ORSI ITALIANI MAGAZINE


Il 'Folletto' (prima parte)

Un racconto di Pabearit


 

Mancano pochi giorni a Natale, tutti i regali da fare a nipoti sorelle fratello etc... non ho alcuna idea, ma poi penso che nella lista dei regali quest'anno devo inserirci anche il mio nome. Ma cosa mi regalo? Mi guardo intorno e cerco di capire cosa possa servirmi, forse e' piu' facile farlo agli altri il regalo piuttosto che a se stessi; ma son deciso, quest'anno mi regalo il maxi LCD per il salotto.

Suonano alla porta, mi infilo di corsa i pantaloni (in casa anche se e' inverno mi piace stare in mutande e maglietta) e vado ad aprire: che visione!! Davanti a me un orsetto sui 45 anni, giacca e cravatta, barba ben curata, alto come me (circa un metro e settanta) ma bello in carne. Non posso evitare di squadrarlo dalla testa ai piedi e senza nemmeno chiedergli il motivo della visita lo faccio accomodare. Mi porge la mano e mi dice 'piacere sono Antonio' (il nome e' inventato)'e sono il rappresentante del 'Folletto', posso parlare con la signora?'. Ed io: 'prego, si accomodi, ma dovra' essere bravo a convincere me in quanto qui non esiste alcuna signora'.

Lo faccio accomodare sulla sedia vicino al tavolo ed ecco che lui apre la sua valigetta con i depliants, dicendomi che se sono interessato andra' a prendere l'occorrente per la dimostrazione che ha lasciato in macchina. Io per nulla interessato gli dico: 'guardi, ho appena finito di pranzare e stavo preparandomi il caffe', ne gradisce una tazzina?'; lui accetta volentieri, allora mi reco in cucina e accendo la macchinetta. 'Un attimo di pazienza, il tempo di scaldarsi', e lui 'intanto posso approfittare per dirle qualcosa a proposito del prodotto'. Io lo osservo e lui forse nota il mio sguardo interessato e a sua volta abbassa lo sguardo.

Mi siedo accanto a lui, 'sigaretta?', e lui 'si grazie', tira fuori l'accendino e mi fa accendere ed io con molta delicatezza (anche se non ci sono spifferi in casa mia) gli afferro la mano, lui non si scosta, sembra quasi compiaciuto.

La macchina da' il beep in quanto pronta per il caffe', torno in cucina e preparo vassoio, tazzine, zucchero, etc.

Sistemo il tutto sul tavolo e mentre beviamo il caffe' provo a fare una battuta per rompere un po' il ghiaccio: 'quando mi ha detto Folletto, ho subito pensato ad uno gnomo, ma poi vedendoTI (provo a dargli del tu) sono rimasto di sasso, sei tutt'altro che gnomo' e allungo la mano sulla sua pancetta.

Lui senza fare una piega mi dice che e' una buona forchetta e che nonostante i suoi 90 kg, e' abbastanza tonico e in forma, e allunga la mano sulla mia pancetta dicendomi che probabilmente neanche io scherzo in fatto di dieta mediterranea.

Con un sorriso gli rispondo: 'finche' mi vedo il pisello quando vado al cesso, vuol dire che non sono ancora un caso disperato'.

'Beh! In effetti e' vero il detto secondo il quale quando aumenta la pancia diminuisce il pisello' risponde prontamente.

Io sono paonazzo, non resisto piu', lui e' un po' sudato e allenta la cravatta, sbottonando i primi bottoni della camicia... Cosa vedo??? Un accenno di peluria che fa pensare ad un orso, non capisco piu' nulla.

'Se hai caldo posso aprire la finestra'.

'No, non disturbarti, ti spiace se mi tolgo la giacca?'

'Prego, fa pure', vado dietro di lui che mi porge la giacca che io sistemo sull'attaccapanni, 'io al posto tuo mi toglierei anche la cravatta', lui annuisce e segue il mio consiglio.

'Ecco, adesso mi sento piu' libero...'

'Mettiamoci sul divano intanto e i depliants sul tavolinetto'

'Bene, quindi posso allora mostrarti le funzioni di questa macchina meravigliosa?'

'Ma certo' e allungo la mano sul suo pacco... una sensazione bellissima, lui chiude gli occhi e mi sussurra: 'ci voleva tanto a capirlo?'.

