ORSI ITALIANI MAGAZINE


L'isola felice (4a parte)

Un racconto di Kabir

 

Si era fatto ormai tardi e decisi di andarmene prima che venisse buio. Salutai Stephanos, presi le mie cose che avevo nascosto in un cespuglio e mi incamminai verso la casa di Giorgios.

Non appena arrivai a casa di Giorgios mi chiese se avevo da lavare le mie cose perche' le avrebbe date alla donna delle pulizie l'indomani. Gli diedi tutti i miei indumenti sporchi e lui li mise da parte e poi mi disse:<Riccardo vatti a fare la doccia io ritorno ancora giu' in negozio e poi lo chiudo>.

Io allora gli ubbidii e mi andai a lavare bene. Gia' sapevo che quella sarebbe stata una notte molto calda ed ero molto eccitato dall'idea di farmi chiavare.

Mi asciugai per bene ed uscii dal bagno.

Lui nel frattempo era arrivato e si spoglio' per lavarsi.

Mi disse:<Riccardo, stenditi pure sul letto che ti raggiungo! Stasera ho voglia di scoparti per primo! Vedrai che ci divertiremo!>

Dopo essersi lavato venne da me. Mi fisso' coi suoi occhi tenebrosi e mi sorrise. Aveva capito che non vedevo l'ora di farmi inculare da lui.

Io gli dissi: < Dai! E allora cosa aspetti? Fammi tuo! Ho voglia di prenderlo!>

Giorgios mi rispose:<Ragazzo! Non c'è nessuna fretta, abbiamo tutta la notte per divertirci!> E lo diceva mentre stava sul letto in ginocchio puntando il suo bel cazzo sulla mia bocca.

<Dai prendilo in bocca! Succhia bene la cappella e bagnamelo tutto, cosi' poi entra meglio! Stanotte voglio farti godere e non farti gridare dal dolore.>.

Io allora gli abbassai bene la cappella e cominciai a gustarmela ciucciandola bene. Dopo cominciai a spompinare tutto il suo grosso uccello.

Giorgios mi disse: Riccardo! Non pensavo che fossi cosi' bravo a fare bocchini, ma adesso finisci di bagnarlo cosi' te lo metto dentro!>.

Io allora finii di bagnarlo, anche se mi piaceva l'idea di continuare a spompinarglielo per assaggiare il suo latte. Dopo Giorgios mi disse:<Stenditi, apri le gambe ed alzale un po' cosi' te lo metto dentro!>.

Io ubbidii e lui subito me lo appoggio' sul mio buchetto.

Lui mi rispose:< Finalmente ti ho qui davanti a me per incularti!>.

Io provai un forte brivido di piacere e mentre lui lo spingeva dentro dolcemente arrivo' ad un punto in cui si fermo'. Allora con molta abilita' lo spinse lentamente e alla fine lo sentii raggiungere il fondo.

Io gli dissi:<Bravo! Adesso ti sento tutto dentro>

Allora lui mi diede la sua bocca ed infine la sua calda lingua.

Era cosi' bravo ed abile a penetrarmi che non provavo nessun dolore e cominciavo a sentire un intenso piacere non appena cominciava il su e giu'.

Poi prese la rincorsa e cominciai a godere come una troia che si fa' fottere da un bravo scopatore. Ad ogni colpo io mi muovevo, sospiravo, gli stringevo i suoi fianchi e gli toccavo il culo ed il suo petto villoso.

Io gridando gli supplicai:<Dai spingi piu' forte, fammi sentire tutto il tuo cazzo che mi sfonda il culo!>.

Giorgios mi rispose.<Ancor prima che ritorni in Italia ti apriro' per bene il tuo bel culetto, tanto che poi entrera' dentro subito. Vedrai che pian piano te lo sfondero' tutto e godremo assieme!>.

Lui mi accontento' spingendo piu' in fretta il cazzo. Mentre mi fotteva ogni tanto mi dava la sua bocca e la sua lingua.

Io alzai le mie gambe fino sul suo collo in maniera tale da farmi penetrare piu' in fondo.

Alla fine venne, in quel momento il mio buco cominciava a contrarsi ed a succhiarlo per bene dentro, per il forte piacere che provavo a farmi inculare.

