ORSI ITALIANI MAGAZINE


L'isola felice (5a parte)

Un racconto di Kabir

 

Di notte mi risvegliai all'improvviso, fuori c'era un temporale e l'aria si era fatta piu' fresca. Sentii un brivido di freddo e nello stesso momento di piacere perche' Giorgios istintivamente mi strinse con le sue braccia possenti.

Sentivo le mie spalle scaldate dal suo petto villoso, la sua mano che toccava la mia pancia ed il suo caldo uccello sulle mie chiappe.

Il freddo si faceva sentire allora tirai su il lenzuolo per coprirci meglio. Lui mi strinse ancora piu' forte e di conseguenza sentii il suo uccello strusciare sulle mie chiappe vogliose.

Io gli sussurrai: <Dai mettilo dentro, ho voglia di sentirti tutto dentro di me>!

Allora Giorgios mi penetro' sempre con il suo solito stile e rimase dentro ed io finalmente mi riaddormentai.

La mattina mi svegliai col culo bagnato ed appiccicoso, segno che Giorgios era venuto mentre mi scopava ed io dormivo.

Mi alzai, mi lavai e poi scesi giu' al negozio. Comprai delle cose da mangiare per passare la giornata fuori al mare.

Salutai Giorgios e mi diressi verso la mia caletta.

Durante il percorso a piedi incontrai Tanassis. Come mi vide mi disse: <Ciao, frocio! Sei ancora qui? Credevo che fossi partito! Ma allora sono sicuro che hai trovato altri bei grossi manici da prendere!> Lo diceva mentre scoppiava dalle risate!

Io gli risposi: < Si', mi sono fatto molti maschi, tra cui tuo cugino Dimitri che sicuramente ci sa fare meglio di te!> Lui rispose: <Ah, si? Ma chi ti ha aperto e sfondato il culo? Sono stato io e non dirmi che non ti e' piaciuto, frocio ingrato!>.

Allora io mi incavolai e gli dissi: <Se io sono un frocio ingrato, tu sei un grande frocio, visto che ti piace solo ficcare il tuo attrezzo nel culo dei maschi!>.

Tanassis si arrabbio' e mi lancio' delle bestemmie in Greco e quasi voleva picchiarmi.

Si sentiva offeso perche' l'avevo colpito nel suo orgoglio di maschio virulento.

Si allontano' in fretta.

Io fui contento di avergli dato la lezione che si meritava e proseguii deciso il mio cammino.

Finalmente arrivai nella mia caletta ed intravidi da lontano Stephanos.

Mi saluto' e mi disse: <Ciao, bello! Come stai? Finalmente qui in questa bella caletta?>

Me lo diceva mentre mi accarezzava il culo. Dopo aggiunse: <Mi piaci lo sai? Perche' non vieni con me? Ho molta voglia di farti! Questa volta non mi lasciare in bianco!>

Io gli risposi: < A dire il vero non sei il tipo che cercavo! Io preferisco i mori, alti, robusti e con tanto pelo nero!>

E lui mi disse: < Ma ci verresti con me?>

Ed io gli risposi: <Si', certo sei un bel tipo, sei robusto e peloso e biondiccio, per fortuna non sei slavato!>.

E lui: <Allora ho da proporti un'affare! Ci stai?>

Io gli risposi: <Ma certo!Di che si tratta?>.

E allora Stephanos disse: < Conosco il tipo dei tuoi sogni! E' il mio amico e compagno Cosmos.

E' da tempo che non riusciamo a fare del buon sesso perche' ci conosciamo da tanti anni.

Lui e' il tipo per te. Alto bruno robusto e molto peloso. Vieni stamane a casa mia e ti lascio solo con lui. Te lo spupazzi per bene e dopo te lo chiavi! Lui vuole andare con uno giovane e tu gli andrai a genio! Dopo che te lo chiavi, verro' a letto anch'io e facciamo una cosa a tre. Tu rimani in mezzo a noi due mentre io ti chiavo. Vedrai che ti divertirai e godrai! E allora ci stai?>

Io gli risposi: < Certo che ci sto! Dai andiamo subito, Sono gia' eccitato ed ho voglia di conoscere il tuo amico>.

Ci affrettammo ad andare, il tempo non era bello per rimanere in spiaggia ed il vento cominciava a dare fastidio.

Entrai nella macchina di Stephanos e lui la guido' verso casa sua.

Una volta entrati in casa, finalmente vidi Cosmos. Era un bel maschio, il tipo bruno mediterraneo, col fascino mediorientale. Aveva dei bei occhi e baffi neri, uno sguardo virile e deciso, una forte e robusta corporatura coperta da una folta peluria nera.

