ORSI ITALIANI MAGAZINE
ATTENZIONE
/ NOTICE
Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e'
pertanto riservata a persone maggiorenni
This page contains pictures of male
nudity and a text with homoerotic contents: it's intended for persons
over 18
Il guasto al sistema wireless
Un racconto di Claudio
Avevo passato una bellissima giornata su l' isola degli asini, una delle 5 isole che sono nello stretto del Bosforo.
Il
messaggio di Stefano mi era arrivato mentre stavo sbarcando dal
traghetto che mi aveva riportato nella parte asiatica di Istanbul dove
avevo passato una settimana di vacanza.
Con
poche parole mi aveva fatto stringere lo stomaco e fatto drizzare il
cazzo. Si era liberato da tutti gli impegni e sarebbe venuto a
prendermi in aeroporto; 'passeremo una notte meravigliosa, ti voglio
scopare fino a scoppiare, ti ho mandato una mail con le foto del nostro
ultimo incontro, vedile, sono bellissime!'
io
gli risposi che gia' avevo il culo largo e bagnato e l'avrei
fatto come arrivavo in albergo. Il DHotel era a qualche centinaio di
metri dal porto e in pochi minuti ero in camera ha mettere in
funzione il mio portatile.
Fremevo
per l' eccitazione di vedere le foto e con il pensiero alla magnifica
inculata che prima di partire Stefano si era regalato con il mio culo.
Provai un paio di volte il collegamento ma senza successo poi chiamai
la reception per chiedere se cerano problemi con WiFi, mi dissero che
avevano un problema tecnico all' impianto e stavano cercando di
risolverlo.
Da
come parlava capii che non sarebbe stato riattivato prima di un paio di
giorni e alla mia espressione di disappunto il portiere mi disse che
avevano collegato il PC di cortesia alla linea dell' ufficio e avrei
potuto usare quello per vedere le mail e fare le cose urgenti di cui
avevo bisogno.
Il
disappunto si attenuo' ma restava la delusione per non poter aprire la
posta e godermi le foto in santa pace al sicuro da occhi indiscreti
nella mia camera. Feci una doccia e mi vestii per andare a mangiare
qualcosa fuori.
L'idea
di mangiare qualcosa in albergo e poi rinchiudermi in camera a giocare
con il mio cazzo e il mio culo guardando le foto era saltato, cosi'
decisi di andare a mangiare un kebab e passare qualche ora nella
confusione del bazar che era a poca distanza dall' albergo.
La
curiosita' e la voglia di vedere la mail di Stefano era grande ma c'era
troppa gente che girava intorno al computer, meglio farlo quando
tornavo sul tardi.
La
folla e un paio di birre mi fecero sciogliere il disappunto e quando
verso la mezzanotte mi incamminai verso l' albergo ero tranquillo e
rilassato. Come avevo previsto nella hall c'erano solo i due portieri
di notte che guardavano la televisione che stava trasmettendo una
partita di calcio.
Li salutai e mi diressi verso la piccola stanza delimitata da una parete di cristallo dove avevano messo il computer.
Le foto come avevo immaginato avevano fermato gli attimi piu' belli del mio incontro con il meraviglioso cazzo di Stefano !
Lo
schizzo di sborra che usciva dalla sua cappella e si rifugiava tra le
mie labbra mi fece fremere tutto il corpo e il culo si bagno' come un
fica. Feci girare le foto sullo schermo lentamente senza avere la
necessaria accortezza, e mentre toccandomi il cazzo duro sotto le
stoffa dei jeans guardavo il cazzo di Stefano dentro di me fino alla
sua radice, percepii una presenza alle mie spalle.
Cliccai veloce sul tasto per uscire da immagini e poi sbirciai dietro le mie spalle. Avevo percepito bene !!
Kurkuc, cosi' si chiamava il portiere di notte era dietro di me con una sigaretta spenta tra le labbra carnose.
'Andiamo a fumare una sigaretta fuori' mi disse in inglese, 'se ha bisogno di qualcosa siamo sulle scale' .
Dalla
sua voce e dal suo sguardo capii che aveva visto le foto. 'Grazie, ma
adesso penso che andro' a dormire' gli risposi con la voce un po'
strozzata in gola .
