ORSI ITALIANI MAGAZINE


I due camionisti

Un racconto di Lepo

 

Sono un ragazzo di 30 anni, moro, alto 1.75, muscoloso, con un po' di pancetta e molto peloso. Sono amante del cazzo in tutte le sue forme. Spesso ho vissuto esperienze occasionali molto eccitanti.

Il mese scorso durante un viaggio verso Roma per un convegno di studi ho avuto necessita' di fermarmi in una piazzola dell' autostrada per un bisogno impellente. Quando arrivo vedo un camion parcheggiato. Solo l' idea di sapere che ci sono dei camionisti mi fa' eccitare.

Scendo dall' auto e raggiungo i bagni per scaricarmi.

Entrando vedo due camionisti che si svuotano la vescica. Sono emozionato all' idea di poter vivere un' avventura. Scelgo un orinatoio a muro. Mi slaccio i pantaloni e tiro fuori l' uccello. Cerco di concentrarmi, ma il mio sguardo corre nervoso verso i due. Uno e' molto alto e robusto, ma muscoloso. L' altro e' longilineo, ma sempre muscoloso.

- Che hai da guardare? Mi dice quello grosso, girandosi e mostrando un cazzone notevole, anche se moscio.

- Niente. Dico nervoso.

Alla vista di quell' arnese rimango un attimo di troppo a fissarlo.

- Ti piace? Lo vuoi?

Rimango muto.

- Gianni, dice all' amico, mi sa che abbiamo trovato un succhiacazzi.

A quelle parole il mio cazzo inizia a indurirsi. I due se ne accorgono. Si avvicinano con le patte ancora aperte e mi circondano.

- Dai, facci vedere come sei bravo, quanto ti piace il cazzo. Mi dicono, mentre mi prendono le mani e le posano sulle loro nerchie. Inizio a segarli. Dopo un po' il mio lavoro produce i suoi effetti. I due cazzi si mostrano in tutta la loro maesta'. Mentre continuo a masturbarli, Luca (cosi' si chiama il gigante) mi attira a se e inizia a baciarmi. Iniziamo uníintenso gioco di lingua. Gianni, intanto, mi slaccia i pantaloni e me li fa' cadere. Con una mano inizia a segarmi, mentre con l' altra mi palpa il culo, cercando di raggiungere il buchetto.

Sono sempre piu' eccitato. La mia lingua gioca furiosamente nella bocca di Luca. Dopo alcuni minuti Luca si stacca e mi spinge il viso verso il basso. Gli slaccio la camicia e inizio a leccargli le mammelle pelose. Arrivo al capezzolo e lo succhio furiosamente.

- Dai succhia che dopo ti disseto. Mi dice Luca.

Gianni intanto si piega dietro di me e con la lingua mi insaliva il buco del culo.

Il piacere e' grande. Non resisto. Continuando a leccare, scendo verso la fonte del piacere. Inizio a leccare quel magnifico cazzone. La mia lingua scorre fino alle palle, veramente notevoli. Ne prendo una in bocca e l' insalivo ben bene. Inizio a giocare di bocca su quel bel paio di coglioni, immaginando quanto succo potro' bere. Le mie mani non si fermano e raggiungono il culone di Luca. Mentre lo palpo un dito si insinua nel solco e lo infilo nel buco. Luca emette un gemito di approvazione. Gianni, intanto inizia a infilarmi un dito nel culo e a rovistarmi bene, per prepararmi all' inculata.