Stephanos allora disse a Cosmos: < Ti presento Riccardo un mio amico!>.

Lui allora disse: <Ciao Riccardo! Piacere io mi chiamo Cosmos, dai accomodati!>.

Io mi sedetti sulla poltrona, mentre Stephanos aggiunse: < Con permesso! Vi lascio soli, ho da fare una piccola commissione! Arrivero' tra un'oretta!>

Si dileguo' in fretta.

Cosmos mi mise subito le sue mani in mezzo alle mie gambe, tastando il mio uccello, che si induri' di colpo e mi disse: <Ce l'hai gia' duro! Dai tiralo fuori, fammelo vedere!>

Io lo tirai fuori, era durissimo. Lui aggiunse: <Ragazzo, hai un bel cazzo come piace a me e cioe' lungo dritto e con la punta affusolata!>.

Comincio' a leccarlo e poi a succhiarlo e dopo mi disse. < Dai spogliamoci, ho voglia di divertirmi con te!>.

Ci spogliammo e lasciammo i vestiti sul divano. Poi mi avvicinai a lui, che mi strinse con le sue braccia possenti e mi bacio' sulla bocca con ardore, dandomi la sua lingua!

<Riccardo! Andiamo a stenderci sul letto!>

Lui si distese sul letto e mi disse:< Dai vieni su di me e chiavami!>.

Io gli obbedii e subito lo penetrai. Io mio uccello entro' con estrema facilita' e agilmente cominciai a chiavarmelo.

Cosmos allora mi disse: <Dai spingi forte. Era da tempo che non andavo con uno giovane! Avevo bisogno di farmi scopare da carne fresca e giovane!>.

Io cominciai a sparargli i colpi e lui godeva da matti dicendomi: <Bravo cosi, piu' forte, sbattimi!>.

Fu una bella e lunga chiavata. Alla fine quando gli venni dentro, Cosmos lancio' un urlo di piacere:

< Ah che bello! Vieni dentro di me!>

Proprio in quel momento entro' Stephanos e si spoglio' nudo. Si avvicino sul letto e mi disse:

Adesso tocca a me! Apri le chiappe ragazzo e girati, cosi' ti faccio il culo!>.

Io gli ubbidii, mi girai aprendo le chiappe. Lui allora mi monto' sopra ed infilo' il suo cazzo spingendolo impetuosamente dentro e poco dopo mi disse: <Culatone! Allora ti piace prendere l'uccello nel di dietro! Ce l'hai gia' bello aperto e sfondato! Ed io che pensavo di romperti il culo ed invece mi hai tolto questo sfizio! Perche' allora hai fatto il difficile sulla spiaggia quando gia' ne hai presi tanti?>.

Allora io risposi: <Dai! Chiavami! Dopo ti spieghero'!>

Lui comincio' a trombarmi con foga stringendo i miei fianchi.

Nel frattempo Cosmos si avvicino' col suo uccello e me lo mise davanti dicendomi:< Ti piace il mio cazzo? Dai prendimelo in bocca e succhiamelo bene!>.

Io gli risposi:<Mi piace molto per via della tua bella e grossa cappella rotonda e mi piace molto l'odore del tuo cazzo!>.

Cosmos disse: <E che ha di tanto speciale? Io non sento niente!>

Io gli risposi: <Ha l'odore di vero maschio bruno! E' inconfondibile e mi arrapa!>

Stephanos allora intervenne e disse: <Non parlare troppo! Succhia il cazzo del mio amico e prendi il mio nel culo! Taci e godi! Sei fortunatissimo a prenderne due grossi uccelli nello stesso momento!>.

Io cominciai a succhiare il cazzo di Cosmos. Quell'odore mi aveva quasi ubriacato e gustavo quel cazzo mentre sentivo l'altro che entrava ed usciva con rapidita' dalla mia apertura.

Continuavo a succhiare mentre Stephanos mi fotteva alla grande!

Cosmos continuava a dire: <Cosi', con la lingua. Ma come sei bravo a fare i bocchini! Ho voglia di sborrarti in bocca!>. Quando mi venne in bocca con la sua calda e cremosa sborra me la ingoiai tutta e con piacere immenso continuai a pompargli l'uccello facendolo gridare come un dannato per il sollazzo che gli procuravo.

Quando finii con Cosmos chiesi a Stephanos che volevo cambiare posizione. Mi girai e mi misi piu' comodo. Lui mi penetro' di nuovo e continuo' a chiavarmi con ardore fino a che venimmo assieme.

(continua)



ORSI ITALIANI MAGAZINE

INDICE PRINCIPALE

MAIN INDEX