Ero
veramente imbarazzato . 'Ok' disse Kurkuc , 'ma se ha bisogno di me
sono a sua disposizione' , il tono e lo sguardo posato sullo schermo
del compiuter erano un chiaro messaggio e io dopo un attimo di
esitazione decisi di prendere il toro per le corna; 'ti sono
piaciute!?' gli chiesi guardandolo fisso negli occhi.
'Moltissimo'
mi rispose senza esitazione e poi sfacciatamente aggiunse: 'avete un
culo meraviglioso Mr. Franco, e il suo amico ha un gran bel cazzo,
quasi come il mio' disse strusciando una mano sul pacco che notai gia'
gonfio sotto i pantaloni .
Cliccai
di nuovo sulle foto e aprii quella dove Stefano era con il suo cazzo
gonfio e duro in procinto di infilarlo nel mio culo e mi girai verso di
lui per chiederli se aveva visto bene le dimensioni, ma non servirono
parole… Kurkuc si era avvicinato e aveva tirato fuori il suo.
Non
aveva esagerato, era ancora piu' grosso di quello di Stefano e anche
differente nella forma. Una cappella grossa e scura su un ' asta lunga
e cilindrica differente da quella di Stefano che fina in punta
diventava grossa come un pugno alla radice. Lo avevo a pochi centimetri
dal mio viso e all' altezza della mia bocca, non potei resistere e
schiudendo le labbra feci uscire la mia lingua che carezzo' con
leggerezza la scappella turgida e calda.
Kurkuc
poggio' la sua mano fatta di dita grosse e pelose e spinse la mia
testa verso il suo cazzo nella chiara richiesta di farlo entrare nella
mia bocca.
Lo
feci senza pensarci due volte e lo succhiai con delicatezza, la mano
con una spinta piu' forte lo fece scivolare per un bel pezzo dentro la
mia gola.
Ebbi la forza di staccarmi prima che senza piu' ritegno cominciassi a spogliarmi e farmi prendere il culo sul pavimento.
Lo
invitai a seguirmi in camera, 'staremo piu' comodi e tranquilli' gli
dissi mentre con la mano gli carezzavo il bastone duro e caldissimo.
'Ok' disse lui 'ti raggiungo tra 10 minuti devo sistemare le cose con
il mio collega'.
Strinsi
ancora di piu' il suo cazzo e prima di alzarmi gli passai la lingua
sulla cappella; 'e' bellissimo' gli sussurrai mentre mi alzavo .
La
sua bocca si poso' sulla mia e io accettai il suo bacio che sapeva di
fumo. Lasciai la sua bocca prima che la passione che si era impadronita
del mio cervello e del mio buco del culo mi facesse buttare sul
pavimento per farmi inculare.
'Ti aspett, fai presto' gli sussurrai all' orecchio, poi mi avviai deciso verso l' ascensore.
Il
suo giovane collega mi fece un cenno con la mano per augurarmi la
buonanotte che io ricambiai prima di infilarmi sull' ascensore.
Avevo
il cazzo gonfio e il culo che pulsava, la fantasia cominciava a
galoppare nella prateria del desiderio. Mi spogliai in un baleno e
andai nel bagno. Pisciai e mi lavai il buco del culo facendovi entrare
il dito per essere sicuro di non sporcare il cazzo di Kurkuc durante la
penetrazione che sarebbe stata profonda.
Mi
sdraiai sul letto nudo e nella penombra attesi che il turco arrivasse
per montarmi. Fu di parola dopo un po' sentii bussare alla porta, era
lui, e come mi vide nudo mi abbraccio' ancor prima che avessi tempo di
chiudere la porta.
Il
bacio che segui' all' abbraccio fu lungo e passionale. Kurkuc si
libero' dei calzoni sempre girando la sua lingua dentro la mia bocca,
lo aiutai a liberasi della camicia.
'Vieni sul letto' mi disse 'ho voglia di infilarti!' accompagnando la sua richiesta con una forte tastata di culo.
Mi
sdraiai sul letto e lo guardai mentre si toglieva le mutande e i
calzini, la visione di quel grosso cazzo dritto mi faceva sudare di
desiderio.
Kurkuc
si sdraio' sopra di me e mi comincio' a leccare il collo per poi
passare a succhiare le orecchie e infine a baciarmi di nuovo con la
lingua calda e spessa. Mentre mi baciava gli carezzavo il cazzo che
sembrava diventare di osso tanto era duro.