- Basta giocare. Mi fa' Luca, costringendomi a prendere in bocca l' uccello. Inizio a leccare la cappella, soffermandomi sul filetto. Mi concentro nel pompino. Voglio dimostrare la mia bravura di troia navigata. Gianni intanto mi infila un altro dito dietro. Dopo un po' smette. Ma subito sento il suo cazzo premere per entrare. Mi prende per i fianchi e con una spinta poderosa me lo schiaffa tutto nel culo. La spinta mi fa ingoiare il cazzo di Luca. Non posso gridare, ma il dolore e' tanto. Seppur piu' piccolo di Luca, il cazzo di Gianni e' lo stesso grosso. Dopo un attimo di pausa inizia a stantuffarmi, prima lentamente, poi sempre piu' velocemente. Piano piano mi abituo a quella presenza e inizio a succhiare con foga il cazzo di Gianni. Questi mi prende per la testa e inizia a scoparmi in bocca. Intanto la mia lingua gioca con il suo bastone caldo e duro.

- Che pompinara che sei. Sei una succhiacazzi coi fiocchi. Mi dice Luca, sempre piu' eccitato.

- Ha un culo da sballo. Ribatte Gianni, mentre mi stantuffa il culo. Poi si piega e inizia a leccarmi l'orecchio.

Il mio cazzo e' sempre piu' duro. Sto godendo come non mai. Dopo 10 minuti i due si danno ilo cambio. Luca fa fatica a entrare: e' veramente grosso.

-Hai un culetto ancora stretto. Fra un po' avrai una caverna. Prendi questa supposta calda. Mi fa sempre piu' infoiato, dandomi una forte sculacciata. Intanto inizio a pompare il cazzo di Gianni, ormai pronto a esplodere. Lo sento crescere in bocca. Lo tiro fuori e lo masturbo con foga.

-Prendi troia. Mi fa Gianni inondandomi il viso con un potente getto di sborra. Apro la bocca e gli altri getti mi colpiscono direttamente in bocca, un fiume che sembra non finire. L' assaporo con gusto e piano piano l' ingoio, gustandomela. Veramente buona. Intanto Luca continua a stantuffarmi sempre piu' decisamente, schiaffeggiandomi le chiappe.

- Puliscimelo, succhacazzi. Mi fa Gianni. Non me lo faccio ripetere. Lo riprendo in bocca e inizio a leccarlo.

Luca e' all' apice del piacere. Me lo toglie dal culo e bruscamente mi gira verso di se e mi inonda la faccia con 5 schizzi potentissimi.

- Prendi troia succhiacazzi. Puttana rottainculo bevi la sborra che ti piace.

Mentre sborra cerco di prenderne piu' possibile in bocca. Alcuni getti mi hanno ridotto la faccia a una maschera di sborra. Quando finisce inizio a leccargli il cazzo e lo ripulisco per bene.

Non contento cerco con la lingua di leccare la sborra vicino alla bocca. Poi con un dito ne raccolgo dal viso e inizio a leccarlo. Intanto mi masturbo. Appena mi tocco inizio a sborrare sul pavimento gridando di gioia.

- Brava. Sei una troia splendida. Sei nata per succhiare il cazzo. Mi dice Luca sorridendo compiaciuto, mentre mi da una manata sul culo.

Mi pulisco il viso con della carta. Gianni e Luca intanto si sono rivestiti. Mi circondano e iniziano a palparmi con foga. Luca mi bacia con foga. Le nostre lingue si intrecciano. Gianni, intanto mi palpa il culo e mi bacia sul collo.

Sentiamo dei rumori di camion in arrivo. Gianni e Luca allora si staccano da me.

- Grazie. Sei stata splendida. Se vuoi ogni mese al martedi' noi passiamo qui. Mi dicono salutandomi e tastandomi il culo. Io li saluto toccandogli le patte e leccandomi le labbra.

Sono ancora nudo. Mi tocco il buco del culo. Dopo il trattamento subito e' una caverna. Cerco di ricompormi prima che arrivi qualcuno, pensando che il convegno ha avuto un ottimo preludio. Mentre sono piegato per cercare di infilarmi i boxer sento delle voci.

- Vedi, vedi, abbiamo un frocetto qui. Sento dire alle mie spalle.

Ma questa e' un'altra storia...

 

By Lepo


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