Ci abbandoniamo in un bacio lunghissimo mentre ci spogliamo dei nostri vestiti, dopo pochi secondi siamo belli nudi come mamma ci ha fatto.

Un uomo bellissimo, tanto pelo ben distribuito, una bella panzetta soda, un culetto altrettanto sodo e il segno dell'abbronzatura che io trovo davvero molto sexy.

Mi stendo sul divano e lui mi sovrasta col suo corpo, le nostre bocche si incrociano avidamente ognuna a cercare la lingua dell'altra.

Ecco che finalmente ci spostiamo in camera da letto, si parte subito con un'esplorazione del suo corpo, lo lecco e lo bacio tutto, lo accarezzo e lui mi ferma per ricambiare, siamo in perfetta sintonia.

Cominciamo subito un bel 69, ha un sapore buonissimo, e' durissimo, non molto lungo ma grosso, insomma davvero un gran bell'uccello.

Lui mi succhia avidamente ed io ricambio, gli prendo in bocca le palle, ora l'una e ora l'altra, sono enormi. Poi scivolo con la lingua fino ad arrivare al suo buchetto pelosissimo, lui emette un gemito: 'ti prego leccalo solamente, non l'ho mai preso e non mi piace che ci metti dentro altro se non la lingua'.

Capisco allora che non vuole essere scopato (ma io nemmeno ci pensavo!) e gli dico: 'guarda che a me piace leccarlo, ma devi essere tu a scopare me'.

Interrompiamo il 69 e ricominciamo a baciarci, i nostri corpi si rotolano nel letto, siamo in simbiosi, una cosa unica. Ad un tratto si stacca da me, mi alza le gambe e le posiziona sulle sue spalle, poi mi alza ancora e comincia a lubrificarmi il mio buchetto, che bravo che e' con la lingua. Io gemo dal piacere. Si inumidisce l'asta e in solo colpo me lo mette dentro tirandolo subito fuori. Io lancio un urlo, lui mi accarezza e con lo sguardo mi fa capire se deve smettere, ma io lo prego di ricominciare.

Ecco che si inumidisce ancora l'asta e ancora tutto dentro. Stavolta non sento dolore ma solo un immenso piacere. Comincia a scoparmi, inizialmente adagio, come a cercarmi le misure e poi sempre piu' frenetico. Mi scopa e mi bacia, mi accarezza, mi masturba. Io impazzisco dal piacere.

All'improvviso si ferma, lo tira fuori e mi fa girare. Si allunga su di me ed ecco che mi penetra da dietro, io sento tutto il suo peso su di me, una bellissima sensazione. Sembra un treno, non si ferma, instancabile.

Mi sussurra parole dolci all'orecchio, mi mordicchia e mi bacia, poi mi sussurra ancora e mi chiede se voglio stare sopra. Io acconsento.

Ecco che lo tira ancora fuori e si mette supino sul letto, il cuscino sotto il suo capo, ed io che mi siedo sul suo palo... e' ancora durissimo, sono ben dilatato e lo prendo tutto dentro fino alle palle, me lo sento in gola. Comincio il mio su e giu', con lui che mi accarezza, mi strizza i capezzoli e mi masturba.

Mi chiede di fermarmi perche' sente che sta per arrivare, allora io continuo piu' forte e quando sento che e' il momento, lo tiro fuori e lo prendo tutto in gola... lo sento gemere, il suo cazzo diventa sempre piu' duro e finalmente sento i fiotti di sborra che mi riempiono la bocca. Il suo corpo sembra in convulsione, mi stacca la bocca dal suo cazzo e mi bacia. Io mi masturbo, sento la sborra che sta per arrivare lui mi supplica di imbiancargli la barba ed io lo accontento, mi sembra di svenire, due, tre getti abbondanti sulla sua barba. Lui e' in estasi cosi' mi avvicino e lecco la mia crema, cosi' come ha fatto lui prima condividendo la sua con me, e lo bacio, le nostre lingue sono impazzite.

Ci abbracciamo e stiamo stretti l'uno con l'altro per almeno 15 minuti fino a quando non suona il campanello.

'Cazzo, chi e' a quest'ora? Io non aspetto nessuno'.

E lui, senza scomporsi: 'forse e' il mio collega, preoccupato della mia assenza'.

Il seguito prossimamente....


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