantasma….”
Sorpreso dalla sua
esclamazione non so cosa rispondergli e gli dico che in un certo senso
quello che ho visto è molto più di un fantasma.
Quasi dettato dall’incoscienza più totale, gli prendo il braccio, lo strattono dentro casa, chiudo la porta in fretta e furia e mi metto a baciarlo.
Non so cosa mi sia preso, ma l’istinto è stato questo. Come si dice: se ha le gambe va, male che vada ho perso, a malincuore, un nuovo amico e un collega.
Friedrich sembra apprezzare
il mio gesto e mi bacia con tutta la passione di questo mondo.
Sento i suoi bellissimi
baffoni solleticarmi la parte superiore del labbro. E’ una sensazione
stupenda e per nulla al mondo vorrei staccarmi da quelle labbra.
Friedrich mi prende la schiena e mi tira a sé sempre più forte. Vuole sentire tutto il calore del mio corpo e la cosa è reciproca. Io sento anche la grossezza e la durezza dell suo pacco che spinge contro il mio, che meraviglia !
Non mi faccio problemi e con le mie mani sollevo il collega per il culo… mamma mia com’è sodo e bello “pieno” come dico io: che tentazione.
Piano piano ci spogliamo e vedere questo piccolo italo-tedesco come mamma lo fece mi mette un’adrenalina che non avete idea. Petto e pancia villosissimi, cosce da giocatore di rugby.
Con entrambe le mani gli
prendo il cazzo e inizio a masturbaglielo.
Friedrich
è già bagnato e io ne approfitto per lubrificarmi le mani in modo che
possa scorrere più dolcemente la sua asta.
Il viso di Friedrich si copre di espressioni goderecce. Lo sto mandando in estasi quando a un certo punto mi blocca le mani:
“Fermo Dan, un po’ ancora e mi fa venire… e se scoppio faccio una strage”
“Tranquillo amore… girati allora che ti faccio un bel servizio”
Friedrich si appoggia sulla
sponda del letto mostrandomi il suo bellissimo culo, peloso, sodo.
I glutei sono ampi e glieli
apro leggermente con le mani. Intravedo il buchetto in mezzo a tutta
quelle leggera peluria.
E’ già bagnato.
Affondo il mio viso per
quanto posso in quel Pardadiso e inizio a leccare quel bocciolo di
rosa che porta verso la felicità.
Pregusto già i suoi umori anali che aumentano copiosamente stimolando il suo buchetto con la mia lingua. Friedrich è ora molto accogliente e gli infilo piano piano due dita. Lo sento gemere di piacere:
“Oh Dan che goduria, ma che mi stai facendo? Mi stai masturbando il culetto con sapienza, sei fantastico amico. Continua, continua di più ti prego…”
Con le ditagli allargo ulteriormente il buchetto e lo umetto ancora per bene, voglio prepararlo al mio cazzone. Ormai è diventato di acciaio e voglio che Friedrich se lo gusti interamente.
Appoggio la mia cappella e
con un colpo deciso entro di lui fino a fargli sbattere le mie palle
al suo culo.
La sua reazione non si fa attendere e immediatamente Friedrich si inarca completamente come volesse sentire il mio palo fino allo stomaco.
“Siiiiii, daiiiiii, mi sembra di avere dentro un palo della luce…. Oohhh si che cazzoooooo che hai… sculacciami intanto, ti prego… fammi sentire tuoooooo, tutttoooooooohhhhh “
Gli appioppo allora 2
sonore sculacciate che rimbombano per tutta la camera, le sue natiche
vibrano come fossero dei budini e intanto sento il cazzo che mi si
bagna completamente.
Friedrich è in pieno orgasmo e sta rilasciando quantità di umori davvero da campioni.
Piano piano faccio esco da
quel bellissimo culo. Invito Friedrich a girarsi e gli schiaffo tutto
il mio cazzo in gola.
Voglio che anche lui si gusti il buon sapore dei suoi umori. Gli scopo anche la gola in profondità e Friedrich sembra avere dei conati per lo sforzo.
“Siiiii Friedrich, bevilo tuttooooooo, sto venendoooooooooo… ooohhhh siiiiiiiiiiiiii….”
Buona parte del mio sperma finisce nella sua gola, poi con un colpo deciso Friedrich prende il mio cazzo, se lo estrae dalla bocca e lo punta sui suoi capezzoli che vengono inondati dal mio nettare.