Quando gli si affloscio' rimanemmo sul letto, accoccolati. Mi piaceva molto toccare i suoi capezzoli e leccare il suo petto villoso, mentre lui mi accarezzava il culo.

Dopo Giorgios si alzo' per andare a preparare qualcosa da mangiare.

 

Non appena la cena fu pronta mi chiamo' io mi rivestii in fretta e andai a tavola.

C'erano un sacco di specialita' Greche, Dolmadas di vari tipi, Tzatziki, insalata greca con Feta e della Retsina (vino Greco alle resine di Pino).

Fu una buona cena dopo Giorgios mi disse:<Dai andiamo a farci una passeggiata sulla cima della montagna, ne vale la pena cosi' smaltiamo cio' che abbiamo mangiato!>

In una mezzoretta raggiungemmo la cima. Da li' c'era un panorama stupendo perche' la luna stava sorgendo rossa dal mare e man mano che saliva cambiava di colore sino a raggiungere un colore argenteo. I riflessi e colori lasciati sul mare erano un vero spettacolo.

Noi rimanemmo seduti sulla cima a goderci lo spettacolo. Ebbi una sensazione di freddo dovuta alla fresca brezza che si era alzata nel frattempo.

Allora Giorgios mi stinse forse per scaldarmi un po'. Io mi eccitai all'improvviso e gli toccai in mezzo alle gambe. Poi gli sbottonai il pantalone. Lui mi aiuto' e se li abbasso' e dopo gli dissi:< Ho voglia di succhiarti il cazzo, mi piace molto perche' ce l'hai bello grosso! Cominciai a leccargli la sua grossa e tonda cappella. Poi glielo presi tutto in bocca.

Io gli dissi:<Ho voglia che mi sborri in bocca, voglio gustare il tuo latte>

Mi misi di impegno a ciucciarglielo, tenendo abbassata la cappella

Giorgios mi disse: <Si cosi', con la lingua. Bravo succhia bene, ho anch'io voglia di scoparti in bocca e di sborrarti dentro!>

Mi raggiunse il primo fiotto che ingoiai e dopo un po' un secondo molto piu' abbondante.

Tra il primo ed il secondo lui comincio' ad urlare dal piacere, tanto che mi tirava i capelli e mi diceva:<Ah, godo mi fai impazzire, per me è troppo questo sollazzo, mi fai morire con questo bocchino!>.

Quando mi raggiunse il secondo fiotto, non risparmiai neppure una goccia e finii di ciucciarglielo quando fini' di sborrare.

Giorgios mi disse: <Non pensavo che fossi cosi' bravo a fare i bocchini, sei piu' bravo di me!

Io gli risposi:<Mi piace tanto il tuo grosso cazzo e mi fa' piacere farti godere sbocchinandoti ed assaggiando il tuo latte! Lo sai che è dolce?>

Lui rispose:<No! Davvero? Pensavo che fosse amaro con quella punta di salato!

Io gli risposi:<No! E' dolce e caldo come te!>

Lui scoppio' a ridere e dopo ci incamminammo verso casa.

Quando ritornammo a casa era gia' sera inoltrata. Giorgios era ben rilassato, si spoglio' e si stese sul letto.

Io al contrario mi sentivo eccitato e ce lo avevo durissimo, allora mi avvicinai a Giorgios e cominciai a leccargli il buco del culo. Avevo voglia di scoparmelo!

Gli ficcai per bene la lingua nel buco del culo e lui gridava dal piacere.

Giorgios mi disse:< Ah si', cosi' dai continua>.

Quando mi stancai allora mi disse:<Chiavami! Ho voglia di sentirti dentro di me!>

Io non capii piu' niente. Gli alzai le gambe e glielo ficcai dentro con un colpo netto!

Lui ce l'aveva ben aperto ed il mio uccello non grosso come il suo ma lungo entro' facilmente dentro.

Quella notte mi scatenai. Mi piaceva scopare Giorgios, che amava farsi inculare solo da uomini piu' giovani di lui.

Alla fine mi svuotai per bene e finalmente mi addormentai.

(continua)


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