ORSI ITALIANI MAGAZINE



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In piscina  

Un racconto di SlaveF


Io e Piero ci conosciamo da diversi anni.

Lui sa a quale parrocchia appartengo e non se ne e' mai fatto un problema quando ci troviamo assieme al bar o da qualche altra parte. Quello che io non avevo mai capito era il fatto che anche a Piero gli uomini non dispiacevano. Non l'ho mai visto insieme a una donna ma questo non mi ha mai fatto drizzare le antenne anche perche' lui e' molto riservato e non parla volentieri della sua vita privata. Vive in una casa in centro al paese con un fratello e la mamma anziana.

Adesso ha 59 anni e sono almeno 20 anni che ci frequentiamo ma non avrei mai pensato che gli piacessero gli orsi. Non e' mai stato un grande chiacchierone ma se stimolato nella maniera giusta gli piace parlare.  Stavamo anche per diversi minuti in silenzio ma poi bastava una scintilla per iniziare un discorso. Non so' se si puo' definire un bell'uomo. Secondo me sembra un tronco di un grosso albero al quale sono attaccati gli arti superiori e inferiori e dal quale spunta la testa.

Ma io lo trovo molto eccitante.

Un altro suo fratello sposato abita in una casa isolata nella frazione del paese. Questa casa e' munita di una piscina interrata costruita di fianco alla casa  ed e' circondata da uno steccato di legno e circondata da alberi che la rendono invisibile dall'esterno.

Piero sa che io non so nuotare (non ho mai voluto imparare per pigrizia) ma ogni tanto mi invita a fare il bagno. Io faccio quello che posso, soprattutto mi attacco al muretto della piscina e sono capace di rimanere li' anche per piu' di 1 ora.
Quel pomeriggio d'estate faceva particolarmente caldo e un bagno in piscina era proprio quello che ci voleva per salvarsi dalla calura. Siccome la casa del fratello non e' molto lontana ci andiamo in bicicletta. A casa non c'e' nessuno perche' il fratello di Piero e' partito per le vacanze con la famiglia e lui funge da custode sia della casa che della piscina.

Abbiamo gia' indosso il costume per cui non dobbiamo neanche cambiarci. Nonostante il riparo degli alberi, il caldo e' soffocante per cui io decido di approfittare subito della piscina e ci entro subito. Dopo un primo attimo di brivido mi immergo completamente e poi cerco di fare qualche bracciata che mi riesce in maniera goffa, per cui decido di appollaiarmi attaccato al muretto e restare li un po'. 

Ho la faccia rivolta verso la casa e son soprapensiero per cui non mi accorgo quando Piero entra in acqua e si avvicina a me. Quando mi tocca la spalla reagisco come quando uno viene colto di sorpresa, ma la sorpresa aumenta quando Piero  mi prende la testa fra le sue mani e mi stampa un bacio sulla bocca nella quale riesce a intrufolarsi con la lingua.

Pietro mi ha sempre fatto tirare l'uccello, ho sempre sperato di baciarlo (tanto per cominciare) per cui mi viene naturale rispondere con trasporto al suo bacio e mi intrufolo anche io con la lingua dentro la sua bocca fino quasi ad arrivare in gola. Ora non sono piu' sorpreso, sono esterrefatto perche' da lui non me lo sarei mai aspettato pero' riesco a ricambiare il bacio anche perche' sto quasi per cadere e mi attacco a lui.

Piero e' grosso (almeno 130 kg), ha una bella pancia dalla quale emerge il suo bel pisellone, le gambe che una delle sue accoglie le mie due, due braccia possenti e la schiena che sembra una pista di atterraggio. E' poco peloso, solo un po' in mezzo al seno e intorno al cazzo (abbiamo fatto ancora la doccia assieme).

Riesco a fatica a staccarmi dal suo abbraccio e dopo avere ripreso fiato gli chiedo: 'cosa succede Piero, hai cambiato sponda?'. Lui mi risponde: 'no Gino, e' che mi sono sempre piaciuti e tu in particolare e' un po' che volevo 'conoscerti. Ti dispiace?'
Ovviamente gli rispondo di no, solo che sono rimasto sorpreso, tutto qui. Solo ora mi accorgo che e' nudo perche' il suo cazzo (pensavo fosse piu' piccolo almeno 15 cm) mi preme contro le gambe. Nel frattempo anche il mio e' diventato duro e cominciamo a palparci dappertutto, ci strusciamo quasi come se volessimo entrare l'uno nel corpo dell'altro e ci baciamo su tutto il corpo.