'Ti
voglio' mi sussurro' all' orecchio con voce roca, 'le foto del tuo culo
mi hanno acceso la fantasia, girati!' e io gli obbedii con piacere. Mi
misi carponi a pecorina e lui si piazzo' dietro di me, mi allargo' le
chiappe con le mani sudate dal desiderio comincio' a leccarmi il buco
con la sua lingua bollente.
Il
buco si allargo' e lui capi' che era pronto per prendersi il suo grosso
bastone, sputo' un paio di volte sul culo e sulla grossa cappella, la
piazzo' con cura e con un colpo forte e potente lo infilo' dentro di me
fino alla radice.
Gemetti
dal dolore ma non cercai di divincolarmi da quella potente
penetrazione. Ci vollero un paio di minuti perche' il mio sfintere si
rilassasse e il cazzone cominciasse a muoversi lentamente dentro di me.
Avvinghiato
al mio corpo il turco comincio' la sua lenta e possente inculata, le
sue grosse mani mi strizzavano i capezzoli turgidi e si infilavano tra
le mie labbra con le dita pelose e cicciotte come piccoli cazzi, la
bocca si dedicava la mio collo e alle mie orecchie!! Mi stava scopando
come una vera troia e io ero felice che lo facesse!!
Speriamo
che sia duro a venire pensavo, concentrato a gustarmi le sue uscite ed
entrate nel culo con la cappella sempre piu' dura e bollente. Il trillo
del telefono entro' attraverso le orecchie nel mio cervello come un
colpo di cannone, cazzo no!! Pensai con disperazione, lo stanno
chiamando , deve essere successo qualcosa, la festa e' finita!!
K.
si allungo per sollevare la cornetta senza sfilare il suo cazzo dal mio
culo. Aspetto' qualche secondo prima di rispondere, 'no' disse con voce
ferma 'no' disse ancora facendolo seguire da parole in turco per me
incomprensibili.
Ascolto'
di nuovo, si tolse la cornetta dall' orecchio e coprendo il microfono
con la mano sempre con il cazzo dentro di me mi disse; 'e' il mio
collega dice che vorrebbe venire anche lui, ha chiesto a suo cugino che
lavora in cucina se gli fa la guardia alla porta, a quest' ora non
succede niente puo' arrivare solo qualche telefonata'.
Io
volevo che quella telefonata finisse al piu' presto per ricominciare a
sentirmi pompato e cosi' feci di si' con la testa e con un filo di voce
gli dissi 'fallo venire basta che smette di rompere le palle'.
Kurkuc
disse un si turco e riaggancio' la cornetta. La infilata riprese con un
ritmo piu' veloce e io andai di nuovo in paradiso. Il collega di
K. arrivo' nel momento in cui con un cuscino sotto la schiena e le
gambe sulle sue spalle lo stavo prendendo nel culo ormai in piena
pazzia libidinosa.
Si
spoglio' e si avvicino' al letto con il cazzo gia' duro. Si chino'
verso di me e mi bacio' sulla bocca , aveva la lingua dolce e io
ricambiai con gusto il suo bacio. La sua mano si poso' sul mio cazzo e
lo manovro' con perizia facendolo indurire , lascio' la mia bocca e si
dedico' con passione a farmi un dolce pompino.
A
Ramazan, cosi' si chiamava il giovano turco, piaceva il cazzo, la cosa
si faceva interessante e la fantasia sparo' scene libidinose nel mio
cervello; il grosso cazzo di K, succhiato e leccato da due avide
bocche, due culi aperti infilati a turno e altre varianti sul tema.
Il
cazzo di K. accellero' il movimento, stava per venire e io mi preparai
per godermi il suo sperma caldo schizzare nel mio intestino.
Il
ragazzo succhiava con passione il cazzo e il mio orgasmo venne un'
attimo prima che il cazzo di K. riempisse di sborra il mio culo .
K.
sfilo' il cazzo e si butto' sul letto al mio fianco, il giovane turco
con la bocca piena del mio sperma si sdraio' anche lui sul letto e
restammo per qualche minuto a rivivere con il pensiero quei momenti di
pura libidine.
Andai
nel bagno per rinfrescarmi e pulirmi il culo, quando tornai nella
camera K. era intento a fare una sigaretta, mi lancio' uno sguardo e
disse: per rilassarsi un po', spero che non ti dispiaccia.
Lo
rassicurai e lui continuo' nel suo lavoro e io mi sdraiai di nuovo
vicino a Ramazan che aveva ancora il suo cazzo sotto tiro. Lungo e fino
con la cappella tipo giapponese, molto piu' grossa del manico, lo presi
in mano e lo feci scorrere lentamente.
