ORSI ITALIANI MAGAZINE


Festa di Cresima

(Ovvero: un abbuffata di carne inaspettata)

Un racconto di Jan Masny

 

Ebbene si, quella volta me lo sono proprio cercata. Padrino di cresima per il figlio di un mio collega. Cosa posso farci se riesco a farmi ben voler dagli altri e poi alla fine mi tocca accettare cose che sinceramente non piacciono affatto? Bene detto fatto in quattro e quattro otto mi ritrovo ad essere padrino di un ragazzino di 12 anni, vivace come un non so che ed abbastanza intelligente.

E così una domenica di inizio estate, sono invitato alla festa di Cresima. La cerimonia si sarebbe svolta in chiesa ( e dove se no??) e la festa al mare in uno stabilimento balneare ed in costume da bagno (ma che fantasia sti' ragazzi moderni!!!).

Già mi immaginavo annoiato e svogliato per tutto il giorno, ma con un sorriso imbecille e falso sulla bocca, per sembrare contento ed allegro, poi pensando fra me e me mi dissi:

" Beh, dopotutto si tratta solo di un giorno e lo faccio per un caro collega", quindi armato di buona pazienza e dopo aver comprato il regalo per il pargolo, ero pronto al sacrificio.

La domenica mattina, tutti belli, ben vestiti e tirati a balestra eravamo in chiesa per la funzione.

Una funzione durata un'ora e più, una chiesa affollata, fotografi da una parte, cineasti improvvisati dall'altra, pianti di infanti a più non posso e caldo da morire. Veramente un bell'auspicio al seguito della giornata, comunque io ero sempre falsamente felice ed allegro!!!!

Bene, finalmente la funzione ha il suo corso ed epilogo, e tutti dopo le foto di rito, i baci gli abbracci si parte alla volta del mare. Meno male che la giornata climaticamente era bella, calda si ma bella, d'altronde saremo stati al mare e magari avremo fatto anche il bagno.

Arrivati allo stabilimento balneare, molto carino tra l'altro, ben attrezzato con campi da beach volley, da basket, da calcio tennis etc., ci fecero accomodare in una stanza molto ampia con alcuni spogliatoi e dove avremo potuto cambiarci, metterci in libertà e dopo una bella rinfrescata andare a pranzo. Ero al settimo cielo!!!! Ma mio Signore, proprio a me doveva capitare una cosa così??

Dopo un po' eravamo tutti belli ( si fa per dire ) nudi o meglio vestiti in parte seduti al tavolone imbandito e pronti per mangiareIl pranzo fu piacevole tutto a base di pesce, e sinceramente ben preparato. Almeno una nota positiva. Il tempo trascorreva tra un' amenità e l'altra, e sempre con sorrisi forzati e così via. Non vedevo l'ora di andar via. Era caldo abbastanza, ma spirava un leggera brezzolina che faceva piacere. Oltre a noi c'erano altre persone, bagnanti della domenica o i soliti perditempo. Erano tutti a tavola a mangiare o chiacchierare eccetto i pargoli che erano a scorrazzare in riva la mare. Ad un certo punto inizio a sentire il rimbalzare di un pallone, ed il rumore di un tabellone di un canestro di Basket battuto ad intervalli quasi regolari. Penso fra me e me :- Ma chi sarà sto' matto che gioca a Basket a quest'ora con un caldo e sole del genere??. Curioso come al solito, mi volto a guardare e cosa vedo ??? Incredibile ma vero: Un gigante di carne 1,80 mt di altezza, 130/140 kg ben distribuiti, capelli a spazzola grigio scuri, barba corta sale e pepe, pancia enorme ma solida, petto villoso, gambe robuste, agile e scattante nonostante la mole, età presunta circa 50 anni, e con un paio di boxer da mare che mettevano in evidenza le belle chiappone ed il pacco tra le gambe: praticamente un bonazzo da non perdere di vista..quindi catturato da questa visione sapete cosa faccio, chiedo scusa agli astanti e mi congedo per giocare un po' a basket con la scusa di aiutare la digestione dopo il piacevole ed abbondante pranzo.. Quindi con passo lento e misurato mi avvicino al campo da basket, nel frattempo il gigante manca il canestro facendo finire la palla verso di me. Con noncuranza raccolgo il pallone ma non glielo tiro, bensì glielo rilancio entrando in campo. Mi sorride, riceve la palla, me la rilancia ed insieme andiamo a canestro!!!!