Usciamo dall'acqua e ci stendiamo sugli asciugamani e io mi dirigo subito verso il suo cazzo  e inizio il pompino che eseguo con  tanta foga da strappargli qualche grido di dolore quando con l'altra mano stringo troppo forte le palle. Piero dopo un poco mi stacca da lui perche anche lui vuole farmi un pompino e io lo lascio fare volentieri.

Ci sistemiamo in modo che in contemporanea io possa fargli una sega e quando siamo entrambi quasi all'orgasmo gli prendo in bocca il suo cazzo e ci sborriamo in gola. 

Tutto di lui mi piace, ma quella pista di atterraggio che e' la sua schiena mi ha sempre attizzato, per cui mi metto dietro di lui con il cazzo in mezzo alle sue gambe (e' duro in una maniera impressionante, me lo dice anche lui che se lo sente contro) e inizio a leccargliela tutta mentre con le mani vado alla ricerca del suo seno (bello grosso e fantastico da succhiare. Ha dei capezzoli !!!). 

Ma vogliamo fare di piu', abbiamo l'adrenalina al massimo per cui decidiamo di fare un bel 69. Mi metto io sopra data la sua mole e mettendoci anche un dito nel culo aumentiamo il nostro piacere pero' visto che abbiamo sborrato da poco il rapporto dura molto di piu' e la seconda sborrata non e' cosi' copiosa come la prima, ma non importa. Abbiamo una tale voglia che continueremmo senza sosta per ore…

Decidiamo di fermarci a riposare e, visto che abbiamo portato qualcosa da mangiare, facciamo uno spuntino. Pero' la voglia e' ancora tanta e poco dopo ricominciamo a scopare.

Piero vuole mettermelo nel culo e allora mi metto a 90° (lui preferisce cosi') e senza tanti complimenti mi penetra e comincia a montarmi con vigore. Per un attimo resto senza fiato perche' non mi aspettavo una inculata a tradimento ma mi riprendo subito e allora cerco di muovermi in sintonia con lui per aumentare il reciproco piacere e quando mi sborra nel culo sento il suo liquido caldo che mi cola dalle gambe e poi lui che frana sopra di me stanco ma contento.

Nonostante la sua mole non mi lamento e lo tengo sopra di me per qualche minuto ansimante di piacere. Ma voglio penetrarlo anch'io, pero' lo faccio sdraiare di schiena perche voglio montarlo dal davanti. E' una posizione che ho usato poco, ma con Piero mi e' venuta voglia di rispolverarla.

Quando il mio cazzo ha ripreso vigore lo infilo anche io senza tante cerimonie nel suo buco e lo sento lanciare grida non solo di piacere. Continuo a montarlo con foga tenendogli le gambe alzate e divaricate per aumentare il piacere, lo spingo dentro in tutta la sua lunghezza  fino a quando non riesco piu' a trattenermi e gli sborro nel culo e alla fine mi accascio sopra di lui stanco ma felice.

Il caldo e' ancora tanto ma invece di asciugarci il sudore dopo avere riposato un po' decidiamo di entrare in acqua. Ma l'acqua risveglia le nostre voglie e ci mettiamo ancora le mani addosso e ricominciamo…
E' quasi ora di cena e dopo esserci ricomposti torniamo a casa. E' stato bello fare sesso in piscina con Piero, non pensavo fosse cosi' focoso e anche agile nonostante l'eta' ( e' proprio vero che sotto la cenere il fuoco e' ancora vivo) e la stazza.

Durante l'assenza del fratello siamo andati tutti i giorni in piscina e ci siamo veramente divertiti usando anche pose ardite e siamo rimasti sempre reciprocamente molto soddisfatti. Nel corso degli anni abbiamo anche fatto alcuni viaggi assieme in pullman (siamo stati a Parigi, Praga e Vienna) durante i quali ci siamo amati e divertiti molto. Forse raccontero' qualcosa in proposito in futuro.

FINE

SlaveF
Per contatti e suggerimenti: franco.prestini @libero.it

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