ORSI ITALIANI MAGAZINE


Io e Alex

Un racconto di Men Hunter

 

Sono qui sdraiato sulla poltrona in mutande e mi trastullo il mio uccello che fa scintille pensando a qualche mese fa', quando in trasferta in Africa Occidentale, conobbi il mio collega nero, ingegnere come me Alex, un pezzo di uomo nero alto 1.90, di corporatura statuaria robusta e forte, della razza Mandingo, bello di viso con lineamenti fini e con una dentatura perfetta e bianca.

Io e Alex dovevamo girare diverse province per fare uno studio di fattibilita' economico riguardo alla possibilita' di ricercare nuove aree da trivellare per l'apertura di nuovi pozzi petroliferi.

Quando mi venne a prendere in aeroporto non avrei mai pensato che saremmo andati a letto assieme, tanto meno mi era passato nella mente di andare assieme con un collega di lavoro, per giunta straniero e nero.

Tutto accadde quasi a fine della mia missione quando arrivando tardi nel paese dove dovevamo pernottare per tre notti trovammo una sola camera libera d'albergo.

Mi ricordo che il receptionist ci disse:< Signori, c'e' solo una stanza libera matrimoniale king size, sono spiacente ma per tutta la settimana l'albergo e' pieno>.

Mi ricordo che Alex mi disse: <Prendi pure la stanza tu! Io mi arrangio in macchina>.

Io gli risposi: <Ma sei matto? Con questo caldo e le zanzare non certo potrai passare una notte di riposo! E dopo una giornata di lavoro uno ha bisogno di riposarsi. Se non hai niente in contrario rimani da me, visto che il letto e' grande ed eventualmente si puo' dividere in due>.

Alex aggiunse: <Ma dai! Sono sicuro che dopo una giornata di lavoro vorrai stare da solo e vorrai la tua privacy!>.

Io allora gli aggiunsi: <Non ti preoccupare non mi dai fastidio e se non russi per me va bene che rimani da me piuttosto di essere mangiato dalle zanzare col rischio di beccarti la malaria!>.

Finalmente Alex si convinse ed andammo subito in camera a lasciare la roba. Andammo a mangiare qualcosa nel ristorante dell'albergo e poi un po' stanchi ci dirigemmo nella nostra stanza.

Alex allora con disinvoltura si spoglio' nudo. Quando si tolse le mutande, rimasi turbato a vedere il suo enorme cazzo penzolante. Benche' il mio fosse grosso, non avevo mai visto un uccello cosi lungo e largo. Poteva essere 25 cm lungo o forse piu' con un'enorme cappella e con larga circonferenza.

Lui si accorse di qualcosa, tanto che mi disse: < Cosa c'e'? Qualcosa che non va?>

Io gli risposi: <Niente, scusa ma non avevo mai visto un uomo nudo e soprattutto con un enorme pene>. Lui allora comincio' a ridere e mi disse: <Noi Mandingo siamo conosciuti per avere un membro maschile molto grosso!>.

Alex quindi ando' in bagno a farsi la doccia e quando usci' ci andai anch'io.

Dopo si mise nel letto ed accese il televisore, spense la luce grande ed accese il lume.

Io uscii dalla doccia mi asciugai per bene e mi misi le mutande.

Mi infilai nel letto e mi accorsi che lui era senza mutande.

Io mi addormentai quasi subito perche' ero stanco e sapevo che avrebbero spento il generatore verso le 11 di sera. Anche Alex si addormento' quasi subito e spense la luce ed il televisore.

Durante la notte mi svegliai improvvisamente perche' Alex si era girato con la sua mole imponente e un suo braccio mi aveva colpito la mia spalla. Io educatamente lo spostai verso di lui e mi rimisi a dormire. Ma poco dopo sentii di nuovo il suo braccio e la sua mano pesante cadere sulla mia guancia. Io mi destai ancora dal sonno ed aprii i miei occhi e vidi anche i suoi che erano aperti. In quel mentre mi eccitai violentemente e lui comincio' ad accarezzarmi la faccia e dopo il mio petto villoso. Io istintivamente gli toccai il suo petto robusto. Il suo corpo era robusto senza peli la sua pelle era liscia come il velluto ed emanava un gradevole odore di sandalo.