Lui
chiuse gli occhi e lascio' che gli facessi una pippa. K. aveva fatto il
suo cannone e lo accese, dall' odore forte capii che aveva caricato
molto la dose.
Il
giovane turco stava per venire lo sentivo fremere e ansimare, avvicinai
la bocca e aspettai il momento per succhiare il suo sperma caldo che
arrivo' copioso e dolce tra le mie labbra. Adesso siamo pari gli dissi
sorridendo e lui ricambio il sorriso e mi bacio sulla bocca prendendosi
parte dl suo sperma.
K.
continuava a fumare dritto davanti al letto e con la mano si toccava il
cazzo che anche moscio era un bel coso da vedere. Mi chiese se volevo
fumare e io gli dissi si', ma lo voglio dalla tua bocca! K. fece una
lunga boccata e si chino' su di me, poggio' la sua bocca sulla mia e
soffio' il fumo .
Lo
feci arrivare direttamente nei polmoni e trattenni il respiro per
qualche secondo prima di sputarlo fuori, lo fece ancora e io aspirai
con piacere dopo un po' l' effetto mi fece sentire leggero e euforico;
'adesso basta' gli dissi 'altrimenti mi addormento'.
K.
fece ancora una boccata e la passo' a R. Il fumo aveva assopito i sensi
e messo una languidezza nel corpo. K. si era sdraiato di nuovo vicino a
me e io come in un film a rallentatore cominciai a toccarlo, mi
strusciai sul suo corpo e lo baciai sulla bocca gustando il suo acre
sapore.
R.
continuava a fumare e io a baciare il corpo di K., lo leccai e baciai
lentamente sul petto, sulla pancia e arrivai al suo cazzo che stava
riprendendo vigore. Aumentai il ritmo e feci entrare piu' che potevo la
sua asta nella mia gola, K. grugniva di piacere e il suo cazzo si
allungava sempre di piu' fino a mostrarsi in tutto il suo splendore
quando con la lingua leccai con passione le sue palle dure e pelose.
R.
alla vista del cazzo che lui conosceva bene dritto e potente sulla
pancia pelosa di K, si avvicino' e lo prese in bocca. Con stupore vidi
la grossa asta scomparire tutta nella gola di R. e K. si lascio' andare
ad un prolungato gemito.
Bellissimo,
pensai la prima fantasia si stava concretizzando; succhiare il cazzo in
coppia e poi prenderlo nel culo insieme alternando i buchi di culo su
quel magnifico bastone di carne dura e calda.
Giocammo
per una infinita' di tempo con il cazzo di K. Io e R. poi ci
mettemmo proni e K. come nella fantasia infilo' prima me e poi R.
mentre il giovane turco lo prendeva in culo io gli succhiavo il cazzo e
slinguavo le palle di K, ogni tanto afferravo l' asta e la facevo
uscire dal culo di R. per succhiarla avidamente assaporando l' umore
del culo del giovane turco che sborrava in continuazione.
La
mia eccitazione era dolorosa, non sapevo cosa fare per appagare la mia
voglia di godere, presi K. per le spalle e lo costrinsi ad uscire dal
culo di R. mi avvinghiai a lui petto a petto e guidai il suo cazzo
verso il mio buco di culo aperto e bagnato di vischiosi umori, scivolai
lungo la grossa e lunga asta fino a toccare con le chiappe le palle
dure e gonfie, non capivo piu' niente sbiascicavo parole dettate dalla
pura ed esilarante libidine, sfondami ! fammi male ! fammi scoppiare !
K. non capiva ma si muoveva con grande esperienza e il viaggio tra le nuvole del desiderio continuo' per un bel pezzo.
Ramazan
aveva finito di fumare e si era unito al gioco piazzandosi davanti alla
mia faccia con il suo lungo cazzo che presi in bocca con piacere.
Il
fumo aveva ingigantito il mio desiderio, succhiavo il cazzo di R e mi
impalavo sul cazzo di K, le mani toccavano i due corpi e la fantasia
galoppava nella prateria della pura libidine.
Il
diavoletto mi fece osservare la mano affusolata di R e togliendomi il
suo cazzo dalla gola sussurrai all' orecchio di K. 'digli se mi
infila una mano nel culo'.
