ORSI ITALIANI MAGAZINE
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Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni
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La piscina
Un racconto di Aldo
Certo che era difficile per Marcello restare indifferente davanti ai costumi pieni e gonfi dei ragazzotti che passavano interi pomeriggi a tuffarsi in acqua ed a fare schiamazzi mentre lui era sempre impegnatissimo dietro al bancone per servire caffe', bibite, panini con le richieste piu' svariate delle modifiche da apportare… caffe' lungo in tazza grande macchiato freddo con poca schiuma… caffe' ristretto con acqua calda a parte… cappuccino tiepido e con poco caffe'… e via di seguito per tutto il giorno.
Ma quello che soprattutto lo ripagava era vedere la domenica pomeriggio i vari papa' che, non potendo rifiutarsi, venivano trascinati in piscina da figli e mogli maniache della tintarella e si rifugiavano da lui al bar: un susseguirsi di maschi adulti seminudi che chiacchieravano con lui per tutto il pomeriggio.Aveva fatto di tutto per fare amicizia e finalmente ci era riuscito: Giuseppe era un tipo simpatico, elettricista in proprio che mal sopportava il caldo 'sara' perche' ho sempre la pelliccia!' aveva detto scherzando e Marcello aveva mostrato tutti i suoi denti in un sorriso estasiato 'e' normale che gli uomini siano pelosi, per qualcuno hanno un fascino particolare..' ed aveva lasciato le parole sospese osando un po' piu' del dovuto ma gia' pronto a fare retromarcia… 'ma cosa ne vuoi sapere tu che ne hai pochissimi…' aveva scherzato Giuseppe che non si era affatto risentito ma aveva, anzi, risposto con un altrettanto largo sorriso, restando fino a sera al bar.
Gli sguardi si incrociavano spesso ed ogni volta si sorridevano.
Marcello ci teneva alla forma fisica, non era un fissato della palestra ma i suoi addominali erano ben scolpiti e si'… avrebbe voluto avere piu' peli sul corpo anche se ne era tutt'altro che privo ma aveva scoperto l'attrazione per i maschi pelosi fin da ragazzino.
Si fece audace e chiese a Giuseppe di passare dietro al bancone per controllare un attacco elettrico che in realta' non aveva nessun problema ma doveva assolutamente rimanere in contatto con quell'orso bellissimo.
Cosi' dopo essere entrato si accovaccio' sotto al bancone per controllare lamentandosi per scherzo sul fato che dovesse lavorare anche di domenica ed una volta ben accucciato a terra con una mossa improvvisa afferro' il cazzo di Marcello e strizzandolo per bene disse che forse un problema c'era e che lui lo avrebbe risolto con piacere.
Marcello rimase paralizzato dall'improvvisa evoluzione positiva della situazione. Alle 21,00 quando piscina e bar erano chiusi, Giuseppe torno' ad aggiustare l'impianto. Si chiusero nel retro dove Marcello aveva gia' preparato una serie di materassini per formare la loro alcova. Giuseppe si spoglio' immediatamente, abbraccio' stretto Marcello e gli infilo' la lingua in bocca dandogli un bacio che per poco non gli risucchio' via l'anima.
'scopami ragazzo, scopami subito! Hai un bel cazzo, ho voglia di sentirti dentro di me!' e si allargo' le natiche mettendo in mostra un buco bello aperto.
Marcello lo lecco' a lungo e poi lo scopo' con forza fino a sborrargli nell'intestino ma rimase dentro di lui continuando a muoversi fino a che il suo cazzo non riprese vigore e fosse in grado di scoparlo ancora.
Si coricarono sui materassini e fecero ancora sesso, stavolta coricato sulla schiena ed a gambe larghe per guardarsi in viso mentre godevano. Era insaziabile, volva ancora essere scopato da quel giovane ragazzo che sprizzava esuberanza da ogni poro e lo montava con passione.
Un secondo potente orgasmo fece accasciare Marcello sul petto di Giuseppe che lo bacio' ancora e si rilasso' appagato.
Marcello incomincio' a baciare e leccare quel corpo cosi' eccitante: la gola, il petto, morsico' i capezzoli sentendo gemiti di puro piacere e continuo' sulla pancia per poi ingoiare il cazzo e scendere lungo le gambe, fino ai piedi.
Lo fece girare e ricomincio' dai piedi per arrivare alla testa non tralasciando neanche un centimetro di pelle e pelo.
Il suo cazzo torno' durissimo e lo scopo' ancora restando completamente coricato su di lui con un movimento lento e dolce che duro' a lungo.
Finalmente appagati si fecero la doccia insieme. Giuseppe dovette lavorare ancora molte sere, per sistemare tutto l'impianto elettrico dell'intero bar…