Dopo, lui mi disse: < Ti voglio sentire piu' vicino a me, vieni da me!>.

Io mi avvicinai a lui e ci stringemmo. Io sentivo il suo grosso membro durissimo sul mio che era turgidissimo per l'eccitazione che provavo a sentire quel corpo perfetto e conturbante!

Alex comincio' a leccarmi l'orecchio e a baciarmi le guancia.

Io gli baciai il suo collo poderoso che mi piaceva moltissimo.

Alex dopo mi disse: <Viktor, sei una favola mi piaci moltissimo, non mi sembra vero si sta avverando il sogno della mia vita e cioe' fare l'amore con uomo bianco!>.

Alex allora comincio' a leccarmi il petto sino a scendere giu' sul mio membro eccitatissimo. Mi tolse le mutande e lo comincio' a succhiare.

Io godevo mentre mi succhiava il mio uccello. Gli tenevo stretta la sua testa per il piacere che mi procurava. Mi sentivo turbato solo dall'idea che avrei dovuto prima o poi contraccambiargli il pompino. L'idea non mi andava molto perche' io non l'avevo mai fatto, era una cosa che mi ripugnava e l'idea di avere dello sperma in bocca mi disgustava!

Allora gli dissi: <Alex, basta! Se continui ti vengo in bocca! Basta!>

Alex allora mi rispose: <Ma Viktor, non ti piace? Ma che problema hai? Non vuoi godere? Vienimi pure in bocca, mi piacerebbe molto assaggiare il tuo latte.>

Alex quindi continuo' a farmi la pompa con molta voglia e gli venni subito dopo in bocca. Se la mando' tutta giu' senza tanti problemi.

Dopo vidi che prese della vaselina in crema e se la cosparse lungo tutto il suo membro e mi infilo' due sue dita nel barattolo di crema e dopo le infilo' nel mio buco e mi disse: <Viktor, vedo che ce l'hai ancora piuttosto stretto! Dai alza le chiappe! Ho voglia di chiavarti! Apri bene le gambe cosi' ti apro il culo!>.

Allora Alex ficco' la sua grossa cappella nel buco del culo e poco dopo spinse il suo uccello dentro con molto vigore quasi bestiale e mi disse: <Dai rilassati, adesso ti apro il culo cosi' poi godrai!>.

Con un colpo deciso e netto mi ruppe il culo e ne raggiunse il fondo. Io gridai dal forte ed intenso dolore che mi procuro'. Poco dopo comincio' a scoparmi. Fu un interminabile su' e giu' che mi procurava un enorme piacere. Alex non solo era un maschio superdotato ma anche era molto potente.

Quando alla fine mi venne dentro con un caldo ed abbondante schizzo raggiungemmo entrambi con soddisfazione l'orgasmo.

Dopo ci riaddormentammo. Ma piu' tardi io mi risvegliai col mio uccello duro che strusciava sulle chiappe di Alex. Aveva un culo invitante a mandolino, una pelle nera liscia come il velluto. Io glie lo appoggiai e quindi lui mi disse: <Si', prendimi adesso fammi godere, ho voglia di farmi chiavare da un bianco>.

Si giro' alla pecorina e subito dopo mi disse: < Montami su', fammi vedere quanto maschio sei!>.

Io lo presi sui fianchi e gli montai sopra ficcandogli il mio uccello.

Lui lancio' un urlo bestiale di piacere e poi mi disse: <Ah, si fottimi, fammelo sentire tutto dentro, sfondami>

Io allora cominciai a scoparmelo spingendo il mio uccello dentro. Diedi il massimo di me stesso. Alla fine gli venni e lui grido' dal piacere. In effetti era un uomo molto caldo a cui piaceva molto il sesso in tutti i suoi aspetti.

Dopo ci addormentammo.

Passammo tre notti di intenso piacere. Alex mi chiavo' in tutte le posizioni ed io pure. Finalmente imparai a fare i pompini e a gustare il latte.

Adesso che sono qui a trastullarmi il mio uccello non penso altro ad avere una trasferta in Africa e rincontrare il mio amico e collega nero che mi aveva aperto il culo.


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