ORSI ITALIANI MAGAZINE


Io e lo zio Pino (seconda parte)

Un racconto di Bearlover

Lo zio mi aveva appena aperto e sfondato il culo dopo che mi  ero abbandonato a lui.
Oramai ero suo e dovevo sottostare ai suoi voleri e soddisfare i suoi istinti virili, visto che avevo accettato di farmi inculare.
Sentivo il suo enorme cazzo duro che scivolava su e' giu' e che lo spingeva sempre piu' con forza quasi   come volesse  scavarmi dentro.
Mi alzava in alto le mie gambe per poter meglio ficcarlo tutto dentro e farmelo sentire tutto in fondo.
Mi sferzava dei colpi molto forti e sentivo le sue grosse palle che sbattevano sotto le mie chiappe.
Mi resi conto che era un grande chiavatore oltre ad essere molto potente e virile. Provavo una enorme goduria mentre mi chiavava, non capivo piu' niente sospirando per i colpi che mi penetravano sino in fondo.
Era troppo il piacere che gli dissi: <Sei bravo a scopare. Godooo!>
E zio Pino <Anch'io godo nel chiavarti caro! Ti allarghero' il culo questa notte. e partirai con le chiappe infuocate!>
Non si stancava mai ed il cazzo ce l'aveva sempre durissimo come una mazza.
Ad un tratto mi disse. <Cambiamo posizione! Adesso io mi stendo cosi', mi riposo un po',  tu ti siedi su di me voltato di spalle  e mi fai lo spegni candela!>
Io non ero molto capace, dovevo imparare da lui, feci come mi disse. Mi sedetti voltato di spalle e cercai di prendere il suo cazzo e infilarlo dentro!
Alla fine mi aiuto' lui, me lo appoggio' e lo spinse dentro fino a raggiungere il fondo.
Mi disse. <Beh, adesso cavalca tu!>
Ma io un po' imbranato non riuscivo a gestirmi!
Quindi alla fine mi afferro' i miei fianchi e tenendoli stretti in alto comincio' a vibrarmi dei colpi, con l'aiuto dei suoi addominali, spingendo il suo cazzo in alto, ma dopo un po', vista la mia scarsa esperienza, lo zio mi disse: <Ho capito meglio che ti giri altrimenti me lo fai smusciare! Dai voltati e mettiti girato con le chiappe in alto cosi' ti monto!>
Io mi girai e lui mi monto'  penetrandomi con vigore.
Gridai per la forte sensazione provata nel sentire il suo grosso cazzo dilatarmi le pareti interne del mio di dietro.
E zio Pino:< Ah! Questa e' la posizione che preferisco!> E lo diceva mentre mi attanagliava i miei fianchi e mi  chiavava con ardore.
Che brivido di piacere provavo a sentire che mi stringeva i fianchi e mi scavava dentro col suo enorme cazzo durissimo.
Il momento piu' bello fu quando mentre mi stava scopando mi disse: < Sto per arrivare! Ahh!>
E sentii il mio culo riempirsi della sua calda ed abbondante sborra.
Mentre sentivo sparare l'ultima cartuccia  che fu la piu' esplosiva, sfinito dalla stanchezza zio Pino si accascio' su di me.
Ed io <Zio, pesi moltissimo! Mettiti di lato, ma mi raccomando non farlo uscire! Tienilo dentro!>
E lui fece come gli dissi. E mi aggiunse: <Hai visto che ti piace il cazzo quando ti sfonda il culo! Non chiamarmi piu' zio! Chiamami solo Pino! Ora sono il tuo amante!>
Quel momento fu di estasi per me! Avevamo raggiunto il massimo del piacere entrambi , ma per me fu un piacere molto piu' intenso perche' godevo ancora mentre sentivo il suo cazzo ancora turgido dentro di me e la folta peluria di tutto il suo corpo sul mio che mi procurava un brivido di piacere immenso.
Ed io: <Si, Pino tienimi stretto con le tue braccia. Rimaniamo cosi'. Sto molto bene ! Mi hai fatto godere, grazie! Sei fenomenale!>
E lui: <Era da tempo che non mi scatenavo cosi', mi hai fatto accendere la fiamma del desiderio quando sei entrato nel mio letto ed ho visto le tue belle chiappe! Come non potevo non toccartele e come potevo fare a meno di non scoparti, visto che mi piaci un casino? Meno male che non sei difficile e che alla fine ti sei fatto chiavare da me senza problemi!>
Ed io. <Pino, peccato che domani devo partire. Volentieri mi andava di stare con te piu' giorni!>
E Pino: <Beh! Al ritorno potresti fermarti per un po', visto che devi prendere il treno! Vedrai ti faro' divertire, ti porto ad Amsterdam o Parigi o in Germania se vuoi! Qui siamo vicinissimi alle altre capitali Europee con due o tre ore di macchina!>
Ed io.< Ma Pino, ti costera' un occhio!> <Ma no' dai! Se ci vado da solo o in due non cambia poi molto! Avremo il pretesto per stare assieme e divertirci in due anche a letto!>
Alla fine ci addormentammo.
Nel cuore della notte zio Pino si alzo' per andare in bagno per orinare e lavarsi.
Quando ritorno mi abbracciai a lui e sentii il bisogno di succhiargli il cazzo. Mi abbassai e cominciai a pomparlo e continuai sino a che mi venne in bocca e pulii tutta la sua cappella.
E zio Pino mi disse: < Bravo, cosi' si fanno i bocchini, sino a quando si pulisce tutto!>
Felice di avere finalmente assaggiato il suo dolce latte, mi riaddormentai assieme a lui.
La mattina seguente partii e ritornai. Da lui sarei ritornato dopo un mese.

(continua)



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