ORSI ITALIANI MAGAZINE



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I racconti di Raffaele - E poi si mette a pecora...

Un racconto di LastProphet


Mi sono appena svegliato e mi ritrovo con un'erezione colossale nelle mutande:
sapete quei giorni in cui avete proprio voglia di cazzo? Beh oggi e' uno di quelli, ho proprio voglia di un bel pisello tra i palmi delle mie mani, di assaporarne la cappella ed affondarla nella mia gola.  Solo al pensiero mi sono bagnato nelle mutande: cazzo se ho bisogno di scopare!

Cosi' prendo il mio cell e scrivo un messaggio al mio ragazzo: <buon di' tesoro!  Oggi ho proprio voglia di trombare… perche' non ci vediamo? ;)>; mi alzo ed inizio a lavarmi il viso ed i denti altrimenti non connetto bene, nel frattempo arriva un sms: <no, oggi ho da fare. Se hai voglia di cazzo esci di casa e trova qualcuno che te lo da, troietta!>; io, infuriato, abbozzo un <certo che lo faccio stavolta, coglione!> e cosi' come sto (canotta, slip bianchi ed una mezza erezione), apro la porta di casa, attraverso il pianerottolo e busso alla porta del mio vicino: Francesco.

Lui mi apre la porta con gli occhi ancora assonnati ed esordisce con un <ueh Raffae'> ed io mi sciolgo nel vedere i polpacci, il cazzo duro per l'erezione mattutina che si nota dai boxer neri, gli addominali scolpiti ed il pettorale che spiccano dalla canotta nera aderente, i bicipiti muscolosi e quel faccino da cucciolo che non ha niente a che vedere con tutto il resto del corpo. 

Mi riprendo ed esordisco con <ueh France', scusa se ti ho svegliato, ma sono nervoso… non e' che hai una sigaretta? Ho bisogno di fumare!>; con un cenno del capo mi invita ad entrare e chiude la porta di casa dietro di noi.

Conosco bene la casa, dato che siamo amici d'infanzia, quindi mi accomodo direttamente sul divano ad L, lui nel frattempo va' in camera sua e torna con 2 sigarette in bocca, si siede accanto a me, ne accende una e me la passa dicendo <che ha fatto stavolta quel coglione?

Lo capisco dai tuoi occhi quando c'e' qualcosa che non va, siamo cresciuti come fratelli… devo cavartele da bocca le parole?>; io, abbozzando un mezzo sorriso, gli racconto del messaggio ammettendo che e' una sciocchezza, ma dato che risponde sempre in questi toni ormai non so piu' se scherza o se fa sul serio.

Lui, sorridendo, mi dice <beh allora fa come dice… se hai voglia di un cazzo esci e trovalo, tanto non e' tradimento: ti ha detto lui di farlo!>, io lo guardo sbigottito e lui continua <sarebbe solo sesso, o tuttalpiu' un pompino, e se si arrabbia deve dare la colpa solo a lui ed ai suoi modi di merda>, poi facendomi l'occhiolino <che se non fossi etero te lo darei io un po' di pisello>.

Io trasalisco e preso ancora dall'eccitazione che non e' ancora andata via, esordisco con <beh ma un uccellino mi ha detto che non hai mai ricevuto un pompino ed e' una cosa che hai sempre desiderato… potremmo riparare ora e prenderemmo due piccioni con una fava>, lo vedo un po' in difficolta' e gli chiedo se e' infastidito per la proposta o per il fatto di star valutando l'opzione.

Lui, rosso in viso, prende la mia mano e la poggia sul suo pacco, sento il boxer tra il suo cazzo e la mia mano scivolare via e il suo cazzo spunta dai boxer che lui si sta sfilando, cosi' lo stringo tra le mie dita ed inizio a muoverlo lentamente, poi lui si sfila la canotta e prendo a leccargli il pettorale ed il capezzolo, lo sento ansimare quindi prendo a leccare piu' avidamente ed a muovere piu' velocemente la mano sul suo cazzo. 

Lui mi scosta il viso e la mano, io mi faccio prendere dall'ansia pensando di aver fato qualcosa che lui non volesse, di aver interpretato male, quando lui sorridendo mi dice <che vuoi farmi venire prima di farmi sto pompino?>; io allora finalmente mi rilasso, ricambio il suo sorriso e prendo di nuovo il suo cazzo in mano, ma stavolta prendo a leccargli la capocchia durissima e bagnata, poi comincio a scendere ed a risalire l'asta con la bocca, ed ogni volta che scendo affondo sempre un po' di piu' il cazzo nella mia gola fino a farlo entrare tutto: era proprio quello di cui avevo bisogno! 

Intanto con l'altra mano, quasi per abitudine, gli accarezzo le palle ed il buchetto, poi mi stacco con la bocca dall'asta e gli lecco tutto intorno l' interno coscia, lo sento ansimare e, tirandomi per i capelli, mi riporta con la bocca sul suo cazzo. Gli dico che ci sono altre cose che posso leccare per farlo godere molto di piu', e lui mi risponde che dopo posso fare quello che voglio, ma che ora vuole sborrarmi in bocca, allora affondo di nuovo la bocca sull'asta e dopo qualche affondo sento la gola riempirsi di calda e dolce sborra e ne ingoio buona parte.

Con ancora un po' di sperma in bocca, scendo dal divano, mi inginocchio a terra, gli apro bene le gambe e prendo a leccargli il buchetto. Lui, col fiato corto e rosso in viso di vergogna, mi chiede cosa faccio ed io, ricordandogli che poco prima mi ha detto che avrei potuto fare quel che voglio, torno a leccargli il buco e lui torna ad ansimare per la goduria.

Preso dall' eccitazione tiro fuori il mio pisello durissimo e bagnatissimo, lo punto e sfrego contro il suo buco e, notando che non mi ferma, punto la mia capocchia ed inizio a penetrare.

Con un po' di pazienza il mio cazzo entra tutto ed inizio a scoparlo: mi stavo scopando il mio migliore amico etero!

Lo sento lamentarsi, gli chiedo cos'ha e lui, puntando i piedi al mio petto mi spinge fuori dal suo culo, penso di nuovo di aver esagerato, ma lui si rigira sul divano, si mette a pecora e mi invita a tornare dentro: non me lo faccio ripetere 2 volte che salgo sul divano ed infilo di nuovo il mio cazzo nel suo culetto ormai non piu' vergine, riprendo a scoparlo e lui riprende ad ansimare!  <Cazzo se mi piace!> mi urla, <perche' non l'abbiamo mai fatto prima?>, ed io ridendo <beh perche' tu insistevi dicendo di avere quella strana malattia… com' era? Ah dicevi di essere etero!>. <Ma io sono etero, porca puttana! Solo che scopando cosi' sento come se stessi continuando a venire all'infinito! Cazzo sto sborrando di nuovo!>, ed io, a queste parole, non resisto e sborro urlandogli: <ti riempio il culo!>. 

Mi sfilo dal suo culo e ci accasciamo sul divano sfatti, ci accendiamo un' altra sigaretta e, guardandoci negli occhi mi dice: <beh ora possiamo dire di aver condiviso proprio tutto> e scoppiamo a ridere.  Nonostante la bella scopata, e' pur sempre il mio amico d'infanzia, ma non gli ho fatto provare tutto… Non ancora!


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