ORSI ITALIANI MAGAZINE



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Il Turco 

Un racconto di Danny


Tutto comincio' una calda sera d'estate quando mi trovavo a casa di Ali' un mio amico turco conosciuto all' Universita'. Io frequentavo il corso di informatica, Ali' era al terzo anno di biologia.

Erano ormai diversi anni che Ali' si era trasferito in Italia con la famiglia, la mamma infermiera e il papa' impiegato presso una multinazionale svizzera.

Mi trovavo a casa sua dal pomeriggio per sistemargli il pc infettato da un virus che rallentava la velocita' del suo computer in modo molto fastidioso. L' operazione non era molto complessa ma laboriosa e ormai erano un paio d' ore che ci lavoravo.

A un certo punto Kadir, il padre di Ali' disse al figlio:

- Ali', vado a farmi una doccia, se squilla il telefono, rispondi tu per favore. Cerco di sbrigarmi.

- Tranquillo papa', ci penso io.

Dalle finestre spalancate per il gran caldo si sente all'improvviso un auto strombazzare insistentemente.

Era Micke un amico di Ali' che lo esortava a scendere. Ali' si era dimenticato che alle 21 aveva la partita di bowling programmata da tempo.

- Oddio e' Micke, mi ero scordato della partita'. Scusa Danny devo andare. Tu continua pure. Ah, avvisa tu papa' per favore che sono uscito ma che certamente per mezzanotte torno.

- Va bene risposi, non preoccuparti. Tanto penso che anche io non ne avro' per molto e per quando torni sicuramente il tuo pc sara' un vero violino.

Si sentiva ancora Ali' che scendeva di corsa le scale quando odo la voce di Kadir che dice:

- Ali', fammi un favore, ho lasciato l' accappatoio in camera mia, potresti portarmelo gentilmente?

- Sig. Kadir, Ali' e' uscito di corsa per la partita di bowling e tornera' verso mezzanotte, glielo porto io, non si preoccupi.

- Grazie Ali', sei molto gentile e scusami.

Andai in camera presi l' accappatoio, scostai la porta del bagno e porsi l' accappatoio con la mano mentre io rimasi fuori.

- Entra pure Danny, non c' e' problema sono ancora nel box doccia che mi sto dando l' ultima risciacquata.

Entrai e senza volerlo vidi dalla trasparenza del box doccia tutta la potenza fisica del padre di Ali'. Kadir e' quello che si definisce il classico orsone, un uomo di mezza statura ma molto imponente.

Appoggiai l' accappatoio e sentii il box doccia aprirsi.

Kadir senza curarsi della mia presenza usci' tranquillamente.

Con un bellissimo sorriso evidenziato da un virile paio di baffoni neri ben costruiti che davano risalto ai suoi occhi azzurrissimi, cristallini, mi disse:
- Grazie ancora Danny, scusa la mia sbadataggine!

Rimasi senza fiato. Era davvero straordinario, collo taurino, due bellissimi pettorali muscolosi e una pancia molto prominente ma dall' aspetto sodo, ricoperto da una folta pelliccia nera ricciolina.

Non riuscii a distaccare gli occhi soprattutto dal suo attributo. Anche se barzotto le dimensioni erano veramente notevoli con due palle molto grosse e ben proporzionate.

- Che c'e' ? mi disse Kadir,

- Hai mai visto un uomo nudo ? Suvvia, non c' e' bisogno di essere imbarazzato!

Il vero imbarazzo lo ebbi quando Kadir si accorse che dai miei pantaloncini improvvisamente apparve un rigonfiamento che non potevo nascondere. Sembrava che il mio cazzo potesse esplodere da un momento all' altro.

Diventai rosso paonazzo dalla vergogna. Mi girai di colpo per uscire dal bagno quando sentii la potente mano di Kadir prendermi per un braccio.

- Danny si vede benissimo la reazione del tuo pisellone, non devi preoccuparti anzi devi essere fiero che funziona tutto a meraviglia.

Detto questo appoggio' la mia mano sul suo uccellone e in men che non si dica vidi la sua asta crescere veramente a dismisura.
Non pensavo che un uomo potesse avere un' erezione di simili proporzioni.

