ORSI ITALIANI MAGAZINE
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Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e'
pertanto riservata a persone maggiorenni
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nudity and a text with homoerotic contents: it's intended for persons
over 18
La tenda
Un racconto di Aldo
La
pace era finita, Francesco ne ebbe l'assoluta certezza non tanto il
giorno in cui vide parcheggiare il camion del trasloco ma quando si
imbatte' per la prima volta Kevin: un ragazzetto rumoroso, antipatico,
urlante e maleducato che sarebbe venuto ad abitare nell'appartamento
sotto al suo.
Gia' il nome di quel piccolo mostro gli era odioso…
Kevin… che cazzo di nome e'?? Fortunatamente Francesco era fuori
casa per lavoro dal mattino fino alla sera e soprattutto il suo
alloggio era su due piani per cui, forse, avrebbe potuto isolarsi un
po' da quell'ingombrante e fastidiosa presenza.
Era estate, faceva caldo, e con le finestre aperte era ovvio sentire i vicini soprattutto se cosi' rumorosi.
L'appartamento
di Francesco aveva un bel terrazzino ricco di verde che si affacciava
sul terrazzo dei vicini essendo un grande condominio i cui ultimi piani
erano terrazzati.
La sua irritazione cesso' quasi di colpo un
sabato pomeriggio quando vide il padre di Kevin con indosso solo in
paio di pantaloncini rossi arrampicato in modo improbabile sul una
scala intento a fissare proprio sotto al suo balcone una tenda per il
sole.
Francesco ebbe un'immediata erezione ma fece finta di nulla
continuando ad annaffiare le piante. Antonio, il suo vicino, era un
magnifico esemplare di orso, ancora giovane ma con i capelli, e
conseguentemente il pelo, molto brizzolato, un viso simpatico e
sorridente.
Vederlo armeggiare in bilico sulla scala lo rendeva quasi leggiadro...
Francesco non perse l'occasione e si offri' di aiutarlo.
'Grazie, ne ho assolutamente bisogno! Non sono molto a mio agio con il trapano'
Francesco ando' al piano di sotto ed in quindici minuti sistemo' i tasselli e tutto l'occorrente.
Fece
un ottimo lavoro ed un'ottima impressione nei suoi 180 cm di altezza di
uomo quarantenne virile e dal fisico prestante, non muscolosissimo ma
certamente un gran bel maschio, mettendo in mostra il suo corpo
altrettanto irsuto ma senza nessun pelo bianco.
Antonio lo
ringrazio' moltissimo e gli chiese la cortesia di salire sul suo
terrazzo per fissare dal di sopra le ultime cose della tenda.
Finito
il lavoro gli offri' una birra e nell'istante in cui Antonio entro' in
bagno per lavarsi le mani il mondo cadde addosso a Francesco: aveva
lasciato in bagno i suoi due dildos di gomma con i quali aveva
trascorso parte della notte in questo periodo di solitudine... quando
Antonio rientro' in cucina ne teneva uno in mano e sulla faccia era
stampato un grande sorriso sornione di chi non si beve nessuna scusa.
A
Francesco si fermo' il cuore di colpo ed altrettanto di colpo riprese a
battere quando Antonio gli disse 'e' grosso, devi essere ben allenato!
Ogni tanto gioco con il mio buco ma un affare cosi' non so se ci
entrerebbe...' '?' 'non fare quella faccia!
Con mia moglie le cose vanno bene ma non disdegno un bel cazzo e tu mi fai venire voglia di scopare.'
Tutto
il sangue ricomincio' a scorrere nelle vene di Francesco ed almeno la
meta' si fermo nel suo cazzo che ebbe un'erezione degna di un palo
della luce.
Antonio si avvicino' e gli strinse il cazzo attraverso
i pantaloncini, gli accarezzo' il petto ma gli disse che dovevano
aspettare fino al tardo pomeriggio quando moglie e figlio sarebbero
usciti.
Alle 18.00 puntualissimo Antonio entro' in casa di Francesco.