Una bella azione conclusa con le dovute presentazioni. Lui il gigante si chiama Sergio, ed assomiglia a quell'attore americano Mr Charlie Cannon:( vi ricordate quella serie di telefilms "CANNON" in onda qualche anno fa?? Oppure vi ricordate il video clip dei Johnny goes to Hollywood della canzone "RELAX", dove c'era quel bonazzo che si affacciava da un palco con un telo intorno alla vita e lo sguardo sconvolto??

Si proprio come lui. mamma mia che passione..

Quindi continuiamo a giocare, correndo da una parte all'altra del campo, sudando e guardandoci.

Che piacere sentirselo alle spalle mentre cerca di togliermi il pallone dalle mani, ed alcune volte cerco di stringermi a lui per sentire il contatto del suo corpo enorme, ed altre volte quando cerco di prendergli la palla dalle mani mi appicco addosso strusciandomi a lui..che voglia di toccare quell'enormità di piacere e gusto e di carne tanta, ricca ed eccitante.

Giochiamo per un po', poi così per caso iniziamo a parlare un po' del più e del meno.

E man mano che stiamo insieme mi cresce la voglia di toccarlo, godermelo, ma è solo un pensiero.

E' molto simpatico e piacevole parlare e giocare con lui, peccato per non avere la certezza dei suoi orientamenti sessuali, perché se solo fossi stato sicuro della sua sessualità, beh me lo sarei già portato nei gabinetti o le docce e lì avremo fatto notte!!! Mah chissà.

Dopo circa un'oretta di gioco, ed i nostri corpi belli sudati ed accaldati, mi scuso, e gli dico che ho bisogno di sospendere il gioco per un'urgenza inderogabile.

Mi sorride, si inchina ( ma che simpaticone) e mi dice :- Beh, davanti alle esigenze e necessità primarie bisogna fermarsi per forza..!!!

Mi allontano, passo davanti al tavolo dei commensali ( ancora lì a chiacchierare) e mi reco alla toilette. Un locale abbastanza ampio, molto pulito, con pisciatoi a muro e quattro gabinetti chiusi.

Mi lavo le mani, mi guardo allo specchio, e poi mi reco verso i pisciatoi per pisciare. Non so perché ma in quel momento mi ritornano alla mente le seghe che mi son fatto fare e che ho fatto nei pisciatoi dei cinema o di alcuni bar quando ero un po' più giovane, ma sostituendo il volto degli occasionali ospiti con il viso ed il corpo di Sergio. Risultato?? Un' erezione enorme, ed una voglia di carne e di fare sessoma in quel luogo avrei potuto farmi solo una sega o tutto al più scoparmi una di quelle donzelle che per tutto il giorno mi avevano tenuto gli occhi addosso, poverine non capivano nulla!!!.

Comunque la voglia c'era ed iniziai a toccarmi un po' il cazzo ed i coglioni gonfi e tremendamente pieni. La mia mente correva ad incontrare le fantasie più sconce e recondite che avrei voluto realizzare con il mio gigante. Mentre mi lasciavo andare, la porta dei gabinetti si aprì e Sergio apparve nella sua mastodontica mole in controluce. Era così bello. Mi guardò, venne verso di me e si fermò al pisciatoio affianco al mio. Nascosi il cazzo all'interno del pisciatoio per non farmi vedere in erezione ed in azione, lui invece candidamente si tirò giù i boxer e tirò fuori un pisello bello grosso e tozzo, morbido ed inizio a pisciare.

Una bella ricca pisciata. Io lo osservavo e non riuscivo a frenare l'eccitazione, ne tantomeno a tirare fuori il cazzo dal pisciatoio. Tutto ad un tratto Sergio allungò la mano verso di me, mi carezzò la schiena, poi la sua mano si intrufolò tra le mie chiappe e mi tocco le palle. Un brivido mi attraversò la schiena. Mi girai di scatto verso di lui mostrandomi in piena eccitazione ed orgoglioso di esserlo e lui sempre sorridendo mi disse : - Che bel cazzo che hai, ne ho voglia vieni appartiamoci, e godiamo un po'." Che musica per le mie orecchie ragazzi.

