ORSI ITALIANI MAGAZINE


 

La grande sorpresa

Un racconto di Onlyman

 

Era bello restare sdraiato accanto a Rosario e giocherellare con i suoi peli del torace dopo aver fatto l'amore. Quella cravatta gli stava benissimo, magari avrei potuto vederlo "vestito" solo di quel pezzo di seta azzurro... Fummo disturbati dallo squillo insistente del telefono.

Era tutto un sogno! Mi ripresi dalla delusione e risposi al telefono. Era il mio padrone; mi avvisava che la sera stessa sarebbe venuto a casa mia per scaricare un po' lo stress. Io avevo gli slip bagnati per via del sogno. Aspettavo con ansia l'arrivo della sera.

Verso le 9 e 30 arriva Paolo (il mio master) in compagnia di Rosario. Il padrone mi dice subito che potro' fare l'amore con Rosario quella stessa sera se mi comportero' bene.

"Per prima cosa metti questo" e mi passa qualcosa in pvc. Vado a prepararmi e noto che era un tanga nero con un dildo incorporato nella parte interna.

Inizialmente era un po' scomodo, soprattutto per camminare, ma poi ti ci abitui.

Torno nella stanza dove mi attendevano i miei amici con in dosso solo il tanga e vedo che Rosario stenta a trattenere l'eccitazione. Il padrone mi dice che per ottenere la mia ricompensa dovro' sottopormi a qualche giochetto che non avemo mai fatto. Paolo e' una persona con molta esperienza nel campo ed e' anche comprensivo, mi disse che se avessi avuto dolori insopportabili avrebbe subito interrotto il gioco. "Io ci sto" risposi.

Inizio' facendomi mettere a 90 gradi con mani e caviglie legate ai piedi di un tavolino.

Mi frustava con una stecca di bambu' colpendomi ripetutamente sulle natiche. I colpi venivano in parte ammorbiditi dal tanga ma facevano male ugualmente. Cercavo di resistere al dolore, volevo fargli vedere che ero uno schiavo pronto a tutto per il suo padrone.

Mi fece slegare da Rosario e lo fece spogliare. Lui indossava un perizoma. Era la fine del mondo! Paolo si sedette a guardarci e a dare ordini. Rosario doveva versarmi sul torace dello zucchero semolato. Paolo era eccitato, ordino' a Rosario di sdraiarsi sopra il mio corpo, con tutti quegli strusciamenti (e peli) vari, lo zucchero era anche nel corpo del mio partner. Stavamo iniziando a sudare e lo zucchero stava sciogliendosi rendendo i nostri corpi appiccicosi. Mentre ci palpeggiavamo sento una stretta molto forte ai capezzoli. Paolo mi aveva messo degli stringicapezzoli (che detesto), sopporto pur mugolando di dolore e mi sento prendere dal bacino e rigirare. Mi tolgono il tanga ed il mio ano inizia a sentire un po' di sollievo. Ad un tratto una colata di cera calda mi passa per tutto il culo insidiandosi nel buco; l'impatto e' stato traumatico ma poi la goduria e' assicurata. Lo stesso succede anche con il pene. "Bravo. Adesso potete fare l'amore". Tolti gli stringicapezzoli e la cera ormai consolidata comincio a baciare appassionamente Rosario, lui ricambia e allo stesso momento prendo le sue natiche e le stringo tra le mani. Lo stesso fa lui, affonda le dita nel mio ano e capisco che e' arrivato il momento di essere posseduto. Paolo e' eccitato e vuole partecipare attivamente, si spoglia e mi ficca il suo membro in bocca, ero stato appena penetrato e dovevo gia' venire, ma mi trattenni. Rosario era venuto nel mio culo, Paolo mi aveva sfilato il suo cazzo dalla bocca e si stava masturbando sopra di me. Quando mi venne sul torace si distese su di me per bagnarsi della sua stessa sborra. Adesso toccava a me. Mentre Rosario leccava adeguatamente il torace e i capezzoli di Paolo io mi apprestavo a penetrare Rosario, che dopo pochi colpi di reni strinse i muscoli del culo stringendomi il pene e facendomi godere come non mai. Io continuavo a trapanare e prima di sborrare gli infilai il cazzo in bocca. Era ora di venire. Con la sborra che gli usciva dalla bocca mi diede un lungo e piacevole bacio. Distesi restammo per molto tempo tutti e tre a coccolarci e ringraziarci reciprocamente.


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