ORSI ITALIANI MAGAZINE
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/ NOTICE
Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e'
pertanto riservata a persone maggiorenni
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nudity and a text with homoerotic contents: it's intended for persons
over 18
Inaspettata
Un racconto di SlaveF
Questa
scopata non me l'ero proprio aspettata ma forse proprio per questa,
anche nella sua brevita' ed estemporaneita', l'ho gustata ed assaporata
fino all'ultimo istante.
Io lavoro in un luogo pubblico dove c'e' la mensa, dove chi ne ha voglia e bisogno si ferma a mangiare dalle 13 alle 14.
Il mangiare arriva gia' precotto, poi basta tenerlo caldo nello scaldavivande, per essere servito ai commensali.
Il
giorno dopo io in compagnia di una mia collega faccio le pulizie per
far trovare il locale pulito per la volta successiva. Questo tre volte
la settimana.
Una volta al mese arriva il fornitore di acqua per aggiornare le scorte.
Ogni
autista ha la propria chiave per aprire la dispensa e non disturbare
noi. Non faccio molto caso a chi viene a portare l'acqua, ma quelle
volte che ci bado vedo sempre uomini che non mi piacciono e che
dimentico subito.
Quella
particolare mattina sono un po' incazzato per motivi personali e quando
schiaccio in pulsante per aprire il cancello mi metto a smoccolare.
Quando pero' vedo chi ha suonato tutto il mio malumore passa in un
attimo.
Al
cancello vedo uno dei piu' bei uomini di colore che abbia mai visto. E'
alto piu' o meno come me (credo 175 cm.), con un bel viso sorridente e
un corpo (immagino) favoloso.
Non
e' palestrato, e' tutta roba sua, un bel corpo massiccio che di
intuisce sotto gli abiti estivi (soprattutto sotto la maglietta) e ha
un accemmo di baffi sul labbro superiore.
In
un buon italiano mi dice che dove doveva prendere le chiavi, queste non
c'erano per cui ha dovuto disturbare noi. Ritrovando in un attimo tutto
il mio buonumore gli dico che non importa e che se gira l'angolo della
strada gli apro il cancello laterale e anche la dispensa dove
depositate l'acqua.
Prendo le chiavi che mi servono e dico alla mia collega che mi assento qualche minuto.
Le
spiego cosa e' successo e mi dirigo verso il cancello e dopo averlo
aperto il mio sguardo incrocia per un attimo quello dell'autista e
sento un brivido che mi scorre lungo la schiena.
Ma
mi dico che non e' possibile, che probabilmente l'uomo avra' una moglie
e dei figli, ma quanto mi piacerebbe averlo fra le mani!!!
Io apro la porta della dispensa mentre lui inizia a caricare i cartoni di acqua sul suo carrello. L'operazione di scarico non richiede molto tempo, ma mi accorgo che l'uomo ce ne sta mettendo un po' troppo.
Alla
fine quando anche l'ultimo cartone e' sullo scaffale della dispensa e
io mi accingo a chiuderla sento due mani che mi afferrano e mi sbattono
contro il muro.
Sorpreso
non riesco ad opporre resistenza e quando sono contro il muro lui mi
gira e, mentre con una mano mi tiene fermo e le sue labbra si
appoggiano alle mie contemporaneamente con l'altra mano comincia a
sbottonarsi la patta del pantaloni.
Avrei
voluto staccarlo da me e sdegnato dirgli che io non sono quel tipo di
uomo, che lo avrei denunciato ai suoi superiori e cose del genere.
Invece
era quello che speravo succedesse e che in cuor mio sapevo sarebbe
successo (l'istinto non mi ha tradito nemmeno stavolta), per cui
ricambio il bacio con impeto, e con la lingua mi infilo nella sua bocca
che profuma di liquirizia (aveva in bocca una golia) e lo stringo forte
contro di me con le braccia.
Lo voglio con tutte le mie forze e sebbene il tempo a disposizione sia poco voglio che serbi di me un buono e dolce ricordo.
Gli alzo la maglietta e comincio a leccare tutto il suo ampio torace (soprattutto il seno).
Poi
gli abbasso jeans e boxer dai quali esce uno stupendo cazzo e mi metto
a fargli un pompino che lui ripaga con gemiti di piacere.
Contrariamente a quanto ho sempre pensato sul cazzo dei neri,
quest'uomo non ha un membro troppo lungo (sara' circa 15 cm.) ma ha una
discreta circonferenza (se non una lattina della coca cola ci manca
poco) e una cappella bella grossa, per cui faccio fatica a prenderlo
tutto in bocca e devo aiutarmi con le mani.
Ogni tanto lascio la sua grossa asta e passo a succhiargli le due grosse palle che ha sotto il cazzo.
Sono
talmente arrapato che a volte non riesco a trattenere i denti e allora
gli provoco un po' di dolore quando lo mordo e contemporaneamente
continuo a segarlo con una mano.
Che coglioni stupendi!!!
Sembra
che stia facendo un buon lavoro perche' i gemiti aumentano di volume, e
allora lo invito a contenersi altrimenti saremo scoperti. Per farlo
godere di piu' mi gioco uno dei miei assi nella manica e gli metto due
dita nel culo.
Lui sembra apprezzare.