Ci infilammo dentro un gabinetto e lì iniziò lo spettacolo. Sergio si sedette sul water, il suo cazzo era gonfio, eretto robusto, i suoi coglioni che pendevano, il corpo sudato ed i peli del petto imperlati di goccioline di sudore come piccole schegge di brillante. Il suo sguardo eccitato ed invitante mi faceva impazzire.

Mi sedetti sulla sua pancia calda e pelosa. Il mio cazzo sulle sue labbra, la sua lingua iniziò un gioco di baci e carezze sulla cappella rossa e gonfia di desiderio e passione. Le sue mani cercavano il buco del mio culo e la sua bocca vorace ed avida si deliziava con il mio cazzo.

Era così bello vedere quel manzo in azione, che si dava da fare con dedizione e passione.

Gli carezzavo le testa, il viso, ed il contatto con i suoi capelli corti e la barba mi davano un piacere immenso. Sergio ogni tanto si sfilava il cazzo dalla bocca, e se lo passava sul petto, e sui capezzoli poi riprendeva il dardo di fuoco, umido eretto e lo ingoiava di nuovo, sentivo le sue tonsille. Mugolava di piacere mentre succhiava e trapanava il mio buco umido e voglioso. All'improvviso preso da un'eccitazione profonda, mi siedo sul suo uccello di fuoco, e con un colpo solo lui la bestia è dentro di me.

Si, fammi tuo, possiedimi, penetrami, fammi sentire la tua carne in me. Ah, fammi godere e godimi.

Sergio era sconvolto. Sentivo la sua bocca ed il ritmo incalzante della succhiata mi faceva capire che stava per venire. Mi pompava a più non posso nel culo, mi tirava i capezzoli, mi allargava il culo con le mani era un portento. Si fermò e chiese di liberargli il cazzo, me lo sfilai dal culo e lo guardai, bello umido grosso, gonfio ricco. Dopo un pò un pioggia di sborra calda ricca e bianca lattiginosa inondò il cesso. Sergio con le mani umide di seme si massaggiò il buco del culo bello largo, e carnoso come un bocca, mi chiese di fotterlo. Lo feci girare ed abbracciare la tazza del water mostrandomi il suo culo bello enorme, ed oscenamente aperto. Gli infilai due dita nel profondo del cavità anale ed iniziai a massaggiarlo. Era caldo, umido capiente. Abbracciavo la sua pancia e godevo di quella situazione. Puntai il cazzo bello dritto sul suo buco nero e con un colpo di reni ben assestato fui dentro di lui. Oh il calore di quell'antro caldo ed umido, quella abbondazna di carne, i nostri copri sudati appiccicati l'uno all'altro, mi sconvolgevano. Lo chiavavo come un toro e lui sbuffava e gemeva. Gli strinsi i coglioni ormai morbidi, glieli tirai e gli venni copiosamente nel culo. Ohhh sei sette schizzi violenti ed abbondanti in quel corpo così bello maschio e grosso.

Rimasi per un po' nel suo culo, continuando a baciargli il collo, la nuca, giocando con il suo petto e soffermandomi sulla immensità della sua pancia pelosa e robusta.Ci liberammo entrambi e con circospezione uscimmo uno alla volta dal gabinetto. Ci lavammo come potevamo e poi dopo un bacio di nascosto uno alla volta uscimmo nel calore e nel sole di quella domenica.

Una voce all'improvviso si levò dal tavolo :- "Paolo la torta, vieni.", ero già venuto eccome e la mia bella torta l'avevo già avuta, e che torta.

Un sguardo a Sergio un sorriso e poi lo vidi sparire al di là del campo da basket.

Dopo quella bella ed inaspettata esperienza, mi prenotai come padrino per eventuali battesimi o altri sacramenti (eccetto l'estrema unzione) da svolgersi comunque sempre al mare ...


ORSI ITALIANI