ORSI ITALIANI MAGAZINE
Depravazione
Un racconto di Turbolento
Sei li' e mi guardi. Guardi il mio petto bagnato dal sudore, guardi
la mia pancia, i mie glutei contrarsi ad ogni spinta, i miei avambracci
gonfiarsi ad ogni mia stretta. Ti vedo li' che socchiudi gli occhi ad ogni
mia spinta, sei talmente eccitato che ti cola la saliva sul volto, tremi
mi desideri. Ogni mio colpo e' estasi per te, ogni movimento e' danza ai
tuoi occhi. Sei ipnotizzato come un topo quando il cobra lo guarda, sei
mio ogni colpo e' per te, per te e la tua lussuria che si accende.
Ti piace come scopo, ti piace come stringo le carni tra le mie braccia,
come uso il mio uccello come lo roteo, come divarico le natiche e faccio
colare la mia saliva nel solco. Lo percepisco distintamente nei tuoi occhi
ogni volta che affondo, da come si riempiono di lussuria , di come il tuo
petto gonfiandosi preme sulle corde che ti legano, da come il tuo uccello
si gonfia a ogni spinta e si bagna oscenamente, bagnando il cockring che
lo stringe.
Non avrei mai pensato che ti riducessi cosi', schiavo delle tue voglie
e dei tuoi desideri, legato imbavagliato e voglioso. Hai sacrificato ogni
cosa che ti era cara per avermi, ogni cosa pura e bella di te, solo per
avermi ed ora sei legato, ad una sedia imbavagliato e oscenamente voglioso,
mentre guardi come scopo il tuo ragazzo, anima fragile che ti ama a tal
punto da regalarti questo: vedere l'uomo che desideri violarlo in ogni sua
parte piu' intima solo per farti piacere.
Ed ora godi nel vederlo trattato da troia, osceno per quanto gode
per un amplesso che tu non riesci a dargli, lo ami troppo per trattarlo
cosi'. E ora siete qui uno legato e l'altro steso padroni l'uno dell'altro
ma miei schiavi al contempo, padroni dell'amore che vi lega e schiavi della
vostra lussuria.
Godi ogni volta che la mia mano colpisce prepotentemente la sua natica,
godi nel vedere che a lui piace farsi scopare a quel modo, godi e si vede.
Voglio spingermi oltre, gli afferro i capelli lo trascino ai tuoi
piedi e li' ansimante il tuo cucciolo che ti guarda cerca uno sguardo di
conforto e riceve solo un grosso grumo della tua preeiaculazione. Lo alzo,
gli apro le gambe e lo faccio sedere sulle tue, i vostri visi sono l'uno
di fronte all'altro, e gli entro dentro spingo forte deciso, lui ti urla
in faccia il suo piacere, le sue mani ti stringono, il poveretto cerca
di baciarti ma hai il bavaglio, cerca di sbendarti ma lo trascino sul letto
e gli do' uno schiaffo, tu trasali, non era previsto.
Ti slego una caviglia, non capisci, mi guardi interrogativo. La corda
mi serve, devo legare le sue mani. Ora e li' sul letto con le mani legate
dietro la schiena in attesa. Torno da te ti libero dalla sedia, afferro
il tuo cazzo bagnato e ti tiro a letto come se fosse un guinzaglio, non
capisci e te lo sussurro all'orecchio:' E' il tuo ragazzo dopotutto e' giusto
che abbia anche te nel culetto'. Sei impietrito hai paura, non sai
se reggera' ma la tua lussuria e' troppo forte, mugoli qualcosa ma non
mi interessa. Lo prendo e' a cavalcioni su di te, lo faccio scendere piano,
il buchetto e' bello largo, lui ti cavalca come un automa come volesse
ringraziarti della bella esperienza, mi basta poco per abbassarlo sul tuo
petto, ed un attimo e il suo urlo ti riempie le orecchie, ora siamo due
dentro di lui, lo scopo forte, tu hai girato la testa in dietro non ce la
fai a guardarlo ma sento che ti muovi anche tu, lo stai scopando anche tu,
ora mugola e ti bacia il collo e poi eccolo si tende come una corda e viene
ti bagna petto collo e viso e' una fontana.
Quando si accascia lo scosto, ti alzo le gambe e scopo te, dopo tutto
era quello che volevi, hai fatto tutto questo solo per avermi dentro. Ti
scopo forte fino a che il tuo pisello viene senza che lo toccassi. Ti sbavaglio
e ti do' il mio seme da bere. Mi rivesto dopo che son andato in bagno slego
il cucciolo prendo le chiavi della macchina ed esco, e' un momento vostro
quello delle coccole , io non c'entro nulla, io sono il sesso e la depravazione.
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