ORSI ITALIANI MAGAZINE


Dal mio dottore

Un racconto di Gianluca

 

Era una mattinata soleggiata e volevo andare a fare una visita al dottore; il mio dottore ha lo studio a sei chilometri da casa mia, e' sposato, ha 55 anni, pelosissimo, 1 metro e 60 e bello ciccio.

Pensai che era ora di dichiarmi, visto che ero rimasto vergine apposta e volevo che fosse il mio bel dottore a sverginarmi, e visto che aveva passato i trenta.

Andai in ambulatorio, molto presto, non c'era quasi nessuno; avevo sinceramente un po' paura a confidarmi, visto che il mio medico era sposato e non sapevo la sua reazione.

Alle 8.45 arrivo' il dottore e diede i numeri per entrare, io ero l'ultimo, il numero 4.

Avevo il cuore in gola, non sapevo cosa fare, ma poi decisi che era meglio che lui lo sapesse.

Alle 10.00 il dottore chiamo' il mio numero e mi disse di chiudere la porto dell'ambulatorio perche' quella mattina non aveva ricevuto altre chiamate e che probabilmente non aspettava nessuno.

Appena entrai mi disse:

- Che cosa c'e' che non va? Hai ancora qualche problema con la gastrite?

Io risposi di si' e lui mi disse:

- Bene mettini a petto nudo e mettiti sul lettino.

Io feci come mi aveva detto lui, ma ero preoccupato che vedesse il rigonfiamento dei pantaloni.

Comincio' a visitarmi e verso la fine della visita mi disse:

- Togliti i pantaloni e abbassa gli slip che voglio dare un'occhiata che non ci siano altre complicazioni con l'appendice.

Gli dissi che non volevo che si disturbasse, ma lui insistette e sentii le sue manone che mi toccavano la patta e allora mi disse:

- Che cosa credevi ? Pensavi che non avessi capito? Dai fammelo vedere.

Mi tolsi tutto, mentre lui tirava la tenda, poi mentre ero nudo con tutto in tiro mi disse:

- Mi sei sempre piaciuto, i miei mi hanno voluto far maritare, ma da quando ti ho incontrato non capisco piu' niente.

Un secondo dopo mi diede un bacio appassionato a comincio' a toccarmelo e mi disse:

- Di la c'e' la segretaria, per ora ti faccio un pompino, ma prima voglio che tu me lo tocchi.

Si slaccio' il camice e mi cominciai a toccarlo, con un po' di timore, come non avevo mai fatto e quando ero sul suo pancione caldo volevo tornare su ma lui mi prese la mano e me la mise sulla patta ed io sentii il suo cazzo gonfio di piacere; abbassai la zip e cominciai a toccare e sentii un cazzo piccolo ma possente.

Lui mi tolse la mano, si chiuse i pantaloni e comincio' a lavorare il mio cazzo con la lingua, io non capivo piu' niente, e continuavo a dire:

- Si' scopami, lo vogliooo.

Dopo cinque minuti sentii un gettito caldo che invase la sua bocca e lui mi puli' la cappella per bene.

Mi fece rivestire e mentre stavo uscendo mi disse:

- Ed il mio non me lo lecchi?

Io gli abbassai i pantalomi e me lo misi in bocca e cominciai a leccargli la cappella.

Lui era gia' eccitato e dopo trenta secondi mi sborro' in bocca (che liquido delizioso), gli ripulii la cappella e prima di uscire il dottore mi disse di andare a casa sua la sera stessa che mi voleva scopare.

Uscii eccitatissimo, andai a casa e cominciai a pensare a come avrei fatto per la sera.

Alle 19.00 mi feci la doccia e poi mi vestii molto elegante.

Verso le 20.00 sentii suonare il campanello: era il mio dottore, che trafelato mi disse che la moglie era rincasata e che lui gli aveva detto che passava la serata con gli amici.

Lo feci entrare e gli dissi che sarei arrivato in salotto pochi minuti dopo.

Quando arrivai in salotto il mio dottore era completamente nudo e sorridendo mi disse:

- Pronto a perdere la verginita'? Ti voglio.

Cominciammo a baciarci, poi lui comincio' a togliermi i vestiti, finche' non rimasi con il cazzo di fuori.

Lui mi mise a pecorella e senza molte cerimonie sentii il suo membro venirmi dentro.

Subito provare dolore allo stato puro, poi, piacere..

Sentivo i suoi rantoli mentre, sempre piu' velocemente mi introduceva il suo cazzo dentro il mio buco.

Dopo 20 minuti di scopata sentii la sua sborra penetrarmi il culo ed io cercai di farcela rimanere il piu' a lungo possibile.

A questo punto mi disse:

- Ora tocca a te, diverti, ma prima mi devi leccare il culo e poi saro' finalmente tuo.

Io diventai rosso ma lui mi prese la faccia e mi disse di leccare.

Cominciai e se prima ero un po' prevenuto cominciai a leccargli non solo il buco del culo ma anche le palle.

Le sentivo come due cocomeri e lui si era gia' eccitato per la terza volta ed vedevo il suo cazzo che diventava sempre piu' duro.

Mi disse:

- Scopami, fammi tuo

Introdussi il mio cazzo nel suo culo e prima lentamente, poi velocemente, cominciai ad incularlo sempre piu' veloce.

Dopo soli cinque minuti sborrai e lui, dopo essersi girato mi bacio'.

Dopo quella sera ci fidanzammo ed ora, tre volte a settimana ho una visita del dottore a casa mia.


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