Il
mio cazzo e' diventato talmente duro che quasi mi rompe i
pantaloni e allora mollo il suo cazzo e lo invito a
prendere in mano il mio (piu' o meno stessa lunghezza ma circonferenza
assai minore).
Che tocco delicato!! Quasi gli vengo in mano, meglio che si abbassi e me lo prenda in bocca.
Lo
fa senza interrompere la sega e quando le sue labbra si chiudono
attorno al mio membro e inizia il pompino mi sembra di svenire e
comincio ad ansimare di un piacere immenso.
Quando poi con la lingua comincia a lavorare sulla cappella mi sembra di svenire dal piacere che sto provando.
In
occasioni impreviste sono piu' eccitato del solito e spesso (come in
questo caso) non riesco a trattenermi e gli sborro in bocca.
Lui
non se ne dispiace e anzi, dopo essersi ripulito la bocca, mi invita a
continuare a succhiargli il suo cazzo, cosa che faccio con molto
piacere.
Ci do dentro come un forsennato (anche perche' non abbiamo molto tempo), voglio che anche lui mi riempia la bocca del suo seme.
Quando
finalmente sento che sta per venire un enorme getto mi riempie la
bocca, tanto che devo ingoiarne un po', e il restante mi cola lungo il
mento.
Dopo
averlo ripulito con un fazzoletto lo attiro a me, voglio sentirlo
contro di me, voglio sentire il suo corpo caldo contro il mio, la sua
pelle nera contro la mia pelle bianca.
Vorremmo
rimanere cosi' per altro tempo, ma il nostro e' quasi scaduto (anche se
credo non siano passati piu' di dieci minuti perche' lui deve ripartire
per andare a scaricare da qualche altra parte, mentre io devo ritornare
al mio lavoro.
Avremmo voluto fare un eccezionale 69, come anche incularci a vicenda, ma non e' stato possibile (almeno stavolta).
Seppure
a malincuore ci stacchiamo, ci rivestiamo per tornare alle nostre
occupazioni. Prima pero' gli chiedo come si chiama, mi sembra il minimo
dopo quello che abbiamo fatto.
Mi
risponde che il suo nome e' Hakim e io gli dico che mi chiamo Franco.
Mentre sta caricando il carrello sul camioncino, gli chiedo come ha
fatto ad intuire che sono gay e Hakim mi risponde che fra orsi ci si
riconosce sempre per cui e' andato sul sicuro, anche perche' era da
parecchio tempo che non scopava con un uomo bianco, e voleva riprovare
quell'emozione.
Gli
dico che anch'io ho scopato poco con uomini di colore e che lui,
sebbene la cosa sia stata breve, e' ai primi posti della lista. Mi
ringrazia del complimento con un bacio con la lingua (siamo ancora
dentro la dispensa) e dopo un ultima strizzata alla sala giochi chiudo
tutto e lo accompagno all'uscita.
Abbiamo
fatto tutto in una maniera quasi animalesca e senza dire una parola,
con frenesia. Il tempo a disposizione non era molto e volevamo vivere e
assaporare ogni momento (e ogni parte di noi) senza sprecarlo in
inutili parole.
Le mani, la bocca di ognuno si muovevano senza
sosta, ci stringevamo l'uno contro l'altro come volessimo diventare una
persona sola, ed e' stata un'esperienza meravigliosa, come spesso lo
sono le cose inaspettate.
Quando
Hakim e' salito sul camioncino mi ricordo di chiedergli se e' possibile
che ci rivediamo ancora, anche perche' non abbiamo fatto dato fondo
tutto il piacere che una scopata clandestina puo' dare.
Con
un sorriso mi dice che fara' tutto il possibile per essere mandato lui
in questo posto, ma che purtroppo non dipende da lui, perche' gli
autisti cambiano spesso luogo di consegna ed e' possibile che passi
anche molto tempo prima che possa tornare da me. Gli rispondo che lo
aspettero' con ansia e che quando sara' il suo turno ci daremo da fare
per 'conoscerci' ed esplorarci meglio.
L'anno
dopo (da settembre a giugno) Hakim e' venuto tre volte e sebbene i
nostri incontri non durassero piu' di 15 minuti sono sempre stati molto
appaganti per entrambi.
Il
69 lo abbiamo fatto la volta successiva sul tavolo di acciaio della
cucina ed e' stata un esperienza sublime perche' fatta di nascosto,
mentre la volta dopo ancora ci siamo inculati con una foga bestiale
(quando mi ha spaccato il culo ho urlato in silenzio di dolore ma anche
di immenso piacere.
Quando sono tornato dalla mia collega, lei mi ha chiesto come mai ero stato via cosi' a lungo.
Come
scusa le ho detto che all'autista scappava di andare in bagno e che
dopo mi sono fermato a pulire perche' un po' di pipi era caduta sul
pavimento. Questa scusa l'ho usata anche le altre volte che Hakim e'
venuto e lei non ha mai sentito puzza di bruciato.
L'anno
dopo ancora Hakim non l'ho piu' rivisto, probabilmente ha cambiato
lavoro e noi non ci eravamo scambiati il numero di cellulare per
tenerci in contatto. Peccato perche' Hakim si era rivelato un amante
stupendo, e mi dispiace non vederlo piu'-
Ma chissa' cosa puo' riservare il futuro…
SlaveF
Per contatti e suggerimenti: franco.prestini @libero.it
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