K
mi guardo' con un sorriso malizioso e mi disse, ma se vuoi essere
fistato lo faccio io, mi piace da morire. Restai un momento indeciso e
poi sorridendo anche io gli risposi che forse dopo che R mi aveva
allargato il buco del culo con la sua avrei potuto pensare a farmi
fistare da quella mano che sembrava una clava.
K diede il mio messaggio a cazzo lungo che accetto' immediatamente di sfondarmi culo con la mano.
Sfilo'
il cazzo dalla mia bocca e ando' nel bagno a prendere la crema. Smontai
dal cazzone di K e mi piazzai un cuscino sotto le reni e allargai le
gambe.
R
mi spalmo' abbondantemente il culo infilando le dite nel buco.
Manovrando con movimenti rotatori lentamente si fece strada fino a far
entrare la mano fino allo scoglio dell' osso del pollice, il dolore si
fece forte ma i miei lamenti non fecero desistere cazzo lungo che con
una spinta forte e decisa supero' l' ultimo ostacolo e la sua mano si
infilo' fino al polso dentro di me: l' urlo che mi usci' dalla gola fu
spento dalla manona di Kurkuc; 'sciiiiii , vuoi svegliare tutto l'
albergo?'
Mi
calmai e attesi insieme a cazzo lungo che il culo si rilassasse.
Lentamente il dolore si attenuo' e con un movimento lento cazzo lungo
comincio' a muovere la mano dentro il mio culo , il sudore mi colava
dalla fronte e Kurkuc con un asciugamano mi puli' il volto e le spalle.
Il
movimento della mano mi provocava sensazioni forti e il cazzo di Kurkuc
in bocca era dolce e morbido. La fistazione del mio buco di culo duro'
una decina di minuti, poi dopo che avevo sborrato abbondantemente sulla
mia pancia, cazzo lungo sfilo' la mano, e dal buco usci umore e sangue.
Il
lavoro di bocca sul cazzone di Kurkuc lo aveva rimesso in linea di
infilo, ma io avevo il culo troppo indolenzito per farlo entrare dentro
di me. 'Devi avere un po' di pazienza' gli dissi mentre andavo nel
bagno a lavarmelo.
Feci
scorrere abbondante l' acqua fredda sul buco e dopo qualche minuto mi
sentivo molto meglio. Tornai sul letto dove cazzo lungo e Kurkuc
si stavano fumando la cicca della canna. mi sdraiai tra di loro e
chiusi gli occhi per rivivere quei momenti appena passati.
Cazzo
lungo mi disse che voleva sborrare e io lo rassicurai baciandolo sulla
bocca e scendendo con la lingua fino alla sua asta. Per fare il
bocchino a cazzo lungo mi girai di fianco e Kurkuc mi allargo' le
chiappe per leccarmi il buco del culo.
'E'
proprio bello' K. disse 'adesso largo come e' ci entrano anche due
cazzi', se lo vuoi provare io sono di nuovo pronto per
infilarti'.
Discutemmo
un po' su come farlo e alla fine provammo come io avevo suggerito.
Cazzo lungo si mise supino sul letto e io mi misi sopra di lui a smorza
candela. Lo infilai fino alla radice e poi mi calai su di lui in un
abbraccio. Cazzo lungo lo muoveva spingendo con i piedi piantati sul
pavimento si fermo quando K poggio' la sua grossa cappella sul bordo
del buco premendo sul suo cazzo spinse con forza e lentamente il mio
sfintere si allargo' quel tanto che gli permise di entrare dentro di me
scivolando sull' asta di cazzo lungo.
Il
contato dei due cazzi li fece infoiare come due cagne in calore e
cominciarono a muoversi prima all' unisono poi sfalsando i movimenti e
io sentii una delle piu' incredibili sensazioni che uno puo' provare
quando si fai inculare.
Il primo a schizzare fu cazzo lungo che non mollo la posizione e dopo un po' venne anche K . avevo il culo pieno di sborra.
Quando
si sfilarono da me, il buco largo lo fece scivolare fuori K. lo
raccolse nella sua mano e io lo succhiai tutto e gli leccai dito per
dito la sua grossa e pelosa mano.
Mi lasciarono nudo e sfondato sul letto pieno di umori e di sborra con il culo sazio e una grande voglia di dormire.
Ho lasciato una prenotazione per Capodanno e sara' un fine anno con il botto; loro sono i attesa del mio affamato buco.
ORSI ITALIANI MAGAZINE