Con un dito il mio bravo
prof raccoglie tutto lo sperma dal suo corpo e lo riversa sulla mia
cappella ancora gonfia.
Se la mangia come un gelato leccandola completamente iniziando una sorta di masturbazione con le sue labbra carnose. Ogni tanto preme sulla parte finale del mio cazzo per far uscire le ultime gocce di sborra che il mio cazzo riesce a regalargli.
“Dan, adesso ho anche io un regalo da farti, girati e fammi vedere il tuo culone”
Non me lo faccio dire due
volte.
Gli offro il mio lato B e
Friedrich mi sorprende ancora una volta.
Non riesco a capire cosa mi
stia facendo ma sento una scossa che parte dal mio buchetto e mi
arriva direttamente al cervello.
Penso di non aver mai
goduto cosi tanto con un dito. Friedrich ci sa proprio fare e in poco
tempo riesce a stimolarmi la prostata e a farmelo diventare ancora
duro.
Intanto con la bocca riesce
a farmi un servizio ineguagliabile: come pompa lui finora non ho mai
trovato nessuno.
Il dito continua imperterrito a masturbarmi l’ano e a massaggiarmi la prostata. Urlo come non ho mai fatto, mi sembra davvero di scoppiare:
“Porcoooo, ma che cazzo mi stai facendooooo???? Se vai avanti così penso di svenireeeeeee ooohhhhhh siiiiiiiiiiii Friedrich, siiiiiiiiiiiii, vengo ancoraaaaaaaaaaaaaaa oooohhhhhh”
Nel giro di poco tempo sborro copiosamente per la seconda volta. Questa volta anche Friedrich viene ricoprendomi completamente con i suoi mega schizzi di abbondante crema.
Infine ci rilassiamo ma
ormai data l’ora decidiamo di ordinare una pizza da “Al Marrachech”.
Non passano 20 minuti che
il ragazzo della pizzeria si presenta alla porta.
Che pezzo di uomo, davvero un bellissimo maschio. Friedrich, appena lo vedo, mi strizza l’occhio in segno di intesa e mi confessa che un giretto lo farebbe pure con lui.
Il giorno dopo ci
ritroviamo a scuola e Friedrich, appena rimaniamo soli in aula
insegnanti, mi parla con entusiamo della serata trascorsa.
Si mette una mano davanti al pacco e con attenzione che non ci sia nessuno mi mostra la forma del suo cazzo: è di nuovo durissimo e grosso.
“Sai Dan, ho il cazzo ancora in fiamme, che ne diresti…. ?”
“Beh anche io sono molto eccitato e appena ti ho visto stamattina, i miei ormoni sono partiti a 200 all’ora. Cosa proponi ?”
“Mmmmmhhh… i bagni sono liberi ?”
“Cavolacci… ma sei mattoooo ? E se ci sgamanoooo ? Sei proprio un tentatore. E va bene, dai, vai avanti prima tu, poi appena mi è possibile ti raggiungo”.
Esco dall’aula prof e non
vedendo movimento strano, entro in bagno dove Friedrich mi sta già
aspettando col cazzo barzotto fuori dai pantaloni.
Mi abbasso velocemente per
una sveltina e appena ho il cazzo in bocca, sento che Friedrich non
perde tempo e mi regala una pioggia di piacere inaspettata.
E’ la prima volta che provo una cosa del genere e devo dire che mi ha eccitato parecchio.
Sentiamo dei passi e
qualcuno che entra nell’antibagno.
Con il dito indice sulla bocca Friedrich mi fa capire di non fiatare. Sto sudando freddo, la situazione è molto imbarazzante e pericolosissima.
Ho ancora il cazzo del
collega in bocca ma non riesco a controllarmi.
Lo pompo alla grande
cercando di non fare rumore. Vedo Friedrich che si trattiene
nell’urlare: non ce la fa più e sento la sua cappella che si ingrossa
sempre di più….
E nel giro di pochi secondo
schizzi potentissimi di sborra si riversano con impeto nella mia gola.
Ingoio tutto con molto
gusto e decido data la situazione decido di rinunciare a svuotare le
mie palle.
Friedrich mi rassicura e mi invita per una bella lezione di lingua a casa sua, dopo il consueto orario delle lezioni.