Un lungo bacio sciolse la tensione.
Francesco
inizio' a baciare e leccargli il collo, il petto, i capezzoli e le
mammelle un po' troppo sporgenti ma sensuali e sensibili.
Antonio
faceva scorrere le mani sul corpo ormai nudo del suo amante e poi lo
stupi' nuovamente 'ho voglia di provare il tuo grosso dildo, andiamo
sul letto, vuoi?'
Un
istante dopo Antonio era coricato sul letto a pancia in giu' pronto ad
offrire il culo a Francesco che lo bacio' e lecco' con cura e poi
inizio' una lenta e piacevolissima opera di lubrificazione del grosso
culo che aveva a disposizione.
'Prima ti scopo e quando sarai piu' aperto ti allargo per bene con il dildo' non era una proposta... era una comunicazione.
Appoggio'
il sul grosso cazzo al buco di Antonio sperando di non fargli male e
spinse lentamente ma entro' senza problemi 'sei bello aperto anche tu
qui dietro... hai un culo fantastico...' 'tu sei fantastico... il tuo
cazzo e' fantastico... scopami... scopami...' e lo scopo' con gusto e
passione traendo molto piacere e dandone altrettanto.
Lo fece
mettere a pecora e gioco' con le mani con grossi coglioni che
pendevano morbidi e sensuali mentre con l'altra mano infilava 2-3
dita dentro al buco.
Poi ricomincio' a scoparlo con forza facendolo gemere e lasciando che si segasse fino a sborrare sulle lenzuola.
Era
troppo eccitato e non volle perdere nemmeno un istante: mentre Antonio
ancora ansimava per l'orgasmo gli appoggio' il dildo piu' sottile
contro al buco e spinse, spinse, lo ruoto' e spinse ancora fino a
vederlo sparire tutto dentro.
Afferro'
la base e lo fece girare su se stesso alcune volte mentre Antonio
godeva e ripeteva meccanicamente 'si' si' si' si' si' si'...' poi lo
scopo' lentamente ma sempre in modo profondo con quel dildo per alcuni
minuti.
Non resistette oltre o lo sostitui' ancora con il proprio
cazzo mentre Antonio appoggiato sui gomiti si rilassava sempre
piu' godendosi una delle migliori scopate della vita.
Ad
ogni colpo la sua carne si muoveva avanti ed indietro eccitando
moltissimo Francesco che tenendosi stretto ai suoi fianchi accelerava e
rallentava il ritmo per godere appieno del suo orso.
Di tanto in
tanto si fermava ben piantato in lui e con le mani cercava avido i suoi
capezzoli e strizzava a piene mani le mammelle sode tirando qualche
pelo per poi ricominciare la cavalcata. Nemmeno il secondo orgasmo lo
fermo' per un istante: era troppo eccitato. 'rimani cosi' che adesso ti
faccio provare l'altro dildo' 'fai piano, mi raccomando...' 'fidati ti
piacera'...' ed il culo di Antonio accolse con non poco sforzo il
grosso dildo fino in fondo.
Quando
i muscoli si furono adattati Francesco lo scopo' a lungo e con maggiore
vigore facendolo coricare di lato mentre lo masturbava
lentamente. 'ce l'hai tutto dentro, lo senti ?? ti piace vero? E
tu che dicevi di non essere sicuro di prenderlo...' 'sei tu che sei
bravo, bello e bravo... mmmmm cosi'... cosi' che mi piace...
cosi'... ci dobbiamo vedere ancora... ti voglio ancora...' 'certo che
ci vedremo, siamo vicini di casa!! un orso come te non ho intenzione di
farmelo sfuggire!!' Dopo un altro orgasmo furono costretti a fermarsi:
erano le 20.00 ed Antonio dovette rientrare in casa. Scese con
l'ascensore fino nei garage per avere una buona scusa per essersi
assentato cosi' a lungo, cosa questa che divenne abitudine ogni volta
che si videro per non destare sospetti: prima un giro in garage e poi
subito al piano superiore.
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