ORSI ITALIANI MAGAZINE



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Il custode del cimitero - storia vera (quinta parte)

Un racconto di Kabir

Alla fine ci addormentammo abbracciati. Che sensazione splendida dormire con questo omone muscoloso dallla folta pelliccia e con un grosso cazzo sopra di me.
Mi risvegliai piu tardi, ero eccitatissimo, sentivo il bisogno di prenderlo ancora dentro tutto nel culo. Cominciai ad allisciare la pelliccia di Oronzo mi piaceva sentire il profumo di maschio che emanava la sua pelle con il suo calore. Mi eccitava da una parte e mi tranquillizzava dall'altra.

Oronzo apri gli occhi e mi accarezzo' la testa. Io la spostai in mezzo al suo petto villoso e cominciai a leccargli i capezzoli.
Mi accarezzo' la testa spingendola verso il basso.
Capii cosa dovevo fare e cioe' andare giu' verso il suo cazzone per ciucciarglielo tutto.

Mi abbassai in mezzo alle sue gambe mentre glielo afferrai con le mie mani.
Che bello degustarmi quel grosso cazzo sentire il suo odore naturale, era un po' bagnato ed era piacevole assaporare quel liquido virile.

Mi piaceva molto usare la lingua per leccarglielo tutto come se fosse un bel gelatone con la  panna montata sopra.
Infine lo presi tutto in bocca e cominciai a spompinarlo.
Ed Oronzo: <Che bravo che sei, dai ciucciamelo tutto!>
Ed io: < Che bel gelatone il tuo, che buono e saporito e'>
Oronzo sospirava e gridava dalla goduria ed infine disse: <Vittorio, dai girati che e' bello duro e cosi' ti monto>
Io mi girai e lui mi monto' sopra e come al solito lo appoggio' e lo spinse dentro tutto.
Sapeva penetrare con arte senza procurare alcun dolore. Era piacevole sentire la sua cappella appoggiarla e spingerla dolcemente dentro.
Quando lo sentii tutto dentro gli dissi: <Oronzo, che bello sei tutto dentro!>
E lui: <Ciccio bello,  si lasciati andare amore!>

Io mi abbandonai, come non potevo? Era bello sentire quel dolce su' e giu' mentre sentivo che mi teneva stretti i fianchi con le sue manone.
Oronzo si abbando' alla sua foga e mi scopo' con grande passione e vigore.
Mi afferro' il cazzo e mentre mi scopava lui mi masturbava.
Alla fine mi venne dentro ed io poco dopo sulle sue mani.
Godemmo tutti e due intensamente.
Fu una notte di fuoco e di passione.
Da quella notte non potetti piu' fare a meno di incontrarlo di averlo tra le mie braccia.

Il mattino seguente me ne andai da casa sua.
Diventammo amanti. Io lo andavo a trovare sempre di sabato ed alla fine facevamo sempre l'amore. Mi scopava in tutte le maniere ed io cercavo di accontentare tutte le sue voglie.

Un giorno mentre camminavo in paese, incontrai Matteo.
Matteo come mi vide mi fece subito un cenno di salire in macchina.
E Matteo: <Vittorio, come stai? Che fine hai fatto?>
Ed io: <Ciao Matteo cosa mi racconti?>
Nel frattempo vidi che si dirigeva verso casa sua con la macchina.
E lui: <Dai vieni su a casa!>
Non appena entrammo lui chiuse la porta e mi afferro'. Dopo mi diede la sua lingua.
Io mi lasciai andare eccitatissimo.


Lui comincio' a spogliarmi e lui pure si tolse I vestiti . Ci trovammo nudi. Lui ce l'aveva gia' durissimo.
Fu inevitabile per me abbassarmi per ciucciarglielo.
Glielo presi tutto in bocca e lui: < Si' bravo, fammi il bocchino! Bagnalo bene!>
Gli facevo il pompino mentre abbassato gli stringevo ed accarezzavo le sue chiappe pelose.
Matteo mi disse: < Stendiamoci sul letto, dai!>
Ci mettemmo in posizione 69 per ciucciarcelo a vicenda.
Ma poi Matteo si giro' mi  alzo' le gambe e con impeto mi penetro'.
Sentii dolore mentre me lo spingeva dentro con la sua foga.
Infine lo sentii tutto duro dentro di me.
Da quel momento comincio' a chiavarmi con una insolita foga bestiale.
Cambiava posizione ogni cinque minuti e mi sparava centinaia di colpi forti quasi violenti.
Mi teneva le gambe per aria e me le apriva per sfogare i suoi istinti virili.
Dopo una decina di minuti mi fece girare per montarmi alla pecorina, la sua posizione preferita.
Mi inculo' di nuovo con un colpo forte e netto.
Mi fece gridare dal dolore e comicio a sbattermi spingendo tutto dentro con foga violenta.

Il suo cazzo usciva ed entrava con una velocita' da paura…
Una stantuffata di venticinque minuti di durata.
Alla fine mi venne dentro.
E lui <Ah, ti sborro!>
E lo diceva mentre mi sparava gli ultimi colpi violenti.
Ahime' alla fine tiro' fuori fuori il suo cazzo che era sporco di marroncino.

Lui ando' subito a lavarsi ed io andai in bagno dopo che lui ritorno' sul letto.
Mi lavai con acqua fredda. Sentii dolore e avevo bisogno di rinfrescarmi.
Matteo era steso sul letto, girato dall'altra parte, si era addormentato quasi subito.
Io in quel momento decisi di andarmene, mi fece girare i sacrosanti..
Mi pentiii di essere andato con lui.
Mi rivestii in fretta.

Da quel giorno non volli piu vederlo, nonostante Matteo mi avesse fatto conoscere il piacere tra maschi aprendo e sfondando il mio culo di verginello.
Ormai decisi che Oronzo era il mio uomo.

 (fine)


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