La lunghezza del suo pene raggiunse penso i 26-27 cm ma la cosa che mi sconvolse fu la grossezza dell' asta con una cappella che raggiungeva sicuramente i  20 cm di circonferenza. Sembrava di avere in mano una roccia, un pezzo di marmo talmente era duro e consistente.

- Ti piace ?

- Si, si Kadir, risposi, veramente non ho mai visto nulla di simile! e'… e' enorme.

Con la sua grande mano sulla mia testa mi fece mettere in ginocchio.

Non esitai nemmeno un istante e cominciai a leccare e succhiare avidamente cio' che mi proponeva.

Sentii subito Kadir che emetteva grugniti di piacere!
- Sei proprio bravo con la lingua, Danny. Ci sai veramente fare !

Spalancai la mia bocca, desideravo sentirlo tutto fino alla gola.

Riuscii pero' solo a meta' nella mia impresa, le dimensioni erano veramente tali da non riuscire a completare l' opera come volevo e desideravo tanto.

Sentivo la sua cappella sempre piu' dura, il suo respiro si era fatto affannoso.

Pensavo fosse gia' il momento dell' esplosione anche perche' sentii la cappella ingrossarsi ulteriormente nella mia bocca fino quasi a soffocarmi.

Gli chiesi faticosamente :
- Stai gia' per venire ?
- Ma no, cosa dici! il vero piacere deve ancora iniziare! e poi, ragazzo mio, io ci metto molto prima di raggiungere l' orgasmo ma quando sara' il momento… beh preparati.

Purtroppo hai la bocca un po'  piccola! spero che l' altro pertugio sia piu' accogliente.

Detto questo mi porto' in camera sua.

Si tolse l' accappatoio e si mise a carponi sul letto.

Anche la sua schiena era un tappeto, una folta peluria la ricopriva tutta fino a scendere al lato B.

Un culo favoloso, pelosissimo, sodo, massiccio, molto maschio.

I glutei erano di una rotondita' impressionante, erano perfetti.

Si allargo' con le mani il sedere e mi disse di incominciare a leccarlo fino in fondo.

Voleva sentire la mia lingua esplorare ogni angolo piu' recondito del suo meraviglioso culo.

Mi inginocchiai e cominciai un sapiente lavoro.

La mia lingua si faceva strada in quella foresta di peli fino a incontrare l' apertura della caverna del suo e del mio piacere.

Era davvero meraviglioso poterlo penetrare con la mia lingua.

Mentre la roteavo con una velocita' supersonica sentivo i suoi mormorii.

Ogni tanto mordicchiavo le sue natiche ampie e muscolose.

Questi morsetti lo facevano veramente andare in estasi anche perche' poi la mia lingua riaffondava sempre piu' nelle sue viscere.

A un certo punto comincio' a dimenarsi velocemente e a emettere mugolii sempre piu' forti!.. e sue natiche sode si muovevano come in preda a violenti spasmi.
- Siiiii daiiii, continuaaaaaaaa, non ce la faccio piu', continua, piu' veloce!!!

Mi ritrovai con la bocca tutta bagnata, il suo culo sbrodolava copiosamente i golosissimi umori del suo godimento. Ero riuscito a fargli raggiungere un potentissimo orgasmo anale.

Il suo sfintere completamente in balia del piacere provocato dalla mia lingua era ormai molto dilatato.

I liquidi orgasmici continuavano a fuoriuscire dal suo culo tutto bagnato e gli colavano per tutte quelle imponenti gambe.

Mi disse molto compiaciuto:
- Sei veramente bravissimo, ma dove hai imparato a far godere cosi' un uomo ?

Ero davvero contento per essere riuscito a portarlo all' estasi.
Gli dissi che avrei potuto penetrarlo anche col mio cazzone ma lui mi disse pacatamente:
- Calma ragazzo mio, prima voglio assaggiare io il tuo culetto.

Lo ripulii per bene dei suoi liquidi passando la mia lingua dalle sue cosce, alle sue natiche fino a succhiare e ingoiare per bene il succoso nettare ancora rimasto internamente.
Cambiammo posizione, mi fece mettere a pecorina sul letto, mi allargo' le natiche e mi assesto' 2 sonore sculacciate giusto per sciogliermi i muscoli.
- mmmmhhhh hai veramente un bel culetto anche tu. Sei molto sodo e dal tuo buchetto molto aperto si vede che sei abituato a certe pratiche. Vedrai che sensazioni ti faro' provare.

Prese da un cassetto del lubrificante e col dito mi massaggio' tutto il culo fino a penetrarmi dolcemente con il suo indice e poi anche con un secondo dito. Ormai era impaziente di avere quell' incredibile uccellone anche se un po' timoroso, sicuro del fatto che avrei provato molto dolore e che sarei stato aperto come una cozza pronta da mangiare.
- Sei pronto mi disse ?
E prima che io risposi appoggio' dolcemente al mio buchetto la sua cappellona turgida. Con un sapiente colpo me la introdusse per bene nel mio buchetto che solo al pensiero era gia' ben dilatato. Dapprima gridai un po‚ per il dolore. Sembrava un cuneo di dimensioni pazzesche che mi squarciava senza pieta'.

Sentivo il suo corpo caldo sopra di me. Un vero toro da monta, un manzo infoiatissimo. I suoi peli morbidi erano un tutt' uno con i miei, i suoi muscoli sempre piu' forti spingevano sulla mia schiena mentre io mi inarcavo per avere un contatto maggiore, piu' intimo o forse inconsciamente per sentire il suo uccellone ancora piu' dentro.

Appena mi calmai assesto' altri colpi fino ad allargare a dismisura il mio povero culo. Pensavo mi stesse fistando col braccio tanto era enorme e duro il suo cazzone. Dopo ancora alcuni attimi in cui credetti di svenire dal dolore, il piacere si fece grandissimo. Kadir sembrava uno stantuffo. A ogni mossa sentivo le sue mani che mi sculacciavano le natiche. Sentivo i colpi quasi rimbombare talmente erano decisi e violenti. Il mio culo era in fiamme. Ma non avevo mai provato tanto piacere in vita mia. Sentivo la mia pancia avere contrazioni per far spazio all' asta di Kadir.  Dopo circa venti minuti emise un forte grugnito. Kadir esplose tutto il suo sperma nelle mie viscere. Per un paio di minuti sentii continuamente la sua cappella contraersi per gettare fuori schizzi interminabili del suo seme.

Dal mio culo colavano quantita' copiose di sperma caldo che prontamente Kadir raccolse con le sue dita. Mi allargo' la bocca quasi a forza per farmi assaggiare tutta la sua produzione. Succhiai avidamente le sue dita, quasi fossero anni che non provavo cibo.
Era buonissima, il sapore un po' acre ma molto dolce, un golosissimo miele che gustavo con molto piacere prima di ingoiarlo e berlo tutto.

- Ti e' piaciuto Danny? Spero di averti fatto provare delle belle sensazioni. Ma non e' finita qua, vedrai di cosa sono capace!.
Non riuscivo a capire cosa volesse dire. Ormai anche io ero venuto, addirittura senza toccarmi. Gli intensi colpi del suo cazzo mi hanno fatto addirittura raggiungere ben due orgasmi molto ravvicinati.  Cosa mai avra' voluto fare dopo una scopata simile? Come mi avrebbe fatto ulteriormente godere? Non potevo immaginare le sue intenzioni.

Ancora col suo uccellone duro dentro mi prese i capezzoli lavorandomeli con le sue dita. Mi piaceva molto anche perche' sono molto sensibili e davvero provo enorme godimento. Passarono solo un paio di minuti e sentii un caldo invadermi tutto l' intestino e una sensazione (ma non era solo sensazione) incredibile di bagnato! Vi giuro, circa tre minuti di  goduria assoluta. Mi dimenavo come un forsennato, ci mancava poco allo svenimento. Pensavo di perdere i sensi talmente era grande la libidine e prima di rilasciarmi e abbandonarmi completamente a lui ebbi solo la forza di dirgli:
- Kadir sei stupendo!
 E voi avete capito cosa mi aveva fatto provare ?!!!

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